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Achille e Janet la troia


di luigisva
18.02.2016    |    42.307    |    1 8.7
"Janet accortasi che Achille era anche lui in cucina, e non solo della presenza ma anche dello stato eccitativo, chiese aiuto per il cappuccio ed il suocero..."
Gianni si è concesso una settimana di riposo da i suoi impegni lavorativi ed insieme a Janet decidono di andare a trovare le rispettive famiglie che non vedeva da molto tempo, prima due giorni a casa di Janet e poi a casa di Gianni dove per pura coincidenza vi era anche il padre di lui che era rientrato da una delle sue lunghe trasferte lavorative in giro per il mondo. Accadde che una mattina sia la madre, per il suo lavoro in ufficio, che Gianni per un incombenza bancaria di un vecchio conto corrente erano usciti presto da casa lasciando a dormire i rispettivi compagni. Verso le 9 Janet scende in cucina per fare la colazione a base di cappuccio e fette biscottate burro e marmellata e mentre stava armeggiando con la macchina espresso per cercare di capire come fare per creare vapore per il cappuccio arriva anche Achille, uomo sui 63 anni alto circa un metro e ottanta fisico normale e anche se aveva avuto modo di avere poche occasioni di stare con Janet aveva sempre lodato la sua bellezza e complimentato con il figlio per avere una bella donna al suo fianco. Ma tornando in cucina , quando entra si trova di fronte uno spettacolo inaspettato e mozzafiato, trova Janet china ad armeggiare con la macchina del caffè con il suo babydoll azzurrino che copriva a malapena i glutei tondi e sodi con in mezzo il perizoma che si era infilato tra le labbra della figa depilata della nuora. Non rimase indifferente alla visione e la sua eccitazione si notava dal bozzo che iniziava a crescere sotto i pantaloncini del pigiama. Janet accortasi che Achille era anche lui in cucina, e non solo della presenza ma anche dello stato eccitativo, chiese aiuto per il cappuccio ed il suocero subito si avvicinò chinandosi come lei armeggiando con per fare la bevanda calda …. ma non pote di fare a meno di osservare i due seni a pera sodi e con i capezzoli già turgidi della sexy nuora. Bastò un incrocio di sguardi ed occhiate tra i due per lasciar stare ad armeggiare con il cappuccio e attrarsi un con l'altro in un sensuale abbraccio ed intreccio di lingue in un bacio interminabile. Poggiati al piano della cucina Achille aveva iniziato a toccare la nuora delicatamente stringendo i capezzoli turgidi tra le dita facendoli diventare sempre più duri mentre Janet saggiò la consistenza dell'erezione del suocero poggiandosi e strusciandosi con le chiappe sull'arnese . Achille continuava a baciarla sul collo e dietro i lobi delle orecchie e con le mani scese giù fino alla figa depilata e già bagnata con in mezzo alla labbra ancora il perizoma verde che indossava, si mise poggiato di fianco a lei e inizio a toccarla con la mano destra dopo aver tolto l'indumento intimo la sua figa bagnata e stimolando il clitoride tra due dita e con la mano sinistra si fece strada tra i glutei fino ad arrivare a giocare con la rosellina del culetto della nuora che diventava sempre più cedevole dopo che bagnava le dita degli umori che colavano dalla figa e tornava a stimolare ed entrare anche nell'ano diventato ricettivo alle carezze. Janet godeva sempre di più sotto i delicati movimenti delle dita del suocero si bagnava sempre di più con le secrezioni vaginali che iniziavano a colare lungo le cosce, e adesso anche lei aveva infilato la sua nmano nel calzoncino del pigiama del suocero e aveva afferrato il cazzo duro di dimensioni riguardevoli e più grandi di quelle del suo Gianni, lo strinse ed iniziò a segarlo lentamente godendo di quella presa in un su e giù ritmico e ogni tanto si fermava sulla cappella per umettarsi di quel liquido lubrificante naturale per far in modo che la sua mano scorresse delicatamente sull'asta dura del suocero. Achille a questo punto senza proferir parola le mise la mani sulle spalle e la nuora capì che doveva inginocchiarsi e prendere in bocca il cazzo duro che stava segando fino a poco prima, tirò via il pigiama e vide svettare il cazzo del suocero che iniziò a lambire con la punta della lingua infilandola nel forellino e intorno alla cappella e poi sempre di più in bocca con un lento su e giù da far resuscitare i morti. Dopo un paio di minuti di questo lento lavoro di bocca di Janet, il suocero mise le mani sulla testa della nuora e diete lui il ritmo al pompino in atto spingendo sempre più giù la testa per far entrare sempre più in fondo il cazzo duro nella bocca della “zoccola” questa è stata la prima parola dopo quasi 30 minuti di preliminari e bocchino … “ che nuora zoccola che ho basta fargli sentire quando è duro il cazzo che lei te lo prende in bocca”.... “succhia puttana è più grosso il mio o quello di mio figlio Gianni” …. “ apri tutta la bocca e prendilo tutto pompinara”. Dopo un po' Achille si fermo a dare il ritmo e profondità alla pompata della nuora e la fece alzare spostarono quasi tutto dal tavolo e fece salire Janet sul tavolo la fece distendere con il culetto sul bordo e lui si sedette di fronte a quella figa depilata grondante di umori che colavano adesso verso le chiappette e le disse di prendersi, dopo che le fece poggiare i piedi a due spalliere di sedie che si mise a fianco a modo di lettino ginecologico, le labbra della figa e di aprirla in modo che lui la potesse leccare a fondo e con la lingua raccogliere tutto il suo miele, di mordicchiare la clito stringendola tra i denti e suggere con le labbra. La punta della sua lingua spaziava dalla clito fino alla rosellina del buchetto che per l'eccitazione iniziava a pulsare anche lui favorendo la dilatazione e la penetrazione con la punta della lingua stessa. La nuora sotto i colpi della lingua si agitava e emetteva gemiti e gridolini di goduria fino a quando il suocero si alzo e le fece mettere la testa reclinata indietro sul bordo del tavolo si alzo e le mise il cazzo duro in bocca iniziando a scoparla in quel modo fino a far toccare le sue palle pelose alla faccia di Janet e che dopo il pompino con le mani sulla testa, si era quasi abituata a prenderlo tutto in bocca senza problemi di conati e con questa posizione della testa lo sentiva entrare tutto in gola facendola sussultare di spasmi di godimento allungata sul tavolo, la pompo per diversi minuti lentamente facendo godere sempre di più la nuora. Mentre la pompava in bocca si accorse che sul tavolo avevano tolto tutto dimenticandosi del piattino con i panetti di burro e gli fecero venire l'ispirazione per due cose che avrebbe voluto fare a Federica la moglie ma era sempre rimasta una fantasia, ma in questa occasione quello che è stato per una vita una fantasia adesso aveva modo di metterla in pratica sulla nuora vogliosa e troia . Fece mettere Janet a pecorina sul tavolo con le spalle basse sul legno in modo che lei stessa poteva tenersi le chiappe sode divaricate e prese uno di quei piccoli panetti di burro lo scartò, anche se non servivano forse per quando era bagnata di secrezioni la figa della nuora, e siccome era diventato cremoso iniziò a spalmarlo vicino al buchetto e alla figa e con le dita penetrava sempre di più i due buchi resi cedevoli dell'eccitazione e dall'unto del burro e si dedicò prima alla figa e con poco tempo passo da un dito a introdurre tutti e cinque a mo di cuneo fino alle nocche della mano poi un po di tempo per far abituare e cedere i tessuti carnosi fino al momento che con le contrazioni che sentiva arrivare dall'interno della figa capì che era il momento di approfondire l'introduzione della mano.... ma il via lo diede anzi lo chiese la nuora “ spingi quella mano dentro la mia figa fottutissimo suocero maiale” …. “ spingila bene dentro massaggiala bene che poi voglio il tuo cazzo duro al posto della mano” …. “ è quasi un ora che mi stai facendo godere come solo in pochi lo hanno fatto e certamente non è stato tuo figlio..” . Achille con un lento e saggio andirivieni faceva godere quella troia della nuora poi per aumentare la dose infilò due dita nel culo che si contraeva come quando un pesce boccheggia, e piegate un po in giù le dita inizio e stimolare il tessuto del perineo dando delle sensazioni e stimoli talmente forti che la nuora iniziò a gridare frasi sconnesse “ mi stai facendo morire Achille sono un fremito ed un lago “.... “ voglio che mi scopi e mi inculi sono pronta “. scese dal tavolo ma per via dei gia molteplici orgasmi continui che aveva avuto e della penetrazione con la mano le sue gambe vacillavano allora il suocero la fece poggiare a pecorina al tavolo con i capezzoli duri che sfregavano il legno e lui da dietro con il suo cazzo duro inizia a penetrarla ritmicamente colpi lenti e poi dopo un po più energici si alterno figa e culo Janet godeva da matta dai colpi di cazzo che riceveva in culo e figa e si reggeva con le mani salda al tavolo ma leggermente sollevata per far si che i capezzoli duri strusciassero sul tavolo dandole maggiori stimoli per godere sempre di più... “ sfondami la figa ed il culo riempimi di cazzo suocero porco e bastardo... mi stai facendo morire di goduria “... “ peccato che siamo soli avrei voluto un altro cazzo duro … tanti cazzi duri”. Le rivengono in mente tutte quelle volte che aveva scopato con più uomini ( vedi altri racconti ) dove in due o in tre le avevano riempito tutti i buchi di cazzo duro, e Achille suocero porco e premuroso per dare piacere alla nuora si stacco un attimo e prese dal frigo un bel cetriolo olandese lo lavò e dopo una bella spalmata di burro, anche se non c'era bisogno, lo mise tutto dentro la figa della nuora mentre lui continuava ad incularlo con ritmo sostenuto . Il cetriolo andava anche lui dentro e fuori da quella figa grondante di liquidi che inesorabilmente , dovuto alla posizione di pecorina poggiata al tavolo, colavano lungo le cosce della troia in calore ed aveva goduto tanto ma non le bastava mai però il suocero aveva un limite, si che andava a volte piano e a volte ci dava dentro ma disse alla nuora che stava per godere e lei per non farsi mancare nulla si staccò da lui si inginocchio, tenendosi ben inserito dentro in figa il lungo cetriolo olandese, e volle che le sborrasse in bocca continuando a segarlo e a prenderlo tutto in bocca senza che il suocero le premesse la testa lei lo imboccava tutto e quando senti che stava per sborrare aprì la bocca e accolse tutto quel liquido con molta gioia per poi berlo tutto succhiò e ripulì la cappella violacea osservando gli spasmi di piacere del suocero con quegli occhioni da cerbiatta. I due si ricomposero si scambiarono qualche bacio e fecero colazione augurandosi che nei prossimi giorni di permanenza di Gianni e Janet presso la casa del suocero possa accadere che rimanendo soli ci sia la possibilità di farsi un'altra magnifica scopata...

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