La mia prima volta

Ho un compagno con cui sono in perfetta sintonia, parliamo tanto di sesso, lui è stato il mio maestro, io ero piuttosto ingenua in materia, fra noi amore passione erotismo.
Una sera più focosa di tante altre iniziamo a parlare di fantasie, io all’epoca non ne avevo, mi bastava lui, con lui avevo scoperto un amore più forte, fare sesso nei posti più disparati, ma torniamo alle fantasie, anzi “ la fantasia “ sua di lui ; mi prese alla sprovvista quando lo sentii dire: < vorrei vederti con una donna, io sarò spettatore, giocherò solo con te se sarà il caso.>
Inutile dire che restai allibita e la mia risposta fu un veloce NO senza ripensamenti, lui non insiste e non ne parliammo più, ma questo non vuol dire che io non ci pensai più, anzi era diventato un vero tormentone, ci fantasticavo su a come avrebbe potuto essere, il seno di una donna sopra di me mi accarezzava la mente, le mani così diverse da quelle di un uomo, la bocca, il suo sesso…toccavo il mio ed era bagnato, immaginavo un altro sesso che non fosse il mio, toccarlo farla bagnare, avrei giocherellato con i suoi capezzoli all’infinito, sotto la mia lingua sarebbero diventati turgidi…solo pensieri che mi si accavallavano nella mente, ormai un chiodo fisso.
Finalmente trovai il coraggio di dire: < lo voglio, sono pronta >.
Lui aveva agganci in quel mondo , che era il suo, ma non il mio di mondo, inutile dire che lo sorpresi, ormai non ci sperava più, mi tranquillizzò con un’ ondata d’ amore / sesso che mi travolse, con lui era sempre come salire sulle montagne russe, mi lasciava esausta, era come uscire dal mio corpo che vedevo contorcersi, lo sentivo gemere, lo sentivo godere più e più volte , e poi arrivò la tanto attesa serata, ormai era diventata la fantasia di entrambi.
Passai ore fra specchio ed armadio, con il cuore che batteva all’impazzata, adrenalina a mille, ed io che ero bagnata fradicia…
Partiamo, l’appuntamento era a casa di…la chiamerò Anna …alle ore 22, inutile dire che fu un viaggio ( non tanto lungo in verità) costellato dalle mie mille domande su come era , da lui nessun cenno, sarebbe stata una sorpresa, la mia mente mi suggeriva di ritornare indietro ma me ne guardai bene dal dirlo.
Finalmente arrivammo, una villettina anonima, lui suona il campanello, le luci si accendono, la porta si apre ed appare lei, bella come il sole, entriamo, le presentazioni, un prosecco, luci soffuse,candele che emanavano un profumo inebriante.
Mi sentivo strana, calma, in attesa di un qualcosa che non sapevo come sarebbe stato.
Io indossavo un tubino nero in similpelle, completino intimo rigorosamente nero, autoreggenti e scarpe con tacco…lei indossava una vestaglia rossa in raso chiusa con la cintura.
Restammo seduti in salotto per un po’ poi mi chiese se ero pronta, la mia risposta fu un sussurro:.
Chiesi di poter usare il bagno, non so con precisione quanto tempo restai chiusa in bagno presa da mille emozioni, senzazioni e curiosità.
Uscii …Anna mi prese per mano, la presenza del mio compagno mi rassicurava e varcammo quella porta…
Fine prima parte.
Pelleapelle t.d.r.