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Schiava di Roma - Resa e Origini


di Dinamite_Bla
17.11.2014    |    10.594    |    1 9.4
""Ecco la tua arma" Si era calato le braghe e un giovane cazzo si ergeva semiduro proprio davanti al naso della ragazzina..."
[PREMESSA]
Ovviamente è un racconto di fantasia, che vuole essere un po' più complesso dei normali racconti qui presenti...lo sfondo storico è uno di quelli che mi intriga di più, spero di non cadere in strafalcioni, in ogni caso siate pazienti.
Questa è solo la prima parte del racconto...in base al gradimento dimostrato (lasciate commenti!!), ai feedbacks ed agli eventuali spunti proposti, provvederò a continuare
La storia parte con una parte di introduzione/scenario, in questo episodio ci sarà una piccola orgia, nelle prossime si passerà a un Master-Slave.

Non mi resta che augurarvi "Buona Lettura"


[LA RESA]
55 a.C. Dintorni dell'odierna Ramsgate, Kent
La battaglia tra i Cantiaci e Romani è appena finita, i prati sono cosparsi di cadaveri di ambo gli schieramenti, il sangue versato riempie l'aria di un odore dolciastro e nauseabondo...
I Cantiaci sono stati sconfitti, la ferita ma vittoriosa Legio VII Claudia ancora sventola il suo vessillo con un toro rampante sul campo di battaglia, i pochi celti sopravvissuti sono stati ridotti in catene e ammassati senza alcun riguardo.

Ashlynn si era battuta valorosamente: ancora 16 anni, minuta rispetto all'invasore dal sud, slanciata, il seno già prosperoso fasciato nei suoi vestiti di pelle lavorata per non intralciarla con la spada, con i lunghi capelli rossi ricci al vento e le lentiggini coperte da una pittura blu derivata dal gualdo

Per i soldati romani era stato terrificante vedersela arrivare addosso, urlante e così conciata, furiosa come una delle Erinni, letale come Medusa: un attimo di troppo a fissare quei profondi occhi verdi nascosti nel blu e la sua spada aveva già reciso la carotide del malcapitato, pietrificandolo nella freddezza della morte.
Ce n'erano voluti tre per placarla: a battaglia ormai quasi finita, due l'avevano impegnata in uno scontro con la spada, mentre un terzo l'aveva stordita colpendola in testa con il pesante scudo

Ora era ammassata con altre ragazze in un angolo del campo di battaglia, disarmate e sorvegliate a vista da alcuni legionari, che scontri conclusi ora non perdevano occasione per insultarle e mostrare loro attributi: già si pregustavano il facile divertimento che li aspettava

"Brutte troie celtiche, ora vedrete come scopa un vero Romano..."
"Caecilianus, guarda che culo quella zoccoletta celtica...speriamo non se la prendano i superiori, non vedo l'ora di farle la festa"
(...)

Molte delle ragazze-combattenti piangevano, pur non comprendendo quella lingua tanto diversa capivano cosa le aspettava...
Ashlynn no, lei capiva il latino ma non gli avrebbe mai dato questa soddisfazione!



[LE ORIGINI]
Ashlynn, unica figlia di Tiernan il capotribù, discendente del Grande Ilwyd, ancora vivo nei racconti di tutta la Britannia come uno dei più valorosi combattenti e capi della storia celtica, era stata cresciuta dal padre con pochi ninnoli in una mano e spada nell'altra
Data la sua innata abilità, si era sempre esercitata con i maschi, intenta nella lotta e nei duelli...all'inizio sempre sotto l'occhio vigile del padre, poi crescendo spesso da soli nel bosco

Quello che Tiernan non sapeva è che una volta, appena 15enne, durante una delle tante lotte nel bosco, vicino al lago, Ashlynn era caduta sotto il peso del suo avversario Rhydderch, un ragazzino suo coetaneo, il più grande e forte del gruppetto, ed aveva sentito uno strano gonfiore sulla sua gamba...
"Che hai lì? Non vale avere armi nascoste nelle braghe, era una lotta a mani nude!!" S'era immediatamente lamentata
"Ma come...tuo padre non ti ha detto niente, possibile?"

Al no della ragazzina lui si era rialzato....lei stava per fare lo stesso ma lui le aveva letteralmente intimato di restare seduta...gli altri 3 ragazzini non capivano cosa stesse succedendo e si avvicinarono un poco.

"Ecco la tua arma" Si era calato le braghe e un giovane cazzo si ergeva semiduro proprio davanti al naso della ragazzina..
Lei era rimasta sbigottita ad osservare quello strano serpente con un occhio solo che la fissava da vicino, mentre gli altri compagni si erano stretti a loro, incuriositi ed eccitati da quella strana situazione.

"Toccalo" le aveva ordinato Rhydderch senza usare troppi riguardi per la sua illustre genealogia, in quel momento erano solo un maschio e una femmina...anzi, un maschio alfa davanti alla femmina ed al suo branco, che reclama i suoi diritti di capo

Ashlynn, come obbedendo a un richiamo ancestrale di sottomissione davanti a una voce tanto ferma, aveva posato una mano su quella strana appendice e sentendo la pelle muoversi aveva iniziato ad accarezzarlo, muovendo la mano su e giù, guidata inizialmente da lui....era affascinata nel sentire che si induriva e da solo veniva fuori dal suo cappuccio...

"Brava, donna, continua...."
Rhydderch stava ansimando, tentava di farsi grande ma anche lui era poco più di un ragazzino, anche lui alla prima esperienza vera con una donna...

Intanto gli altri tre si erano avvicinati a Ashlynn e ad un cenno del capo avevano tolto una parte delle pelli che coprivano la ragazza, facendo uscire fuori un florido seno nonostante la giovane età...le piccole areole rosa svettavano come piccole montagne, tutti le fissavano estasiati...

L'eccitazione del gruppo di adolescenti che stava scoprendo il sesso riempiva palpabilmente l'aria della radura...

"Ora apri la bocca e succhia" aveva ordinato Rhydderch e Ashlynn, come in trance, aveva obbedito senza fiatare...aveva spalancato la bocca ed aveva fatto spazio a quello strano ospite come fosse la cosa più naturale del mondo...
La sensazione per lei era strana, c'era rudezza e prepotenza in quel movimento, ma quella sottomissione invece che portarla alla ribellione la eccitava...sentiva la sua fichetta inumidirsi come mai le era capitato, sentiva uno strano calore e qualcosa lentamente colargli lungo le gambe...

Come dicevamo, Rhydderch era a sua volta alla prima esperienza ed al calore della bocca di Ashlynn non seppe resistere: in pochi secondi le inondò la bocca del suo seme, abbondante e leggermente acre
Lei, non aspettandosi questa strana reazione e non sapendo che fare, aveva inghiottito tutto...e le era piaciuto!!

Si voltò e vide qualcosa di inaspettato: gli altri tre erano tutti e tre seminudi col cazzo in mano, si stavano masturbando in attesa del loro turno a pochi centimetri da lei
"E' vostra, ora è il vostro turno, ve lo concedo" aveva sospirato Rhydderch mentre si lasciava cadere sul prato per godersi la scena....

Ashlynn in un attimo si ritrovò i tre addosso, il centrale si impadronì immediatamente della sua bocca ed iniziò a muovere il bacino tenendole la testa: le stava letteralmente scopando la bocca.
Gli altri due ai lati si accontentarono di una sega timida e imbranata per il momento...

Nel frattempo Rhydderch le aveva infilato la mano nel pantalone ed aveva iniziato a scavare rudemente nelle sue intimità, in quel calore che Ashlynn già percepiva da prima ed ora sentiva un brivido fortissimo arrivargli a tratti al cervello lungo la schiena

In pochi secondi vennero uno dietro l'altro nella bocca di Ashlynn, che non si era fatta sfuggire neanche una goccia di quel nettare bianco...

Mentre l'ultimo veniva, con la mano di Rhydderch nella fica, venne anche Ashlynn con un piccolo urlo soffocato dalla quarta sborrata nella sua bocca...
Non sapeva cosa le fosse capitato, ma sapeva che le era piaciuto....

Tutti si stesero sul prato in silenzio...
Poi si ricomposero e tornarono al villaggio

Da allora, ogni volta che andavano nel bosco, questo rituale di pompini e ingoi si ripeteva immancabilmente, con Ashlynn teoricamente sottomessa, ma in realtà sempre più in controllo di quel gruppetto che letteralmente "pendeva dalle sue labbra"
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