Fantasie pt.2

"allora ti andrebbe se ci vedessimo?"
Quella domanda mi spiazzò.
Provai del puro terrore, una paura mai provata, una paura talmente grande da farmi sparire. Staccai tutto, mi misi offline e non risposi più ai messaggi.
Volevo solo sparire e quello mi sembrava il modo migliore per farlo.
Ma come si suol dire "puoi fuggire più lontano che vuoi ma i pensieri te li porti sempre dietro" e fu così anche per me. Nonostante fossi fuggita, sparita, i pensieri erano rimasti con me ed erano pensieri mai avuti prima.
Avevo flash di me e lui.
Me e lui che ci baciavamo.
Me mentre gli facevo un pompino.
Lui sopra di me.
E tutte le volte, ogni singola volta, la mia eccitazione andava alle stelle.
Il solo pensare a lui, il solo vedere le sue foto, il solo ricordarmi i messaggi mi faceva finire in un turbinio di eccitazione che mi portava sempre a godere come una matta.
"Guarda che tu ti sei innamorata di lui" mi disse un'amica.
Quell'affermazione mi diede fastidio e solo dopo capii che l'immenso fastidio che mi provocava era perché lei aveva ragione.
Ero innamorata. Innamorata di un uomo.
Dopo tempo mi ricollegai.
Il primo a scrivere fu proprio lui.
E subito in me si accese tutto e parti un'eccitazione che fibrillava.
"Senti, vediamoci solo per un caffè. Per vederci e fare due chiacchiere". Presi il coraggio a due mani e accettai mi diede appuntamento per la mattina seguente.
Avevo il cuore a mille. L'ansia mi divorava e quindi deciso di fare un bagno caldo e mi depilai per bene, non che poi ci volesse molto... Sono già liscia di mio.
Passai la sera a scegliere cosa mi sarei messa. "È uno sconosciuto", mi dissi, "non devo osare" mi imposi. E così scelsi quello che mi sembrava a metà tra il sobrio e l'ammiccante preparando il tutto per poi mettermi a dormire.

Suona la sveglia, mi lavo e inizio a prepararmi.
Perizoma rosso con fiocchettino davanti, inserti in pizzo e fantasie varie disegnate sopra.
Collant nere.
Un paio di shorts a vita estremamente alta ma molto corti, poco più si della mezza coscia.
Un maglioncino crop che lasciava intravedere un po' di pancia che trovavo estremamente carino e sexy.
Stivali in similpelle nera che arrivavano al ginocchio ma avevano un effetto spiegazzato. Bassi ovviamente. Ci sarebbe stato tempo per i tacchi.
Mi dirigo al luogo dell' appuntamento, cuore in gola. Mi sentivo carina.
Arriva. Suona. Salgo in macchina sua.
"Ci siamo riusciti finalmente" mi dice sorridendomi e mentre fa per baciarmi in modo cortese sulla guancia fa finta di sbagliare e si avvicina pericolosamente alla mia bocca.
"Ma sei scemo?!" Esclamo falsamente perché in quel momento tutto quello che volevo era baciarlo.
"Sei bellissima" mi dice.
Lui guida e guarda le mie cosce.
Lo noto e me ne compiaccio.
Parliamo del più e del meno.
Mi appoggia una mano sulla coscia.
"Mica ti da fastidio?"
"N-no" rispondo tremante.
Ferma l'auto. Scende. Mi apre la portiera. Mi fa scendere. Mi bacia.
Sentivo la sua lingua cercare la mia e io ho ricambiato. Un bacio lungo, appassionato, bello. Uno di quei baci che si danno alle persone di cui si è innamorati e io, di lui, ero innamorata persa.