mario il ligure

ero in vacanza al mare. In liguria. L'avevo visto un paio di volte in spiaggia. Brizzolato. Sportivo. Costumino nero che segnava chiaramente le sue forme di maschio. Non so perché ma mi attirava. E tanto. Avrei voluto tanto parlargli, ma quando stavo per farlo, mi fermavo. Poi, una sera, lo incrocio sul lungomare. Ci guardiamo, ci sorridiamo e lui comincia a parlare con me come se ci conoscessimo da anni. Finiamo in un bar a prenderci un aperitivo. Parliamo del più e del meno. In maniera sciolta. Lui è di lì. Gli chiedo di posti carini di dove si può ammirare il mare dall'alto. Lui mi spiega dove e mi propone di portarmi. Come posso non accettare? Dopo una quindicina di minuti di auto e diversi tornanti ci troviamo soli. Lui ed io e il mare sotto di noi. Mi appoggio al muretto per ammirare il panorama. Lui, è dietro di me. Sento le sue dolci mani che mi cingono i fianchi. La sua bocca si appoggia sul mio collo. Mi lascio accarezzare dalle sue mani e dalla sua bocca. Poi, piano piano mi giro. Con la mia bocca cerco la sua bocca e poi la sua lingua. Ci baciano intensamente. Ci stringiamo l'uno contro l'altro. Una sensazione bellissima. Finiamo a casa sua. Ora i nostri corpi sono nudi. Ci tocchiamo, ci accarezziamo. Ci desideriamo. Con la mia lingua scendo ad esplorare il suo cazzo. Era come me lo immaginavo sotto il costumino nero: bello, liscio, profumato. Proporzionato al suo corpo. Un piacere immenso sentirlo nella mia bocca, sulla punta della mia lingua. Poi lui mi gira. Mi dice che in spiaggia, di nascosto, gli piaceva guardare il mio fondo schiena e che gli piaceva da morire. Me lo massaggia dolcemente. Prima con le sue mani poi con la sua lingua. Sento che piano piano le sue dita si avvicinano al mio buchino tutto eccitato. Me lo bagna ben bene. Lentamente. Poi sento il suo dito accarezzare il mio buchino. Lo sento piano piano premere. Eccolo entrare dolcemente. Lo muove con passione e dolcezza. Poi un secondo dito. Poi un terzo. Mi sta preparando per fare posto al suo cazzo. Non vedo l'ora di concedermi a lui. Mi sento pronto. Lo voglio sentire dentro di me. Era da giorni che lo sognavo. Mi gira. Mi mette sulla schiena. Mi divarica le gambe. Le appoggia alle sue spalle da bel maschio latino. Mi alza leggermente all'indietro. Sento la punta del suo cazzo farsi strada nel mio culo oramai pronto e dilatato dai suoi bei giochetti con dita e lubrificante. Eccolo. È entrato. È dentro tutto. Che bello. Come lo sento. Come si muove. È dolce e deciso nel contempo. È bellissimo. Mi fa sentire tutto suo. Cingo le mie gambe ai suoi fianchi. Voglio ancora le sue labbra sulle mie, la sua lingua nella mia bocca. Lo sento, dentro la mia bocca con la sua lingua sinuosa e nel contempo dentro il mio culo con il suo cazzo eccitato. È bellissimo: mario e quello che stiamon facendo. Ci sussuriamo parole dolci. Ci confidiamo che ci desideravamo da giorni a vicenda. Di quanto sognavamo questo momento d'amore tra noi. Ed ora eravamo qui uno contro l'altro a formare un corpo solo, un solo respiro, un solo ansimare. Continuammo per diverso tempo. Cambiando più volte posizione, ritmo, intensità. Fino a raggiungere in contemporanea l'orgasmo. La mia e la sua sborra riempirono il mio corpo. Il mio viso e il mio collo si coprirono del dolce e profumato seme di mario. Che sensazione fantastica sentirlo venire per me. Non persi nemmeno una gocciolina del suo caldo sperma. Me lo spalmai tutto sul mio viso e sui miei capezzoli eccitati dalle sue dita e dalla sua lingua. Passai il resto delle vacanze con mario. Più a letto che in spiaggia. Era più bello prendere il sole o il suo cazzo? Su questa domanda non avevo dubbi! Rividi mario altre volte. Poi, piano piano ci siamo persi di vista. Chissà cosa farà di bello? Un pò lo rimpiango e un pò mi manca il suo modo di fare l'amore, il suo modo di prendermi e di farmi sentire tutto suo.