Il saluto che non ti aspetti

Continuando il racconto delle terme toscane, ricevo il messaggino dalla mia amica che veniva a trovarmi. Sento suonare e lei arriva, sale sopra in ufficio ma io avevo ancora un bel po di cosine da fare. La invito ad accomodarsi e le offro un caffè. Lei mi dice che sarebbe scesa lei e avrebbe portato anche a me il caffè. Così scende e io continuo le mie cose. Dopo poco sento che sta per risalire, mi volto verso la porta dell’ufficio e lei…completamente nuda aveva solo i due caffè sulle mani. Mi avvicino, le tolgo i caffè e inizio a baciarle il seno, lei mi spoglia e inizia a segarmi. La prima scrivania che troviamo lanciamo tastiera e mouse e la sdraio lì sopra, metto le sue gambe sulle mie spalle e in un istante le sono dentro.
La sbatto con violenza e lei gode come per la situazione. Ad un certo punto mi dice che vorrebbe una doppia penetrazione. Ovviamente non sapevo come fare ma…lei si alza e dalla borsetta tira fuori un giocattolino che si era portata per l’occasione.
Così mentre lei inizia a penetrarsi io inizio a lubrificare quel suo fiorellino ancora vergine e stretto. La faccio bagnare più possibile poi inizio a penetrarla. Faccio piano perché è davvero strettissimo, poi man mano scivolo sempre più dentro di lei e i colpi diventano sempre più intensi fino a che lei gode e squirta addosso a me. Si riprende un po’ dalla sua schizzata e mi dice che vuole fare altre due cosine. Oggi vuole dettare lei le regole e la lascio fare.
Si avvicina di nuovo alla borsetta e fa uscire un paio di manette ancora nuove. Mi guarda e mi dice: sai quello che devi farci!
La porto nell’archivio, la lego con le manette ad uno scaffale, la giro e continuo ad alternare la sua fichetta al suo culetto ormai dilatato dal mio cazzo..lei si morde le labbra e continua ad incitarmi a scoparla come una Troia. Il problema è che anche io sto per venire e quindi le dico che sto quasi al capolinea della meravigliosa scopata.
Lei mi dice ora slegami che facciamo l’altra cosina che ho in mente.
Torniamo in ufficio, mi da un bacio e mi dice: continua il tuo lavoro che a lui ci penso io.
Mi fa sedere sulla sedia e lei scompare sotto la scrivania. Quello che mi ha fatto provare in quei momenti non so descriverlo ma…era di un eccitante che non riuscivo nemmeno a toccare il mouse. Ad un certo punto le esplodo letteralmente in bocca tutto il mio seme…lei rimane lì sotto, mi pulisce e continua a leccarsi tutto. Quando esce fuori io sono praticamente a 4 di bastoni sulla sedia, sfinito per quanto piacere mi ha regalato con il suo salutino. Mi guarda e mi mostra ancora un po’ della mia cremina in bocca. Prende i caffè, mi passa il mio e nel suo ci sputa dentro lo sperma che aveva in bocca. Mi dice: scusa non potevo dirtelo prima che la macchinetta non fa la cremina e…io avevo bisogno della tua. Grossa risata da parte di entrambi e ci beviamo il caffè più freddo della storia. Si mette a cavalcioni sopra di me e ci baciamo ancora. Questa volta ci salutiamo davvero e usciamo insieme dall’ufficio, stanchi dopo una giornata di lavoro, ma soprattutto sfiniti di godimento. E questo ad oggi è il mio ultimo racconto con lei. Purtroppo