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Presa di culo da un sessantenne


di Elisa166
06.01.2020    |    6.391    |    9 9.4
"Mi chinai verso di lui e con la mano lo palpai, con mio stupore quel porco maturo aveva un cazzo enorme..."
Avevo conosciuto Edoardo nel supermercato dove abitualmente facevo spesa.
Un distinto sessantenne sempre ben vestito curato dall'aria snob, insomma il classico uomo maturo navigato. La nostra conoscenza era stata casuale tra il supermercato e il bar adiacente.
Avevo fatto la sua conoscenza in concomitanza con l'incontro di un amica che me lo presentò come amico di suo zio.
Da buon marpione approfittò della strada aperta dalla presentazione della mia amica per attaccar bottone ogni volta che ci incontravamo al supermercato. Sicuramente il mio modo di vestire molto femminile con gonne o vestitini corti tacchi,collant che fuoriuscivano dal cappotto o che mettevano in bella evidenza gambe statuarie con un giubbino di pelle lo facevano impazzire,e confesso che la sua discreta corte mai volgare mi gratificava.
E cosi tra un caffè e una spesa tra gli scaffali del supermercato causa un periodo di crisi con il mio compagno per l'ennesima sua storiella passavo diverso tempo a discutere con Edoardo.
Ben presto le nostre discussioni si trasferirono nella sua auto dove lontani da sguardi altrui facevamo lunghe passeggiate dove nonostante le mie gambe in bella vista sul sedile lui si comportò sempre da gentil'uomo.
Mi chiedevo se ero attratta da quell'uomo maturo e fin dove ero disposta a spingermi con lui.
La risposta non tardò ad arrivare. Fu' in un pomeriggio piovoso in cui causa il maltempo ci fermammo in un parcheggio lungo il lago.
Forse per il calar del buio forse per i vetri ormai appannati lui quel giorno ando' un po' oltre il solito e mi posò la mano sulla coscia scoperta carezzandola e dicendo adoro le donne con calze velate e tacchi come te.
Avrei potuto toglier la sua mano ma quando sentii la sentii calda e vogliosa palpare le mie cosce un brivido mi corse lungo la schiena, e come lui da vecchio porco,capita la situazione mi portò la lingua sul collo, palpando con violenza le mie cosce ebbi un orgasmo violento.
Non so' cosa mi successe ma sentii un desiderio irrefrenabile di prender il suo cazzo in bocca.
Mi chinai verso di lui e con la mano lo palpai,con mio stupore quel porco maturo aveva un cazzo enorme. Quando lo tirai fuori ed iniziai a scappellarglielo mi resi conto che non stava in tutte e due le mani e non riuscivo a tenerlo tanto era largo e duro. La sua cappella rossa e turgida emanava un odore acre che aumentava insieme alle pulsazioni del suo cazzo ad ogni colpo di lingua. Lo segai sbocchinai e lecchai per un buon quarto d'ora quando serro' le chiappe inarco' la schiena ficcandomi quel cazzone fino alla gola ed esplose in una sborrata enorme che tenendomi con la mano dietro la testa il suo cazzo fino in gola colava dai lati della mia bocca ricadendo sul suo pene e sulle palle. Come tolse la mano disse di leccare tutto e pulire il cazzo da brava troia.
Cosi feci.
Quella volta segnò lo sparti acque tra il prima e il dopo,tra incontri galanti e incontri di sesso.
Il nostro sesso però era fatto di pomeriggi in macchina con solo rapporti orali. Sia da parte sua che mia. Niente penetrazione. Solo sesso orale. E quello rendeva il tutto molto intrigante.
A volte in un pomeriggio mi veniva 4-5 volte in bocca e io venivo 4-5 volte in bocca a lui.
Un giorno durante le nostre passeggiate ci fermammo in un posto un po' isolato, con un vecchio casale di campagna abbandonato.
Decidemmo di scender dall'auto e di andar a vedere l'interno.
Una volta giunti all'interno e resisi conto che era solo un vecchio casale diroccato decidemmo di tornare in macchina.
Evidentemente camminando io davanti a lui nell'uscire, si deve esser ingrifato nel vedermi camminare con tacchi alti,vestitino stretto e calze nere velatissime, tant'è che mi son sentita presa da dietro per i fianchi e spinta verso il muro.
Volevo girarmi per baciarlo ma lui da dietro mi prese la mani e le appoggiò contro il muro dicendomi di star ferma cosi. Alzo' il vestitino palpo' con forza le mie cosce e le chiappe provocandomi un forte dolore.........quando improvvisamente abvasso' collant e mutandine,si inginocchiò e inizio a leccarmela da dietro,alternando profonde slinguate nella fica con leccate di culo. Inseriva e sfilava la punta della sua lingua nello stinfere del mio culetto provocandomi brividi fino allo stomaco. Quel tratramento mi provoco' orgasmi in sequenza fin quando sentii un qualcosa di bollente insinuarsi nel mio culo. Cercava con veemenza il buco del mio culo e premeva con forza,ma viste le dimensioni del suo cazzo non riusciva ad entrare.
Io tentavo di disuuaderlo dicendogli di prendersi la fica anche perché presagivo il dolore che avrei provato quando sarebbe entrato con quell'arnese. Ma ormai era incecalito, voleva rompermi di culo. Si chino' di nuovo fradiciando con la slaliva l'entrata del mio culo, si prese il cazzo con una mano mentre con l'altra allargava le chiappe, allargando e facendosi strada col pollice nel mio stinfere. Pia piano stavolta entrava, sentii entrare la prima parte della cappella,poi affondo un po' favendo entrare qualche centimetro dei 24 totali del suo cazzo. Mi provocava un dolore lancinante ma inizialmente provò dolore anche lui perché si fermò gemendo. Rimanemmo attaccati in quella posizione praticamente fermi forse 2 minuti tra mugugni e gemiti mentre con le mani ormai libere, visto che il suo cazzo era entrato, mi palpava con forza i seni. Sentivo il suo cazzo sempre più duro iniziare a muoversi ritmato e pian piano si faceva strada e anche il mio culetto si abituava a quel fallo. I colpi e il ritmo eran sempre più profondi e forti,praticamente me l'aveva infilato tutto sfondandomi letteralmente il culo. Era un animale da monta, mi stava sbattendo il culo come una cagna, dicendo che ero la sua puttana e lui le puttane le sbatteva cosi. Quando ormai ero semi svenuta sotto i suoi colpi sentii un fiotto potente e caldo dentro di me. Mentre ululava come un animale ferito mi stava riempendo il culo di sborro. Dati gli ultimi colpi sfilo il suo cazzo e se lo puli per bene sui miei collant abbassati, lasciando su di essi il marchio e gli odori di quella scopata di culo bestiale.

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