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Quel maledetto incontro con Greta (prima parte)


di Animaerrante
10.02.2015    |    24.481    |    9 9.7
"Io ho fatto lo stesso, guardando quei capezzoli premere contro la stoffa del reggiseno bordeaux..."
"Piove? Hai i capelli bagnati.."
"Sì, un diluvio". Si è mordicchiata un labbro e mi ha fissata (pareva timida). "Hai il top tutto bagnato, è sexy..molto.......".
Questa è una confessione del mio primo "incontro" con un'altra donna. Si chiamava Greta, aveva un fascino ambiguo e girava anche con dei ragazzi, ma soprattutto con ragazze.
Visto come va la vita in università.. l'avevo notata mentre, in reggiseno e slip, parlava al cellulare appoggiata allo stipite della porta di camera sua.
Passavo lungo il corridoio e lei ha sorriso.. io ho fatto lo stesso, guardando quei capezzoli premere contro la stoffa del reggiseno bordeaux. Ma tanto io stavo con Luca (un po' sì, un po' no, per la verità) e comunque non ero gay, né avevo avuto incontri lesbo fino ad allora.
Qualche giorno più tardi Greta mi ha fermato al bar..
"Hai i capelli asciutti, adesso". Ha fatto un passo indietro e mi ha squadrata.
"Perché non fai un salto in camera mia? Potrei lavarti la testa e sistemarti un po' quei capelli tutti arruffati..". Non fosse stato per quelle labbra lascive, avrei pensato a un invito innocente, ma stavolta erano i miei capezzoli ad inturgidirsi.
Mi ha fatto sedere su una sedia con la testa inclinata all'indietro nel lavandino. Incombeva su di me, mentre riempiva una bottiglia di acqua tiepida.
"Scusa", ha chiesto, "puoi aprire un po' le gambe?" e ha appoggiato il ginocchio sul bordo della sedia. Le sue tette sfioravano il mio viso. "Ecco, così va meglio. Riesco a vedere quello che faccio", ha detto fissandomi negli occhi e, abbassando volutamente lo sguardo fino alle mie tette. Il reggiseno non ce l'avevo.
Per un attimo ho pensato di posare le labbra sui suoi capezzoli, di succhiarli. Mi stavo eccitando! Anzi, ero bagnata.
(Una donna sa flirtare, manipolare e sedurre come e meglio di un uomo).
Ha versato sui capelli l'acqua, poi lo shampoo, senza dire una parola. Ha iniziato a massaggiarmi la testa fino alla nuca. Ha preso un'altra bottiglia di acqua e me l'ha versata, apposta, sulle spalle e sul petto. Poi, piano piano, ancora un po' sui capezzoli. Ero completamente bagnata là sotto, lo sentivo. Volevo le sue dita sul mio seno e baciare il suo.
(Strano, stavolta era una donna a cui volevo mettere le mani addosso).
Non ho avuto nemmeno il tempo di pensarci: lei, sorridendo, ha di nuovo riempito la bottiglia e me l'ha versata sulla pancia, sugli slip.
"Oooops!", un sussurro così scontato, ma ha funzionato. Ero fradicia e sedotta.
Mi ha portato verso la doccia e mi ha consigliato di togliere i vestiti. Intanto restava lì, sulla porta, a guardarmi.
"Hai detto che potevo lavarti i capelli..", ha bisbigliato. "Meglio se finisci", ho risposto.
Quando è entrata anche lei, ho notato che le sue tette erano più grandi di quanto mi aspettassi. Ha iniziato a strusciare sul mio sedere l'inguine completamente depilato (solo per mettermi lo shampoo, ovvio).
"Sei bagnata?", ha chiesto mentre iniziava ad accarezzarmi il seno.
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