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Gay & Bisex

All'Università


di tous_avaler
19.02.2017    |    18.649    |    9 8.5
"Lo prendo in bocca ancora mollo, immagino che per il ragazzo sia la prima esperienza del genere, chissà quante volte si sarà masturbato guardando filmetti..."
Dopo anni di esperienza su varie chat sono riuscito a sviluppare una specie di sesto senso, che mi permette di capire quando il mio interlocutore sia effettivamente interessato ad un incontro.
Il tipo con cui chatto da due mesi mi ha tirato diversi pacchi, ma si è sempre successivamente giustificato, ed ogni volta che lo cerco comunque risponde. E' una persona educata.
Da quello che ci siamo scritti so che ha la fidanzata, e che non è affatto soddisfatto di come lei gli faccia le pompe; in effetti il suo profilo reca solo una richiesta: "chi me lo succhia?"
Più volte, quasi ossessivamente, mi ha chiesto se qualora glielo succhiassi potesse venirmi in bocca. Deve essere il suo desiderio più forte, ed evidentemente è un desiderio frustrato.
Ultimamente vedendolo in linea l'ho salutato parecchie volte ed ha sempre risposto laconicamente, spiegandomi, ore dopo, che è riservatissimo e non vuole correre rischi.
Stamattina avevo un buco di un paio d'ore e controllando la chat l'ho visto in linea: gli ho scritto senza molta speranza, ma improvvisamente ha cambiato atteggiamento.

"Sto andando all'università, vieni a succhiarmelo nei bagni?"
"Certo, dimmi dove."

Mi fornisce l'indirizzo, è un polo universitario che racchiude diverse facoltà, e che conosco molto bene per averlo frequentato a mia volta parecchi anni fa.
Nuovamente si raccomanda per la massima riservatezza, quindi lo rassicuro per l'ennesima volta, spiegandogli che sono maschile, che sono insospettabile, e che tutto avverrà rapidamente e nel massimo silenzio.
Allora mi spiega che nel dipartimento accanto al suo, c'è un piano dove non vi sono aule e che è tenuto al buio, ma vi sono comunque dei bagni, e mi descrive accuratamente come arrivare.
Secondo gli accordi io dovrò occupare il penultimo dei 4 bagni, lui busserà 3 volte ed io gli aprirò.

Non ha voluto in nessun modo inviarmi una foto del viso, ma solo quelle del cazzo, mi ha solo aggiunto "credo di essere gradevole". Beh, se fosse un cesso inguardabile me ne andrò ed avrò solo perso un'ora.

Ancora una volta la sua ossessione:

"Ti fai venire in bocca?"
"Si, ingoio"

"OK, allora non c'è bisogno che ti dica che sto per venire, vengo e basta"
"Certo"

Prendo l'auto e mi avvio verso la zona, in meno di venti minuti sarò là, intanto lui in autobus vi si sta recando a sua volta.
Riesco a trovare posto e mi avvio a piedi verso il polo, cercando di capire in base alle sue indicazioni dove sia il padiglione di cui mi ha parlato.
Trovato l'edificio entro, nessuno bada a me, e comincio a scendere le scale per dirigermi al piano che mi ha indicato. Arrivato sul posto però non riesco a trovare indicazioni per i bagni, anche perché è tutto al buio e la poca luce che entra dai lucernari non aiuta. Provo a mandargli un messaggio e mi risponde. E' arrivato anche lui e sta scendendo, io nel frattempo risalgo di un piano per evitare di farmi trovare in un luogo non autorizzato dal personale del polo.
Mi fermo al piano immediatamente superiore vicino alla macchina del caffé. E' tarda mattina e le lezioni sono in corso, quindi non c'è nessuno in giro, a parte un operaio che pittura i corrimano delle scale.
Mentre attendo vedo un ragazzo scendere le scale. E' di statura media, magro, capelli scuri a riccioli con due occhialoni da intellettuale ed uno splendido paio di occhi scuri. I nostri sguardi si incrociano, ed ognuno dei due capisce chi è l'altro. Mentre continua a scendere continua a guardarmi negli occhi e mi fa cenno con la testa.
Allora lo lascio andare un pò avanti per evitare che si capisca che ci conosciamo.

Scende al piano buio e si dirige verso un angolo che mi sembrava cieco e che invece rivela un corridoio sempre buio. Finalmente a metà corridoio si vedono le porte dei bagni. Lui entra ed io lo seguo.
Entriamo nel penultimo cesso (erano tutti liberi, ma si vede che quello gli piace particolarmente), è stranamente pulito, ai miei tempi i cessi all'università erano luridi. Chiudo il coperchio della tazza e mi ci siedo sopra, intanto in deroga alla promessa di silenzio gli bisbiglio: "hai voglia?". Lui mi guarda con libidine e mi risponde: "Si".
Allora si slaccia i pantaloni, è veramente magro, non peserà più di 50 chili, e senza nessun tipo di preambolo abbassa gli slip e mostra finalmente il cazzo. Non è enorme e non è spesso, però è molto bello, ed io so adeguare il modo di succhiare alla forma e alle dimensioni del cazzo che mi trovo davanti.
Lo prendo in bocca ancora mollo, immagino che per il ragazzo sia la prima esperienza del genere, chissà quante volte si sarà masturbato guardando filmetti porno su cruising nei cessi pubblici.
Ha un buon gusto ed un buon odore, e mentre lo succhio prende rapidamente consistenza e dato che non è gigantesco, riesco ad esibirmi in una pompa a gola profonda che forse non gli ha mai fatto nessuno prima d'ora.
Dopo nemmeno 2 minuti non riesce a trattenersi, sento che sta arrivando e glielo faccio spingere sino in fondo.
Pochi rapidi sussulti ed il suo sperma viene scaraventato nel mio stomaco. Riesco a malapena a catturarne un po' con la lingua per scorprirne il sapore, ed è veramente buono, intenso e delicato allo stesso tempo.
Finito l'orgasmo lo tengo ancora qualche attimo in mano, giusto il tempo di lambire con la lingua l'ultima goccia in punta, poi il ragazzo lo infila nelle mutande, e tira su i pantaloni.

Lo guardo negli occhi e gli chiedo: "Piaciuto?"
Il suo estatico "Si" mi appaga molto, mi alzo ed lui esce prima di me, finalmente il suo desiderio è stato soddisfatto. Aspetto qualche istante e poi esco anche io, risalendo le scale passandomi la lingua sulle labbra. Per qualche ora avrò ancora il suo odore e il suo sapore con me.



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