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La figlia spiona - Giorno 1


di prime85
01.03.2024    |    700    |    0 8.9
"Qualche sguardo, due moine, il vestito giusto e via..."
Ormai sono otto anni che convivo con Sara, la mia compagna, e sua figlia Giulia, avuta da un matrimonio precedente. Le amo alla follia e anche se Giulia non è mia figlia naturale, mi considera praticamente suo padre. D’altronde l’ho praticamente cresciuta, mi sono trasferito con loro che Giulia aveva dieci anni e ora, beh è cresciuta, e molto bene. Con Sara le cose vanno alla grande, praticamente scopiamo ogni sera, a volte anche il pomeriggio!
Sara è una forza della natura, sempre vogliosa e in cerca di nuovi giochi da fare. Ha un fisico di tutto rispetto e ogni volta che la vedo uscire dalla doccia mi si indurisce. Che posso farci, mi piace la fica!

Il problema è che da un paio di anni provo la stessa sensazione per Giulia. È giovane e bellissima, anche più della madre ad essere sincero, con la spensieratezza della gioventù ma anche la sicurezza di una che sa che produce un certo effetto agli uomini. Ha perso la verginità da tempo e sembra conoscere bene i punti deboli di noi maschi. Qualche sguardo, due moine, il vestito giusto e via. Ammetto che il pensiero di lei che si fa scopare mi arrapa da morire. Immagino quel culetto sodo saltare sui cazzi, quelle tettine che ballano a colpi di bacino…

Giulia è oggettivamente bella. Bionda, occhi verdi chiari, magra, slanciata e soda. Noto come tutti gli uomini la guardano quando usciamo tutti e tre, ma è normale. Confesso che anche a me l’occhio cade sulle sue forme sode, ultimamente anche spesso. La mattina, quando non scopo con la madre, mi capita di segarmi immaginando il mio cazzo dentro la sua piccola bocca calda e giovane, e dopo averlo fatto, la sera sono ancora più arrapato e mi sbatto la madre come non mai.

Periodicamente, Sara deve partire per una settimana causa lavoro, dal lunedì alla domenica, lasciando me e Giulia da soli. Finora abbiamo passato le sere perlopiù a guardare serie tv, quando lei non usciva con gli amici, ma le cose sarebbero andate diversamente questa volta.
Salutiamo Sara in aeroporto e ci avviamo in auto per tornare a casa. Durante il tragitto parliamo della sua vita sentimentale, lei è molto aperta a raccontarmi le sue storie.

“Sai Luca, mi sono lasciata con Matteo.”
“Ma come, era l’amore della tua vita! Che ha combinato?”
“Ma no, è che mi annoia, non facciamo niente di che e poi soprattutto non ha il c…”
Si interrompe di botto. La mia mente perversa finisce da sola la frase: -Non ha il cazzo grosso- è quello che penso. Lei sembra arrossire, forse la mia idea era corretta e l’ha lasciato perché non la fa godere come si deve. Poi guardando verso il finestrino, a bassa voce dice:
“È che non ha il cazzo come il tuo.”
Questa risposta mi sorprende, potevo immaginare che Matteo non la facesse godere a letto, ma non mi aspettavo di certo un paragone!
“Che intendi con ‘come il mio’?”
“Eh Luca, che non ha il cazzo come il tuo! Che vuol dire secondo te?”
“Scusa e te che ne sai?”
“Beh vi sento scopare ogni notte da quando sono piccola, secondo te non vi ho mai spiati?”
A sentire quella frase il cazzo comincia a indurirsi. L’idea che la figlia della mia compagna ci spii mentre scopiamo mi fa impazzire.
“Ah quindi ci hai intravisti fare quelle cose…”
“Intravisti? Ho visto tutto! Secondo te da chi ho imparato?” Dice lei mentre lascia andare una risata. La timidezza sembra svanita e colgo l’occasione per indagare.

“Ah credi di essere brava quindi?”
“Certo, sono anni che vi vedo, ho imparato molto!”
“E cosa hai imparato?”
“Eeeh tante cose belle!” Ci lasciamo andare in una risata.
“Giulia, però io cosa c’entro? Matteo è giovane ma deve imparare no?”
“Non è che lui non è come te, è che non è te!”
“Che intendi?” Provo a tirarle fuori tutto.
“Dico che è da quando vi spiavo che voglio provare il tuo… capito?”
“Ah capito. Ma saresti in grado?” Mantengo sempre un tono leggero e scherzoso.
“Ho visto mamma, ma sono brava anche io eh!”
“Allora dovrai dimostrarlo!”
“Ma mamma non deve sapere nulla!”
“Ma certo che no!”

Intanto si è fatta sera, arriviamo a casa, entriamo, poso le chiavi e lei corre in bagno.
“Arrivo subito eh!”
“Ok ok!”
Mi metto sul divano e comincio a pensare. Sto veramente per scoparmi Giulia?
Esce dal bagno poco dopo completamente nuda e si mette davanti a me.
“Ci ho messo poco, visto? Allora che facciamo?”
“Devi dirmelo tu, cosa ti piacerebbe?”
“Mettimelo in bocca.”

Quelle parole suonano divinamente dette da lei completamente nuda davanti a me. Mi alzo e mi spoglio nudo anche io. Il cazzo già duro che svetta verso di lei.
“Siamo più comodi no?” Le dico.
Lei non risponde, mi fissa il cazzo con un leggero sorriso, poi si inginocchia e senza usare le mani se lo ficca in bocca, alzando lo sguardo verso di me. La sua bocca è perfetta e la sua tecnica migliore di quella della madre. Si stacca un attimo dal cazzo e mi dice:
“Poi mi dici chi è più brava.” Subito dopo torna a leccare la cappella.
Non resisto, mi stacco dalla sua bocca e la butto sul divano. La metto a pecora e comincio a strusciare il cazzo sulla superficie della sua fichetta.
“Adoro quando lo fai con mamma, però adesso mettilo dentro!”
A sentire quelle parole la impalo all’istante. Lei lancia un grido di piacere mai sentito prima dalla sua bocca. Comincio lentamente a spingere e a tirarmi indietro, scopandola piano.
“Sicura che reggi i ritmi di mamma?”
“Ti prego sfondami come fai con lei! Voglio sentirlo veramente!”

La visione di quel culetto è senza precedenti, perfetto e sodo. A questo punto è giunto il momento di farglielo sentire come con la madre. Afferro i suoi fianchi e comincio a dare affondi decisi e veloci, il cazzo esce fino alla cappella e rientra a velocità costante mentre afferro quel culo sbattendolo sul mio bacino.
“Oddio sì finalmente cazzo, fammi sentire!” Lei urla. Forte.
Esco da quella fica bagnatissima per spezzare il ritmo. Lei si volta e si mette a pancia in su.
“Non vuoi vedere le mie tette mentre mi scopi con quell’affare?”
Io annuisco e senza dire una parola afferro le sue cosce e lo infilo di nuovo dentro, sempre allo stesso ritmo dentro e fuori. La sua espressione è impagabile, vederla godere grazie al mio cazzo è stupendo, la amo alla follia. Le tettine che ballano al mio ritmo sono ipnotiche. Mentre mi fissa negli occhi mi dice:
“Ho visto che scopavi bene, ma sentirlo dentro è un’altra cosa!”
Non proferisco parola, sono troppo impegnato a far godere quella fichetta. Si sente che è giovane, i suoi umori mi hanno completamente bagnato anche le palle.
“Luca, chi ti piace scopare di più? Dimmelo” Gridava mentre prendeva la mia asta.
“Te amore, te sei lamia fighetta!” Dico senza fermarmi.
“Sborrami sulla pancia come fai con mamma!”
Annuisco, tiro fuori il cazzo dalla fica e glielo metto davanti. Lei sa cosa voglio e comincia a segarlo.
“Sborrami Luca!”

Finalmente la inondo, una sborrata epica che le arriva sulla pancia, sulle tette e anche in viso per quanta ne ho fatta. Lei ride mentre riceve il mio seme, felicissima.
“Amore, sarò sincero, ci hai spiati proprio bene!”
“E non mi hai fatto neanche stare sopra! Lì sono brava eh!”
“Ah si? Allora proveremo!” Rispondo ridendo.
“Domani sera?”
“Andata!”

Non vedo l’ora arrivi domani!
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