Trasgressioni, il sottile equilibrio tra Etica ed Eros

Leggo sempre con interesse thread frivoli o meno frivoli sui vari temi che ci portano a frequentare questo sito e le Persone che lo animano.

In questi giorni si discute tra l’altro di sesso con sedicenni o sull’uso di “sostanze dopanti”, ma basta scorrere i thread passati per trovare spesso argomentazioni al limite tra Eros ed Etica.

Solo a titolo didascalico, sono andato a riprendermi le definizioni dell’una e dell’altra parola, che per ulteriore approssimazione riassumo in questo modo :

Etica: Branca della filosofia che assegna ai comportamenti umani uno status deontologico, distinguendo comportamenti giusti, leciti e buoni rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale.

Eros : Nelle definizioni più antiche spesso associato all'attrazione sessuale ma inteso anche come forza che tiene uniti elementi diversi e talora contrastanti senza arrivare ad annullarli, con la finalità di unire in un unico corpo più persone.

Tra le definizioni più moderne, scelgo quella che vede l'amore (qui inteso come sesso, ma non solo), come unione e non come unità, realizzando cioè un rapporto reciproco che non nega le soggettività individuali tra cui avviene.

Insomma, l’Eros spinge ognuno di noi ad incontrare intimamente altrui unicità individuali, senza vincolo di età, razza, cultura, sesso, status sociale, etc. L’Etica pone invece dei confini culturali, talvolta legislativi, e comunque comportamentali, alla nostra naturale attrazione verso l’Eros.

Io come voi, sono qui anche e soprattutto per vivere il mio Eros estendendolo il più possibile verso i confini che la mia mente ed il mio corpo ritengono “fonte di piacere”.

Io, come molti tra noi, ci poniamo tuttavia dei limiti che per legge, per cultura o soltanto per consuetudine accettiamo come “non superabili”.

Ed allora vengo qui il mio invito al ragionamento:

Al di la delle “norme di legge”, che comunque siamo tutti chiamati a rispettare, con quale criterio lasciate libero spazio al vostro Eros, senza sentirvi limitati dall’Etica corrente?

per me, e' semplicissimo l etica erotica non puo esistere perché tutti i gusti sono gusti e nessuno puo' dire io sono più o meno trasgressivo , non ci sono parametri oggettivi.
l unico parametro per misurare se il proprio piacere e' eticamente corretto e : tutto va bene quando non causa sofferenza ad altri!

ora non causare sofferenza ad altri non e un parametro oggettivo perché potrei compiere questa azione, per esempio, non prendendo a calci nelle gengive una mia amante masochista o lasciando distrattamente sul letto un vibratore che una figlia potrebbe portare a scuola perché la maestra le ha detto che alla seconda ora avrebbe insegnato a fare la maionese e,... bambine fatevi dare il minipimer dalla mamma!!!

la deontologia erotica quindi e la continua ricerca del proprio piacere e quello altrui, non un dogma, piuttosto uno sperimentare costante con un occhio ai propri desideri e due a quello degli altri

Un tema complicato, soprattutto se affrontato in un sito di incontri, ma questo non è un sito qualsiasi ed ero certo di trovare quì le Persone giuste per un confronto senza pregiudizi.

Quotato da mishaemasha,

[...] tutto va bene quando non causa sofferenza ad altri! [...]

Grazie @mishaemasha, condivido questo principio, sebbene proprio come dici tu, non e un parametro oggettivo. Basterebbe tuttavia un minimo di coerenza interiore per applicare questa regola sempre universale.

Quotato da Cpbixo,

[...] Quando si tratta di etica corrente o comune o culturale, allora riconosco quella normata e, sebbene non sempre condivida la singola norma, ne condivido i principi generali di filosofia del diritto da cui è ispirata e, civilmente, la rispetto tranne quelle che considero una violenta forma di prevaricazione e attentato alla mia libertà personale [...]

Come non essere d’accordo con te, @Cpbixo ! Se ad esempio il mio piacere fisico e/o mentale si amplificasse con la mia sofferenza, questo non mi autorizza a provocare sofferenza verso altri non consenzienti. Ed infatti, sempre per stare sull’esempio, la normativa di legge lo vieta.
Accetto e rispetto quindi quell’etica normata, non tanto perchè mi appartiene, ma perchè ne riconosco il valore civile che l’ha ispirata.

Quotato da Cpbixo,

[...] mi piacerebbe confrontarmi in merito al riferimento sulla religione.
Credo che volente o nolente il nostro senso etico sia fortemente condizionato dalla religione e di conseguenza genera tantissimi conflitti tra le diverse fazioni. [...]

@paulfrancy, grazie anche a te per aver integrato il nostro ragionamento con la questione religiosa, che proprio nel nostro Paese tanto ha inciso e lo fa ancora, sulla morale comune.
Per quanto mi riguarda, di quei valori dichiarati come eterni tanto da inciderli nella pietra, mi riconosco principalmente in quello già citato da @mishaemasha : “Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te” (= etica della reciprocità). Quanto alle rimanenti nove “regole”, alcune sono riconducibili a questa, le altre sono state nei secoli erose dal tempo, quindi superate.

P.S.
Lo ammetto, sulla regola numero nove “Non desiderare la donna d'altri” e se da tutti voluto, sono peccatore senza alcun desiderio di redenzione !

Più propriamente l'Etica dà origine a due ramificazioni: la cosiddetta "morale corrente", influenzata dai tempi ed a volte anche dal sentimento religioso, e la Legge (senza "talvolta") che in uno stato laico non dovrebbe subire influenze.
Non è detto che procedano sempre di pari passo, tant'è che buona parte delle 1500 pagine scritte sui 16/18enni sono state espresse proprio su un punto, sostanzialmente questo: essere in regola con la Legge, significa esserlo anche con la propria coscienza?
La domanda è una, le risposte tante quante sono le coscienze.
Sulla "nostra naturale attrazione verso l'Eros" il discorso è relativamente più semplice e da quello che ho letto mi trovo d'accordo con Misha e con la Bixina che sono d'accordo anche fra loro ma forse non lo sanno.
Volevo andare avanti Daiquiri, ma leggo che mi hai anticipata IN TUTTO E PER TUTTO (strana simbiosi, per non conoscerci per niente, è la prima volta che ti leggo). Quindi la finisco qui e non ti parlo più, tiè! 😋
Pallina

Quotato da Cpbixo,

Bella, bellissima domanda la cui risposta aiuta a mettere a fuoco la "forma mentis" nascosta dietro un avatar.
Non è facile rispondere ma ci provo cercando di essere sintetica perché, in realtà, è un tema su cui si può scrivere un libro.
Po [...]

vabbè ...se non era tosto che cazzo mi iscrivevo a fare qua...per fare perdere tempo alla gente???? 🙂 🙂 🙂 🙂

Un post molto interessante. Sono d'accordo con quanto già detto, aggiungo solo che spesso la "soddisfazione" e "il sentirsi bene" raggiunge il massimo benessere SOLO quando eros e morale vanno d'accordo, altrimenti si potrebbe vivere male anche le scelte liberamente fatte. Non sempre le coppie vivono gli scambi scevri da conseguenze psicologiche individuali, non sempre i singoli/e riescono a vivere la vita libertina senza avere dubbi che ne minano il piacere per gli incontri successivi. Noi lo viviamo abbastanza bene, ma non nascondo che il tarlo di "facciamo bene a comportarci così?", "lei lo fa solo per me?", "è veramente questa la via del piacere oppure ce n'è qualcuna che non lascia questi dubbi?", a volte riduce il piacere post incontri, e non so come si potrebbero eliminare i dubbi che ci assalgono senza volerlo. Certo è che ogni persona è un universo in cui c'è di tutto, e entrare nell'universo del nostro partner è altrettanto difficile che fare entrare nel nostro il partner o altri estranei.