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Gay & Bisex

Risveglio inaspettato


di versatiles
09.11.2015    |    15.940    |    7 9.7
"Che strana sensazione tenere il suo cazzo ben saldo nella mia mano, sentirlo così duro, teso, lungo..."
Un'estate di oltre 30 anni fà. Io ed il mio amico Giorgio, decidiamo di passare una settimana di ferie, in Toscana, dove i parenti di lui hanno una casa in collina che non viene quasi mai utilizzata. Siamo amici di lunga data ed insieme abbiamo condiviso quasi tutto. Ci piacciono le donne, ma a causa della nostra imbranataggine, non abbiamo concluso molto. Al nostro attivo abbiamo poche e brevi esperienze con nostre pari età. Passiamo molto tempo insieme, parlando tranquillamente di tutto, senza alcun imbarazzo. Quando Giorgio mi propone di andare una settimana in Toscana, accetto di buon grado e scherzando dico:
"Forse là riusciamo a trovare qualche ragazza più disponibile a tenerci compagnia e poi chissà...."
Armati di bagaglio partiamo con la macchina, direzione Toscana.
Arrivati ci sistemiamo in quella che sarà la nostra dimora. Decidiamo di dormire nella camera più grande, dove c'era un bel lettone comodo che avremmo condiviso, in quanto essendo le nostre vacanze, non volevamo passare troppo tempo a riordinare la casa. Il clima era molto caldo e per la notte, decidiamo di usare solo un lenzuolo, per coprirci. Usciamo a cena ed in tarda serata rientriamo per andare a dormire, perché l'indomani vogliamo essere in forma e cominciare a "sondare il terreno".
Prima di metterci a letto, Giorgio mi dice:
"Ah, guarda che io d'estate, quando fa caldo, dormo sempre nudo".
"Non c'é problema, faccio lo stesso anche io" risposi.
E così ci ritroviamo tutti e due nudi pronti per andare a letto.
Spenta la luce ci addormentiamo in fretta, dopo aver prefigurato chissà quali incontri, per l'indomani.
Dormo intensamente, quando al mattino, alle sei, vengo svegliato dalla luce che si infiltra attraverso le persiane, rimaste distrattamente semiaperte. Semimbambolato apro leggermente gli occhi e sento Giorgio che si alza per andare in bagno. Nella penombra lo scorgo, sto per dirgli qualcosa quando mi rendo conto che ha il suo cazzo in tiro e che cazzo, circa 20 cm. che svettano verso l'alto. "Però", penso, "chi l'avrebbe mai detto". Quella era la prima volta che io e lui ci siamo trovati nudi, la prima volta che vedevo un cazzo in tiro.
Decido di continuare a dormire. Giorgio ritorna a letto e si accomoda sotto il lenzuolo. Stranamente, però, non si mette a dormire. Lo sento rigirarsi nel letto più volte, come se fosse in preda ad un'agitazione che non gli permette di addormentarsi. Pensando che io stessi dormendo, comincia ad accarezzarsi l'uccello e piano piano, quelle che inizialmente erano carezze, diventano una sega a tutti gli effetti.
Sto per dirgli "Che cazzo stai facendo Giorgio", ma mi trattengo, in fondo non sono affari miei. Senonché lo sento alzare il lenzuolo, come se volesse guardare il mio corpo. Io imbarazzato, pancia all'aria, continuo a far finta di dormire, Ed ecco che si avvicina a me e con la mano libera, sfiora il mio corpo, con fare leggero, per evitare, pensava lui, di svegliarmi. Lo lascio fare, pensando che se mi fossi svegliato, avrei dovuto maltrattarlo, rompendo la nostra amicizia. "Vedrai che smette" mi son detto. Invece la sua mano dopo aver sfiorato i miei capezzoli, ha sfiorato il mio petto, il mio ventre per arrivare fino in fondo, fino al mio cazzo.
Un leggero passaggio per capire se ero sveglio, se poteva continuare senza provocare in me reazioni inaspettate. La sua mano si posa sul mio uccello ed io allora decido di girarmi sul fianco, per cercare di chiudere quella situazione divenuta insostenibile. Ottengo l'effetto contrario. Con il mio culo in prima visione, si eccita ancora di più e comincia a segarsi più velocemente. "Porca puttana, ed ora..." La sua mano libera riprende l'esplorazione del mio corpo, posandosi questa volta sul mio sedere, sempre con modo gentile e garbato.
Penso di reagire, quando non so perché, non so quando, non so come, il mio corpo comincia ad avere dei leggeri brividi, che non sono dovuti al freddo. Brividi che mi partono dai piedi per arrivare al cervello. Ed ecco che inaspettatamente, con mia totale sorpresa, anche il mio cazzo decide di diventare duro come il marmo.
La mia testa dice che non é giusto, ma il mio corpo si oppone, non risponde al mio volere. Se ne accorge anche Giorgio che con la sua mano, arriva a toccare il mio uccello, dicendomi: "Non ne ero sicuro, ma sentivo che non dormivi. Scusa, non so cosa mi succede, ma ho troppa voglia di godere. E' da troppo tempo che sono in astinenza ed il vederti nudo..., non so cosa mi é preso, ma mi ha eccitato terribilmente".
"Ok. ma noi due non siamo gay. Quindi perché ci sta piacendo tutto questo?" gli rispondo.
"Non lo so neanche io, ti va di scoprirlo insieme"? Mi dice, continuando ad accarezzarmi l'uccello che ormai é fuori dal mio controllo mentale. Mi giro verso di lui e mi ritrovo ad avere il suo cazzo che spinge contro la mia mano. La apro e comincio anche io un leggero massaggio, che va dalla sua cappella, fino al fondo della sua asta. Che strana sensazione tenere il suo cazzo ben saldo nella mia mano, sentirlo così duro, teso, lungo. I nostri respiri si fanno più pesanti, più accellerati, divengono quasi dei sospiri. La penombra aiuta i nostri occhi a non guardarci in faccia, a non vergognarsi l'uno verso l'altro. Il viso di Giorgio si avvicina al mio per baciarmi, ma io non sono pronto, non mi va e mi allontano da lui, che accorgendosi della cosa, decide di posare le sue labbra sui miei capezzoli. Uhmm. Mi sfugge un leggero grido di piacere. La sua lingua comincia a roteare sui miei capezzoli che diventano duri come aghi, mentre le nostre mani non mollano la presa, continuando a segarci reciprocamente. La sua lingua continua ad esplorare il mio corpo, per arrivare sul mio ombelico, altro Uhmm. Sento il suo respiro farsi più veloce, lo sento sempre più vicino al mio cazzo. La sua lingua arriva a lambirlo, quando con uno scatto di reni mi oppongo. "Questo é troppo" dico. Lui mi risponde: "Ascolta, chi più di un uomo, può dare piacere ad un altro uomo. Noi conosciamo il nostro corpo, sappiamo cosa ci piace, come stimolare le nostre parti più intime" E così dicendo affonda la sua bocca sulla mia cappella, ingoiandola, cominciando a leccarla, succhiarla, pomparla. E' vero, sa dove far roteare la sua lingua, dove mi piace sentirla. Sono lì che mi sto godendo quel pompino pazzesco, quando decide di sorprendermi ancora una volta. Sfila il suo cazzo dalla mia mano e con un movimento rapido, senza mollare con la bocca il mio uccello, mi sbatte il suo in faccia. Pazzesco, mi ritrovo ad avere la sua asta sotto il mio naso, sulle mie labbra. Sento il suo profumo di maschio eccitato, il suo liquido vischioso uscire e colarmi sulla bocca. Dapprima sono riluttante, cerco di non cedere. Però è troppo bravo con la sua bocca, mi sta facendo godere un casino ed al mio Siii, appena apro leggermente la bocca, ecco che lui ne approfitta per entrarci dentro. Ho il suo cazzo in bocca, ha un sapore per niente cattivo, al contrario. Spinge e scende lungo la mia gola. Non posso più reagire e comincio anche io a rispondere al suo pompino. Inizio ad assaporare la sua verga, leccandola su tutta la sua lunghezza per arrivare a succhiarla avidamente. Sono lì con il suo culo sopra la mia faccia ed il suo cazzo in gola. Ormai tutti i freni inibitori sono saltati. L'unica cosa che vogliamo entrambi é godere. Mi piace succhiargli il cazzo, sentirne il suo sapore. Il 69 é un numero fantastico. I nostri corpi sono sudati e questo agevola in parte, i nostri movimenti. Sto succhiando avidamente, quando il suo cazzo comincia a pulsare, ad ingrossarsi annunciandomi che sta arrivando l'orgasmo, che di lì a pochi secondi esplode nella mia bocca. Il primo schizzo mi colpisce in gola. Cerco di farlo uscire dalla mia bocca, ma i suoi 20 cm. fanno fatica a farlo. E così mi trovo costretto, per non soffocare, ad ingoiare tutta la sua sborra che copiosa, continua ad uscire a più mandate, fino a quando non si placa. Io sono frastornato. Ho il suo cazzo ormai moscio in bocca, mentre la sua, di bocca, continua instancabile a spompinarmi. La sua lingua, decide allora, di lasciare il mio uccello per andare ad esplorare nuovi lidi del mio corpo. La sento arrivare sul mio buchetto del culo, che subito si irrigidisce, rifiutando quell'intrusione, ma che finisce per accettarla, aprendosi ad un nuovo piacere. Mi inarco per il piacere, mentre Giorgio continua ad insalivarmi l'ano, arrivando ad entrarci dentro. Non capisco più niente. Com'é possibile che mi piaccia tanto? Sto facendo queste riflessioni, quando il suo dito medio, prende il posto della sua lingua e comincia ad entrare lentamente nel mio culo. La sua bocca é ritornata ad impossessarsi del mio cazzo ed é così che sono preso tra due fuochi. La sua bocca che continua a darmi piacere, unita al suo dito che me ne fa scoprire uno nuovo, quanto inaspettato. E' troppo. Il suo dito scivola facilmente all'interno del mio ano, mentre il mio cazzo comincia a vibrare scaricando tutto il mio piacere nella sua bocca. "Siii sto venendo. Cazzo che goduria..." Sono scosso da 5/6 spasmi corrispondenti agli schizzi che finiscono nella gola di Giorgio che senza mollare la presa ingoia avidamente. Sono stremato dal piacere ricevuto e crollo sul materasso. Giorgio, dopo aver finito di leccare il mio uccello si alza dal mio corpo e rigirandosi si avvicina a me posando la sua bocca sulla mia. Questa volta non giro la faccia ed apro le mie labbra per accogliere la sua lingua, che comincia a giocare con la mia, scambiandoci i rispettivi sapori del nostro sperma..................




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