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UNA NOTTE INDIMENTICABILE


di COPPIACONLEICURIOSA
19.05.2013    |    45.641    |    19 9.7
"Ero al culmine del piacere quando sento aprire le porta davanti dell'auto erano gli altri due amici e vedendomi cosi si eccitano ed allora quello il più..."
Mi presento, mi chiamo Monica, ho 36 anni, voglio raccontarvi una storia realmente accadutami nei primi mesi dell'anno 2008, allora ero ancora sposata, ero ancora la classica mogliettina annoiata da un marito che col sesso aveva poca confidenza, poca conoscenza per non parlare di desiderio e passione!
Una sera come tanta altre, io e la mia amica Sofia, la solita amica con cui uscivo per divertirmi, siamo uscite per farci una serata normalissima, non ero uscita di casa col desiderio di trovare qualcuno con cui passare un momento di eccitazione o altro, volevamo andare in discoteca per ballare e farci quattro risate.
Si, devo ammetterlo negli ultimi due anni di matrimonio mi sono presa delle libertà, ho cercato altrove quello che non trovavo in mio marito, ho avuto piccole storie e parecchie avventure di una sola serata culminate magari con del sesso orale o poco altro.
Ma torniamo a quella meravigliosa serata. Arriviamo in discoteca nei pressi di Erba, erano le 23 più o meno, fuori il clima era piacevole, oramai eravamo prossimi alla primavera, ero vestita con una bella maglietta e dei jeans attillati, un giubbotto, ed un paio di stivali.
Entriamo dentro e come sempre veniamo avvicinate dai soliti maschi in cerca di divertimento occasionale, che poi era quello che per onestà cercavo pure io, divertimento per una sera, spesso senza scambiarsi nemmeno il numero di telefono, solo per il piacere fisico e nulla più.
Comunque ci mettiamo comode su un divano e iniziamo a ridere di quelli che ci provavano e che a noi non piacevano. Intanto il locale si affollava, ed il contatto con altri uomini si faceva sempre più intenso.
Avremo conosciuto una decina di ragazzi in meno di mezzora, ma nulla di interessante, allora decidiamo di andare a farci il nostro classico superalcolico che era poi il preludio per l’apertura delle danze e mentre sorseggiavamo allegramente arriva un’amica di Sofia, iniziano a parlare, allora io che volevo ballare bevo velocemente il mio drink e lascio le mie due amiche al bar e mi butto nella mischia.
Mi posiziono in centro pista perché mi piace farmi notare, ballo decisamente bene e soprattutto mi muovo in modo molto sexy e provocante ed essendo alta mi si nota facilmente nei locali dove vado a divertirmi.
Erano già dieci minuti che mi facevo trascinare dalla musica e non mi ero accorta di un bellissimo ragazzo che si ero messo dietro me a ballare, all’improvviso sento una mano che mi gira, mi mette di fronte a lui e mi dice: " sai che sei un incanto, vederti ballare è veramente molto eccitante, hai voglia di andare un attimo al bar che ti offro qualcosa e ci facciamo quattro chiacchiere?"
Accetto molto volentieri anche perché pensavo dovrebbero ancora esserci le mie due amiche e quindi casomai dovesse essere noiosa la conversazione lo mollo li senza problemi.
Arriviamo davanti al bancone e con mia sorpresa non le vedo, mi guardo intorno velocemente per cercarle con lo sguardo ma non le trovo, allora mi rigiro e inizio a parlare con questo ragazzo.
Devo ammettere che era molto bello, alto, muscoloso, un bellissimo sorriso e anche molto simpatico. Iniziamo a far conoscenza, mi dice di essere di Lecco, di essere venuto con un gruppo di amici, che nel frattempo aveva perduto nella bolgia della discoteca.
Mi invita ad andare dove aveva lasciato il maglione, un divanetto sul fondo del locale, ci sediamo e lui con molta dolcezza mi si avvicina e mi bacia, un bacio profondo, intenso, passionale che io ricambio altrettanto dolcemente, mi aveva sorpreso ma il contatto con quelle labbra mi aveva fatto sciogliere e poi l’alcool iniziava a farmi uno strano effetto.
Non me ne rendo quasi conto ma l’atmosfera si era fatta alquanto calda, le sue mani iniziavano a toccarmi ovunque ed io lo lasciavo fare, quando mi prende la mano e me la porta sul suo sesso già duro e consistente. Mi giro un secondo e vedo un suo amico che nel frattempo era arrivato a prendere il pacchetto di sigarette, ci presentiamo, e gli dico che stasera il suo amico era tutto per me, e lui per tutta risposta mi dice che loro si dividono sempre tutto, e senza darmi possibilità di rifiuto, mi bacia in bocca, un bacio lungo, intenso, io rido e mi rigiro verso l'altro baciando anche lui e così passo da un bacio ad un altro per interminabili minuti.
Tra un bacio ed un altro mi chiedono se ho voglia di uscire dal locale ed andare in auto dove possiamo stare più tranquilli, io eccitata da loro e dalla situazione accetto molto volentieri e mentre ci incamminiamo verso l’uscita incrociamo i suoi amici che tornavano dalla fumata, ci vedono allegri ed eccitati e ci chiedono dove stessimo andando, e loro rispondono strizzando l’occhiolino che ci mettiamo dieci minuti in auto a fumarci una sigaretta in tutta serenità.
Usciamo dalla discoteca e ci sediamo tutti e tre nei posti dietro della loro auto, e li iniziamo a toccarci, baciarci mentre loro con molta foga mi levano la maglietta ed i jeans e rimango solo con il perizoma. Nel frattempo uno dei due mi fa piegare su di lui mettendomi in bocca tutto il suo uccello duro e grosso mentre l'altro continua a leccarmi sul collo, sul seno, facendomi perdere ogni controllo.
Sono come frastornata dalla situazione ma molto, molto eccitata, quante volte mi sono masturbata pensando ad una situazione simile, ed ora che ero protagonista di una simile situazione volevo godermela fino in fondo.
Mentre succhiavo e leccavo quel meraviglioso uccello, l'altro amico si siede e mi fa mettere sopra di lui, lo sento entrare dentro di me, ero talmente bagnata che mi penetra subito, che eccitazione, volevo godere, godere, e mi muovo su di lui cercando di continuare a succhiare avidamente l'altro maestoso uccello.
Ero al culmine del piacere quando sento aprire le porta davanti dell'auto erano gli altri due amici e vedendomi cosi si eccitano ed allora quello il più grande, capisce la situazione e ci dice: "perché non andiamo tutti a casa mia così possiamo fumare tutti tranquillamente e stiamo al caldo senza che nessuno ci rompe le scatole?" Ero talmente frastornata dall’alcool e dalla situazione pazzesca che si stava creando che ho detto immediatamente a me va bene, basta che mi fate prendere il giubbotto che mi rivesto e andiamo. Detto fatto, in dieci minuti mi son trovata in auto con quattro uomini sconosciuti, diretti a Lecco a casa di Franco. Mi son seduta dietro in mezzo a Marco e Andrea mentre davanti di fianco a Franco c’era anche Gianni che tra i quattro era sicuramente quello meno interessante.
Mentre percorriamo questi 20 chilometri il mio amico iniziale Andrea riprende a baciarmi non curante degli altri tre, ed io rispondo ai suoi baci con un po’ di paura perché non so cosa possono pensare o fare gli altri occupanti della macchina. Non faccio in tempo a pensare che sento una mano, quella di Marco che mi tocca la cintura dei jeans e me la slaccia, facendo poi scivolare gli stessi dalle mie gambe e levandomeli lasciandomi solo con il perizoma come prima, ero eccitata e terrorizzata, non avevo mai avuto più uomini addosso in vita mia.
Mentre Andrea continuava a baciarmi vedo che si leva i suoi calzoni e mi mette la mano sul suo uccello durissimo e per nulla piccolo, lo prendo e inizio a toccarlo mentre da dietro sento le mani di Marco che si infilano dentro il mio sesso umido, e scherzando con gli altri dice a voce alta: "ragazzi questa troietta ha una voglia di essere scopata che nemmeno ve lo immaginate".
Intanto Andrea mi prende la testa e me la porta delicatamente sul suo membro, mi scosto un pò sul sedile perche non riuscivo a piegarmi bene e mi metto quasi sulle gambe di Marco che nel frattempo si era spogliato anche lui dei jeans, ed inizio a leccare quel meraviglioso uccello, passo la lingua attorno, scendo fino a sotto per poi risalire e mettermelo in bocca, continuo cosi per interminabili minuti, mentre i ragazzi davanti erano eccitatissimi e dicevano che non vedevano l’ora di arrivare a casa per avere anche loro il mio corpo.
Ad un certo punto mi sento alzare la testa, Andrea mi prende per i fianchi e mi fa sedere sopra di lui, sul quel cazzo durissimo e grosso, mi adagio lo sento entrare facilmente, mi sento un po’ puttana ma sono talmente eccitata che non ho voglia di pensare se faccio bene o male, ho deciso di divertirmi e voglio andare fino in fondo questa sera, voglio vedere cosa succede e quale limite riesco a superare, il sesso di Andrea continua ad entrarmi ed uscire dal mio corpo, sento un piacere incredibile nel farlo davanti ad altri uomini, l’eccitazione mi sale, bacio Andrea e bacio Marco, e tocco l’uccello di Marco che era durissimo e molto lungo, continuiamo a scambiarci baci tutti e tre fino a che sento Andrea che non resiste più e mi scarica dentro tutto il suo godimento ed io con lui ho un orgasmo violento, inatteso, fortissimo.
Mi bacia e mi lecca mentre Marco mi tocca il seno e mi lecca ovunque sono in preda ad altri orgasmi minori ma piacevoli ed intensi che quasi non mi accorgo che siamo arrivati. Mi rendo però conto che sono completamente nelle loro mani, che mi faranno fare cose mai vissute.
Scendiamo dall’auto ma sono nuda e allora prendo un giaccone dei ragazzi e me lo infilo, saliamo sui gradini del condominio, sento i ragazzi parlare tra loro eccitati, mi toccano sulle gambe, sono desiderosi di violarmi, di godere di me, di farmi loro.
Entriamo in casa si spogliano velocemente mettendosi davanti a me in cerchio, ed io in ginocchio inizio a leccarli uno alla volta velocemente per non farli rimanere senza la mia lingua per troppo tempo, li voglio tutti duri, tutti vogliosi di me, andiamo avanti cosi per infiniti minuti, mi sento puttana e loro me lo ricordano dicendomi che stasera mi faranno tutto quello che vogliono e che io dovrò solo bere tanto sperma e farmi riempire dai loro cazzi, cazzi che onestamente erano tutti molto sopra la media e di cui uno veramente impressionante da quanto era largo e lungo.
Ad un certo punto Marco mi porta sopra il letto si sdraia e mi fa salire sopra, ha ancora voglia di scoparmi, mi sente sua anche in mezzo agli altri, e la fa da padrone, gli altri ci seguono, siamo tutti nudi, l’atmosfera è caldissima, eccitante per tutti quanti, intanto l’uccello di Andrea inizia a procurami piacere e inizio ad ansimare, vedo uno di loro quello col cazzo più grosso che mi viene dietro la schiena inizia a leccami il buchino, mi eccita lo voglio anche se ho paura che mi faccia male da quanto ce l’ha grosso ma sono così eccitata che lo desidero, lui mi dice, dopo che ti sarò entrato il tuo buchino rimarrà per sempre bello largo e tutti potranno entrarci senza problemi, vedrai come te lo faccio diventare, a quelle parole ho avuto un orgasmo incredibile, tutto il corpo ha iniziato a vibrare e Marco che era sotto di me ha continuato a muoversi con forza, lasciandomi senza fiato, per poi fermarsi, si stava fermando per permettere al suo amico di entrarmi dietro, io che mi stavo quasi riprendendo da questo orgasmo sento la cappella di Franco farsi strada nel mio sederino, era veramente grosso, lo sentivo tutto, mi faceva veramente male ma lui continuava ad entrare sempre di più e me lo diceva, fino a che con una spinta violenta ho sentito il mio buchino squarciarsi, lacerarsi, ho temuto mi avesse strappato la pelle, un dolore lancinante mi ha pervaso il cervello ma sentire due intrusi dentro di me che si muovevano dal dolore in breve tempo son passata ad un piacere unico mai provato in vita mia.
Sentivo le palle di Franco sbattere su di me, mi schiaffeggiava anche, gli piaceva sottomettermi, ed io sempre più puttana in mano loro urlavo e gli dicevo che aveva un cazzo bellissimo, che lo volevo sentire sempre di più, di spingere ancora più forte che mi stava facendo godere, a queste parole uno dei due rimasti a guardare mi porta il suo uccello in bocca e mi costringe ad un pompino furioso, mi prende la testa e me la sbatte avanti e indietro fino a che non mi viene con un getto violento in bocca che faccio fatica ad ingoiare tutto, sono esausta ma resisto, voglio godere ancora, nel frattempo Marco sta per venire e gli dico che voglio bere anche il suo, allora esce e me lo mette tutto in bocca donandomi tutto il suo seme direttamente in gola, mi sento piena di sperma, mi sento veramente una troia, e Franco per nulla stanco mi continua ad affondare il suo grosso membro donandomi momenti di autentico piacere fino a che non lo sento urlare e mi scarica dentro una quantità incredibile di liquido, mi sento invasa dal suo sperma, ma non ho nemmeno il tempo di alzarmi che il quarto quello meno carino prende il suo posto e me lo infila dentro tutto senza problemi, lo avevo dilaniato il buchino e poi con tutto quel seme era veramente facile entrarmi dentro.
Ero ancora a pancia in giù con questo che non mi piaceva per nulla che affondava il suo notevole uccello dentro di me e continuava ad urlare che sono una vacca, che merito solo cazzi nel culo, e cosi facendo continuava a schiaffeggiarmi il culo facendomi male da quanto erano violente, ma mi fa venire ancora, ho l’ennesimo orgasmo, gli altri sono tutti intorno, vogliono ancora godere di me, me lo mettono in bocca non sono sazi, vogliono ancora scoparmi, intanto sento riempirmi di nuovo il culo di sperma e finalmente posso alzarmi un secondo dal letto, mi brucia tantissimo e sento colare dalle gambe tutto la sborra dal culo, parlo e ragiono da puttana oramai, mi sento come non sono mai stata, vado un attimo in bagno a lavarmi ma appena ritorno li vedo ancora vogliosi allora inizio a fare un bel pompino a due di loro mentre gli altri due mi riempiono di nuovo i buchi, sono in balia di loro e di me stessa delle mie voglie, da quel momento non ricordo nemmeno più cosa sia successo, mi ricordo solo che dopo due ore uno di loro mi riaccompagna in discoteca, in auto inizio a pensare a quello che era successo a quanto fossi andata oltre questa volta, ero eccitata ma anche un po’ pensierosa, il ragazzo che mi accompagna mi dice che gli piaccio molto e che vuole rivedermi ancora, mi lascia il suo numero, è un bravo ragazzo, lo richiamerò, ne sono sicura, ci salutiamo mi bacia con dolcezza, mi tocca, mi abbraccia e mi dice che mi hanno sfondata per bene e che mi ricorderò per tutta la vita questa serata, io annuisco in silenzio, siamo arrivati davanti alla disco, scendo tutta sconvolta e mi dirigo dalla mia amica dicendole che mi ero imboscata con un ragazzo, lei mi guarda un po’ perplessa e visto che era tardissimo ci dirigiamo all’auto.
Sono ancora eccitata, sono piena di sperma, lo sento in mezzo alle gambe, ne sento il sapore in bocca, accompagno la mia amica a casa e in pochi minuti arrivo a casa dove mio marito mi stava aspettando, ho paura che se ne accorga di tutto lo sperma che ho addosso, dei sapori dei maschi, ma non gli lascio nemmeno il tempo di pensare, lo bacio, gli passo la lingua sul viso sulle labbra, con la stessa lingua che prima aveva raccolto sperma da quattro uomini e mi faccio scopare dicendomi di venirmi dentro, non ci mette molto a scaricarmi tutto il suo piacere, lui si scosta, mi bacia, io mi giro e gli dico, buonanotte amore!!








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