la prima volta con un trans

Che voglia di farmi lavorare il buco del culo, ho iniziato prestissimo nella vita a conoscere le delizie della masturbazione anale e tra alti e bassi con il mio buco ci ho sempre giocato e quando possibile ho cercato di farci giocare qualcun altro.
Maschi, femmine non ha mai fatto molta differenza, mi bastava che esplorassero il mio buco donandomi quel piacere incredibile, quel piacere che ti taglia le gambe, e che parte solo da lì.
Arrivato alla soglia dei venticinque anni, una sera rientrando a casa dopo una serata sciapa con la fidanzata, sulla 500 di mia madre vedo una bionda a bordo strada con un fisico da urlo, sapevo perfettamente che era un trans e fino ad allora non mi avevano minimamente interessato, ma quella ragazza meritava almeno una seconda occhiata, per cui inverto la marcia e ripasso lentamente davanti a lei che mi sorride e mi fa cenno di fermarmi.
Due parole, lei che mi dice andiamo, e senza neanche accorgermi riempie la macchinina con la sua presenza.
Mi chiede come mi chiamo, cosa mi piace, capisce il mio imbarazzo classico della prima volta, e con le unghie mi porta a confessare i miei desideri più segreti.
Le spiego che mi piace godere con il buco del culo che impazzisco a farmelo toccare e penetrare con le dita e piccoli oggetti, le dico che non ho mai avuto rapporti completi, se non una singola penetrazione dolorosissima da ragazzo con mio cugino, e da allora neanche più tentata.
Chiaccherando andiamo verso il suo appartamento in zona lambrate dove mi promette staremo tranquilli. Arriviamo infatti in un monolocale molto pulito e ordinato, dove dopo aver pagato il pattuito inizia a spogliarmi, mi fa stendere su un divano e inizia a massaggiarmi i glutei
Lentamente si avvicina al mio centro del piacere e in un tremendo gioco di sfioramenti e allontanamenti mi porta ad un livello di eccitazione folle, inizio a sollevare il culo per facilitarle il contatto, impazzisco dalla voglia di sentire un suo dito penetrarmi e glielo chiedo, la imploro di entrare dentro di me, sento la sua saliva colare sul mio buco, e finalmente un dito penetrare lentamente dentro di me. Lei però si ferma di colpo, e dicendomi che sono pieno mi invita a svuotarmi prima di riprendere a giocare, mi accompagna in bagno e mi fa sedere sulla tazza, io per quanto ci provi non riesco a liberarmi, e tornando nel locale parecchio demoralizzato le spiego che non sono riuscito ad andare di corpo.
Ero già moralmente pronto a mollare tutto e probabilmente lei si è intenerita tanto che prendendomi per mano mi ha riportato in bagno e fattomi appoggiare al lavandino mi ha praticato il mio primo clistere. avevo il pisello di marmo, mentre con una bottiglietta di bagno schiuma piena di acqua tiepida mi riempiva il culo, una due tre volte lasciandomi poi solo sulla tazza a scaricarmi, dopo avere ripetuto il clistere tre volte mi ha fatto sedere sul bidè e lavandomi ha controllato che fossi ben pulito. Se solo mi avesse sfiorato il cazzo sarei venuto in un attimo.
Dopo l’eccitantissima pulizia siamo ritornati sul divano e da li sono iniziati i fuochi d’artificio, tutto nella massima naturalezza, partendo da un fantastico 69 mentre con le dita ci frugavamo in profondità, poi la sua lingua dentro di me, dove nessuno mi aveva mai leccato, e poi le dita e ancora la lingua e ancora le dita….
Ad un tratto sentii qualcosa di diverso allargarmi il buco e entrare più profondamente in me, il tempo di sentirlo scivolare dentro e riuscire dopo pochissimo, ancora la sua lingua e un’altra penetrazione un po’ più profonda, ancora fuori e sempre più in fondo per un numero interminabile di volte.
Ero ormai un burattino nelle sue mani, quando il vibratore raggiungeva la massima profondità del mio budello sentivo le mie gambe tremare dal godimento, e ne chiedevo ancora e ancora..
Senza lasciare un secondo il mio buco libero, nel frattempo lei aveva preso un plug, che a quei tempi reputavo enorme, non servì nemmeno chiedermelo, in un attimo mi sentii aprire come non ero mai stato aperto, fino a sentire il mio buco richiudersi intorno al gambo di quel cuneo. A quel punto ero davvero pronto per il suo cazzo e solo il vederla indossare il preservativo mi fece venire senza che potessi far niente per evitarlo.

A quel punto il plug divenne una presenza ingombrante ne l mio culo e sentivo il bisogno di toglierlo, le contrazioni erano dolorose e fu doloroso espellerlo, lei fu pronta a massaggiarmi il buco e a farmi rilassare, e se fosse stato per me avrei reputato chiusa la serata e l’avventura, ma lei ormai voleva farmi e ci mise davvero poco a convincermi che quella sera avrei avuto finalmente il mio primo rapporto vero e completo.

Senza mai smettere di massaggiare il mio buco aveva ripreso a penetrarmi con il plug, piano piano sempre senza mai smettere di massaggiare entrava sempre più in profondità, ma senza che mai entrasse del tutto, arrivava al massimo del diametro e con le dita massaggiava intorno all’intruso, una dieci mille volte arrivava a aprirmi al massimo e usciva per poi rientrare, quando poi ritenne che fossi ormai pronto per l’affondo finale mi lubrificò con del luan e appoggiata la sua cappella al mio buco iniziò a spingere.
Fu un attimo averlo tutto dentro, senza un minimo di dolore tutto il suo cazzo era dentro di me
Sentivo il suo corpo aderire al mio, i suoi seni premere sulla mia schiena ma soprattutto il suo cazzo riempirmi come non lo ero stato mai.
Ne volevo ancora, ne volevo di più, senza neanche accorgermi iniziai a muovermi per sentirlo entrare di più, avrei voluto che non finisse mai.
Non ci mise molto a venire, e onestamente se non me lo avesse detto io non me ne sarei accorto, scivolò fuori dal mio culo lasciandomi con il pisello duro e la voglia di sentirlo ancora dentro di me.
Mi fece venire con il plug saldamente piantato nel mio culo mentre mi finivo guardandola.