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Lui & Lei

Un Caldo pomeriggio


di Membro VIP di Annunci69.it OSaracino
24.08.2023    |    1.438    |    0 9.3
"Saluti in ascensore mi avvicinai alle sue labbra e la baciai..."
Quel pomeriggio al centro commerciale prima che me ne accorgessi che la mia ex amante era in compagnia del marito, le sfoggiai uno dei miei più smaglianti sorrisi che lei senza indugio ricambiò, io continuavo a tenerla d’occhio da lontano, lei con i suoi occhi mi indicava dove andavano. Quando ad un tratto il marito la saluta, aveva ricevuto una chiamata, qualche passo piu avanti e lei entra in un negozio di intimo, fino a quando mi sono trovato davanti a lei. Iniziamo a parlare come se non ci fossimo visti mai fino a quel momento. Per non destare sospetti, ci separiamo, ma con lo sguardo vigile ci seguiamo all’interno del negozio, lei prende un intimo, trova la taglia è si dirige verso i camerini, mi guarda e sorride, bene mi dirigo verso i camerini, non c’era tanta gente. Lei iniziò a togliersi il vestito, io avevo l’occhio vigile tra la tenda e il muro del camerino, si tolse il reggiseno, iniziò a massaggiarsi i capezzoli, sentivo la sua sensualità sfondare quel camerino, poi mise una mano dentro le mutandine suo mordendosi le labbra, si tolse gli slip me li passo erano bagnati del suo profumo candido di voglia, non gli ho mai staccato gli occhi di dosso, io avevo il corpo appoggiato sulla tenda lei si chinò a pecorina facendo finta di raccogliere l’indumento che aveva, guarda caso fatto cadere per terra, ed inizio a strisciare il suo culo sulla tenda sentando ormai il mio cazzo duro come una bandiera, sgranò gli occhi e si mise a ridere e accettò l’offerta, mi fece allontanare non voleva che vedessi la sorpresa del nuovo intimo, io isci e l’aspettai, continuammo a chiacchierare, proposi di prendere una boccata d’aria, nella via di fianco più arieggiata. Non c’era nessun altro, erano tutti a casa. Ci siamo trovati da soli, noi, tra gli alberi. Dopo una passeggiata, girai l’angolo, me la tirai dentro la guardai e la baciai.. non riuscivo più a trattenermi,l’atmosfera si arroventò. Iniziai a capire che potevo scoparla quando suo marito la chiamo dicendogli che aveva avuto un contrattempo e doveva tornare a lavoro. Sapevo che quella era una coincidenza meravigliosa e lei gli rispose: va’ tranquillo, non ti preoccupare, fai con calma, io ho dei servizi da fare.
Tornai ad avvicinarmi a lei lentamente, e le misi una mano sul fianco abbracciandola.
Ma cosa fai? C’è gente che potrebbe tornare da un momento all’altro…..
Allora ci dividemmo, per evitare sospetti, raggiungemmo le auto e di lì tornammo al nostro motel di fiducia, entrammo nella reception dove c’era la solita ragazza Tiziana, che ormai ci conosce e sa dei nostri complici ed intriganti incontri, secondo me lei si masturba pensandoci e vedendoci dalle telecamere.. ci accoglie dicendoci “bentornati” con un sorriso molto intrigante, allora la mia lei le risponde “è sempre un piacere tornare dove si sta bene, se poi si viene accolto così si torna meglio!” E le fa l’occhiolino.. in mente mia già giravano pensieri.. presi le chiavi della camera e la mia lei continuava a guardare Tiziana tanto che mi confesso “oggi questa ci sta!”.. saluti in ascensore mi avvicinai alle sue labbra e la baciai. Inizialmente fece per ritrarsi, ma poi si abbandonò e mi abbracciò. Aveva le labbra morbidissime. Alla fine del bacio, si giro, vidi che aveva nascosto qualcosa dentro la borsetta. Entrammo in stanza mi fece sedere sul letto, lei stavolta sulle mie ginocchia, e continuò a baciarmi. Mentre l’abbracciavo cercavo il gancio del reggiseno per slacciarglielo, lo trovai e con un movimento esperto di pollice e indice la liberai di quella prigionia. Si divincolò un attimo, si tolse il reggiseno e disse:Mettiamo anche questo in borsetta anche?mi domandai, e mi venne un sospetto, ma era ancora presto per avere la conferma. Con le mani iniziai ad accarezzarla, scendendo, esplorando il suo corpo.Indugiai sul seno prosperoso, glielo scoprii e, uno alla volta, le succhiai i capezzoli. La sentivo fremere. Intanto scendevo con le mani fino ai fianchi. Le sollevai leggermente il vestito andando ad accarezzarle le cosce. Passai all’interno e chiuse di scatto le gambe.Birichino, lo sai cosa c’è lì?mi chiese ed io risposi:Il paradiso. Si mise a ridere e iniziò anche lei ad accarezzarmi, scendendo con le mani e mi sbottonò i pantaloni. Anch’io fui liberato dalla prigionia.Mi prese in mano il cazzo chiedendomi scherzosamente che cosa mi stesse eccitando in quel momento. Le risposi:perché se è come penso io, qui in mezzo troverò il paradiso con i cancelli già spalancatifacendo un movimento con la mano dalla coscia verso l’inguine. A quel movimento lei divaricò le gambe di quel poco che mi permisero di arrivare con la mano fino al punto in cui mi interessava, per constatare che il mio sospetto era fondato: quando si era alzata di scatto per andare dietro di me, si era levata le mutande. Era caldissima, morbidissima e completamente priva di peli.Con garbo mi prese la mano e la spostò dall’inguine, si alzò, mi fece sdraiare ed iniziò a succhiarmelo. Era divina. Quando fu a portata di mano, le misi la mano là dove l’avevo prima, ma stavolta avevo campo libero. Ce l’aveva bagnatissima, quando ha sentito che stavo constatando questa cosa, ha interrotto un attimo il pompino dicendomi:Capito perché ho tolto subito le mutande? Detesto andare in giro quando sono bagnatee riprese a succhiarmelo. Quando sentivo crescere l’eccitazione, per non bruciare subito la situazione con movimenti delicati le sollevai la testa facendole intendere che toccava a me darle prova delle mie capacità di darci dentro nel sesso orale.Si sdraiò, sollevò il vestito esponendo completamente la figa ed iniziai a leccargliela come se non ci fosse un domani. La mia lingua esplorava tutto: clitoride, vagina… la sentivo contorcersi, con le cosce mi stringeva fino al punto in cui se avesse urlato non l’avrei sentita, con le orecchie tappate. Il cunnilingus finì quando lei mi allontanò con forza la testa, dicendo che non ce la faceva più di godere. Speravo che non avesse urlato tanto da richiamare l’attenzione di altra gente. Mi sfilai pantaloni e mutande, estrassi un preservativo e lo infilai, subito dopo il mio palo di carne era dentro di lei. Scopammo alla grande, e mentre la penetravo alla pecorina, la preso e la sdraiai sul letto tenendogli le gambe aperte entravo ed uscivo sentivo quella figa ormai un fiume in piena, la misi sopra di me per poterla vedere godere e poterla mordere le tette. Quando sono venuto, mi ha detto:Ci penso io. Con la lingua mi pulì il cazzo dalla sborra. Subito dopo l’abbracciai e le feci le carezze che sono solito fare ad una donna dopo una scopata, mi sono ricomposto riinfilandomi mutande e pantaloni. Subito dopo sentimmo bussare alla porta, io ero in bagno a sistemarmi andò lei ad aprire, era tiziana che con una scusa venne si chiedendo se avesse riconsegnato i documenti, uscì dal bagno e vidi la mia donna e tiziana avvolte in un bacio focoso, lei caccio dalla borsa uni strappon se lo mise e la scopo di brutto, il mio cazzo non ci ha capito più nulla, era riuscito dalle mutande se lo ciucciarono tutte e due ci scopammo la Mia donna in due, sarà venuta mille volte.. dopo di la mia donna con lo Strappon a far venire tiziana la scopanno con una doppia pemetrazione straordinaria e io poi io sono venuto sui loro visi mentre si baciavano…
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