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SENTIRE CHE NON È TUO MARITO


di unoperlei
17.08.2015    |    32.841    |    11 9.6
"Io avevo su un vestito, classico e un tacco 12..."
Ho tradito mio marito una sola volta. Anche se a volte ho desiderato altri uomini. Quand'ero ragazza sono caduta in tentazione, tutto sommato non era un estraneo. Non ho mai detto nulla a mio marito e nemmeno Marco lo ha fatto, o almeno lo è stato fino a due anni fa.
Tra me e Marco non c'è mai stato più nulla dopo quella volta. Lui ha continuato come se non fosse accaduto nulla a farmi le solite battutine come quando eravamo ragazzi e addirittura era arrivato al punto di fare qualche palpatina e toccatina anche davanti a mio marito. La vita sessuale, mia e di mio marito, è sempre stata ottima, non abbiamo mai avuto problemi anche se a volte ho avuto desideri di evadere dalla quotidianità. Una sera di due anni fa siamo usciti a cena io mio marito e Marco, per festeggiare l'anniversario della nascita della loro società. Siamo tutti e tre gran bevitori e quella sera il vino non mancava; eravamo seduti ad un tavolo rotondo e, per forza di cose, ero in mezzo a Lorenzo e Marco. Verso il dolce Marco era bella brillo e faceva battutine sulla mia scollatura e appoggiava le mani sulla mie cosce, mio marito non diceva nulla.
Finita la serata, mi accorsi che mio marito aveva fretta di tornare a casa, io ingenuamente pensai che dovesse andare in bagno ma arrivati a casa non perdette tempo e, infognato, iniziò a scoparmi. Non lo avevo visto mai così eccitato, mentre scopavano mi feci confessare perché era così eccitato e lui mi disse che lo era per il comportamento di Marco e perché vedeva nei suoi occhi il desiderio di avermi. Io non avrei mai pensato una cosa simile. La mattina seguente presi coraggio e riavviai il discorso per vedere se pensava le stesse cose a mente lucida, lui confesso che avrebbe avuto il desiderio di vedermi scopare da Marco. Io non dissi nulla ma ero eccitatissima e contenta. Per lui il problema era dirglielo perché sapeva che era uno scopaiolo ma non pensava fino a questo punto, io invece sapevo che per Marco problemi non ce n'erano perché in realtà io lo conoscevo in un aspetto che Lorenzo nemmeno conosceva. Allora pensai che era il momento giusto per raccontargli cosa era accaduto anni prima. Gli raccontai dal tradimento con una paura bestiale che mi sbattesse fuori di casa, lui impassibile mi prese e mi portò in camera e mi scopò tutta mattina. Mai avrei pensato una cosa simile, ho sempre pensato che mio marito fosse un santo, che non andasse mai oltre il limite. Così decidemmo di dirglielo insieme, mio marito era un po' imbarazzato, io no; Marco ne fu subito entusiasta. Dovevamo solo decidere il momento dell'incontro, decidemmo che doveva essere una cosa casuale e pregai mio marito di lasciarlo organizzare a me e lui non ebbe problemi. Avevo già in mente di farmi trovare con Marco mentre Lori tornava dal lavoro. Decisi il giorno, più o meno torna sempre alla stessa ora, chiesi a Marco di venire da noi un po' prima di Lori cosicché ci avesse trovato già in azione.
Quando arrivò Marco fummo un po' in imbarazzo, era una cosa programmata, non sapevamo da dove iniziare ne quale fossero i limiti. Gli chiesi per quale motivo non mi saltò subito addosso visto tutte le avance che mi faceva e ora ero li per lui; rispose che ci voleva una scintilla. Allora presi coraggio, in quel momento mi sentii una vera porca, lo feci sedere sul divano mi inginocchiai gli slacciai cintura e pantaloni e inizia a fargli un pompino, come quelli che si fanno a sedici anni, il suo cazzo non era ne duro ne molle ma ci volle poco per farlo indurire. Penso proprio intendesse questo come scintilla. Gli tolsi le scarpe, pantaloni e mutande. Non volevo più staccarmi da quel cazzo che dopo averlo assaporato più di dieci anni prima mi ero scordata; era bello, duro, depilato e pulsava da quanto era duro. Non nego che era più grosso di quello di mio marito. Non potevo crederci che stavo facendo un pompino ad uno che non era mio marito dove solitamente li facevo a lui.
Io avevo su un vestito, classico e un tacco 12. Dalla foga e dalla voglia che avevo non mi ero messa ne il reggiseno ne le mutande perché pensai che avremmo perso tempo e avevo troppa fretta. Si alzò, mi tolse il vestito e rimase sbalordita dalla mia nudità; io la restante camicia. Lo trascinai in camera, perché era li che volevo farmi scopare, dove tutte le sere lo fa mio marito. Mi mise sul letto, mi apri le gambe; la mia figa era pulita, depilata e un po' bagnata. Avvicinò la sua bocca, inizio con piccole leccate per poi affondarci tutta la bocca, i miei umori scendevano dalla figa e riempivano la sua bocca. Mi fece venire una, due volte a fila. Non ce la facevo più, lo volevo, lo tirai sul letto e mi sedetti sul suo cazzo e inizia a cavalcarlo; sentivo il suo cazzo nudo e crudo dentro di me, non era il cazzo di mio marito. Mi prese e mi mise a pecorina e solo allora mi accorsi che mio marito era seduto sulla poltrona, mi guardava negli occhi, io godevo come non mai.
Piano piano mio marito iniziò a tirare fuori il cazzo e si segava, però quel giorno doveva fare solo da spettatore e io ero compiaciuta.
Marco mi prese e mi tiro la testa sul suo cazzo, voleva farsi spompinare davanti a Lori, io ogni tanto gli lanciavo un'occhiata poi continuavo a leccare, a succhiare. Poco dopo ripresa a scoparmi, non veniva più, io godevo come una vera troia. Mio marito preso dalla foga si sborrò sulla camicia. Sentivo che anche il momento di Marco si avvicinava, sentivo il cazzo che si contraeva e lui ansimava; quando vidi che stava per cedere gli misi le mani sul culo e lo spinsi verso di me più volte. Gettò un urlo di piacere e si svuotò dentro di me, davanti a mio marito. Mi diede un lungo bacio poi si alzo, feci avvicinare mio marito è anche lui mi baciò.
Quella fu la prima volta che mi scopò un uomo che non era mio marito. Il tradimento non lo considero, anche perché il tradimento per me non esiste. Esiste la voglia di evadere.
Manuela
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