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Gay & Bisex

03 - la serata - parte 2


di caluz
08.04.2015    |    3.449    |    1 9.9
"La mia mano inizia ad aiutare il mio lavoro di bocca e in poco tempo ecco sopraggiungere la copiosa sborrata sul mio petto..."
[... ] Mentre mi insapono sento una mano che mi palpa il culo; mi giro. E’ il pompinaro. Mi guarda, mi sorride, si avvicina con la bocca al mio orecchio e lo lecca prima di sussurrarmi: “ sono l’unico che non hai fatto venire, non pensi che me lo merito?” .
Il mio uccello torna subito duro e così…

Gli sorrido, mi volto e mi appoggio con le mani alla parete, divaricando le gambe. Lo sento armeggiare con il suo cazzo mentre una mano si avvicina al mio sedere iniziando ad esplorarlo con le dita, prima una, poi due ed infine tre. Il mio buco è già allargato dalle scopate precedenti e lui non fa nessuna fatica a sditalinarlo per bene. Distendo per bene le gambe, allargandole e alzando il sedere come ad invitarlo a farmi suo. Raccoglie l'invito e dopo pochi secondi eccolo che punta con la cappella. Inizia a spingere. Non sento il dolore tipico della prima penetrazione; è subito piacere e godimento. Si tiene ai miei fianchi ed è subito dentro. Un colpo di reni ben assestato mi fa rendere conto che le sue palle sono già contro le mie chiappe e il suo uccello è tutto in me. Inizia a fottermi in modo animalesco sotto il getto di acqua calda che bagna i nostri corpi. Le mie mani scivolano lungo le pareti, non ho appigli. Lui se ne rende conto e per non perdere il ritmo mi afferra con forza lungo i fianchi per continuare a scoparmi. Il mio viso, sotto i colpi che ricevo dal mio amante, è ormai a contatto con le fredde mattonelle della parete doccia. Mi appoggio con la guancia per liberarmi le mani e pore tenere ben larghe le chiappe aumentandogli il piacere durante la scopata. Appoggiato con la guancia noto che in fondo alla stanza docce si è formato un gruppetto di quattro persone che si segano guardandoci scopare. Non riesco a trattenermi per l'eccitazione. Mi piace essere guardato, mi piace essere guardato mentre scopo e mentre mi scopano. Continuo a fissare il gruppetto di guardoni mentre il mio amico mi infila un dito in bocca e inizio a succhiarglielo come se fosse il cazzo che ho sempre sognato. Uno degli spettatori si stacca dal gruppo e si avvicina, non ce la fa più. Appena giunto vicino a noi, sempre smanettandosi, mi riversa sulla gamba una notevole quantità di calda sborra mentre con una mano raggiunge il mio uccello e inizia a segarlo.
Non riesco a resistere ancora molto e gli vengo sulla mano che prontamente si porta alla bocca per ripulirla assaggiando la mia crema.
La scena, unita alle contrazioni del mio culo in preda all'orgasmo, portano il mio amico al punto di non ritorno.
Di colpo sento il vuoto dentro di me. Il cazzo non mi scopa più e senza capire come, mi trovo inginocchiato davanti a lui che con pochi e sapienti colpi di mano mi schizza sul viso e sul petto il frutto del suo piacere.
E' stremato.
Si abbassa vicino a me e quasi con dolcezza mi bacia assaporando il suo stesso gusto. Poi mi sorride "alla prossima" e se ne va.
Rimango li qualche minuto, ormai sono solo. Mi sciacquo per bene e decido di terminare la serata rilassandomi nel bagno turco.
Appena entrato mi rendo conto che l'unico spazio libero è ai lati di due ragazzi giovani. Avranno 25 anni anche se il vapore non mi consente di essere più preciso nella stima. Ciò che non posso non notare è invece la bellezza dei due corpi, decisamente atletici e sportivi. Nelle mie classificazioni personali rientrano nella categoria velini, uno biondo, l'altro moro. Mi siedo accanto a loro e inizio a rilassarmi. Gli occhi scrutano intorno. L'ambiente è piccolo. Vicino a noi altri uomini che si rilassano.
Chiudo gli occhi e inizio a godermi il vapore sulla mia pelle. Il sedere nudo sulla panca di mattonelle tende a farmi scivolare, così mi tiro su con le mani. Nel farlo urto la mano del mio vicino, il moro, che probabilmente lo percepisce come un invito. Infatti, casualmente, pochi secondi dopo è lui a cercare un contatto. Non mi sottraggo all'incrocio di dita che prosegue fino a quando, essendo troppo accaldato, mi alzo per rinfrescarmi con la doccia interna al bagno turco. Nel farlo ovviamente gli passo davanti e noto che il suo sguardo non si stacca dal mio uccello già in semierezione. Torno a sedermi e lui, prontamente interpone la sua mano tra la panca e il mio sedere, cosicchè non posso fare altro che sedermici sopra. Inizia il suo gioco di palpeggiamenti finchè non riesce ad arrivare con un dito al mio buco. Si accorge subito di trovarsi davanti ad un buco usato di recente perchè le dita diventano subito due. Inizia a stantuffarmi mentre la mano del biondo, che ha osservato tutta la scena, arriva ad impugnarmi l'uccello per iniziare a segarlo lentamente. C'è un nonsochè di pornoerotico nell'aria, mi estraneo dalla scena quasi a guardarmi dall'alto e questo non fa che aumentare la mia eccitazione.
L'uccello del moro ormai è bello duro. Deve essere mio. Mi alzo, mi volto dandogli le spalle e lentamente scendo a prendermi tutto il suo bastone che, lubrificato dal vapore, non fatica ad entrare. Stavolta sono io che me lo scopo, anche se il cazzo è nel mio culo. Inizio a salire e scendere, impalandomi su quel bel cazzo, giovane e duro che non perde vigore. Il biondo, sorpreso dalla mia intraprendenza non si lascia scappare la ghiotta occasione e posizionatosi davanti a me mi afferra la testa con la mano invitandomi a succhiarglielo. Non mi tiro di certo indietro e così eccomi di nuovo alle prese con due uccelli contemporaneamente. La sua cappella entra ed esce dalla mia bocca allo stesso ritmo del cazzo che entra ed esce dal mio culo. Io sono il regista della scena. La mia lingua sbatte sul suo glande provocandogli spasmi di piacere. E' in preda all'estasi, non capisce più niente. La mia mano inizia ad aiutare il mio lavoro di bocca e in poco tempo ecco sopraggiungere la copiosa sborrata sul mio petto. Si abbassa e inizia a leccarla tutta dai miei capezzoli e dal mio ombelico fino ad arrivare ad inghiottire il mio cazzo regalandomi un pompino passivo, soffocando cioè per i colpi che il mio corpo riceve mentre vengo inculato. Decido di sfamarlo visto che è un buongustaio. Mi sollevo facendo uscire il cazzo del moro dal mio culo. Mi pongo insieme a lui davanti al moro e iniziamo a segarci. Poco tempo e i nostri uccelli lo ricoprono di sperma. Lui non sa più dove mettere la lingua per non sprecare niente.
Adesso sono veramente giunto al termine della mia serata. Insieme ai velini ci facciamo una doccia e andiamo a rivestirci. Ci scambiamo i numeri per poterci rivedere. Mentre siamo in spogliatoio, un nuovo avventore della sauna ci guarda spogliandosi e iniziando a menarselo. Appena si rende conto che saremmo andati via la sua faccia esprime tutta la sua delusione. Faccio l'occhiolino ai miei amici, mi avvicino a lui gli prendo l'uccello in mano e abbassandomi gli do un bacio sulla cappella. Rimane interdetto. Mi rialzo: "per stasera siamo sazi, magari la prossima volta..." E me ne vado.
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