Il sesso del vicino

L'erba del vicino è sempre più verde. E se anche la sua vita sessuale fosse migliore?
L'invidia sarebbe tale da renderci infelici. Tim Wadsworth, professore di sociologia alla University of Colorado Boulder, non ha dubbi in proposito.

Atraverso un imponente sondaggio durato 13 anni (1993 - 2006) e che ha coinvolto oltre 15.000 soggetti, il professore ha cercato di stabilire da quali variabili dipende la felicità degli americani, scoprendo che c'è una certa relazione con il sesso. In pratica un'attività sessuale frequente e soddisfacente, aumenta l'entusiasmo e la gioia di vivere. E chi fa sesso più di una volta alla settimana, è felice almeno il doppio di chi non lo fa.
Ma c'è di più.

Lo studio si intiola: "Il Sesso e la conquista della felicità: come la vita sessuale degli altri, influenza la nostra percezione di benessere". Mettendo in relazione i dati, il professor Wadsworth ha scoperto infatti che la frequenza dell'atto sessuale conta di meno rispetto alla soddisfazione. Fare sesso spesso ma in maniera mediocre, e pensare che gli amici, i vicini e persino gli sconosciuti, siano più appagati sessualmente, determina un crollo nella percezione della propria felicità. Proprio come quando il giardino del vicino è più verde e rigoglioso del nostro.

Questo dipende in parte dall'inevitabile senso di frustrazione che scatta quando si ha la percezione di essere in difetto rispetto agli altri; in parte, dall'umana tendenza a credere che ciò che non ci appartiene sia in qualche modo più interessante di ciò che abbiamo.
Si tratta in pratica di un meccanismo psicologico piuttosto banale, che spesso si tenta di esorcizzare informandosi sul 'sesso' degli altri. Forse è per questo che si parla tanto di sesso, si guarda il porno e si produce letteratura erotica.

Così, anche in questo caso, il sesso si riconferma il più grande motore della fantasia umana. E certamente anche uno dei mezzi per raggiungere la felicità.