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AVVENTURA SULLA SPIAGGIA


di zziffael
26.06.2023    |    664    |    15 9.9
"I loro sguardi continuavano ad incrociarsi e potevo benissimo immaginare gli osceni desideri che sicuramente stavano attraversando le loro menti..."


Mia moglie, è una femmina meravigliosa. Tra noi esiste un intesa perfetta come se fossimo un corpo solo. La nostra intimità ci permette di realizzare ogni più osceno desiderio trasformandolo in qualcosa di stupendo ed appagante. L’importante è riuscire a incontrare la persona giusta che senza secondi fini aderisca ai nostri desideri facendoli suoi. Godere assieme a lei mentre al tempo stesso gode con passione e desiderio con altri fa si che ci si senta uniti ancora di più. Fu così anche in quella calda ed afosa giornata dello scorso agosto in Sardegna. Avevamo scoperto una spiaggetta isolata dove avremmo potuto lasciarci andare e prendere il sole completamente nudi. Una caletta seminascosta, un vero paradiso. Sistemato l’ombrellone e le nostre cose subito lei inizio a mettere a nudo il suo meraviglioso corpicino. Estasiato da quella visione, come se la vedessi per la prima volta già il mio cazzo andava tendendosi fiero verso di lei. Non vi dico poi, quando chinandosi a 90 gradi per sistemare sulla sabbia l’asciugamano fece oscillare lentamente il suo meraviglioso culetto per poi avvicinarsi a me e sedersi sulle mie cosce. Già le mie mani avevano iniziato a stringere sui suoi turgidi seni quando con nostro disappunto notammo una piccola barca a remi accostare lentamente alla riva. A bordo, un giovanotto che senza far caso a noi, dopo aver attraccato e sistemato le sue cose abbastanza distante da noi subito si tuffò in acqua per un bagno ristoratore. La presenza di quell’intruso, mi aveva infastidito, ma la fantasia della mia Raffa iniziò subito a galoppare tanto che stringendosi ancor di più a me mormorò:”chi sa se anche lui prenderà il sole in maniera integrale” “hai sempre voglia puttanella mia” fu la mia risposta mentre il mio bastone cercava di insinuarsi sempre più a fondo fra le sue cosce. Ridendo si staccò stendendosi al mio fianco e mano nella mano ci assopimmo mentre la brezza marina accarezzava i nostri corpi. Ad un tratto essendosi i raggi del sole fatti più intensi mi chiese di spalmarle la crema solare, un rito questo che ci eccitava sempre moltissimo. Quel giorno la presenza dell’intruso ora anch’esso steso ad asciugarsi sapevo avrebbe eccitato ancora di la mia Raffa e non solo lei. Iniziai così a spalmare delicatamente la crema sulla sua pelle accarezzandole le spalle, i seni col mio cazzo in piena erezione che l’accarezzava ad ogni mio movimento. Scesi fin verso l’interno delle cosce arrivando lentamente ai piedi per poi risalire fino all’inguine per poi farla girare ed accarezzarle le natiche. Inarcava la schiena mandando gemiti e sospiri che aggiunti al contatto con la sua pelle mi facevano ribollire il sangue. Ad un tratto notai che da sotto gli occhialoni scuri quel giovanotto sbirciava insistentemente dalla nostra parte con una mano infilata negli slip. Lo feci notare alla mia donna dicendole: ”sicuramente si sta toccando penso che avrebbe bisogno di una mano”, al che lei voltandosi ad osservare:” sei un gran porco”; ed io :“non mi dire che non ti piacerebbe” e accentuai il massaggio che stavo facendo alla sua clito con il braccio infilato fra le sue pacche Gocciolava come una fontana la viziosa. Continuando ad osservare notai ad un tratto la cianotica e grossa capocchia del ragazzo sbucare prepotentemente fuori dagli slip ed appena se ne accorse anche lei subito un fremito di piacere attraversava il suo corpo a quella visione. Smisi a quel punto di spalmare la crema sul suo corpo e di massaggiarla eroticamente e aiutandola ad alzarsi corremmo mano nella mano verso la riva per smorzare le nostre. Corremmo come due ragazzini verso le onde passando a poca distanza da quello che sentivo essere l’oggetto del suo desiderio. Dopo esserci allontanati con alcune la strinsi a me incollando le mie labbra sulle sue. Il mio cazzo scivolò facilmente nella sua fica mentre le sussurravo: “ci scommetto che vorresti avere dentro il suo” e lei :”certo porco, hai visto come mi guardava come lo aveva grosso, sono sicura che mi farebbe godere da matti.”, “ne sono certo” risposi mordendole le labbra. Intanto una sensazione unica mi prendeva a quel pensiero mentre dentro di lei accarezzati dal leggero movimento delle onde mi muovevo gustandomi il suo ansare i suoi gemiti . Continuai così finché l’orgasmo non assali entrambi con le sue gambe avvinghiate al mio bacino le venni dentro. Alla fine, risalimmo verso la spiaggia ripassando vicino al giovanotto che non ci aveva persi di vista un attimo. Al nostro passaggio ci sorrise e non potemmo non notare quel cazzo ancora semiduro che continuava ancora ad accarezzare era ora imbrattato di una crema bianca e densa. Fu così che mentre eravamo stesi ad asciugarci ce lo ritrovammo accanto sorridente, anche se un po’ imbarazzato scusandosi per il disturbo, chiese se avesse potuto dare un occhiata al nostro quotidiano non avendo nulla da fare in quanto gli amici che aspettava gli avevano dato buca. “Ma certamente” risposi mentre la mia Raffa con gli occhi socchiusi non riusciva a distogliere lo sguardo dal consistente pacco che gonfiava il suo costume e dalle sue gambe leggermente pelose. Porgendogli il giornale lo invitai, visto che era solo, a restare in nostra compagnia chiedendogli nel frattempo se avesse una bibita fresca. Si fermò volentieri ed iniziammo a chiacchierare anche se lo vedevo continuamente distratto da Raffa distesa sull’asciugamano esposta ai nostri sguardi senza alcun pudore. I loro sguardi continuavano ad incrociarsi e potevo benissimo immaginare gli osceni desideri che sicuramente stavano attraversando le loro menti. Lei sembrava agitarsi sull’asciugamano rapita dalla evidente protuberanza del ragazzo che sembrava scoppiare dentro il costume. Intanto anche il mio cazzo, se pur libero da ogni contenimento andava leggermente crescendo al pensiero di ciò che sarebbe potuto accadere e cosi con l’intento di farlo sentire a suo agio, quasi per scherzando non poti trattenermi dal dirgli:”alla tua età si ha sempre una fame arretrata, e vuoi puoi liberarti completamente noi siamo amanti del nudismo e non ci scandalizziamo mica”. Quello arrossendo, accavallò le gambe cercando di nascondere ciò che era tanto evidente spiegando che era la prima volta che gli capitava di incontrare persone che praticassero il nudismo. Fu allora che intervenne Raffa dicendo “non sentirti a disagio, sono reazioni normali, vedi anche mio marito non è da meno” e alzatasi mi venne vicino iniziando ad accarezzarmelo, e continuando:” se ti fa piacere liberati, ti sentirai più a tuo agio assieme a noi”. “Ha ragione mia moglie”, feci eco io mentre l’attiravo accanto a me accarezzandola finché lui guardandoci come per avere la nostra approvazione disse:” beh allora se me lo permettete” e sfilandosi il costume mise in mostra il suo bastone in tiro che sembrava vibrare di vita propria. Così, sdraiati al sole sui nostri asciugamani e lei tra noi, restammo per un po’ distesi a rosolarci al sole. Io le tenevo teneramente la mano e Guido, , questo il nome del ragazzo, non so se con intenzione o casualmente cambiando posizione sfiorava la sua coscia o il suo sedere. Quel contatto le produceva un brivido di eccitazione che a causa della mia mano nella sua sentivo che le attraversava il corpo. Ad un tratto notando lo sguardo di Guido sempre più perso sul corpo di lei, gli sorrisi dicendogli: ”dai, non morde mica, accarezzala se ti fa piacere, sono sicuro che anche a lei non dispiace ”. Bastarono quelle poche parole a dargli il coraggio di allungare una mano sul suo seno per poi iniziare a giocare con il suo capezzolo turgido. Fu un attimo, le mani di mia moglie si allungarono sul suo cazzo mentre io già la baciavo in bocca titillandole al tempo stesso il clitoride sempre più duro e gocciolante. Dalla posizione in cui mi trovavo potevo vedere il viso beato del ragazzo che si gustava appieno la mano della mia femmina che accarezzava e segava lentamente quel suo bastone finche non allungò l’altro braccio verso di me per smanettare anche il mio bastone. Ci segò entrambi e ad un tratto, più che per provocare il ragazzo che lei le dissi:” ti piace segare due cazzi”, e quella prontamente con voce rotta da un intenso desiderio:“si mi piace tantissimo”, al che io di rimando per infoiarla sempre di più:”e dai fammi vedere allora quanto sei troia”. Quelle parole furono per lei come una scossa tanto che immediatamente si piegò in avanti verso Guido per prendere fra le labbra la sua cianotica capocchia e iniziare a succhiarla con avidità. Sentivo i gemiti dovuti a quell’inaspettato trattamento mentre lei per meglio lavorarlo si mise in posizione tale da far si che il suo sedere fosse rivolto verso di me dicendomi:” è questo che volevi porco, guada come lo faccio godere” Subito immersi il viso fra le sue natiche iniziando a leccargli ano e fica. Ansimava la porcona mentre la mia lingua la frugava e la penetrava e mi riversava in bocca tutti gli umori del suo piacere acuito dall’eccitazione che le procurava succhiare il cazzo del ragazzo sempre più assalito da spasmi di goduria. Uno spettacolo che mi faceva desiderare di provare anche io il piacere della sua bocca per cui le dissi: ”amore anche il mio giocattolo ha bisogno della tua bocca” e lei con la bocca ancora piena di lui:”ohh tesoro un attimo di pazienza, non essere egoista, non posso certo lasciarlo così” e ciucciandolo con sempre maggior foga lo portò in pochi minuti ad esplodere sul suo viso e sul suo petto. Finalmente soddisfatta si girò verso me iniziando a pomparmi mentre i suoi seni gocciolanti ed appiccicosi strusciavano sulle mie cosce. China alla pecorina su di me era ora il ragazzo ad avere davanti a se il suo meravigliosa lato B che subito iniziò ad accarezzare col cazzo che invece di ammosciarsi dopo quella sborrata sembrava essere diventato ancora più duro. Gli leggevo in volto la voglia di possederla ed era in cercare del mio sguardo come a chiedermi il permesso. Ah se avesse saputo che era quello che volevo assieme a lei fin dall’inizio. Bastò un cenno della mia testa che inginocchio dietro di lei tenendola per i fianchi, dopò averglielo strusciato fra le cosce, guidò il suo cazzo in quella fica affamata. E lei che non desiderava altro lo aiutava spingendo il bacino all’indietro per agevolarlo. Nell’attimo stesso in cui lo senti sprofondare in lei un lungo e prolungato gemito l’assalì ed al tempo stesso la sua bocca si strinsei ancor di più attorno al mio fallo. Iniziò a godere come una troia sotto i suoi colpi che diventavano sempre più forti e decisi tanto da farle arrivare sino in gola il mio membro. Sentivo pisciare su di me il piacere che il ragazzo le procurava grazie a quel cazzo che la possedeva. Di tanto in tanto sollevava il viso verso me procurandomi ulteriori brividi di piacere nel leggere nei suoi occhi ciò che l’altro le faceva provare portandola sempre più sulla soglia del punto di non ritorno. Continuò così finché non iniziò a sentire la sborra dell’altro scorrerle dentro. In quegli attimi iniziò a stringere ancor di più il mio cazzo fra le mani ed a sollevare e spingere ancor più il bacino contro il ventre di Guido assalita da un orgasmo sconquassante mentre dalle sue labbra uscivano parole senza senso. Alla fine si lasciò crollare esausta su di me per poi scivolare ansante sull’asciugamano accanto a noi ansante con le cosce aperte che mostravano oscenamente le labbra della fica tumefatte ed un filo di crema bianca scivolarle fuori fino a sparire fra i suoi glutei. L’altro ancora ansante per l’abbondante sborrata e col cazzo barzotto continuava ad accarezzarla godendosi al tempo stesso la mano di lei che continuava a stringerlo. Preso da una improvvisa voglia di lei mi sollevai in ginocchio col cazzo in tiro inginocchiandomi fra le sue cosce. Fu un attimo le scivolai con estrema facilità dentro immergendolo in quella caverna fremente senza fondo. Che goduria sentirlo sciabordare in quel liquido appiccicoso che la mia femmina aveva appena ricevuto dall’altro e sentirla dire :”si, siiii prendimi …..chiavami, sono la tua troia, ti ho reso di nuovo cornuto, dai porco sborrami dentro, mescola il tuo seme al suo” Con pochi colpi venni quasi subito dentro di lei sotto gli occhi di Guido a cui lei nel frattempo gli e lo aveva preso in bocca per poi venirle in gola quasi contemporaneamente a me. Alla fine zuppi di sudore , ma soddisfatti ci tuffammo nelle fresche acque giocando e scherzando come se tutti e tre ci conoscessimo da tempo. La mattinata era trascorsa, erano quasi le tredici, così decidemmo di uscire dall’acqua e dopo esserci asciugati ci rivestimmo per andare a pranzo. Il ragazzo ormai in piena confidenza con noi, aiutò mia moglie ad infilarsi gli abiti non perdendo occasione di accarezzarla dappertutto. Sicuramente aveva ancora desiderio di lei, non gli era bastato quello che aveva avuto e neanche a lei, ne ero certo.


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