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Il nostro primo incontro..


di jolly76
05.05.2016    |    9.650    |    1 9.6
"Entrai nel camerino, chiudendo la porta alle mie spalle, ci baciammo mentre le mani esploravano i nostri corpi, baciandola sul collo le sussurrai..."
Era arrivato il momento, dopo tanto parlare stuzzicandoci in chat, avevamo deciso di prendere un caffè, mi diede appuntamento nel primo pomeriggio al bar del centro commerciale, forse doveva fare acquisti o magari preferiva un luogo affollato per il primo incontro, ero arrivato in anticipo e mentre aspettavo cercavo di immaginarla mentre scrutavo l’ingresso.
Dopo qualche minuto eccola arrivare, doveva essere lei o almeno ci speravo era una gran bella donna, mentre si avvicinava guardandomi mi sorrise, aveva capito che ero io? O si era accorta che la stavo spogliando con gli occhi? indossava un giubbotto con sotto una camicetta che lasciava intravedere un gran bel seno ed un paio di leggings neri che fasciavano, come un guanto, quelle forme sinuose.
Superato, da entrambi, l’imbarazzo iniziale parlammo un mezz’oretta finchè lei dice: “purtroppo non mi posso intrattenere molto tra poco ho il corso di lingua” ed io, un po’ per battuta un po’ per provocazione, risposi: “ non c’è bisogno di andare al corso, per la lingua ci sono io”!! lei rise e mi lanciò un’occhiatina maliziosa.
Mi disse che voleva comprare una cosa e mi propose di aiutarla, cosi entrammo in uno dei tanti negozi del centro commerciale, giravamo per i reparti, c’era pochissima gente, non sapevo cosa cercasse ma una cosa era sicura il suo intento era quello di provocarmi perché faceva di tutto per assumere pose che mi permettessero di ammirare il suo sedere che sembrava scolpito o la scollatura, non nascondo che mi aveva fatto eccitare e che avevo una gran voglia di toccarla, ma bisognava fare il bravo era il primo incontro.
Finalmente scelse un capo da provare, era una gonna, io la accompagnai fino all’entrata dei camerini e mi fermai, lei mi disse: “ che fai non vieni? Mi devi consigliare..”
Entrai con lei, i camerini erano deserti, mi fermai davanti alla porta del suo camerino, ascoltavo i suoi movimenti mentre si spogliava ed immaginavo ogni singolo movimento ed il suo corpo vestito solo dell’intimo, ad un tratto la porta si aprì e mi chiese: “ cosa ne pensi? Va bene per il tuo corso di lingua”? aveva indossato le gonna e sullo sgabello aveva appoggiato i leggings su cui si poteva notare un grazioso perizoma rosa.
Entrai nel camerino, chiudendo la porta alle mie spalle, ci baciammo mentre le mani esploravano i nostri corpi, baciandola sul collo le sussurrai all’orecchio: “ comincia il corso di lingua” e lentamente mi abbassai davanti a lei che subito sollevò la gonna e appoggiò il piede sullo sgabello, la mia bocca si avvicinò alla sua vagina che era già bagnata, la baciai lentamente premendoci le labbra contro.
La sua mano scese sulla mia nuca, segno che voleva di più, la accontentai e con la lingua incominciai ad esplorarla gustando il suo sapore, movimenti lenti dal clitoride all’ano la preparavano ad un fugace ma intenso orgasmo.
Potevo sentire il suo clitoride che si gonfiava pulsando sotto i movimenti lenti della mia lingua, mentre le mie dita si facevano spazio dentro di lei con movimenti regolari accompagnati dal suo bacino che ne seguiva le cadenze, il suo respiro era interrotto da gemiti di piacere soffocati dalla sua mano sulla bocca.
Il rumore della porta di un camerino interruppe il momento, rimanemmo fermi nella stessa posizione mentre ci guardavamo come due bambini dopo una marachella, afferrandole il bacino la girai posizionando il suo bel culetto davanti alla mia faccia, ci passai sopra le labbra mordicchiandolo mentre la mie dita giocavano col suo clitoride, le sue mani scivolarono sulle natiche aprendole mentre la mia lingua si lanciava in una nuova esplorazione, mentre percepivo la sua eccitazione che cresceva.
Ad un tratto si scostò e facendomi sollevare si abbassò davanti a me, mi slacciò e abbassò i pantaloni, il mio cazzo era già duro ma la sua bocca lo fece diventare di marmo, si sollevò girandosi e appoggiandosi a me con movimenti sensuali disse: “ è meglio trovare un posticino più tranquillo, mica hai finito col corso di lingua”…
Il seguito nel prossimo racconto!!
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