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Troia di Roberto


di Procedus
03.03.2024    |    72    |    0 8.0
"Chiamò Gino dicendogli che mi doveva tenere fermo..."
Ricordo ancora,quando Gino mi insapono con il sapone da barba le mie parti intime,mentre ero sdraiato sul letto in modo che mi potesse depilare.
Sentire il rasoio che scorreva sulla mia pelle dei genitali e ricordo la freschezza che sentivo in quel momento.
Mi accarezzò le parti intime come se fossi in quel momento una donna.
Mi fece girare e insaponò anche i miei glutei,aprendoli e passò pure il rasoio sulla mia fica anale.
Sapendo che non vi era peluria.
Inizio a leccarmi con cura con la sua lingua,mentre eccitato cercavo di spingere per aprirlo meglio e sentire la sua lingua.
Mi esclamava che ero una troia.
Ma quanto mi presento al suo amico che andava a fargli dei lavoretti ,lo fece entrare in casa e mi fece girare su me stesso.
Ricordo la sua espressione!
Una vera troia.
Mi tocco con quelle mani ruvide mentre io nudo pronto a soddisfare le sue voglie.
Gino si congedo da noi mentre io rimasi con Roberto.
Mi fece rimanere in piedi immobile,mentre mi toccava e mi sfiorava facendomi eccitare.
Mi diede un colpo sui testicoli perché il mio uccello si stava muovendo.
Un forte dolore che mi venne di chiamarmi in avanti.
Devi rimanere fermo troia!
Sai che tanto questi non ti serviranno più,come il tuo uccello.
Sei solo una troia e hai solo la bocca e la tua fica anale .
Mi colpi nuovamente,cercando di rimanere eretto mentre il dolore si faceva sentire più forte.
Mi fece chiamare sulla tavola che era sulla stanza.
Mi mise un dito in bocca per poi infilarmelo in culo.
Sembrava un piccolo uccello da quanto aveva grande le dita.
Lo tolse e lo rimise sulla mia bocca per he lo dovevo inumidire meglio.
Per infilarlo di nuovo in culo
Sentire quel dito anche se i testicoli erano doloranti mi stava dando un certo eccitamento.
Solo quando tolse il dito dal culo mi venne diventi d me e appoggiando il suo enorme cazzo sopra la tavola e appoggiandolo davanti alla mis faccia,mi disse lecca troia.
Che dopo te lo infilo tuo in corpo.
Era un cazzo nero come lui.
Con una grossa cappella che iniziano c leccare, mentre mi colpiva i glutei per farmi godere.
Cercai di prendere in bocca la cappella,riuscendo a fatica.
Mi tirò verso di lui e mi afferrò la testa spingendola verso di lui.
Dai troia prendilo in bocca e fammelo indurire bene.
Rimasi senza fiato con quel cazzo enorme che folo la cappella riuscì a mettere in bocca.
Ma quando mi fece girare mi esclamò !
Lurida troia ora voglio vedere se con il tuo culo lo prendi tutto in culo.
No!!! Esclamai mi sfondi il culo!!!
Mi fede appoggiare di nuovo sulla tavola appoggiando la pancia sul tavolo e con le gambe ben aperte mi appoggio il suo cazzo enorme sul culo.
Mentre con una mano mi teneva la testa appoggiata al tavolo.
Senti entrare la sua cappella sul culo,facendola entrare dolcemente,ma quando inizio a infilare il suo enorme cazzo in culo esclamai No!!!!!!!
Cercando di liberarmi da Roberto e il suo cazzo.
Chiamò Gino dicendogli che mi doveva tenere fermo.
Esclamando sei una lurida troia e devi stare ferma .
No!!! Ha il cazzo troppo grosso mi sfonderà il culo!!!
Ricordo che mi colpi con uno schiaffo sulla faccia,per poi legarmi mani e piedi sul tavolo.
No!!!!!!!
Mi appoggio nuovamente la cappella sul culo e poi iniziò a inserire il duo cazzo sul mio culo.
Non potevo liberarmi ma cercavo di muovermi con il culo!
No!!!!!!!
Ma le mie grida sembravano eccitare Roberto.
Mi inserì tutto il suo cazzo in culo , mentre spasimavo dal dolore e dalla bocca sbavavo.
Mi esclamava solo rilassati vedi come lo prendi bene lurida troia.
Perso i sensi,non so quanto mi inculo in quella posizione.
Ma quando mi svegliai devo il culo aperto e lui che sorrideva davanti a me.
Ora sì che hai uns bella fica anale mi sussurrò.
Disse a Gino che mi doveva lasciare il quella posizione per farmi capire che io ero solo una troia e dovevo stare hai loro piaceri.
Gino mi inculò pure lui,ma in confronto non era niente..
Vidi Gino che. Inizio a corteggiare Roberto per fargli indurire di nuovo il cazzo.
Non posso molto tempo che iniziò a sottoponi hai fuori piaceri facendomi godere a voce alta.
Mentre mi infilava quel caxxo enormi in culo fino a sborrare dentro di me.
Come mi slegarono,andai in bagno pensando di andare d'intestino.
Ma era solo la forte dilatazione che mi dava il senso di andare d'intestino.
Mi sentivo una fica quando mi toccavo.
Rimasi qualche altro giorno e poi uscì definitivamente da quella abitazione.
Riprendendo la mia vita .

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