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Lui & Lei

Le fantasie di Stella 2


di Membro VIP di Annunci69.it amoletettone
25.02.2011    |    19.286    |    1 6.8
"Scese fino alle palle, gliele sfiorò soltanto per farglielo diventare totalmente di marmo..."
Stella rimase turbata quella mattinata per un bel pò. Il pomeriggio si vide con il suo cliente , concluse il contratto e da quel momento in poi era libera di tornare a casa. Ma nella sua mente si ripresentavano di continuo le immagini dei due ragazzi nudi, di quei due membri in erezione duri come il marmo che la montavano in spiaggia. Un brivido la pervase... non si era mai eccitata fino a tal punto e il solo ricordo di quanto avvenuto la faceva bagnare. Avrebbe potuto rientrare in città la sera stessa... ma non lo fece. Tornò in albergo, pagò un'altra notte senza sapere il perchè... quasi in attesa di altri eventi, di altre occasioni che se fosse andata via non avrebbe mai colto.

Quella notte parlò quasi tutto il tempo al telefono col suo ragazzo, cercò di essere gentile e disponibile per non far trapelare niente di quanto accaduto e del suo stato danimo. L'albergo era semideserto, c'era solo il portiere, i due inservienti chissà dove... nonostante tutto non riuscì a scacciare dalla sua testa l'idea di rivederli.

Il giorno dopo si ripresentò in spiaggia...stessa scena , pochissima gente... Dei due stalloni del giorno prima però neanche l'ombra. Stella delusa dopo poco riprese le sue cose e si avviò verso la sua camera dandosi della stupida e convinta a voler tornare a casa. Ma poco prima di imboccare le scale ecco che il giovane ragazzo della mattina precedente le si presentò davanti. Sembrava sorpreso di rivederla, portava sulle spalle degli scatoloni; il tizio che lavora con lui quella mattina non era il fantastico nero superdotato ma anzi un ciccione baffuto tutto sudato che lo sgridava e gli diceva di non perder tempo . Il giovane prima di riprendere il lavoro riuscì a far segno a Stella di aspettare. Poco dopo si rifece vivo e si avvicinò al tavolo del bar dove lei stava prendendo un caffè.
:-" ciao!" esordì lui :-" credevo fossi gia andata via... quelle come te stanno un giorno e poi ripartono. invece..." e cosi dicendo affondò l'occhio nella generosa scollatura che Stella, sapientemente, aveva concesso al ragazzo con tanto di seno in libertà sotto il copricostume.
:-" Si... alla fine ho deciso di rimanere un altro giorno... cosi per godermi il mare..." i due sorrisero complici
:-" e il tuo amichetto stamattina non c'è?" chiese lei
:-" no fa un altro turno... mi tocca il ciccione di la" rispose seccato lui...
:-" ascolta io nel pomeriggio sono libero... perchè non passi da me a bere qualcosa?" era quello che voleva sentirsi dire... anzi andava oltre le sue migliori ipotesi. :-" certo... ma non mi hai detto il tuo nome"
:-"Tristano" rispose lui
:-" Stella" gli disse lei e si scambiarono gli indirizzi.

Stella fremeva, mandò giu in fretta e furia il pasto di mezzogiorno e non vedeva l'ora che arrivasse il momento dell'appuntamento. Si presentò fuori casa di Tristano, un bel villone poco fuori dal centro del paesino. "niente male" pensò. Parcheggiò e percorse il breve vialetto che portava fuori la porta di ingresso. Tristano le aprì la porta. Era spledido : alto , moro , abbronzato...in jeans e a torso nudo... Si scusava perchè si era attardato a sbrigare alcune faccende per la casa. Era la casa estiva dei genitori che aveva appena riaperto i battenti e necessitava di qualche lavoretto di manutenzione. La fece accomodare in un accogliente salotto e le offrì qualcosa da bere. I due chiacchierarono per un pò, Tristano le spiegò che lavorava all'albergo per pagarsi gli studi dell'ultimo anno di università e avendo la villa a due passi spesso preferiva rientrare li dopo il lavoro per stare più tranquillo. Con il permesso di Stella si congedò per farsi una breve doccia :-" sarò subito da te, fa come se fossi a casa tua " le disse e scomparve entrando in camera sua.

Stella si accomodò sul divano , sorseggiava e si guarda intorno...l'occhio cadde sulla porta semi aperta della camera di Tristano : si stava svestendo , sfilava i jeans per rimanere in boxer. Stella lo spiò in tutto il suo scultoreo splendore. Si spostò sul divano per vedere meglio. Tristano si guardava allo specchio, si sistemava i caplelli e rassettava le ultime cose e poi, finalmente, tirò giu I boxer.
"Eccolo!" pensò Stella. Di nuovo nudo davanti ai suoi occhi. Il suo cazzone da cavallo ciondolante fra le gambe la ipnotizzava. Stranamente pensò che era la prima volta che lo vedeva a "riposo" e le sue dimensioni la sorprendevano ugualmente. Il giovane si avviò nel bagno in camera sotto la doccia. A quel punto Stella eccitatissima si alzò e lo seguì attenta a non farsi scoprire. Tristano entrò nel box doccia, si insaponò, fece scorrere le mani lungo il corpo : sui pettorali, sull'addominale scolpito , dietro alle possenti spalle. Forse il pensiero di Stella in salotto o il dubbio di essere spiato lo fecero eccitare come un toro. Il suo cazzone diventò mezzo duro e acquistò dimensioni notevoli. Stella poco distante non riuscì a resistere a quella visione , si sentì un lago fra le gambe. Si svestì di corsa ed entrò in doccia con lui :-"C'è posto anche per me??" e gli stampò le tettone dietro la sua schiena insaponata facendogli sentire i capezzoli duri. Tristano fu piacevolmente sorpreso.
:-" mmm, siamo gia belli duri come vedo" gli disse divertita l'ospite. In pochi secondi le mani di Stella da dietro gli chiusero il cazzone in una morsa. Gli leccò un orecchio e con le mani riuscì a coprire la verga del giovanotto in tutta la sua lunghezza. Glielo menò lentamente, si godeva sotto il palmo e i polpastrelli la perfetta cappella gonfia. Scese fino alle palle, gliele sfiorò soltanto per farglielo diventare totalmente di marmo.
Si baciarono e si leccarono avidi di piacere , Stella si inginocchiò, lo fece girare verso di lei e con lo scroscio d'acqua sulla testa glielo prese in bocca, era enorme proprio come ricordava , lo riusci a contenere a fatica nella sua bocca spalancata. Cercò di lavorare di lingua sul cappellone, faceva sbattere la punta del glande sulle sue labbra. Passava quell'enorme broboscide fra le tette, intorno ai capezzoli. Gli strinse i coglioni dolcemente e gli segò l'asta. Il suo su e giu cominciò a piacere davvero molto al ragazzo che si irrigidì, cominciò a davere il respiro pesante, spinse col bacino verso la bocca di Stella.
La maiala compiaciuta aumentava il ritmo, sapeva che farlo venire subito non sarebbe stato un problema e avrebbe potuto tranquillamente gustarselo bello duro anche in seguito. Le vene del cazzone si gonfiarono sempre di piu, l'acqua calda lo fece arrossire, la sensazione di piacere che stava provando sotto le fatali mani di Stella era fantastica che finalmente si lasciò andare a un'imperiosa sborrata : fiotti belli carichi di crema bianca si spalmarono sul viso di Stella che ammiirava soddisfatta tanta forza della natura. Si era appena scaricato i coglioni eppure il suo cazzone rimaneva ancora in tiro... incredibile. Sembrava davvero quello di un toro arrapato. Stupefatta e con la figa che reclamava carne dura i due uscirono dalla doccia.
Quasi barcollarono avvinghiati l'uno a l'altro, Tristano le leccava avidamente le tetton , con le mani cercava di portare quella quinta abbondante a portata di bocca, le tormentava i capezzoli che ormai erano durissimi facendo aumentare sempre di piu la voglia di Stella che colava fra le gambe. Lo stallone per nulla appagato, girò Stella e la mise china quasi a novanta sul lavandino del bagno proprio difronte al grande specchio. Da quella posizione poteva gustarsi tutto il suo magnifico corpo e il suo viso godurioso mentre l'avrebbe presa. Stella senti l'enorme cappella appoggiarsi fremente al buchino, capi subito cosa voleva. Si inarcò ancora di piu per accogliere meglio il toro alle sue spalle, chiuse gli occhi e lo senti spingere. D'apprima l'enorme capocchia, poi sentì scorrere l'asta dentro il suo culo, tutta, fino alla base tanto da sentire le palle sbattere contro i glutei. Il dolore per lei non era nulla in confronto al piacere. Tristano cominciò piano , il suo membro percorreva lento le pareti di carne vogliosa , poi aumentò il ritmo con spinte forti e profonde. Le tettone le ballavano oscenamente davanti allo specchio , tristano la tenne per i capelli e gliele strinse mentre la pompava. Stella aveva il culo spaccato in due, la figa le colava e si sgrillettava come un ossessa. Stava godendo da gran porca. Il giovanotto aumentò il ritmo, si lasciò andare a urla da animale, stava per esplodere di nuovo. Stella non ebbe quasi la forza di gemere quando la sua figa si aprì tipo una fontana : zampilli potentissimi bagnarono la parte inferiore dello specchio fra gli spasmi di lei che quasi non si reggeva in piedi :-" goooodo cazzo, gooodo!" riuscì a balbettare e stringeva con le unghie nella carne i fianchi del suo stallone. Tristano non aveva mai visto niente del genere, sgranò gli occhi e con poche vigorose pompate raggiunse l'orgasmo anche lui inondando il deretano della sua lei con tanta sborra calda. Avevano i volti stravisati dalla goduria... il fiato corto, si sorrisero, si fissarono per un istante e dopo un languido bacio sfiniti si abbandonarono sul letto.
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