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Un tranquillo weekend a Salerno


di 50ennevolante
18.10.2013    |    39.315    |    3 9.0
"Informo mio marito che non ha nulla da obiettare ed il venerdì a mezzogiorno salgo sul treno a Bologna arrivando a Salerno qualche ora dopo..."
Lavoro a Bologna in un grosso ente pubblico, 44 anni sposata con figli ed un marito che negli ultimi anni ho cornificato un paio di volte a causa delle lunghe astinenze a cui la vita coniugale sottopone spesso noi mogli. L’estate scorsa sono stata invitata da una cara amica e collega di lavoro a passare un weekend da lei a Salerno. Informo mio marito che non ha nulla da obiettare ed il venerdì a mezzogiorno salgo sul treno a Bologna arrivando a Salerno qualche ora dopo. Laura, la mia amica, mi viene a prendere in stazione e mi informa che ha già il programma pieno per noi, la sera stessa andiamo a cena con dei suoi amici ed ex compagni di scuola. Lei è separata, e capisco dai discorsi che uno di questi amici è anche il suo amante. Arriviamo da lei, mi sistemo e con calma ci prepariamo per uscire. Mi vesto comoda e leggera, vestitino estivo, sandali con tacco, posso dire che sono una donna piacente e la mia amica scherzando mi dice che di sicuro farò colpo sugli amici di Enrico, il suo amante. Arrivano a prenderci in tre, Enrico ed altri due, ed in effetti dagli sguardi e complimenti che ricevo capisco che le loro idee sono ben chiare su cosa vorrebbero fare alla signora emiliana in visita. La cosa mi eccita, loro sono simpatici, di bell’aspetto ed intraprendenti, la serata fila via tra risate, battute allusive e vino bianco freddo che beviamo abbondantemente a tavola durante la cena. Nel locale all’aperto si balla anche, Salsa e Merengue, e facciamo mezzanotte con loro che ci fanno piroettare sulla pista. Gli amici di Enrico mi stanno addosso e mentre ballo a turno con loro non perdono occasione per strusciarsi su di me, cosi che posso sentire il notevole gonfiore che risalta nei loro pantaloni. Ritorniamo tutti allegri e brilli a casa di Laura e lei con Enrico spariscono in camera da letto, io rimango nel soggiorno con i due amici belli infoiati e tutto succede veloce. Mi palpano senza ritegno e quando io dico “Su state buoni, sono sposata” ottengo solo l’effetto di eccitarli ancora di più. Hanno capito che sono eccitata pure io e capitolo in fretta. Non avrei mai pensato di cedere così velocemente, sarà il vino bevuto ed il caldo, fatto sta che i due imbufaliti mi spogliano senza riguardo e mentre uno infila la testa tra le mie coscie iniziando un vorace lavoro di lingua, l’altro mi prende per i capelli e mi forza dentro la bocca il grosso randello di carne che svetta tra le sue gambe muscolose. Non riesco più a muovermi, mi tengono bloccata sul divano e pompano entrambi, Dario in bocca, Luca in fica dove si è infilato senza nessuno scrupolo, anche lui dotato di un notevole manganello di carne. Mi gira la testa, sento le loro voci impastate di foia, parlano di sborrare dentro alla faccia di mio marito, per farlo bello cornuto. Li vorrei calmare un attimo ma vengo scossa dai primi brividi di un imminente grosso orgasmo. Inizio a dimenarmi sotto le loro spinte ed è il segnale che aspettavano, credono eccitati che non voglio le sborrate dentro, si caricano ancora di più e lo fanno. Mentre gemo senza ritegno in preda all’orgasmo, loro lasciano andare le due scariche, mi ritrovo la bocca piena di liquido caldo ed appiccicoso mentre anche il mio ventre viene allagato senza scrupoli. Mentre si svuotano insultano mio marito, urlando che gli riempiono la moglie e che la sua signora tornerà al nord bella piena di sperma terrone. Lascio che finiscano di eiaculare, mi prendo due sculacciate da Luca mentre tira fuori il suo grosso membro dalla mia vagina dalla quale inizia ad uscire una parte della grossa sborrata che mi ha lasciato dentro. “Siete due terroni bastardi” dico io un po incavolata per come ho ceduto e mi sono lasciata trattare. I due sghignazzano “Ti è piaciuto maiala nordica, hai goduto come una porca, Laura ci ha detto che tuo marito era già cornuto, e che ti eccita farlo con noi terroni”. Quella porca di Laura, gli avevo raccontato delle due volte che avevo cornificato il consorte, e tra i particolari gli avevo anche detto che entrambe le volte era successo con dei meridionali, e che la cosa era stata eccitante perché entrambi erano belli infoiati dall’idea di montare una moglie emiliana. E lei lo ha raccontato agli amici di Enrico! Adesso capivo perché appena arrivati mi avevano subito guardato in modo animalesco, pensavano già alla fine della serata, a come far cornuto mio marito ancora una volta. Mentre ero in bagno a ripulirmi pensavo a come fargliela pagare, ma nel contempo ero ancora eccitata, i due mi stavano aspettando in soggiorno e non certo per farmi delle carezze, durante la monta entrambi avevano esplorato con le dita prepotenti il mio foro posteriore, entrambi volevano abusarne senza riguardo. Tornata nel soggiorno sono stata immediatamente ricoinvolta in una giostra di trasgressione. Mi hanno messa in ginocchio ed eccitati mi hanno fatto leccare e succhiare i loro randelli, che in breve tempo sono tornati duri come sassi. Sono stata penetrata davanti da Dario, che mi succhiava voracemente le tette, e seduta su di lui ho subito l’abbondante lubrificazione del foro anale con olio di oliva preso in cucina e poi, senza preavviso, Luca si è piantato con metà del suo grosso cazzo dentro il mio povero buco posteriore, facendomi inarcare ed urlare per il dolore. Giusto il tempo che riprendessi fiato ed a denti stretti ho esclamato “Fai piano porco, è enorme !” che il bastardo terrone ha spinto con libidine entrando completamente con 22 cm di cazzo nel mio canale retto accompagnando la brutale penetrazione con un bel messaggio indirizzato a mio marito “Polentone, sto rompendo il culo di tua moglie, gli allago i meandri anali di sburro !!!”. “Porci bastardi, fate piano!!” urlavo io oramai drogata di sesso ed alla loro mercè, sapendo bene che i due non si sarebbero fermati di certo, almeno fino a che non si fossero cavati tutte le loro voglie di terroni eccitati. Non so quanto sia andata avanti esattamente la doppia penetrazione a cui mi stavano sottoponendo, chiusa tra i loro corpi muscolosi sentivo quei due pali rigidi andare su e giù davanti e dietro, una sensazione bestiale di riempimento e di monta selvaggia. Ad occhi chiusi, la bocca spalancata in continui gemiti, frasi di insulto o supplica verso i miei impalatori, non mi ero accorta che Laura ed Enrico guardavano dalla porta del soggiorno la scena da film porno. Solo quando Enrico ha detto “Riempitela ben bene la signora nordica”, ho aperto gli occhi e con aria ebete ho fissato lui e Laura che, sguardo eccitato, si godevano la scena. E non ho potuto fare a meno di notare la vigorosa erezione di Enrico, che di sicuro avrebbe voluto buttarsi ed aiutare i suoi amici nella selvaggia cornificazione in atto verso il mio ignaro consorte. Laura ad un certo punto è andata in bagno, e lì è successo quello che potete immaginare. Lasciato libero dalla presenza della sua donna, Enrico si è fatto sotto, mi ha afferrato per i capelli ed ha brutalmente infilato la sua verga nella mia bocca, incitato dagli altri due. Totalmente frastornata, non solo non ho fatto resistenza, ma ho addirittura pensato “adesso mi vendico di Laura”. Con una mano ho afferrato la sacca scrotale dell’amante della mia amica iniziando un vigoroso massaggio, un invito a svuotarsi dentro la mia bocca praticamente. Con un urlo belluino, Enrico ha accettato l’invito e riempendomi di insulti ha iniziato a sborrare dentro. L’arrivo di Laura che immobile ha assistito all’orgasmo del suo uomo ha scatenato definitivamente anche gli altri due. Piantati con forza nel budello anale e nella vagina, Luca e Dario hanno allagato i miei canali di sborra, sculacciandomi ed insultando ancora me ed il cornuto assente. La notte non era ancora finita, anche se il picco di libidine era stato raggiunto. Laura si era un attimo incazzata con Enrico, ma in realtà la sua era una specie di invidia sommersa. Fatto sta che qualche ora dopo io venivo di nuovo sodomizzata, stavolta da Enrico, che eccitato guardava Dario e Luca mentre libidinosamente montavano insieme Laura, che ha ricevuto lo stesso trattamento subito da me. Insomma, un weekend da troie, perché il sabato sera è successo praticamente la stessa cosa, tutti e tre addosso ad entrambe con libidine e foia, che si è tradotta in una notevole quantità di sperma che i tre hanno scaricato dentro ad entrambe, anche se io ne ho ricevuta in dosi maggiori perchè, mi ricordavano loro, sposata e quindi con un marito da cornificare. La domenica sera siamo tornate a Bologna tutte indolenzite, ma devo dire piacevolmente stanche !
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