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Prime Esperienze

Lorena 1 il primo passo, il meccanico


di Lorenabella
01.12.2023    |    206    |    2 9.3
"" Vidi che mi guardava il petto e cominciai a respirare profondamente per farlo andare su e giù e mostrargli i capezzoli, che stavano diventando ..."
Vi voglio raccontare la mia storia vera.

Da ragazzino "normale" fino alla sconcertante scoperta della mia anima femminile.

Passando, piano piano, da una situazione all’altra e dalle mani di un uomo a quelle di un altro, che mi hanno sottomessa al loro piacere e insegnato ad essere la bella, dolce e docile femminuccia che sono diventata oggi.

Comincio da quando, in eta' prepuberale, mi accorsi di essere decisamente un bel ragazzino, forse anche troppo, perchè mi guardavano tutti e tutte.

D’improvviso, sopraggiunse la scoperta della mia vera natura quando, un bel giorno, mentre mi guardavo, nuda, allo specchio, vidi riflessa una bellissima ragazzina.

Le gambe lunghe lunghe, magre, il sederino pronunciato, i fianchi stretti e un primo timido accenno di seno con i capezzoli gonfi gonfi, i capelli castani a caschetto, il bel nasino all'insù' e il collo lungo e sensuale, mi rendevano veramente bella, sexi ed intrigante.

Venni preso da un improvviso senso di smarrimento, che mi lascio' completamente senza forze, a tal punto che dovetti sedermi sul bordo della vasca mentre, nello stesso tempo, venni presa da un fortissimo turbamento, per quello che stavo vedendo allo specchio.

Il mio pisellino piccolo, tenero e bianco, non faceva altro che confermare l'immagine complessiva di femminilità che mi rifletteva lo specchio.

Ero sconcertato, ma anche ineluttabilmente attratto dalla mia femminilità emergente.

Decisi di sfruttare il giorno in cui sapevo sarei rimasta sola a casa.

Andai nell'armadio di mia madre e misi le sue mutandine, il suo reggiseno, scoprii anche delle autoreggenti velatissime e corsi davanti allo specchio; e vidi che figa che ero diventata, con questi pochi accessori.

Capii che sarei piaciuta tantissimo anche agli uomini e questa cosa mi fece andare letteralmente fuori di testa.

Cominciai a sognare di essere desiderata da uomini maschi e virili.

Andai su internet a vedere come i ragazzini femminili finivano nelle mani di uomini virili che li sottomettevano con decisione, piegandoli al loro piacere.

Impazzii letteralmente vedendo come venivano baciati e sentendo i dolci strilli che emettevano mentre venivano sodomizzati con decisione e senza pietà.

Capii che che non avrei avuto scampo, per quanto avessi provato a resistere, piano piano sarei diventata come una di loro, esattamente come raccontavano i filmini..

Fu un periodo molto confuso, con deludenti tentativi di ritornare ”etero”.

I miei sensi invece continuavano a spingermi verso la mia femminilità.

Cominciai a sviluppare moltissimi ormoni femminili e, grazie a loro, cominciò a modificarsi anche il mio corpo.

Cominciò a gonfiarsi il seno e soprattutto i capezzoli diventarono come quelli delle ragazzine nello sviluppo.. gonfi gonfi e assolutamente imbarazzati....

Il viso cominciò a prendere una fisionomia dolce ed inequivocabilmente femminile, tale per cui alcuni uomini mi guardavano con grande interesse, cosa che mi piaceva moltissimo.

Adoravo sentire i loro occhi addosso, soprattutto se erano uomini grandi e grossi e intorno ai 40 anni, con un po di barba e anche un po di pancetta.

In particolare, c'era uno di loro che mi intrigava moltissimo, era il meccanico della mia Vespa, alto con e le spalle larghe e le mani grandi.

Aveva capito benissimo la situazione e si dimostrava chiaramente non nuovo a queste situazioni, visto che mi dedicava molte attenzioni, sempre un po ambigue quando andavo a portargli la moto a riparare.

Ogni volta mi ronzava intorno,i veniva vicino e io sentivo un dolce languore nel mio basso ventre e le mie guance prendevano un colorito roseo, del tutto evidente.

Ormai appena maggiorenne, decisi di scoprire cosa sarebbe potuto accadere se mi fossi spinta un po' più in là nel gioco.

Aspettai trepidante il primo giorno che sapevo sarei restata sola a casa e cominciai a prepararmi per andarlo a trovare; misi una magliettina trasparente e bella larga, che mi lasciava la pancia nuda e faceva vedere bene il seno e soprattutto i capezzoli sporgenti.

Frugai nel cassetto di mia madre e trovai un perizoma piccolo piccolo con 2 laccetti sui fianchi, lo misi e spinsi ben sotto il mio pisellino, in modo da neutralizzarlo completamente ed essere solo passiva.

Indossai il paio di short che avevo ricavato da un vecchio paio di jeans .. strettissimi, che mostravano tutte le gambe e lasciavano scoperto un po ' del sederino prominente.

Misi le superga bianche, che facevano risaltare le gambe abbronzate e lunghe e mi guardai allo specchio... e vidi che ero proprio da urlo, pronta a farlo impazzire e pronta a scoprire cosa sarebbe potuto succedere.

Misi un impermeabile leggero per coprirmi un po ', per poter uscire di casa senza dare scandalo e saltai sulla moto.

Quando arrivai da lui, mi fermai davanti all'officina e mi tolsi vezzosamente il casco, muovendo i capelli lunghi con le mani per dargli volume.

Lui si accorse di me e cominciò a guardarmi con attenzione, a quel punto decisi di togliermi l'impermeabile e lo appoggiai sul manubrio, per fargli vedere bene quanto fossi carina e sexi..

Per far risaltare ancora di più le mie gambe, tenni la vespa con la punta dei piedi, in modo molto femminile...

A quel punto lui uscì, si avvicinò lentamente e guardandomi dall'alto come faceva sempre, con fare sornione mi chiese: "Ciao, di cosa hai bisogno, come posso esserti utile?"

Io comincia a sciogliermi come neve al sole sentendolo vicino e sopra di me e con voce dolce, lo guardai da sotto in su e portai la testa indietro, mostrando il lungo collo indifeso, gli dissi con voce dolce: "Ciao, si ho proprio bisogno di te, mi sembra che non freni bene..."

Vidi che mi guardava il petto e cominciai a respirare profondamente per farlo andare su e giù e mostrargli i capezzoli, che stavano diventando turgidi mentre si strofinavano dentro la magliettina trasparente.

Stavo impazzendo, mi sentivo una gran zoccola mentre vedevo i suoi occhi puntati sul mio petto, che deliberatamente mettevo in mostra il più possibile.

A quel punto lui mi chiese di portare la vespa dentro l'officina e io scesi con le gambe davanti, come fanno le ragazzine e poi, inarcando bene la schiena per fargli vedere il sederino, spinsi dentro la moto mentre lui mi guardava per bene da dietro.

Entrato in officina, feci finta di non riuscire a tirare su la moto sul cavalletto e lui ne approfittò subito per mettersi di fianco.

Da vero porco, mettendo le sue mani sopra le mie si appoggiò delicatamente sul mio sederino e mi “aiutò” a mettere la moto sul cavalletto..

Sentii il suo peso addosso le sue mani sulle mie, il suo respiro sul mio collo e il suo membro, già un po' gonfio, appoggiato sui miei glutei.

Stavo impazzendo.

Lui lo capì immediatamente e
mi guardò fisso negli occhi, a quel punto divenni tutta rossa e abbassai dolcemente lo sguardo.

Era evidente che era già esperto di come godersi le femminucce in erba come me...

Una eccitazione profonda e viscerale, che non avevo mai provato prima, mi prese e mi spinse a mettermi docilmente nelle sue mani.

Lui lo capì e decise che era giunto il momento di non lasciarsi sfuggire in bocconcino come me.

Sempre appoggiato a me, mi chiese: "posso chiudere l'officina, che così posso dare una occhiata, senza che nessuno ci disturbi?".

Il cuore mi balzo' nel petto, era proprio quello che desideravo da tanto tempo,

Risposi con una voce dolce e un po' femminile che non sapevo di avere :" certo, sei proprio gentilissimo ad essere così disponibile per me".

Lui rispose, sornione: "certo, sarà un vero piacere, prendermi cura di te".

Sentii le mandate della porta che veniva chiusa, si mise le chiavi in tasca guardandomi fisso negli occhi che abbassai.

Mi andai ad appoggiare sul bancone degli attrezzi lì vicino, mostrandogli tutte le gambe, che continuava a guardare, mentre si lavava accuratamente le sue grandi mani.

Sapevo che le avrei sentite addosso, sui miei seni e sui miei glutei, sulle mie gambe.

Lui si avvicinò lentamente, giocando come il gatto con il topolino, io rovesciai il capo ben indietro, per guardarlo bene negli occhi e mostrare il mio lungo collo indifeso e aprii le gambe, per consentirgli di venire più vicino.

Il mio respiro era accelerato e il petto andava su e giù mostrando i capezzoli turgidi e pronti a essere presi .

Lui mise una mano sul mio fianco nudo e si avvicinò ... mise anche l'altra sul mio fianco e mi attirò verso di lui, sentivo il suo membro spingere, duro, sulla mia gamba, mentre il mio era intrappolato e morbido dentro le mutandine.

Sentivo il mio sederino tutto bagnato.

A quel punto lui si chinò verso di me, cercando la mia bocca, ma era troppo per me.

Gli dissi:" perdonami ma è la mia prima volta e non sono ancora tanto brava"

Lui rispose:" ancora più divertente.. una bella verginella fresca fresca .. tutta da gustare"

Mentre lo diceva, gli porsi dolcemente il collo su cui appoggiò le sue labbra cominciando a leccarlo tutto, mentre mi teneva ferma con le sue mani.

Era bravissimo, mi stava facendo letteralmente impazzire..... ormai ero nelle sue mani grandi che appoggiò sui miei glutei stringendoli forte .

Impazzita di desiderio rovesciai il capo all'indietro in segno di resa completa alla sua virilità.

Con un movimento deciso, mi tolse la maglietta lasciandomi nuda nelle sue braccia, mi spinse indietro sul bancone, in modo da espormi completamente e, piano piano, si chinò a baciarmi sui capezzoli, che cominciò a leccare e succhiare con forza facendomi gemere come una zoccola, come avevo visto fare alle mie sorelline nei film.

Si stava eccitando da matti, le sue mani diventarono più rudi e decise, si infilarono negli short e trovarono il perizoma ...

Cominciò ad abbassarmi gli short e trovò i laccetti del perizoma da zoccola che mi ero messo.

Prendendomi i glutei nelle sue mani possenti, mi disse: “che gran zoccola che sei, guarda che perizoma che ti sei messa, da vera puttanella, speravi proprio che ti sbattessi per bene. vedrai che non resterai delusa”

Con gli short mezzi abbassati, mi diede una pacca sul culo, che schioccò forte e che mi fece completamente impazzire, non riuscii a trattenere un dolce urletto.

Mi stava letteralmente sottomettendo a lui, era una sensazione mai provata prima, che mi faceva letteralmente andare fuori di testa..

Ero in balia dei suoi desideri, a petto nudo, con gli short abbassati e un minuscolo perizoma mentre lui era in mezzo alle mie gambe strofinando il suo membro gonfio sulle mie cosce.

Le sue mani diventarono più rudi ed esigenti mentre si eccitava sempre di più diventando impaziente.

Si abbassò i pantaloni e poi le mutande, tirando fuori un membro grosso, duro e nodoso, che comincio a strofinare sulle mie gambe e sulla mia pancia, mentre stavo li buona buona lasciandolo fare.

Mi strinse con forza fra le braccia baciandomi sul collo e spingendomi indietro sul tavolaccio ruvido.

Mi aprì bene le gambe e si chinò a baciare e leccare con forza i miei capezzoli gonfi, mentre gemevo senza freni.

Poi si mise di fianco a me tenendomi sempre stretta fra le sue braccia possenti, per non farmi scappare via e mi prese la mano destra e la appoggiò sul suo membro ....

Temevo di non essere brava, ma appena me lo mise in mano capii subito che cosa dovevo fare.

Lo scappellai dolcemente per fare uscire la cappella gonfia e cominciai a masturbarlo ...impazzendo di desiderio.. i miei capezzoli erano gonfissimi e il sederino bagnato ...

Sentivo il suo cazzo durissimo nella mia mano che muovevo lentamente e dolcemente, mentre ansimava di piacere .

Mi disse: " sei proprio una brava ragazzina, ci sai proprio fare, continua così, che mi piace tantissimo. Fammi vedere che sei capace di farmi venire .. su da brava "
Ero bloccata nelle sue braccia potenti e tutta eccitata.

Mi sentii lusingata da queste parole, e continuai dolcemente a masturbarlo, mentre le prime goccioline di sperma uscivano e mi bagnavano le mani.

Mi piaceva da morire sentirlo agitarsi nelle mie mani, era una sensazione pazzesca di sottomissione e potere.

Capii che stava per venire, perché mi tenne strettissima con forza... Mentre mi baciava sul collo e mi strizzava il seno con l'altra mano libera.

Ormai docile e sottomessa gli dissi dolcemente: "che maschio che sei. Mi fai sentire la tua femmina .Vieni, ti prego che ho voglia di sentire il tuo seme sulle mie mani" .

Lui cominciò ad agitarsi sempre di più finché gli si piegarono le gambe e gridando: "sii vengo, continua ti prego che sei proprio una bella femmina e una gran zoccola e stai imparando come far godere un uomo.. sei proprio brava ."

Sentii gli schizzi caldi sulla mia mano che si riempi' di sperma ..

Ero felicissima, un sorriso mi comparve sul volto mentre lui finiva di sussultare.

Lui mi tenne ancora stretta per un pochino, mentre io muovevo piano piano la mia mano sul suo membro che si stava sgonfiando.

Tirai fuori il pisellino, per masturbarmi, ma lui, in modo carino ma deciso, mi tolse la mano e gli diede alcuni delicati colpetti per farlo tornare morbido morbido e piccolo, dicendomi di rimetterlo via, che dovevo restare in astinenza, così da imparare a godere da brava femminuccia gustandomi gli orgasmi degli uomini senza masturbarmi..

Obbedii docilmente spingendolo piano piano dentro le mutandine.


Poi mi diede una pacca sul sederino e mi disse, sorridendo: " brava, adesso rivestiamoci, che sennò diamo scandalo"

Mi passo un po' di carta con la quale mi pulii un po' la mano.. che profumava di sperma e mi faceva girare la testa dal desiderio.

Mi rivestii e attesi che lui riaprisse la porta..

Aprendo mi disse .. "torna a ritirare la vespa fra 3 giorni, carina, che ti rivedo con grande piacere."

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