Italia, ci stiamo accorciando!

Malattie croniche, maggiore assunzione di estrogeni per via alimentare, inquinamento e sovraesposizione agli agenti chimici, abitudini comportamentali errate (leggi vizi): queste le principali cause dell'accorciamento del pene che sta interessando le ultime generazioni di taliani. In 60 anni, abbiamo perso 2 centimetri; lo rivela un articolo apparso sul Telegraph che riporta una tesi, confermata - ahinoi - da tutti i principali esperti di andrologia ed endocrinologia.

Gli uomini di oggi sono più alti, robusti e longevi dei propri nonni, ma certamente meno dotati. Sembra paradossale; tuttavia, gli stessi fattori che hanno determinato un'innalzamento della vita media e un miglioramento della qualità della vita, si sono rivelati dannosi per i nostri peni.

Ad esempio, la carne rossa, alimento di larghissimo consumo, ha un effetto negativo sulla conta degli spermatozoi e sulle dimensioni dell'organo genitale maschile; pare dipenda dall'elevata concentrazione di estrogeni, soprattutto se il prodotto è di provenienza industriale. I nostri genitali sono infatti ormono-dipendenti; dimensioni e funzionalità degli organi sessuali dipendono dai dosaggi di estrogeni e testosterone. L'ipotesi più accreditata per spiegare il fenomeno è che i cambiamenti ambientali stiano influenzando negativamente il nostro sistema endocrino. A questo si aggiunge la piaga dell'obesità giovanile, fenomeno un tempo sconosciuto, e i problemi psico-somatici caratteristici della nostra epoca.

La tesi è confermata dallo straordinario aumento delle visite andrologiche, il 15% in più negli ultimi quattro anni. Secondo l'Istituto di Sessuologia Clinica di Roma sempre più uomini sono in cerca di aiuto per disfunzioni erettili e calo della libido. Allo stesso tempo si cercano risposte a domande di ordine quasi filosofico che riguardano la propria sessualità all'interno di un contesto relazionale, con la partner di sempre o quando l'incontro è occasionale.

L'uomo italiano, secondo gli specialisti, è diventato fragile e insicuro, schiacciato tra l'ansia da prestazione e le aspettative da film porno. La chiamano Sindrome dello spogliatoio; deriva dal confronto con altri uomini e si traduce in calo dell'autostima. L'insoddisfazione sessuale si confonde con la percezione di essere fisicamente inadeguati; ed è per questo che le richieste di intervento presso le cliniche specializzate in estetica del pene sono aumentati del 25%.

Dando un'occhiata in giro, non ci sembra di essere messi tanto male .. Voi come la vedete, ragazzi? ;)