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Gay & Bisex

In autostrada


di ivrea69
16.09.2015    |    7.176    |    1 8.5
"Lui commenta con un ‘oh’ godurioso e prima la lingua glielo accarezza e poi la mia bocca si apre affondando lungo tutta l’asta..."
Non sono riuscito a beccare mai nessuno nelle piazzole delle autostrade segnalate nel carsex. Beh, anche perché’ viaggiando di giorno e nel periodo di ferie dove sono solitamente cariche di famigliole…. Ma questa volta è andata bene. Mi sono fermato alle due piazzole segnalate sul sito del tragitto autostradale che sto percorrendo: la prima totalmente deserta, nella seconda una macchina ferma. La macchina che vedo è vuota… quindi deduco che il conducente od i conducenti siano già nel boschetto adiacente, magari in attesa di qualche ‘visita’. Così mi addentro ma trovo due giovani uomini che stanno facendo sgranchire le gambe al cane. Cavolo! Oltretutto due bei fusti. Niente da fare. Faccio pipì e mi ributto in macchina. Anche questo viaggio è andato a vuoto. Adesso c’è solo una piazzola di sosta piuttosto grande ma che non è segnalata sul sito. Entro in piazzola che è deserta e piazzo la macchina sotto l’ombra degli alberi. Apro tutte e due le portiere e così il fresco circola nell’abitacolo. Scendo dalla macchina ed inizio a camminare nella piazzola e a leggere i vari annunci scritti su guardrail. Qualche movimento ci dev’essere nella piazzola perché’ diversi preservativi abbandonati per terra. Indosso un paio di calzoncini corti di tela morbida senza mutande sotto ed una maglietta piuttosto corta di vita. Vedo una macchina che entra nella piazzola e lentamente si posteggia al sole dalla parte opposta alla mia macchina. E’ un uomo con la barba e occhiali da sole. E’ solo. Abbassa il finestrino e si accende una sigaretta.  Ma perché’ mettersi a fumare in macchina e sotto il sole? Forse… allora… giro intorno alla mia macchina e nel momento che sono coperto alla sua visuale abbasso leggermente i pantaloncini rendendo così scoperto l’inizio della fessura delle natiche. Poi continuo a camminare intorno alla macchina e quando sono totalmente visibile faccio per chinarmi all’interno dell’abitacolo mostrando così il culo ed i pantaloncini che si abbassano ulteriormente. Mi sento gli occhi addosso. Ma nulla. Lui rimane seduto in macchina sotto il sole, la sigaretta l’ha finita e mi sa che non gli interessa la cosa. Allora ritorno al guardrail e mi ci appoggio. Lui scende dalla macchina e si posiziona anche lui vicino al guardrail ma io sono all’ombra mentre lui è dalla parte opposta sotto al sole. Gli dico che al sole fa caldo e qui all’ombra si sta meglio. Allora si avvicina e inaspettatamente mette le sue gambe tra la mia gamba sollevata in quanto appoggiata al guardrail. Ho il ginocchio sotto il suo cavallo. Mentre gli struscio la gamba tra le sue vedo che è un bell’ometto con la barba lunga e dei bei baffi. Ricorda un po’ Mario Biondi. Appoggia la mano alla mia gamba e accarezzandola sale fino a palparmi il pacco. Io gli sfioro i pettorali e cerco di stuzzicargli i capezzoli che li sento che si stanno indurendo. Lui si avvicina e le nostre labbra si sfiorano. Sento i sui baffi sui miei, sento il suo respiro che sa leggermente di fumo ed un aroma fresco di mentolo. Le labbra prima si appoggiano e senza  un attimo di esitazione le nostre lingue di avvinghiano in un lungo intreccio di passione.  Mentre le mie mani gli accarezzano le spalle ed il collo le sue si infilano nel pantaloncino andando ad afferrare le mie chiappe. I nostri corpi sono stretti stretti ed entrambi i nostri pacchi pulsano e vogliono prendere aria. Io abbasso il pantalone facendo fare capolino al cazzo duro e già scappellato, lui invece abbassa la zip e fa uscire il vermotto cicciottoso e se lo scappella. Avrei già subito voglia di abbassarmi e slinguazzargli quella cappella soda. Prima però un lavoro di mano io sul suo e lui sul mio mentre ritorniamo a baciarci. Che buono quel profumo di fumo e mentolo e quel fresco aroma che mi rimane in bocca. Purtroppo non possiamo abbandonarci totalmente alle nostre passioni ma dobbiamo sempre stare attenti che non arrivi nessuno, solo la mia macchina con le portiere aperte ci fa da scudo se dovesse arrivare qualcuno. Con una mano gli stringo il cazzo e glielo sego mentre con l’altra gli accarezzo i pettorali e gli strizzo leggermente i capezzoli. Le nostre bocche si staccano e guardandoci negli occhi continuiamo a segarci a vicenda. Le mie dita si infilano nella patta dei pantaloni e sfioro le sue palle e le sento liscie. Deve essere depilato. Mi piacerebbe tirargliele fuori e leccargliele ma lui e’ restio perché siamo troppo scoperti e se dovesse arrivare qualcuno non riuscirebbe a ricomporsi in tempo. Allora mi abbasso e mi trovo davanti il suo bel cazzo gonfio e inizio a leccargli prima il buchino della cappella per poi far roteare la punta della lingua lungo tutta la circonferenza. Sento che gli piace. Appoggio le labbra alla punta e poi allargandole piano lo faccio entrare. Lui commenta con un ‘oh’ godurioso e prima la lingua glielo accarezza e poi la mia bocca si apre affondando lungo tutta l’asta. Poco prima di averlo tutto fino in fondo prendo un respiro con la bocca e poi afferrando le sue chiappe lo tiro di botto verso di me. E’ tutto dentro fino in fondo e la cosa gli piace cosi’ tanto che vibra di godimento. Mi stacco per prendere fiato e mentre mi sfilo le mie labbra lo cingono fino al bordo della cappella. Li mi fermo e mentre la lingua gioca con punta faccio dei piccoli sottovuoto con la bocca.  quando  ho preso il ritmo e lui sembra esserne consapevole di nuovo apro e lo ingoio. Lui inarca la schiena e questa volta non riesce a controllare un urlo di godimento. Inizio a pomparlo con movimenti regolari e lui mi incita a continuare e commenta dicendo che ho una bocca fantastica. Poi lo faccio scivolare sulla lingua con la bocca aperta. Lui mi dice di sollevarmi e mi tira a se di nuovo in un bacio vorticoso mentre mi afferra il cazzo con una mano e me lo sega e con l’altra mi accarezza il culo. Poi ad un tratto sentiamo un rumore. Cazzo e’ arrivata una macchina. Io gli sono davanti e cosi’ lui puo’ cercare di rimettere dentro quel cazzo duro che non ha alcuna voglia di ritornare ad essere soffocato. Giusto il tempo di ricomporsi. Dalla macchina esce una donna ed un bambino. Il bambino si avvicina al bordo della piazzola e inizia a pisciare mentre la donna parla con tono abbastanza acceso verso la persona che e’ rimasta all’interno del veicolo: ‘se dice che gli scappa ti devi fermare, cretino!’. Cavolo abbiamo finito di divertirci dico al tipo. E cosi’ risaliamo in macchina e si continua il viaggio.
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