Weekend diverso (pranzo fuori)

Dopo la splendida mattinata di amore passionale, a malincuore, non volevo togliermi i profumi e sapori di dosso, andammo a fare una doccia, immaginando che ci saremmo salutati, per continuare ognuno il proprio fine settimana.
Ma Chiara e Paolo insistettero nel passare sia il sabato e la domenica insieme, vabbè, accettammo con piacere, anche perché si era creata quella familiarità e complicità piacevole.
Io e Franco eravamo un po' imbarazzati, perché la nostra idea era di stare in campeggio liberi, quindi avevamo solo qualcosa di casual e adatta alla nostra giovane età, ma loro ci misero subito a nostro agio, dicendo che non era importante l'abbigliamento ma ciò che si ha dentro, bello.
Ancora tutti e quattro in accappatoio o nudi, vedevano cosa indossare, io decisi per l'unico vestitino che avevo portato e immancabili sandali di cuoio senza tacchi, Franco solito pantaloncino e maglietta.
Chiara mi si avvicinò e sussurrò nell'occhio: vogliamo uscire senza mutandine.
Io dissi di no, perché il vestito già era corto e bastava un alito di vento per farlo svolazzare, allora, andò in camera e prese un peri a filo, quasi senza stoffa e mi disse di indossare almeno quello, accettati.
Anche lei indossò un vestitino a fiori , corto e con sotto un peri invisibile, entrambe senza reggiseno, Paolo pantaloni e camicia.
Ci avviammo per fare colazione in un bar sulla spiaggia.
Arrivati lì, ci sedemmo, io cercavo di coprire ciò che non si poteva, in quanto si notava tutto, Chiara molto disinvolta e disibita.
Arrivò il cameriere, imbarazzato faceva finta di non guardare, ma era inutile si notava la sua libidine, Chiara lo chiamò per nome e disse, mi raccomando oggi devi superarti, sono venuti a trovarci la nostra nipotina e il suo ragazzo.
Alla parola nipotina ebbi un sussulto di piacere, e subito ribattei, grazie sei sempre la mia zia preferita.
Sorridemmo entrambe, facemmo colazione, devo dire che ne avevamo proprio bisogno, poi Paolo telefonò al ristorante per prenotare, raccomandando di essere eccezionali, perché avevano i loro nipotini a pranzo.
Passeggiammo sul lungomare, si creò ancora più complicità, come tra zii e nipoti 😁.
Intorno alle 12:30 13:00, ci siamo seduti ad un bar per l'aperitivo, al che pensai tra me e me a fanculo tutto, mi sedetti e accavallati le gambe, ero di fronte a Paolo, lui sbirciava compiaciuto, lo stesso anche Chiara e Franco.
Non so cosa ci aveva coinvolto a tal punto, ma eravamo nuovamente eccitati, tanto è vero che dovremmo aspettare un po' per alzarci, per fare abbassare un po' i cazzi nuovamente duri.
Bevemmo un paio di prosecchi a testa, in modo da far cadere le ultime barriere inibitorie, subito Chiara mise una mano sulla mia coscia la accarezzò e disse, chissà come sarai bella abbronzata, peccato che non possa constattarla, aveva un modo per farmi eccitare unico pazzesco.
Guardavo Franco ragazzo, il mio ragazzo, e Paolo, sembravano realmente essere zio e nipote, così come io e Chiara.
Ci avviammo verso il ristorante, il cameriere che già li conosceva ci riservò un tavolo un po' appartato, idoneo per una riunione diciamo familiare.
Ci sedemmo io e Chiara vicine, Paolo di fronte a me e Franco a Chiara.
Poi io e Chiara ci alzammo per andare in bagno, appena entrate, fregandosene di chi potesse esserci, mi prese mi baciò e accarezzò la mia figa e disse ti voglio ti voglio sola mi hai sconvolta, hai travolto tutte le mie certezze, dimmi che starai solo con me ne ho bisogno, mi lasciò di stucco, non ebbi la lucidità di dire nulla, la presi da dietro e la strinsi forte a me.
Poi facemmo pipì, co lavammo le mani e uscimmo.
Andammo al tavolo, pranzammo molto bene, siamo stati veramente bene, rilassati, parlammo di tutto, poi finito, ci avviammo verso la lo casa.
Eravamo quasi arrivati, che Chiara disse a Paolo che aveva ricevuto un messaggio dal meccanico che voleva chiedergli alcune cose di persona, quindi chiese a Franco se voleva accompagnarlo, nel frattempo noi ci saremmo riposate un po', logicamente Franco accettò, avevo capito cosa aveva in mente.
Appena a casa mi afferrò, mi baciò, mi tolse il vestitino, se lo tolse anche lei, era bellissima, la vedevo adesso con occhi diversi, mi prese per mano e andammo in camera, mi fece stendere, si mise sopra mi baciò, mi accarezzò tutta, poi strappò il peri e infilò due dita nella figa mmmmmm avevo brividi di piacere mai provati, non riuscivo quasi a muoverci, tanto che mi prese, poi mi fece stare al centro del letto, si giro con la figa sul mio viso, cominciò a muoversi la baciai le mi baciò intimamente, non sappiamo per quanto tempo, ma sembrava sempre pochissimo, avevamo entrambe il viso quasi bagnato.
Si alzò, mi allargò le gambe e anche lei a gambe aperte faremmo unire con passione le nostre fighe, si strofinavano, forte e con ardore, presi un suo piede lo massaggiai, lo baciai, succhiai il suo alluce, poi mi prese le mani e tirò sempre più forte in modo che la pressione sulle fighe aumento', non resistetti più e venni gridai forte , Chiara resistette di più, quindi aprì il cassetto del comodino e prese un piccolo vibratore, me lo diede e disse dai sono tua, l'accesi lo passai dolcemente sul clito, sulle labbra, poi lo infilai, lo sentivo vibrare tra le mie mani e nella figa, vedevo il suo viso fare smorfie di piacere, aveva gli occhi chiusi, dopo un po' venne anche lei, gridò forte e strinse le gambe tanto forte che non potevo togliere la mano.
Mi stesi a fianco a lei e vi guardammo intensamente, compiaciute, sapendo che quei istanti dovevamo goderceli tutti.
Ci vestimmo e andammo in cucina a farci un caffè e ci sedemmo soddisfatte in balcone a fumare, con addosso solo una maglietta.