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Tre amici - Parte I


di prime85
24.02.2024    |    6.229    |    1 9.9
"Marco annuì mentre aveva una mia palla in bocca, subito si tolse da lì e cominciò a leccarmi l’asta del cazzo fino ad arrivare alla cappella, per poi..."
Mentre salii in autobus pensai che era la prima volta che incontravo una coppia. Certo, ho avuto le mie esperienze in passato con due ragazze, ma mai con la presenza di un altro uomo, oltretutto guardone. Solo l’idea di penetrare una donna in presenza del marito mi mandava fuori di testa. Al solo pensiero mi si indurì ed era un problema soprattutto in pubblico come ora. Per fortuna trovai un posto a sedere così da poter nascondere meglio l’erezione.

Furono loro a farsi avanti per primi. Li incontrai in un locale e bevemmo insieme tutta la sera e alla fine scambiammo i contatti. Marco e Lara erano due persone simpaticissime e spigliate, entrambi di 30 anni, come me. Lui era un tipo alto un metro e novanta, atletico, capelli neri corti e barba curata. Lei alta un metro e sessanta, capelli neri lunghi e un fisico statuario con un fondoschiena sodo e seno piccolo. Pochi giorni fa mi confessarono al telefono che sono una coppia cuckold e questo mi aveva subito fatto capire che gli interessavo. Infatti poco dopo mi invitarono a casa loro per passare un pomeriggio insieme. Accettai senza pensarci.

Scesi dall’autobus e mi recai al loro appartamento, suonai e mi aprirono immediatamente. Giunto davanti alla porta mi aprì Marco, già completamente nudo. Non riuscii a trattenere una risata.
“Caspita Marco, stai già così?”
“È un problema?”
“Ma no ti pare!”
Come immaginavo, Marco aveva un corpo scolpito ma il suo pene era abbastanza piccolo a riposo. Mi portò in salone dove c’era anche Lara, ancora completamente vestita con un paio di jeans e una canottiera attillata che le evidenziava i piccoli capezzoli già turgidi.
“Lara, lui gira sempre così dentro casa?” Le dissi.
“Solo quando lo voglio io” Rispose ridendo.

Ci mettemmo tutti a ridere, si era già formato un bel clima rilassato. Marco andò a prendere qualcosa da bere mentre io e Lara parlavamo del più e del meno. Lui tornò con solo due bicchieri di vino bianco e ce li porse. Presi il mio ma lei no. Poi Lara disse:
“Marco devi prima fare quella cosa”
Lui annuì e davanti a me introdusse il suo pene dentro il bicchiere di lei, lo agitò per un po’ e poi glielo porse. Lei sorridendo prese il bicchiere e cominciò a succhiare il suo pene per ripulirlo dal vino. L’espressione di Marco era di pura estasi, ma potevo ben immaginare. Io mi godetti la scena mentre sorseggiavo il mio bicchiere. Agivano come se fosse la cosa più normale del mondo, senza malizia o vergogna e già sentivo che il mio cazzo cominciava a risvegliarsi.
“Immagino così abbia un sapore diverso, lo preferisci?” Dissi a lei.
“Beh sono due cose che mi piacciono, il vino e il cazzo” Rispose lei avvicinandosi a me, sedendomi di fianco.
“Ho notato, cos’altro ti piace?”
“I cazzi più grossi di quello…” Disse indicando il pene di Marco che intanto era diventato duro. In effetti non raggiungeva i sette centimetri da turgido.
“In effetti…” Risposi.
“Suppongo che te stai messo meglio” Disse lei posando il bicchiere sul tavolino e accarezzandomi una gamba.
“Penso che lo scoprirai molto presto”
“Lo spero!”

Posai anche io il bicchiere e quando mi voltai verso di lei, cominciò a pomiciarmi con veemenza mentre la sua mano passò dalla mia gamba al mio pacco. In tutto questo Marco si era seduto a gambe aperte a segarsi guardandoci, senza dire una parola mentre la mano di lei palpava il mio pacco ormai quasi completamente duro.
“Mi sa che qualcuno qui vuole conoscermi meglio” Disse lei staccando le sue labbra dalle mie.
“Lasciami fare le presentazioni allora”
Tolsi la sua mano dal mio pacco e calai giù di botto i pantaloni e le mutande, così che la mia erezione potesse essere vista bene da entrambi.
“Porca troia che bestia!” Disse lei meravigliata dalla mia dotazione. Il mio pene era praticamente più del doppio di quello di Marco e non era neanche ancora durissimo. Lui continuò imperterrito a segarsi guardando il mio arnese. Lara non ci pensò due volte e lo prese subito in mano, segandolo lentamente con due mani.
“Se lo prendo con due mani la cappella rimane ancora fuori!” Disse lei verso di Marco che in silenzio continuava a segare quel piccolo pene che si ritrovava. Ormai ero diventato bello duro grazie alla sega a due mani di lei che ne approfittò per far colare la sua saliva sulla mia cappella gonfia. Mentre la saliva colava dalle sue labbra presi l’iniziativa, la afferrai per i capelli e la spinsi verso il mio cazzo per farglielo sentire in bocca. Alla mia presa lei gemette di piacere e cominciò a succhiare la cappella mentre continuava a segarlo, stavolta con una mano, per arrivare più in profondità. Mentre me lo prendeva in bocca lo sguardo di lei era rivolto verso Marco che assisteva a tutta la scena.
“Questi sono i cazzi che preferisco, quelli che mi riempiono la bocca” Disse Lara mentre il suo sguardo fissava la mia asta.
“Riempiono solo quella o anche altro?” Le risposi.
“Vorrei anche altro sinceramente!”

E mentre disse questa frase smise di segarmi, si alzò e mise il suo culo perfetto davanti a me, mentre guardava Marco. Abbassò lentamente i jeans così che io potessi ammirare la rotondità delle sue natiche incorniciate da un perizoma nero. Mentre lei era chinata in avanti, col suo culo a 5 centimetri dal mio viso, le afferrai il perizoma e lo abbassai con violenza, sentendo il respiro di Lara che si faceva sempre più veloce. Ora la sua fica e il buco del suo culo erano davanti a me. L’odore che emanavano era quello del paradiso, la sua fica rasata era impreziosita da un piccolo neo sulle grandi labbra. Le afferrai i fianchi con le mie mani, fiondai la mia lingua sul buco del culo e lei lascò andare un piccolo grido di piacere.
“Ha messo la lingua nel culo!” Disse lei a Marco che aveva aumentato il ritmo della sua sega.
Il mio cazzo ormai era durissimo e con una mano comincia a segarmelo anche io, mentre la mia lingua dal culo scivolò sulla sua fica, assaporando il sapore del suo buco.
“Oddio ora l’ha messa in fica!” Disse Lara ormai completamente bagnata.

Sentii i suoi umori che mi arrivavano in gola, era un vero lago lì sotto. Poi di botto allontanò il suo bacino dalla mia lingua, si alzò e si sfilò perizoma e pantaloni del tutto. La mia visione di lei da dietro che si metteva comoda mi fece capire cosa voleva. Era il momento di farglielo sentire dentro. Sempre rivolta verso Marco, con le spalle verso di me ancora seduto, allargò le gambe, sputò su una mano e sparse la sua saliva sulla fica già umidissima. Poi afferrò il mio cazzo e si abbassò lentamente, direzionandolo verso il suo buco umido di saliva e umori. Abbassandosi, fece entrare tutta la cappella dentro e si fermò, gemendo e ansimando già solo con quella dentro. Dopo un attimo appoggiò le mani sul divano dove ero seduto e se lo infilò dentro fino a metà metà stavolta. Lanciai un gemito di piacere all’unisono con lei, mentre Marco sembrava sul punto di schizzare, fissando il mio cazzo entrare nella fica della sua compagna.
“Così è entrato a metà e già basterebbe” Disse Lara ansimando.
“Voglio che lo prendi tutto” Dissi io.
“Fino a dove?”
“Fino alle palle”

Sembrava prendesse la rincorsa, Lo tirò tutto fuori, lo riprese in mano e mirò la cappella sul suo buco appoggiandola solamente. Si mise comoda appoggiando bene le sue mai ai lati, poi con una botta secca di bacino se lo infilò tutto insieme fino alle mie palle. Io non avevo parole, la sua espressione era impagabile, con gli occhi rivolti verso il mio cazzo ormai scomparso dentro di lei e la bocca aperta. Rimase ferma col cazzo tutto dentro per qualche secondo, poi comincio a muoversi su e giù, scopando il mio cazzone finalmente meritato. La sentivo strettissima, evidentemente non era abituata alle mie dimensioni. I suoi gemiti erano sempre più forti, all’unisono con i miei. Marco fissava ormai da minuti il mio cazzo che scopava la sua donna come lui non avrebbe mai potuto fare. Cominciai anche io a muovermi di più, facendolo uscire fino alla cappella e rientrare più forte fino alle palle, ancora e ancora, con lei ormai ferma a prendersi quelle botte di cazzo che non aveva mai avuto. A quella visione Marco cominciò a godere più forte fino a schizzare potentemente sul suo petto.
“Bravo, ce l’hai fatta a sborrare eh!” Disse Lara verso di lui mentre io mi davo da fare per farle sentire un cazzo vero dentro.
“Vuoi anche la mia?” Le chiesi.
“Vienimi dentro, voglio sentirla colare”

Non me lo feci ripetere due volte, cominciai a spingere più del solito, stantuffando quella fica che forse per la prima volta provava quelle sensazioni. Le sue grida ormai incontrollabili mi fecero perdere la testa e gridando la sborrai dentro ma non a fondo, solo con la cappella dentro di lei. Così che possa sentire la colata su di lei.
Appena lo tirai fuori, lei si accasciò sopra di me, la mia sborra le colava dalla fica e finiva anche sul mio cazzo e sulle palle. Eravamo entrambi col fiatone, lei sopra di me e i nostri sessi vicini, ancora umidi e ricoperti della mia sborra. A quel punto Marco si alzò, venne verso di noi, si inginocchiò davanti ai nostri genitali e cominciò a leccare tutto il mio sperma dalla fica della sua compagna. Lei continuò a gemere sentendo la lingua di lui che la ripuliva dal mio seme.
“Non hai ancora finito” Disse lei a Marco.
Lui annuì senza dire parola e cominciò a leccare la mia sborra anche dalle mie palle. Lei non trattenne una risata nel vedere la mia espressione di piacere a quel gesto.
Lei si tolse da sopra di me, sedendosi al mio fianco. Rimasi così a gambe aperte, con Marco che mi leccava le palle dalla mia stessa sborra.
“Devi ripulire tutto eh!” Disse ancora lei, mentre cominciava a baciarmi il collo.
Marco annuì mentre aveva una mia palla in bocca, subito si tolse da lì e cominciò a leccarmi l’asta del cazzo fino ad arrivare alla cappella, per poi prendermelo tutto in bocca, succhiandolo con avidità. Io ero in estasi, mentre lui me lo succhiava da moscio e lei cominciava a ficcarmi la sua lingua in bocca.
Una volta ripulito tutto lei si staccò dalla mia bocca, Marco si alzò, baciò sulle labbra Lara e si sedette a fianco di lei.

Tirai un lungo sospiro.
“Beh, quando ci rivediamo?” Dissi ridendo.
I due si misero a ridere e lei disse:
“La prossima volta vengo solo io da te con Marco in videochiamata, che ne dici?”
“Perfetto, ma poi chi la pulisce la sborra?”
“Ah ci penso io!” Disse Lara ridendo.
“Nulla da ridire!” Risposi.
Mi rivestii, salutai i due e tornai a casa.

La sera stessa Lara mi mandò un messaggio con scritto:
“Passo da te ora?”
“Ti aspetto” Risposi.
Stavolta saremo solo noi, con lui che ci guarda da casa…
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