Se mi vuoi... 1

Costretta in quei 2 metri di spazio, tra l'afa opprimente di un agosto infernale, Marta malediceva il percorso che l'aveva portata fino a quella situazione.. Eppure nonostante tutto.. Ancora in lei l'eccitazione prevaleva sul resto.

Capelli corti a caschetto, minuta, occhi azzurri, poco seno, compensato da un bel culetto sodo, Marta aveva tutte le carte in regola per attirare a sé numerosi maschietti, anche perché al fattore estetico univa un carattere frizzantino e una certa predisposizione nel divertirsi e far divertire a letto.
Storielle ne aveva avute, qualcuna un po' più seria, ma niente di così coinvolgente dati i suoi 25 anni.. finché non è apparso Rudy.

Quello fra loro è stato subito un incendio, lui un ragazzone prestante fisicamente, piacente, aveva fatto breccia nel cuore della ragazza in un baleno, così come molto velocemente il sesso si fece sempre più malizioso fra loro.
Scopavano in qualunque posto capitasse, chiuso o aperto che fosse, anche le situazioni in cui lo facevano erano variegate, poteva trattarsi di un compleanno a casa di amici, come di un viaggio in treno, riuscivano in ogni caso a crearsi il pretesto.
Marta con lui abbassò completamente le difese, a tal punto da concedere per la prima volta in assoluto il culo.
Non se la era mai sentita, ma a furia di insistere, ciò che ad altri non era riuscito in mesi trascorsi accanto a lei, a Rudy erano bastate due settimane.
Non se ne era pentita, aveva anzi dovuto ammettere a sé stessa che le piaceva moltissimo essere inculata, a tal punto che spesso era lei a supplicarlo in piena eccitazione, di rifarlo.

Erano trascorsi diversi mesi ormai, e al fuoco del sesso, si era aggiunta qualche incomprensione, dovuta più che altro alla gelosia di Rudy,piccole scaramucce che venivano risolte in poco tempo.
Non fu così a inizio estate, la ragazza aveva iniziato a lavorare in un ufficio, e spesso aveva fatto innervosire Rudy per non essere troppo reattiva nel rispondere ai suoi messaggi, ma a dare il via ad una vera e propria crisi, fu quando, Marta sbadatamente lasciò il telefono a casa e le arrivò un messaggio di quello che poi si sarebbe rivelato un collega di lavoro che cercava un flirt con lei, che si deduceva da altri sms, non aveva ceduto alle lusinghe, anche se aveva, almeno secondo il parere del suo ragazzo, risposto facendo un po' la civetta.

Questa situazione, fu sufficiente per Rudy, a chiudere il rapporto con lei, e riprendere a scopare altre tipe senza alcun impegno.
Marta invece, in 2 mesi cercò in ogni modo di farsi comprendere, di ricucire la storia, ma nelle poche volte in cui si era confrontata con lui, gli era apparso freddo quasi glaciale, facendola cadere nello sconforto più totale fino a che in un giorno di inizio agosto il suo telefono squillo' ed ebbe un sussulto al cuore quando sul display comparve il nome di Rudy.
Rispose quasi incredula e tremante.
"Ti devo parlare" lui le disse solo questo poi le dette appuntamento al loro bar.
S'incontrarono, la ragazza cercò di far comprendere per l'ennesima volta le sue ragioni, lui ascolto annuendo poi, le propose dal niente, di andarsene 2 giorni nella sua casa di campagna a un oretta da lì.
Marta accettò subito, finalmente vedeva la possibilità di riprendere in mano quella storia, preparò minuziosamente la sua valigia, non mancò di acquistare un paio di completi intimi nuovi, avrebbe voluto riconquistarlo anche sessualmente.

Durante il viaggio Rudy parlò poco, la ragazza cercava di farlo sciogliere, ma sembrava ancora piuttosto freddo.
Arrivati a destinazione, si fondarono immediatamente in piscina, lei nel suo costume a perizoma bianco e topless, appariva in tutto il suo splendore, Rudy la baciò spesso quel pomeriggio, ma anche se lei gli fece capire più volte che avrebbe voluto scoparlo li, lui si era sempre defilato non appena l atmosfera si faceva più rovente.

La sera cenando, lui a bruciapelo, confortato da un buon vino rosso che scorreva nei bicchieri, le domandò "sei pentita?"
Marta sapeva di non aver fatto niente, ma per non aprire nuove discussioni, rispose istantaneamente "si lo sai.."
"Non basta dirlo.." rispose Rudy..
"Non posso dare altro" replicò lei...
Il ragazzo si alzò la prese per un braccio e le sussurro 'all orecchio "invece puoi fare molto, tutto quello che ti chiederò stasera"
Marta non sapeva cosa avesse in mente, o almeno sapeva che avrebbero scopato, che comunque lo avrebbe fatto giocare come voleva.

Il ragazzo la spoglio' lasciandola in mutandine, poi l'accompagno'fuori dalla porta "adesso dovrai farmi vedere quanto sei disposta ad aspettare qua fuori, senza bussare o rompere le scatole, dovrai attendere in piedi qui accanto alla porta il momento in cui ti riapriro'.
Erano le 8 di sera di agosto, non era freddo, anche se i 35 gradi del giorno lasciavano spazio ai 24 della sera, l'abitazione più prossima alla loro era a un centinaio di metri, non correva quindi il rischio di essere vista, la porta si chiuse alle sue spalle..
Quell attesa che lei pensava fosse di 5 minuti, in realtà fu di 50,i suoi capezzoli si erano fatti turgidi, aveva qualche brivido sulla pelle, e più di qualche volta aveva avuto la tentazione fi bussare ma non lo aveva fatto.
Rudy riaprendo la trovò sorpresa dal gioco, forse lesse negli occhi di lei la scocciatura Dell attesa, ma anche l'eccitazione.
"Sei stata brava, ma non è che l'inizio"
Quindi le fece mettere nuovamente la maglia e i pantaloncini e uscirono fuori in giardino, prendendo il viottolo di sassi che portava alla strada principale.
"aspetta" lui la fermò
"togliti le scarpe, voglio che lo fai scalza"
"Rudy non scherzare, mi faccio male, poi ti ho già chiesto scusa, ho pure aspettato nuda un ora fuori casa, adesso stai esagerando"
Marta rispose innervosita, lui si giro' verso lei, serio, "
Hai 2 opzioni, o torniamo indietro ed è finita, oppure non ti lamenti e dai ciò che ti dico ora e in tutta la sera"
La ragazza non rispose, si sedette, sciolse le scarpe, le lasciò a terra e iniziò a imboccare il viottolo.. Lui la blocco 'per un braccio "la prima lamentela che sentirò ancora stasera, e sarai eliminata"

Ripresero a camminare, lei ad ogni passo si mordeva la lingua, per non emettere alcun rumore, i sassi le si conficcavano sulla pianta del piede, martoriandolo, così a tal punto che le si erano formate un paio di vesciche e un piccolo rigagnolo di sangue sul piede sinistro.
Rifecero quei 50 metri indietro, e guadagnarono nuovamente la porta di casa.
Lui andò verso il frigo tirando fuori 2 birre, lei fece per mettersi a sedere sul divano, ma lo sguardo di lui la fulmino '
"ho capito non devo sedere"
"non sul divano" replicò lui, "spogliati e rimani in perizoma"
Marta così fece, mentre Rudy si alzò per andare in cucina tornando con un guinzaglio in mano,si rimise a sedere e fece avvicinare la ragazza.
"Questo collare lo mettiamo al collo, per ricordarti che non bisogna essere cagne.."
Marta aveva i lucciconi agli occhi, ma non replicò, sapeva se lo avesse fatto sarebbe finito tutto, e a sé stessa aveva giurato che Rudy sarebbe stato nuovamente ad ogni costo suo. Ciò che era certo, è che lei non trovava più nulla di eccitante adesso in quella situazione.
Adesso se ne stava seduta a terra, legata ad un guinzaglio, a sua volta legato a una finestra, a 5 metri da lui, che nel frattempo le aveva versato la birra in una ciotola, legandole le mani.
La sete però era tantissima e la ragazza mettendosi a 4 zampe con il culetto ben tirato su era riuscita a bere qualche sorso di birra dalla ciotola... Continua....

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