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Gay & Bisex

la stanza dove tutto è permesso


di executive_2005
04.03.2016    |    3.949    |    1 6.8
"Sento una mano che mi afferra l'uccello, ormai dritto e duro, cominciando un lento movimento..."
Il corridoio è lungo, buio, silenzioso. Sono completamente nudo, il cazzo penzolante, qualche brivido di freddo...
La porta giù in fondo è chiusa, e nessun rumore trapela.
La apro: davanti a me qualcosa di indescrivibile.
Entro nella stanza, illuminata fiocamente da una tenue luce rossastra, soffusa, e chiudo la porta dietro di me.
Quello che vedo mi sconvolge e mi eccita al contempo: decine di maschi di tutte le età, aggrovigliati ed ammucchiati, intenti in ogni genere di perversione. Un odore indescrivibile mi assale le narici: sudore, piscio, sperma, feci, tutto mischiato insieme, tanto da risultare addirittua piacevole.
Avanzo di pochi passi in quel girone dantesco; cammino a piedi nudi sul pavimento scivoloso, umido, e tiepido, e non fatico ad immaginare cosa sto calpestando.
L'atmosfera irreale cominca ad inebriarmi, e il cazzo muove timidamente qualche sussulto.
In qualità di "nuovo arrivato" vengo subito avvicinato dai più curiosi: un uomo di mezza età con un cazzo enorme mi guarda goloso, mentre si masturba come un forsennato. Accanto a lui un giovane rasato, il petto villoso dal quale colano f schizzi di sborra, evidente risultato di un felice pompino. Sento una mano che mi afferra l'uccello, ormai dritto e duro, cominciando un lento movimento. Mi lascio subito andare al piacere di quella sega inaspettata, ma la mia attenzione viene subito distolta da qualcosa che preme dietro di me: è un giovane, forse vent'anni, che mi sta accarezzando il culo, facendomi sentire la pressione del cazzo, duro e umido. Mi giro e lo guardo: sento che sto cedendo a quel surreale carosello, e acquisto consapevolezza del crollo di tutte le mie inibizioni. Gli lecco il viso e le labbra, le mie mani sono sui suoi fianchi e salgono fino ad incontrare le ascelle pelose e sudate. L'odore mi stordisce, e provo l'rrefrenabile voglia di tuffare la bocca ed il naso nell'incavo odoroso. Mi dedico alle sue ascelle con dedizione, mentre con la mano strofino la sua cappella umida e turgida. Mi chino giusto un istante prima della sua sborrata, che accolgo violenta ed abbondante in faccia, sul collo , sul petto. Una mano mi tira di lato: è l'uomo di mezza età, che reclama risolutamente quel dolce nettare appena schizzato, ed inizia a leccarselo con avidità dal mio corpo.
Si, ho voglia: tutto sembra essere possibile, nulla può essere considerato eccessivo.
Ho il cazzo durissimo, mi masturbo con vigore, ma voglio di più: mi allontano da quell'instancabile leccatore per unirmi ad un gruppetto di giovani maschi intenti a farsi sbocchinare da un giovane con i capelli lunghi, inginocchiato in mezzo a loro. E' grondante di quello che credo sia sborra e piscio, e con gli occhi socchiusi esegue con precisione gli ordini dei suoi padroni: sta sbocchinando un ragazzo, fa avanti e indietro con la testa fino a toccare i peli del pube col naso. Mi manca il fiato quando lo vedo allontanare la bocca estraendo un cazzo lungo almeno 20 cm. Gli occhi gli lacrimano, ma continua imperterrito, fino a quando un conato di vomito lo interrompe. Con poche manate energiche il suo improvvisato padrone gli scarica in faccia schizzi di sborra cremosa ed abbondante. Mi faccio avanti: voglio sborrare anch'io, e non tardo a completare l'opera riversandogli addosso il mio cremoso contributo. Alza lo sguardo e mi fissa, negli occhi un misto di rassegnazione e compiacimento: con le mani lo accarezzo, godendomi la strana sensazione della sborra calda. Sento assalirmi una diabolica euforia: mi passo le mani intrise di sborra sul viso, sui capelli, lubrifico il cazzo che non accenna a smosciarsi, gli infilo le dita in bocca, per poi leccarmele a mia volta sgocciolanti di saliva schiumosa.....non può essere: tutto sembra normale, nulla è eccessivo...sono come drogato.
Ho voglia di cazzo nel culo: mi chino per terra, strofinandomi su quel bagnato umido e viscido che mi sembra quanto di più normale ci possa essere. Mi metto a pecorina, inumidendomi il buco del culo con un dito, ancora intriso di sborra.
Sento quasi subto una strana sensazione: qualcosa di ruvido mi solletica il buco, in un altalenante va e vieni.
Un uomo dalla barba incolta si sta dedicando al mio sfintere, leccandolo con avidità. Poi improvvisamente il solletico cessa, lasciando il posto ad un dolore inaspettato e violento. Mi ha sbattuto il cazzo nel culo, ed ora mi sta stantuffando tenendomi strettamente si fianchi. Mentre ho il viso rivolto a terra, vedo la sagoma di due piedi, proprio davanti a me. La mia lingua vogliosa non sa resistere, ed inizio una appassionata leccata. Dietro di me il barbuto stallone continua a spingere, lamentandosi rumorosamente. Sento qualcosa sulla schiena: è il proprietario dei piedi che, forse per ringraziarmi del dovizioso pediluvio, mi sta ricompensando sborrando copiosamente su di me. Altri piedi si avvicinano, ma questa volta vedo piovere sul pavimento davanti a me filamentose schizzate di sborra, bianchissima, cremosa. Cedo inevitabilmente a tanta abbondanza strofinando le guance ed il viso su quel cremoso tappeto, sull'onda delle spinte, sempre più violente, del meraviglioso stallone che mi sta inculando senza pietà. Ancora una volta ogni inibizione o remora è caduta, e lecco con naturalezza tutta quella bontà, aspirandola con le labbra.
Le spinte si fanno più intense, ed un ruggito dietro di me annuncia l'inevitabile orgasmo. Sento un calore pervadermi, mentre quel trapano implacabile, ormai scarico, si allontana da me.
Resto seduto sul pavimento, ma subito il mio sguardo incrocia quello del maschio coi capelli lunghi, si, quello che si faceva sborrare in faccia. Gli sorrido, mi sorride: ci capiamo al volo..
Mi alzo e vado verso di lui, che si stende supino per terra. Mi accovaccio sopra di lui, col culo esattamente sulla sua faccia. Non ho bisogno di dire nulla: so che lo sta facendo. Mi rilasso, e sento il mio culo aprirsi e fare uscire la copiosa sborra frutto dell'inculata che mi ero goduta. Mi giro un attimo e ne ho la certezza: la bocca spalancata sotto al mio culo, sta bevendo docile tutta la sborra che pigramente mi cola via. La sua lingua mi pulisce bene il buco, sta facendo un buon lavoro. Mi giro, e lo vedo gustarsi l'inaspettato dessert, mentre mi guarda con gli occhi furbetti.
Ho il cazzo ancora duro, voglio sborrare ancora.
Il mio sguardo cade verso l'angolo in fondo alla stanza: è più buio, ed alcune sagome scure si accalcano.
Incuriosito, vado a vedere, e subito capisco. E un posto per intenditori: un uomo minuto è accovacciato nell'angolo, e si sta godendo la doccia di piscio che alcuni volenterosi gli stanno regalando. La prende in bocca, la sputa in alto, la lecca per terra. Sembra non desiderare altro. Qualcuno si masturba languidamente, scaricandogli addosso fiotti di sperma che viene lavato dal piscio. Qualcun'altro si lava l'uccello con la pisciata del compagno a fianco. Non ho riserve: mi faccio avanti e ostento il cazzo turgido davanti alla bocca di quell'uomo "latrina". Non perde tempo, ed inizia a spompinarmi con vigore, gorgogliando rumorosamente. A fianco a me, un anziano pingue e glabro si concentra, prende la mira, ed inizia a pisciare su di me e sul viso del mio spompinatore. E' una sensazione strana: il calore del liquido, e l'odore acre dell'urina mi eccitano ancora di più, e dopo poco, contraendomi, sborro copiosamente in bocca al mio servile sbocchinatore,esternando il mio godimento con rumorosi lamenti. Sono esausto, e trovo naturale sedermi nell'angolo accanto al mio benefattore, in un lago di piscio. Dopo essere stati in silenzio per un pò, si gira , mi guarda, e con un ghigno appena accennato......mi regala uno sputo salivoso e cremoso, che centra le mie labbra. Socchiudo voglioso la bocca, e risucchio lentamente gli schizzi schiumosi, pasteggiandoli in bocca. Beh, perchè non ricambiare il favore: con una mossa rapida facco mettere il mio compagno di giochi supino, aprendogli la bocca con le dita. Mi pongo sopra di lui e faccio colare lentamente un lungo filo di bava cremosa, che accoglie in bocca con golosità. Il cazzo mi si fa dritto ancora, ed inizio a menarmelo con la mano bagnata di piscio. La scena ha nel frattempo destato interesse, e mi accorgo che un piccolo pubblico di spettatori col cazzo in mano si sta godendo lo spettacolo.
E va bene: mi sdraio supino accanto a lui dando tacitamente il mio benestare ad una nuova sessione di giochi acquatici: ben presto anche io vengo lavato da getti di piscio caldo e schizzi di sborra cremosa, che uso come lubrificante per una lunga sega.
...................................................................................................................................improvvsamente, un suono conosciuto cattura la mia attenzione: è il suono della sveglia, che ogni mattina mi richiama all'ordine, e segna l'inizio di una nuova giornata di lavoro.
Apro gli occhi, confuso, incredulo: come spesso accade, i sogni notturni rimangono reali e palpabili solo per pochi minuti dopo il risveglio........più ci penso, più quel sogno incredibile impossibile e grottesco si sgretola e si smaterializza rapidamente...Dopo poco, solo un ricordo confuso, ed una strana sensazione...
Unica traccia, quel senso di umido appiccicoso e di bagnato, che conosco bene: mi alzo liberandomi dei boxer e vado in bagno, pervaso da uno strano languore..anche quello perfettamente riconoscibile: ...mi sa che oggi la doccia mattutina sarà particolarmente lunga.....
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