dopo la prima volta

mi trovai in strada alle tre di mattina, la macchina era in centro e dovetti camminare. mentre camminavo sentivo tutto il corpo scosso da brividi di piacere, sentivo la sborra muoversi nelle mie viscere e uscire piano piano. strinsi le natiche perchè volevo rimanesse dentro di me il più a lungo possibile. pensavo così che quel cazzo meraviglioso fosse ancora in me. raggiunsi la vettura e decisi di non andare a casa ma di andare in un luogo appartato all'aperto di spogliarmi nudo e di lasciar andare la mente. ero nudo, sdraiato sull'erba, piano piano tutto lo sperma stava uscendo, io ero come posseduto, godevo come un pazzo, mi addormentai. al risveglio fui subito colto dal ricordo dell'inculata, non sentivo dolore, solo piacere, e per tutto il giorno rividi le scene della sera prima.dopo due giorni mi decisi: dovevo riavere quel cazzo! mi preparai tutto e questa volta indossai la mia miglior biancheria intima. e mi diressi verso la sua casa, le luci erano accese, suonai, sentivo il buco del culo vibrare, già pronto a ricevere quel membro svettante. lui apri la porta, mi vide e si sorprese, io avevo lo sguardo di una troia, mi fece cenni di tacere e che non poteva perchè era con la moglie e mi chiuse la porta in faccia. rimasi di sasso, rientrai a casa come un amante tradito, sapevo che non lo avrei più rivisto e così fu.nei due mesi successivi uscivo solo per lavoro, appena a casa mi vestivo da donna e giocavo con i vibratori, facevo tutto così combinato, mi toglievo il cazzo finto dal culo solo per andare in bagno, dormivo con il culo pieno sognando il suo cazzone, e sborravo nella mia bocca.poi chissà come tornai normale e conobbi una donna. ci vedemmo un paio di volte in centro, lei era, separata con una figlia, che ogni tanto affidava al padre o ai nonni. mi propose di andare da lei per un drink, accettai non pensando che volesse scopare. mi fece accomodare in salotto e si allontanò per preparare le bibite. passarono alcuni minuti e lei apparve con addosso solo il reggicalze nero e le calze a rete. in mano aveva il vassoio ma io non lo vidi nemmeno, guardavo il suo triangolino decorato da un ciuffettino di peli, una visione magnifica. il pene stava rompendo le mutande e lei lo sapeva, si sedette vicino a me e mi porse il bicchiere accavallando le gambe. pur eccitato al massimo gustai il drink offertomi, lei parlava del più e del meno come se niente fosse, io rispondevo sempre si come un idiota. finimmo di bere, lei usci per portare via i bicchieri sculettando , aveva un culo bello tornito, solo il seno non era proporzionato. al suo ritorno si inginocchiò davanti a me e mi slaccio i pantaloni, fece scorrere le dita sulle mutande, tolse i pantaloni e si sedette su di me . dimenava il culo sul mio sesso che faceva capolino dagli slip, poi tolse anche quelli. finalmente il mio cazzo era libero, svettava verso di lei che alzatasi in piedi mi mise la fica in faccia. la mia lingua cominciò a frugare nel suo sesso bagnato, con le mani palpavo il suo culo sodo, entravo tra la natiche sondando il buchino.lei si ritrasse e si inginocchiò, prese il cazzo con le mani e se lo portò alla bocca, succhiava benissimo, la mia asta era percorsa in tutta la lunghezza, era dura, le sue labbra erano calde ed io già pregustavo una notte da favola quando all'improvviso lei si ritrasse, e, chiedendomi scusa e singhiozzando mi prego di andarmene. lei corse in bagno, io mi rivestii e me ne andai. quella notte la passai con un cazzo finto nel culo in intimo femminile.