Racconti Erotici > tradimenti > La scommessa (racconto di fantasia, scritto da Lui)
tradimenti

La scommessa (racconto di fantasia, scritto da Lui)


di HypeCuckold
06.11.2019    |    3.996    |    20 10.0
""Ma insomma, questa dei due uomini non sarà mica una scusa! La tiri sempre in ballo, ma non sarà mica perché vuoi evitare qualunque rapporto con un..."
Siamo una coppia felicemente sposata e prima di questa esperienza, tanto per chiarirsi, non c'è mai stato niente di particolarmente ‘trasgressivo’.

Al contrario, nelle nostre fantasie private, quelle che ci raccontiamo a letto durante il sesso, c'è spazio anche per altro, molto altro e tutto molto hard... Tra queste la mia fissazione è fantasticare di scoparla insieme ad un altro uomo. Lei invece si eccita molto sognando di subire indifesa mentre uno sconosciuto approfitta di lei...

L'idea di vederla presa da un altro mi eccita da impazzire, ed io passerei senz'altro dalle fantasie ai fatti, ma come dicevo, lei fuori dal letto diventa completamente indifferente ed anche ostile a questi propositi. Ma veniamo al dunque.

Porto di Bastia, maggio del 1999.

Siamo riusciti ad organizzarci due settimane di ferie. Abbiamo deciso di salpare, da soli, col nostro cabinato a vela ed abbiamo fatto rotta verso la Corsica, non troppo affollata dai turisti in quel periodo. Il tempo era bello, l'aria tiepida, c'era il sole, noi da soli in mezzo al mare... Insomma non mi fu troppo difficile istituire la regola che a bordo, in navigazione, si poteva stare solo nudi. Dopo qualche tentativo di diniego lei acconsentì (salvo precipitarsi in cabina a vestirsi ogni volta che compariva qualcosa all'orizzonte!).

Tuttavia si era creata un'atmosfera molto sensuale... Lei cominciava ad eccitarsi anche fuori dal letto, anche perché dopo pochi giorni avevamo esteso il concetto di letto ad ogni angolo della barca!

Il terzo giorno ci fermammo per la notte nel Port de Toga, la darsena turistica subito a nord del porto commerciale di Bastia; non c'erano molte imbarcazioni da diporto, mentre l'approdo commerciale era occupato da alcune navi da carico e da un traghetto che sarebbe salpato la mattina successiva. La banchina era completamente ingombra dei TIR che si dovevano imbarcare sul traghetto. Decidemmo di scendere a terra e cenare in un ristorante sul porto.

Mi piaceva molto che Lei si vestisse in maniera provocante, ma ovviamente non lo faceva mai! Ad eccezione però di qualche volta in vacanza, se eravamo solo noi due senza altri amici. E questa era una di quelle volte: gonna corta a mezza coscia, senza calze, sandali con tacco alto legati intorno al polpaccio, maglietta attillata senza intimo, con i piccoli seni appuntiti ed i capezzoli turgidi per effetto dell'aria frizzante, che sembravano voler bucare le maglia... Forse anche per questo motivo, mentre eravamo seduti al tavolo a mangiare, sentivo tanti occhi fissati su di Lei: la maggior parte degli uomini la guardava con discrezione, ma alcuni in modo insistente. Da sempre mi divertiva farle notare questa cosa e provocarla, così le indicai alcuni che se la mangiavano con gli occhi.

"Vedi come ti guardano? Ti spogliano con gli occhi... chi sa cosa commentano tra di loro!" le dissi indicando due tavoli dove era raggruppato un piccolo gruppo di uomini di mezza età, alcuni dei quali la stavano "ammirando" parlando tra di loro, forse camionisti, od almeno era probabile che lo fossero, infatti il porto era pieno di camion! "Forse si chiedono come sei fatta sotto i vestiti!".

"Ti piace fare lo stronzo!", mi replicò un po' brusca… ma poi mi guardò sorridendo maliziosamente, "e scommetto che ora attacchi con le tue torbide fantasie. Magari ora vorresti alzarti ed andare ad invitarne uno… Lo sai che non mi eccita per niente l'idea di scopare con più uomini contemporaneamente, per cui se stai cercando di creare una situazione del genere non hai speranze!".

"Che vuol dire NON con più uomini contemporaneamente? Allora forse saresti disposta restare a sola, senza di me, e farlo con UNO solo, uno sconosciuto, come quello là ad esempio?" le chiesi continuando a stuzzicarla, riferendomi a uno del gruppetto che la guardava in modo più insistente.

"Ma insomma! Sei proprio un porco maiale! Però, mmmm... non lo so... ma messa così mi eccita... mi eccita come idea, ma non lo farei, no no! Soprattutto per rispetto nei tuoi confronti! E non chiedermi se mi andrebbe di farlo con lui e te insieme perché ti ho già detto che l'idea di farlo con due uomini non mi eccita particolarmente".

"Ma insomma, questa dei due uomini non sarà mica una scusa! La tiri sempre in ballo, ma non sarà mica perché vuoi evitare qualunque rapporto con un altro, intendo un altro di sesso maschile?", le risposi per provocarla, "talvolta penso che mentre facciamo sesso ti piace fantasticare la presenza di altre coppie perché ti permetterebbe di amoreggiare con una donna... Forse cerchi una dolce disponibile compagna di giochi?" (stavo bluffando, sapevo bene che non era vero, anzi mi aveva sempre manifestato il contrario...)

"Adesso mi dai della lesbica?", disse indispettita, "Lo so che ti piace provocarmi, ma stai tirando troppo la corda", aggiunse poi con un sorriso tra l’incazzato ed il malizioso… un sorriso strano! "Vorresti che la dessi ad un altro? Ti convincerei così che non cerco semplicemente scuse?", continuò, "Ti piacerebbe vedermi scopare col camionista? Anzi mi correggo: VEDERMI assolutamente no! Mi correggo subito così poi non dici che mi invento nuove scuse! Volevo dire: ti piacerebbe SAPERE che ho scopato con un altro?".

"Non capisco, vedere no, sapere sì... che cosa vuoi dire di preciso?" le chiesi, intuendo che la discussione prendeva una piega strana, ma proprio per questo piacevole.

"Voglio dire che meriteresti proprio di vedere coi tuoi occhi che mi piacciono i maschietti, e come! Ma non credo che sarei capace di farmi scopare liberamente da un altro, davanti a te che mi guardi!"

"Aspetta, fammi capire, vuoi dire che scoperesti con un altro, ma non in mia presenza, giusto? Certo non è la stessa cosa: sai bene che mi eccita l'idea di VEDERTI mentre fai sesso con un altro", ribadii, "ma anche questo mi stuzzica; mmm... " Ci pensai un poco, guardandola prima negli occhi, poi fra le cosce, poi guardai verso il gruppo di uomini. Quello la stava ancora scrutando, mormorava qualcosa leccandosi il labbro, gli altri ridevano... Sembrava gonfio sotto i pantaloni, con una mano si sistemò velocemente il pacco... Per un attimo ebbi la visione di mia moglie che mugolava posseduta da un grosso cazzo umido e gonfio… La guardai di nuovo negli occhi, infine le chiesi: "Ma dopo mi racconteresti tutti i particolari dell'incontro? E vorrei anche delle prove!"

"Questa è la cosa più facile" mi rispose sussurrando, "basterebbe mostrarti il profilattico della scopata, dentro troveresti la prova!" e poi rise della mia richiesta abbastanza stupida, guardando di sfuggita in direzione del gruppetto di uomini. Accavallò le gambe strofinandole fra di loro... si stava eccitando!

"Sei proprio sicuro di volermi mettere alla prova? Sai amore… sono un pochino… eccitata! …e se continui a provocarmi non mi lascerò scappare l'occasione... Sì, insomma, se ti va… mmm… ecco, per me va bene! Ma... Sempre con te NON presente, s'intende! D'accordo?"

La sua proposta mi frastornò un po'... Ero stupito ed eccitato allo stesso tempo, in realtà non me lo aspettavo! Ero proprio confuso... avevo aspettato tanto che lei cedesse... ormai non potevo tirarmi indietro... ma ora, proprio quando la cosa prendeva realmente forma, sentivo un misto di paura e smarrimento... gelosia ?!? Avrei proprio voluto dire di no... e invece mormorai:

"Va bene, ci sto!" ed intanto mi girava la testa, e non sentii nemmeno le mie parole... Continuai balbettando: "Facciamo così: io vado a farmi un giro sul porto, magari mi prendo qualcosa da bere al bar dall'altra parte: per la prossima ora ti lascio il campo libero di fare quello che vuoi, la barca è a tua disposizione. Bada bene: non voglio che tu la prenda come una sfida per dimostrarmi che sei donna, ma come una occasione per divertirti liberamente, senza falsi pudori o pregiudizi!"

Aspettai la sua reazione, guardandola che si agitava sulla sedia, lo avrebbe fatto veramente? Mi avrebbe lasciato lì solo, andando a farsi scopare da uno sconosciuto? Tremavo!!!

"Sfida, pudori, pregiudizi... Tesoro mi sa che la stai facendo un po' troppo complicata" replicò, sorridendo in modo sornione, "però non è tanto il tempo che mi concedi per divertirmi, un'ora... Comunque mi va bene!"

Ebbi la sensazione di essere stato violentemente colpito allo stomaco.

Poi aggiunse: "Ma sappi che una volta allontanato dalla cassa, non si accettano reclami! E non pensare che questo potrà mai autorizzarti a fare altrettanto tu con un'altra donna, perché io sono gelosa, e ti strappo le palle coi denti..."

"E' chiarissimo, non ho mai avuto secondi fini..." ero sempre più confuso... ma anche eccitato!

"Bene, ti aspetterò tra un ora in cabina, se mi va tutto bene con la prova in mano!" disse lei, con voce un po' tremante, evidentemente turbata "anzi preferisco tornare qui davanti al locale, una volta che avremo finito; cosi non c'è il rischio che tu venga a spiarci... intesi?"

Annuii e mi alzai in silenzio, pagai ed andai verso l'uscita, barcollavo un po', eccitato, confuso, non ero più perfettamente presente, quello che accadeva stava sfuggendo al mio controllo... Non ho mai dubitato del fatto che a mia moglie piacesse sentirsi puttana, me lo dimostrava a letto durante i nostri rapporti. Ma esserlo veramente! Non mi era facile credere che infine avrebbe fatto quello che ostinatamente si era rifiutata di fare fino a ieri; a meno che non fosse semplicemente vero quello che lei sosteneva: con due uomini insieme assolutamente no, ma con un altro uomo sì, nessun problema!

Più ci pensavo, più ero pentito di averla provocata; ma ero anche sempre più eccitato all'idea che fosse così, e che stesse per accadere!

Invece di dirigermi al bar, corsi alla barca e mi nascosi nella doccia ad aspettare, per vedere, o meglio sentire, cosa sarebbe successo. Sapevo che stavo violando gli accordi presi e che se fossi uscito o fossi stato scoperto tutto sarebbe andato a catafascio, ma insomma! Non mi sentivo troppo in colpa per non essere fedele... anzi, non mi sembrava proprio il caso di andare a toccare quell'argomento! E poi mi sarei accontentato solo di sentire, senza vedere.

Dopo parecchio tempo sentii dei passi sull'imbarcazione e la voce di mia moglie che parlava con un uomo! Il cuore mi batteva forte, non ci potevo credere! Mi chiedevo fino a che punto sarebbe arrivata; lo aveva portato per fare solo qualche chiacchiera e poi si sarebbe fermata? Ma io volevo che si fermasse? L'idea che fosse sbattuta da quello là fuori mi faceva incazzare e contemporaneamente eccitare. La voce bassa dell'uomo sembrava quella di un 45-50enne e la sua pronuncia sembrava di un paese dell'est Europa.

"Non accendere la luce grande mi da fastidio, accendi solo quella sul divano" sentii dire da mia moglie, "ehi, ma che fai?"; dal fruscio dei vestiti sembrava che stesse intrufolando le mani sulle sue tette, o sul culo, e gliele stesse palpeggiando. "Non toccarmelo così forte il mio sedere, è fragile!" continuò a dirgli ridendo sottovoce. Quella puttana si stava veramente divertendo, ed io mi stavo eccitando e incazzando sempre di più, ma non potevo uscire.

"Tu piacere vedere e toccare, eh, signora? Cosa aspetti a tirare fuori mio cazzo e prendere lui?", era la voce dell'uomo che dalle sue espressioni non sembrava molto fine, "ti piace mio cazzo, ehhh?"

"Non è per niente male, mi riempie la mano", quella zoccola non solo gli rispondeva, ma lo stava pure provocando!

Il mio cazzo a sua volta era diventato durissimo, da una parte soffrivo a sentire e immaginare cosa stavano facendo. Dall'altra parte mi concentravo per sentire bene e non perdere una parola.

"Sei già umida signora, te piacere menare il cazzo... piacere anche dito in fica?", non ci fu risposta da parte di mia moglie, ma solo un suo mugolio che sembrava dire di sì, altri mugolii dopo, e poi disse...

"...mi piace eccome, e non solo lì...",

Quella porca aveva deciso di rispondere, ma secondo me in modo improprio, lo stava provocando troppo! Che voleva dire con 'non solo lì'? Forse che le piaceva anche in bocca, o in culo? Ma come!? Con me era sempre stata gelosissima del suo culo, ma tu guarda la troia... Ero sempre più incazzato (in tutti i sensi)!

"Metti te in ginocchio e succhia" le ordinò l'uomo. "OK, così va bene, ma non fare adesso la difficile signora, sei tutta umida" disse l'uomo, ridendo in modo alquanto sguaiato.

"Va giù e lecca; vedi che piace, fino in gola". L’uomo diceva queste cose a mia moglie, che rispondeva con un mugolio quando glielo spingeva fino in gola... continuò così per diversi minuti. E anche questo mi andava di traverso, il mio cazzo non lo aveva mai preso molto volentieri in bocca, il sapore aspro non le piaceva, ed ora invece... ero scornato, però godevo che finalmente qualcuno la castigasse ben bene, ed ero sempre più eccitato.

"Ora metti me profilattico signora, su forza, l'avere fatto anche altre volte a uomo, no?" Le disse lui, sempre ridendo.

Non sentii mia moglie rispondere, ma solo il suo respiro profondo, insieme allo scricchiolio del letto, per più di due minuti. Poi sentii l'uomo dire: "Te piace sfregare cazzo su fica ehh? Ma ora apri bene gambe, scommetto anche dentro piace, vero puttana?".

"Sì, ssì, o ssssiii... dai penetrami, piano, come è grosso, mmm, ssi... dai..." fu l'unica risposta di mia moglie, accompagnata dal suo ansimare, dai suoi mugolii e dal rumore dei legni del letto, per molto, molto tempo; pochi minuti in realtà, ma a me parvero non finire mai... adesso ero sconvolto! Il camionista la aveva penetrata! Me la stava fottendo!

Credetemi: sentire tua moglie che scopa con una altro non è la stessa cosa che immaginarlo! Improvvisamente il cazzo mi si afflosciò, un po' di secrezione fuoriuscì sulla mia mano, per effetto della perdita dell'erezione, sentivo un peso sullo stomaco che scendeva verso le viscere, avevo voglia di vomitare...

"Sì, apri ancora di più gambe, signora maiala! Vedo che piace vedere mio cazzo entrare e uscire da tua fica bagnata" Mia moglie continuava a rispondere solo con mugolii: "sssii, mmmm..., mi piace, sii... mi batte in fondo, piano.. FA MALE... mmmm... dai.. più forte.. continuaaa...".

"Ti piace anche dito in tuo culo, troia! Mmm... Non sembra tanto vergine tuo sedere; ti hanno già sbattuto tuo culo, eh signora? Allora perché fai difficile?", (Era vero! A me non l'aveva mai dato, ma mi aveva confessato che il suo primo fidanzato una volta, una sola volta, lo aveva avuto!)

"NO, mi fa male, non lo voglio lì!" mormorò Lei.

"Allora ti sbatterò più forte la fica. Ti piace di più, così, vero puttana? ", sentii dire l'uomo e subito dopo mia moglie cercare di mugolare il più piano possibile mordendo qualcosa, per non gridare ed essere sentita da tutto il porto.

A quel punto avvertii un formicolio tra le gambe, la nausea mi era passata, guardai in basso e vidi che il mio pene era diventato enorme, durissimo, come non mai. Non soffrivo più, ero solo eccitato. In quel momento compresi veramente cosa significa essere cuckold. Non resistevo più, mi abbassai bene i pantaloni e cominciai a menarmi il cazzo.

Cercavo di resistere per non venire subito, ma non ci riuscii, sentendo e immaginando quello stronzo che infilato in mezzo alle cosce di Lei le sfondava la fica, e la menava con colpi forti e profondi... Come avrei voluto vedere quel grosso cazzo entrare in lei e scivolare avanti indietro avanti indietro avanti indietro, fra le sue grandi labbra completamente divaricate, avvolto e stretto, e bagnato dai suoi umori! Quanto avrei pagato per vedere l’espressione del suo viso, il suo dolce visino angelico... Quel camionista si fotteva mia moglie, una grande puttana! Una femmina in calore, che godeva, e che ora stava per venire; aveva perso ogni freno e gridava, la sentivo che mugolava e gridava: "Ssiiiì, come è GROSSO, sfondami, lo voglio tutto dentro, sì! Ancora, aaa...oo..o.. sì sì sì.. vee..vengooo..... oooo...oo...mmmmm...aaaAAAAaaaaa"

Ecco era venuta... Mia moglie, il mio amore... Che gran maiala! Aveva sbattuto la sua preziosa fichetta in faccia ad uno sconosciuto! Troia! Si era fatta fottere ed era venuta come una cagna, mentre io ero lì ad origliare col cazzo in mano, con la sborra che mi colava sulle mutande e scivolava lungo le pareti della doccia, proprio come un imbecille; chissà le risate che si sarebbe fatto il camionista se lo avesse saputo! Ero in stato confusionale, una strana sensazione, un misto tra sottile rimorso e disperazione impotente. Poi mi resi conto che quello che era successo, ormai, era successo! E allora cominciai a cercare di riflettere. Primo: ero senz'altro, inequivocabilmente, un perfetto cornuto! Secondo: tutto era anche incredibilmente eccitante, provavo un perverso appagamento per quello che lei aveva subito. La mia mente era molto confusa, non avrei saputo dire cosa prevalesse, cosa volessi: desideravo correre di là, incazzarmi, fermare tutto? Forse invece volevo aspettare lì, nascosto, e lasciare che continuassero, perché forse mi sarebbe piaciuto scoprirla ancora più troia! Ma veramente la volevo ancora più troia di così? Infine la risposta venne dal mio cazzo, che era di nuovo duro e gonfio quasi da scoppiare! E loro ricominciarono...

"Ora tu alza in piedi signora; ti gira di dietro!" ordinò bruscamente l'uomo.

E poco dopo mia moglie riprese ad essere chiamata puttana e ad ansimare, mentre veniva sbattuta da dietro.

"Che cazzo duro hai! Ma tu non vieni mai?! Che bello!!! Come lo sento! Tu sì che hai un cazzo enorme... mmm... come mi piace essere penetrata da dietro, spingi, siii spingi forte, tutto de..dentro, mmmm......mi piace, mi fa impazzire sentire i tuoi coglioni che mi sbattono sulla fica... non ero mai stata scopata così... come una vera troia... sì, dai, più forte... mmm... aa..a..ssì sì sì..." Lei stava per venire ancora, ormai capisco bene quando raggiunge il culmine, ma improvvisamente il cigolio dei legni smise e sentii mia moglie che diceva: "No, non uscire, perché me lo levi? No dai, lo voglio ancora, dai, infilamelo di nuovo! Sto bruciando tutta, dai, dammelo... rivoglio il cazzo dentro!" Glielo aveva tirato fuori, ed ora lei lo supplicava come una cagna, una cagna cui il padrone ha tolto l'osso. "Cosa vuoi fare?" continuò lei "Mi vuoi venire addosso? Dai! Mi vuoi venire in bocca? Ti prego dammi il cazzo, rimettimelo dentro..."

"Ora ti dare ciò che vuoi, signora, ecco..." sentii dire l'uomo, che mugolò come se si sforzasse a spingere, ma...

"No, questo no! Te lo già detto! Mi fai male..." disse Lei con voce strozzata, ma senza troppa convinzione, "eravamo d'accordo dall'inizio! ti prego, non voglio." continuò, ma non aveva una voce né spaventata né realmente supplichevole.

"Sì che vuoi! Tu piace! Ferma! stare un po' ferma, mmm... ferma, puttana". Ormai avevo capito cosa stava succedendo, la stava per inculare! E quella stronza non sembrava volerlo dissuadere.

"Perché fai difficile, signora? Tuo culo già rotto, non io primo, te preso almeno una volta! No paura! io prima con dito... ecco... saliva e dito... mmm... tu piace, eh sì, tu piace..."

Non sentivo più trambusto, ma solo mugolii, rumore di qualcosa che scivolava sul bagnato, e ancora mugolii, e poi l'uomo disse: "Ecco signora, ora infilo altro dito... Nooo, non nervosa, tu rilassa, signora, rilassa... Ecco brava, sii, ecco due diti dentro! Ora piano, muovo piano, tu rilassa, tu piace, vero? Brava signora, brava puttana, tuo culo ora sfondato, se entrati due diti entrare anche cazzo..."

Mi stava scoppiando il cervello, Lei era impotente e succube di tutto ciò che voleva quello sconosciuto! Era incredibile, non riuscivo ad accettarlo, ma in realtà non lo avrei fermato per niente al mondo... Ero troppo eccitato... Infine lui disse: "Rilassa signora, ora levo diti, ecco... mmm... sì, e ora rilassa, ecco, m..mmm... ora tu respira..."

Sentii un respiro profondo, a denti stretti, e lei moromorò: "Nnn..m..oddio..ti prego, fai piano... o..ooa..aaaa...A.A.AAA..mmmm...nhh..".

Ecco, mia moglie ora lo stava prendendo in culo.

Cominciò a fotterla nel culo: sentivo i colpi, accompagnati dai rumori dei legni del letto, cadenzati dai gemiti e dai mugolii di mia moglie. Il cazzo mi era tornato di nuovo duro, mi masturbavo di nuovo! Quella troia non solo ci stava ad essere inculata, ma voleva anche essere insultata... e godeva, e mugolava, e godeva... diceva cose incredibili, che mai avrei pensato sarebbero uscite dalla sua bocca (le ricordo benissimo, anche perchè l'unica cosa che potevo fare era ascoltare, oltre naturalmente a... masturbarmi):

"Siiì, violentami ...mmm... fammi male ...mmm... aprimi, sfondami ... Dai, spingi, strizzami la fica mentre mi sfondi il culo! Sì così, più forte... Prendimi tutta, fammi ciò che vuoi, tu mi fai sentire una gran puttana, voglio essere puttana... rotta come una puttana... mmm... ooo... ahi..pianoaa..a..aa...aaa...aaaa..s..sssiiii!!!"

Non mi potevo più trattenere e venni una secondo volta, molto più forte della prima. Lo sperma mi schizzò perfino sui capelli. Mi stavo pulendo, cercando di fare tutto nel più assoluto silenzio, quando sentii l'uomo gridare a mia moglie che le stava per venire nel culo.

In mezzo a tutti quei mugolii e vagiti non capii se Lei fosse venuta un'altra volta, ma certo non l'avevo mai sentita così infoiata; dopo che l'uomo ebbe eiaculato con quattro o cinque spinte poderose, accompagnate da altrettanti grugniti, ed ognuno da un profondo sospiro di Lei, la sentii che si sfilava (gemette). Capii che si era girata di fronte a lui e gli stava spremendo con la mano il cazzo nel profilattico, mentre ora era lui che mugolava, chiamandola ancora una volta troia ed altre parole rumene che probabilmente avevano lo stesso significato, e poi glielo tolse ed allora sentii il tipico rumore del sacchettino di lattice, pieno, che casca sul pavimento...

Ecco, la dolce mogliettina troia si era anche preoccupata della mia prova... Il mio cervello era annebbiato... Mille pensieri nella mia testa, ma soprattutto uno: io non ero mai riuscito ad entrare nel suo culo, per me era sempre stato tabù, ed ecco che mia moglie mi aveva appena messo da parte un preservativo pieno dello sperma di un altro uomo, un preservativo che le era appena uscito dal culo dopo avervi scorrazzato liberamente, infilato sul grosso cazzo di uno sconosciuto.

Si rivestirono velocemente, forse anche perché era passata già un'ora e mezza; si salutarono e l'uomo uscì dalla nostra cabina. Adesso speravo solo di non essere scoperto! Mia moglie entrò nel piccolo bagno, appoggiò il preservativo, pieno a metà di sperma bianco, sulla mensola; ero terrorizzato che sentisse il mio respiro, o peggio, che aprisse la tenda per farsi una doccia! Fortunatamente si lavò velocemente nel lavandino; la vidi dalla fessura della tenda della doccia che con un po' di crema si massaggiava più volte il culo, poi la vidi fissare il preservativo, mormorò "il mio cornutone sarà contento... però che esperienza, mmm... a ripensarci..." e la sua mano dal culo andò a strofinare la fica, insistendo forse un po' troppo per essere un rimedio terapeutico... mugolò chiudendo gli occhi, ma poi in fretta si tirò su le mutandine, sistemò la minigonna e scappò fuori dalla cabina per raggiungermi al luogo pattuito. La stessa cosa feci anch'io, e dopo alcuni minuti ci incontrammo sul molo davanti al ristorante.

Era imbarazzata, in piedi in mezzo alla banchina, ma non sembrava né in colpa né dispiaciuta, casomai aveva un'espressione soddisfatta. La strinsi e la baciai in bocca... acc... sapeva di cazzo... Lei parve accorgersene ed allora mi strinse più forte, come per non lasciarmi scappare; non tolsi la lingua, ma al contrario assaporai bene, me lo meritavo senz'altro!

"Com'è andata" le chiesi,

"Bene!" mi rispose, "Ora voglio un po' di coccole... mi fa male... ehm... mi fa male tutto!"

"Come tutto... proprio tutto?" ammiccai incredulo, lasciando intendere di non sapere...

"Proprio tutto, sì!" disse abbassando gli occhi. Poi li rialzò e guardandomi fisso aggiunse: "La tua prova è in cabina!"

Ecco questa è il resoconto di una esperienza per noi veramente "diversa".

Solo dopo alcuni giorni, e solo dopo aver sentito da lei il racconto della sua scopata con lo sconosciuto, forse rincuorato dal fatto che non mi aveva nascosto niente, le ho confessato che al momento della sua performance non ero del tutto assente!

Non si è incazzata come mi aspettavo, forse perché un poco si sentiva in colpa o forse perché in realtà non le dispiace poi tanto che io possa assistere.

Di sicuro la nostra vacanza era cominciata nel modo più imprevedibile e certamente questa esperienza ci ha un po' cambiato il modo di vedere le cose....
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 10.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La scommessa (racconto di fantasia, scritto da Lui):

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni