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Come fare un clistere


guide 07.07.2021 84   |   Canali: guide benessere sesso anale clistere

Come fare un clistere

Secondo dati statistici di recente pubblicazione, gli italiani usano Internet soprattutto per ricerche a sfondo sessuale. La prima delle chiavi di ricerca digitate su Google.it è 'Come fare sesso'; scendendo la classifica notiamo che in una posizione di tutto rispetto si colloca la voce 'Come fare un clistere'. E' evidente che non si tratta di una curiosità puramente medica; deve esserci un intento ludico dietro l'interesse per la pratica del clistere e, certamente, questo interesse ha a che fare con la passione per il sesso anale. Ai fan del lato b e ai cultori del piacere anale, dedichiamo dunque la nostra guida alla pratica del clistere.

Storia del clistere

Il clistere è una pratica citata per la prima volta in un documento egizio che risale a 3500 anni fa, dove si suggerisce che l’invenzione di tale medicamento va attribuita alla cicogna nera chiamata Ibis. Il grande uccello sacro dell'Egitto, veniva spesso raffigurato nell'atto di "purgarsi", cioè di penetrare con il becco - grazie al lungo collo - il proprio orifizio anale per immettervi acqua salata. In realtà, si tratta di una sorta di euquivoco, favorito dalla scrittura geroglifica egizia. Secondo gli Egiziani, non l'uccello Ibis ma il faraone Thot, il cui nome si scriveva proprio con il geroglifico dell'ibis, fu il mitico inventore del lavaggio igienico dell'intestino per mezzo dell'acqua. E pare esistesse anche un medico specializzato di alto rango, detto 'il custode dell'ano', addetto ai rimedi per via rettale, come enteroclismi e irrigazioni intestinali, estermamente utili a garantire il mantenimento di un buono stato di salute generale.

La parassi del lavaggio intestinale - altrimenti noto nella contemporaneità come idro-colon terapia - era altresì diffusa presso le civiltà antiche greca e romana, come testimoniano alcuni testi di rilevanza storica, che narrano dell'abitudine molto in voga tra i terapueti del tempo di prescrivere i lavaggi intestinali come rimedio-panacea per diverse patologie.
Per i Romani, ad esempio, il clistere era una prassi igienica utile a curare le stipsi e purificare l'intestino, indicata anche in caso di malattie polmonari, problemi ai reni, disturbi dell'umore e dolori mestruali. Il medico Celso ne fu un fervente sostenitore, l'imperatore Nerone un vero e proprio appassionato. E, lontano dal mondo greco-romano, la pratica del clistere trovò terreno fertile anche presso altri popoli e civiltà.

Il clistere antico non era altro che una vescica di maiale o di altro animale, conciata e preparata, la cui apertura naturale era saldamente fissata con nervo di bue ad una esile canna, in genere un leggero e cavo ramo di sambuco tagliato ad arte. Per farlo funzionare bastava chiudere la cannula, riempire la vescica del liquido adatto, introdurre la cannula nel retto del paziente e premere fortemente sulla vescica per permettere l'uscita forzata del liquido. Il malato doveva ricorrere necessariamente ad una seconda persona per il funzionamento del rudimentale strumento. Questo, fino al 1600, quando il medico olandese Reginier DeGraaf si applicò con dedizione allo studio della meccanica del clistere, mettendo a punto un dispositivo di sicurezza che permetteva al paziente di poterlo praticare in solitudine. Secondo il medico olandese, acqua calda e sostanze aromatiche erano gli ingredienti necessari al migliore dei clisteri. Le miscele usate al tempo erano le più svariate, e la vendita al pubblico era affidata ad erboristi e speziali specializzati in materia.

Il clistere attraversa la storia e le civiltà fino ai giorni nostri. La sua fama è inevitabilmente legata a motivazioni di ordine sociale, politico, religioso. L'ano e la defecazione sono stati spesso intesi come tabù e tutt'oggi persiste una certa ironia ed una vaga preoccupazione al suono della parola clistere.

Come si fa un clistere?

Il clistere o enema (che significa "versare dentro") viene utilizzato per una pulizia profonda del colon.

E'utile distinguere quello praticato a scopo medico da quello puramente erotico; tenere ben a mente questa differenza, ci aiuterà a ricordare che - proprio come per le lavande vaginali - ne va fatto un uso responsabile.

Un organismo sano è progettato per autogestirsi al meglio; i lavaggi interni possono compromettere l'equilibrio naturale della flora batterica intestinale, dunque usatelo con criterio e parsimonia!

L'occorrente


- Un kit per il clistere, che potete comprare online o in farmacia
- Asciugamani
- Lubrificante per l'ano
- Un libro, una rivista, il pc .. qualcosa per ditrarsi nell'attesa dell'effetto
- Acqua tiepida
- Sostanze da aggiungere all'acqua, in relazione alle esigenze: sale (da sciogliere, scaldando l'acqua), olio di oliva o olio di mandorle (un cucchiaino), glicerina o altra soluzione lassativa (da acquistare in farmacia, facendosi consigliare il dosaggio più blando)

Il procedimento


Riempite la sacca
del clistere, strizzandola delicatamente fate uscire l'aria in eccesso, ed inserite la cannula.
Scegliete un luogo adeguato; è preferibile una superficie dura, per facilitare il mantenimento di una posizione corretta: un tavolo o il pavimento possono andare.
Disponete gli asciugamani e sdraiatevi su un fiancoin posizione fetale con le gambe leggermente raccolte verso l'addome.
Lubrificate l'ano e l'inizio del retto. Introducete la cannula ed aprite il rubinetto della sacca.
Se è la vostra prima volta, fate defluire con calma il contenuto della sacca.
Se colti dallo stimolo, sospendere tutto, evacuare e poi riprendere l'irrigazione, fino alla fine del liquido. Stesso discorso se avvertite un pò di mal di pancia; può capitare prima che le pareti dell'intestino si abituino all'inaspettata doccia. Respirate e cercatedi resistere qualche decina di secondi. Quando vi sentirete pieni, rimuovete la cannula, giratevi a pancia in su e massaggiatevi l'addome per qualche minuto; resistete il più possibile alla tentazione di evacuare, per avere un lavaggio efficace e profondo. Quando sarà il momento, liberatevi! E sarete pronti per le performance più estreme! ;)

Clisteri speciali


Clistere al caffè

Che ci crediate o no, fa molto bene, e viene usato anche dai malati di cancro.
Il caffè non passa nel processo digestivo normale quando viene utilizzato e somministrato come clistere. Un clistere al caffè è un trattamento favorevole perché stimola il fegato a “gettare fuori le tossine”. Occorre mantenere l’enema al caffè per 15 minuti e se somministrato a digiuno allevia le emicranie e disintossica. Non usare caffè decaffeinato. Attenzione di non usare enema al caffè per lunghi periodi. Far bollire il caffè per 10 minuti e raffreddarlo a 103 F.

Clistere delicato
6/4 di acqua calda, 1 oz di latte caldo, 1 cucchiaio da tavola di olio d’oliva, 1 cucchiaio da tavola di miele. 

Clistere di pulizia
½ litro di acqua scaldata, 2 cucchiai da tavola di sale, 2 cucchiai da tavola di olio di oliva o sesamo, 2 cucchiai da tavola di glicerina. 

Clistere  anice & finocchio
fare un tè di 1 litro e mezzo di acqua scaldata, 3 pizzichi di semi di finocchio e anice, 1 pizzico di camomilla, 1 cucchiaio da the di miele, 2 cucchiai da tavola di olio di oliva. 

Clistere  al basilico
1 litro e mezzo di acqua scaldata, 3 pizzichi di foglie di basilico, 2 pizzichi di anice. 

Clistere  dulcolax
due quarti di acqua tiepida e dulcolax.

Clistere  all’olio
va tenuto nel colon per circa un’ora poiché l’olio ricoprirà i due punti del colon e ammorbidirà le viscere consentendo un evacuamento spettacolarmente potente. Va usato un oncia di olio di oliva oppure olio vegetale. Dovrete poi somministrarvi almeno due enema di acqua e sapone per eliminare le tracce di olio nel colon. 


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