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Lui & Lei

Il reggiseno rosso


di rhapiu
18.02.2010    |    14.994    |    1 8.2
"Lei gli si avvicinò a meno di mezzo metro, in modo che potesse ammirare perfettamente il balcone fiorito, con uno sguardo civettuolo da troia arricciacazzi..."
Dopo “il perizoma rosso”, che vi consiglio di leggere, ecco il sospirato seguito.
Questa volta sono con il mio giovane collega Ramando mentre scrivo cosa è accaduto al rientro dalle ferie di Natale. Gli sto facendo una lenta sega con la mano sinistra. Durante le vacanze non ci siamo più visti dopo il fattaccio che abbiamo combinato grazie al regalo di Fabiana; insomma, i primi giorni di lavoro sono trascorsi normalmente, ma è dopo la prima settimana che è avvenuto un evento che non mi sarei aspettata. Erano le 9 del mattino e stavo prendendo un caffè alla macchinetta, quando Ramando mi chiama e mi dice di andare nello spogliatoio maschile. Appena entrata notai che aveva la verga in tiro e fuori dai jeans, e con un cenno della mano mi fece segno di entrare con lui in bagno. Entrammo, la situazione mi stava eccitando, prese il bicchierino del caffè in mano e mi chiese gentilmente di masturbarlo. Ovviamente non vedevo l’ora e dopo poche smanettate venne nel bicchierino del caffè! Mentre scrivo Ramando è appena venuto grazie alla mia mano mancina, ma ora è lui che mi deve ricambiare il favore; ho indosso una gonna senza intimo sotto, mi alzo dalla sedia, lui si mette al mio posto e io monto su di lui e comincio lentamente, molto lentamente, a fare su e giù, in poche parole stiamo trombando. Tornando sul discorso del bagno, mi chiese di bere il caffè e dirgli se fosse di mio gradimento l’aggiunta del suo seme. Era buonissimo, a me piace da matti la sborra, infatti poco fa quando gli ho fatto la sega mi sono chinata con la bocca sul suo cazzo per non sprecarne manco una goccia. Ramando è la prima volta che tromba, e direi che farlo mentre è seduto con la sua donna che scrive le loro porcate su internet è molto singolare. Dopo quella volta nel bagno potete immaginare che è diventato quasi d’obbligo bere il caffè alla mattina con la sborra bella calda, e devo dire che mi rimette in forze. Così la settimana scorsa, mentre stavamo andando in bagno per una bella spagnola con le mie modeste tette, ci fermò Jessica, prorompente coetanea di Ramando. Confesso che a me sta molto sulle balle, e pure che molte volte mi comporto da stronza nei suoi confronti, forse sono invidiosa perché lei è piuttosto bella, più giovane, con due tettone irresistibili (a chi piacciono le donne), capelli lunghi nero corvino e ricci, e molta carne in leggera abbondanza, anche se agli uomini sono sicura che piace. Mi fermò e mi chiese dove stavo andando, visto che era lo spogliatoio degli uomini! Ramando accorse in mio aiuto, visto che non sapevo che scusa inventarmi, e disse che doveva darmi una dritta per un caffè speciale. Aspettai alla porta dello spogliatoio; oddio, abbiamo appena avuto un fantastico orgasmo, ho appena sverginato in questo momento il mio giovane rampollo, addirittura con i miei umori ho sporcato la tastiera del computer, talmente siamo assatanati! Comunque ora è la volta del culo, ed è la prima volta per entrambi. Deve fare molta attenzione, e… aaaahhh, un dolore cane, però adesso comincia già a piacermi, wow, è fantastico. Mi ha convinto lui, Ramando, e ha fatto bene. Comunque, aspettammo che Jessica si togliesse dai coglioni e così potei avere il mio caffè con sborra. Mentre eravamo nel bagno, sorseggiavo il caffè particolare, e chiesi al mio uomo se gli piaceva di più Jessica o io. Lui disse me, ma sapevo che mentiva e infatti lo pregai di essere sincero. Io non sono lesbica ma ammetto che Jessica è un bel bocconcino, pure io non sono poi così male ma lei, anche se non è una strafiga, sicuramente è una bella gnocca. Allora confessò che avrebbe dato chissà cosa per stare con Jessica, perché lui mi ama, ma avrebbe amato di più lei. Un po’ mi ferì questa sua dichiarazione, ma tanto è, viva la sincerità. E poi se in questo momento è il primo che mi incula sicuramente ho apprezzato la verità, comunque io lo amo, non solo sessualmente. Molte volte voglio essere coccolata, accarezzata sui capelli, stretta forte fra le sue braccia. Visto come mi faceva e fa sentire così in questi ultimi 50 giorni, ho deciso così di fargli un regalo, che sarebbe potuto non riuscire, ma ci volevo provare. Il regalo “fisico” l’ho fatto a Jessica, con la scusa di riprendersi dopo che si è appena mollata col fidanzato il fine settimana scorso; pure questo accadimento avrebbe facilitato certamente le cose. Le ho dato un pacchetto regalo e lei lo ha preso con un po’ di titubanza. Siccome aveva da fare (stavamo lavorando) e doveva portare della roba con un carrello sull’ascensore-montacarichi dissi a Ramando di accompagnarla. Mentre stavano salendo su con l’ascensore li bloccai facendo saltare la luce a metà piano (dovevano andare al primo da piano terra). Prima che qualcuno si sarebbe accorto che erano rimasti dentro il nostro piano avrebbe funzionato. Ora vi descrivo tutti i particolari che mi ha raccontato Ramando: anzitutto disse a Jessica di stare calma che presto qualcuno li avrebbe tirati fuori da lì. La ragazza rispose che non era claustrofobica, quindi non aveva problemi. Dopo qualche minuto di silenzio e attesa, Ramando le chiese se poteva aprire il regalo fatto da parte mia. Jessica iniziò a scartarlo e… scoppiò a ridere. Si trattava di un reggiseno rosso con pizzo, molto succinto e grande, vista la sua taglia (una quarta); Ramando disse di provarselo per vedere se gli andava, lei lo mandò a cagare. Allora lui iniziò a raccontargli dell’inizio della storia con me dovuta ad un perizoma rosso regalato dalla collega Fabiana per Natale, e che mi ha portato fortuna indossandolo subito. Oltretutto era di nuovo single dopo anni di fidanzamento Jessica, quindi cosa poteva temere? Lei rimase sbigottita, non poteva credere che mi aveva avuta per farmi fare diverse porcate con lui, senza scopare effettivamente fino al momento di scrivere questa storia qui, incluso il discorso sul caffè. Si complimentò con lui e gli disse che lei per il momento stava bene così. Ramando la convinse che era un segno del destino, in fondo doveva solo rimanere col suo reggiseno e mettersi sopra quello regalato. Giunti a questo accordo, Jessica si tolse la tuta, il maglione e rimase con un reggiseno classico bianco; Ramando poteva ammirare estasiato la rotondità di quelle tette, e la loro giusta misura, certamente non piccola ma nemmeno troppo grande. A volte aveva notato i suoi capezzoli attraverso magliette attillate a causa del freddo, e poterla vedere con quel reggiseno rosso lo fece impazzire. Ramando le chiese se poteva farsi una sega, perché a quello spettacolo non ci si poteva davvero rinunciare. Jessica gli disse che adesso esagerava, e che lei non era Marta (cioè me). Poi notò che nei jeans del ragazzo c’era un lungo bastone, e aggiunse che, sebbene si sarebbe pentita, fu d’accordo. Ramando in un lampo tirò fuori il cazzo che stava scoppiando di passione e cominciò a menarselo come una furia, senza timori reverenziali, era davvero infoiato. Jessica rimase stupita, non credeva che quel ragazzo educato e gentile si potesse trasformare in una bestia così eccitata e abbastanza ben dotata, tra le altre cose. Lei gli si avvicinò a meno di mezzo metro, in modo che potesse ammirare perfettamente il balcone fiorito, con uno sguardo civettuolo da troia arricciacazzi. In questo momento sto godendo come una vacca perché il mio Ramy mi sta leccando il buco del culo per umettarlo al meglio, in modo che la sua mazza possa spanarmi per bene il retto anale. Jessica si stava eccitando come me adesso, allora si tolse i due reggiseni mettendo finalmente in mostra le sue fantastiche tettone, con due belle mammelle che furono prontamente ciucciate dalla bocca di Ramando. La ragazza sorrideva compiaciuta di avere in pugno un uomo che realmente la desiderava con tutto se stesso, bastava vedere come si masturbava e come cercava di leccarle, succhiarle, mordicchiarle e mangiarle le tette. Jessica gli disse che questo era il massimo che le avrebbe consentito e a lui gli andava più che bene, tanto per il resto in fondo ha me. Dopo poco lui non poteva più trattenersi, avrebbe voluto davvero tanto rimanere ancora per molto a godere di quelle poppe, e dovette scaricare tutto il suo impeto proprio sul decolletè nudo di lei, che gradì il finale. Mentre lei si ripuliva con un fazzolettino di carta, lui mi fece uno squillo al telefonino senza farsi vedere, così riattivai il contatore della luce e il montacarichi ripartì. Jessica fece appena in tempo a rivestirsi, anzi no, dovette infilarsi maglione e tuta senza reggiseno, quello rosso lo aveva rimesso nella scatola. Era riuscito ad avere anche Jessica in qualche modo, dopo me e grazie al mio aiuto. Ora però mi sta ripagando riversandomi in culo tutta la sua sborra, è una sensazione troppo bella, tanto che adesso voglio che aspetti un bel po’ ad uscire, giusto per tirar fuori il vibro e massacrarmi per bene clitoride e figa, perché nonostante abbia scopato per quasi l’intera durata del racconto, farsi anche una bella masturbatina col classico cazzo finto vibrante e con uno vero in culo che ha appena riversato il suo seme, beh… proprio non posso perdermela come occasione!
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