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31 - Con 6 al Valentino


di Membro VIP di Annunci69.it stinf
27.01.2022    |    8.680    |    22 9.7
"_ “Stai pure così mi fai compagnia”..."
CAPITOLO 31

Dopo un paio di mesi e dopo tanti tentennamenti sono tornata al Valentino per un’altra pazza serata, e invece di andare al parcheggio dei vigili ho attraversato il ponte Isabella e mi sono parcheggiata al Borgo medievale vicino al ristorante San Giorgio, lì c’è un piccolo parcheggio e appena sopra di fianco alle mura del borgo uno spiazzo circondato da siepi abbastanza alte e alcune panchine, un posticino appartato per coppiette e guardoni. C’era ancora gente in giro e il ristorante stava chiudendo, sono scesa dalla macchina e mi sono seduta su di un muricciolo lì davanti, sono passate alcune coppie e un paio di uomini ma nessuno mi ha degnato di uno sguardo, io come al solito indossavo una larga gonna abbastanza corta e una camicetta e sotto niente.

Per ingannare il tempo mi sono accesa una sigaretta, poi una macchina con due persone a bordo ha parcheggiato vicino alla mia, io ero seduta a pochi metri un po’ più in alto rispetto a loro, questi sono rimasti in macchina e si sono messi a guardarmi. Il ristorante ha chiuso e i tre uomini che sono usciti hanno preso le macchine e se ne sono andati, nel piccolo parcheggio c’era solo la mia auto e quella con i due, mi sono accesa un’altra sigaretta e girandomi verso la borsetta che era appoggiata sul muretto ho fatto in modo che la gonna mi scoprisse una bella porzione di coscia, avevo voglia, il sangue mi ribolliva dentro e l’adrenalina aumentava.

Uno di quelli che erano in macchina è sceso, era un ragazzo sui 30 anni abbastanza carino, mi si è avvicinato con una sigaretta in mano.
_ “Mi fai accendere”.
Io gli ho porto l’accendino e lui si è acceso una sigaretta.
_ “Cosa fai qui da sola a quest’ora”.
_ “Avevo un appuntamento con un amico ma a quanto pare mi ha dato buca”.
_ “Allora non ti dispiace se sto qui a fumare vicino a te”.
_ “Stai pure così mi fai compagnia”.

Il discorso è continuato su cose futili, il ragazzo mi piaceva e la voglia di cazzo dentro di me aumentava, ho fatto in modo che la gonna mi scoprisse ancora di più le cosce e lui ha iniziato a fare dei complimenti sulle mie bella gambe poi con noncuranza mi ha appoggiato una mano sulla coscia, io l’ho lasciato fare e lui ha preso coraggio e mi ha accarezzata, io a questo punto ho allargato di più le gambe e lui in un attimo mi ha infilato la mano e mi ha toccato la figa, le ho allargate del tutto lasciandolo fare e le dita si sono intrufolate tra le labbra della mia vagina che era già piena di umori e vogliosa. E’ sceso dalla macchina anche l’altro, un 40 enne bello robusto e si è avvicinato a noi.

Anche lui mi ha toccato la figa e mi ha sbottonato un paio di bottoni della camicetta e ha preso in mano una tetta, nel frattempo poco distante è passata una coppia.
_ “Basta ragazzi non vedete che passa gente”.
_ “Vieni con noi in macchina andiamo da qualche parte”.
_ “No adesso vado a casa”.
_ “Hai tutta la figa bagnata, lì sopra c’è una panchina, se vieni te la lecco”.

La voglia era tanta e irrefrenabile, mi sono alzata e li ho seguiti, d'altronde ero andata lì per fare sesso, alla fine del muricciolo c’era una scalinata che portava su al piccolo spiazzo, arrivati mi sono seduta su una panchina e il più giovane si è inginocchiato davanti a me e mi ha alzato la gonna, io ho sporto il bacino in avanti, lui mi ha alzato una gamba appoggiandosela su una spalla e si è messo a leccarmi la figa. L’altro si è abbassato i pantaloni e si è avvicinato, aveva un cazzo piccolino e corto, quando è stato attaccato a me mi sono girata e l’ho preso in bocca, lui mi ha preso un capezzolo tra le dita e me lo ha strizzato, mentre il suo amico dopo avermi leccata per bene si è dedicato al mio clitoride, ho iniziato a godere e dopo poco ho raggiunto l’orgasmo.

Il più giovane mi ha poi fatto inginocchiare sulla panchina, si è messo il preservativo e senza tanti complimenti mi ha infilato il cazzo in figa, ho sussultato dal piacere, mentre l’altro mi si è nuovamente parato davanti e io ho ripreso il piccolo cazzo in bocca. Il cazzo che avevo in figa era di tutto rispetto e io ho quasi subito raggiunto un altro orgasmo, l’altro mi teneva la testa con le mani e mi spingeva il cazzo in bocca, non vedevo cosa succedeva attorno a me poi qualcuno mi ha toccato una tetta e pizzicato il capezzolo, non mi ero accorta che ne era arrivato un altro. Quello a cui facevo una pompa mi ha bloccato la testa con le mani e mi ha scopata in bocca, il mio naso era tra i suoi peli e sentivo il suo inguine che puzzava di sudore, poi all’improvviso mi ha presa per i capelli e ha eiaculato, mi ha riempito la bocca di sperma, ma non si è tolto e io per non soffocare ho dovuto deglutire tutto.

Ho sentito altre mani che mi stavano toccando, mentre quello che mi scopava alla pecorina non smetteva più di sbattermi aveva una resistenza incredibile, sentendo che c’era altra gente che mi toccava la mia adrenalina è andata alle stelle e ho nuovamente raggiunto un altro l’orgasmo, poi anche quello che mi scopava ha eiaculato e si è tolto. Io con una mossa repentina mi sono seduta sulla panchina e mi sono guardata intorno, oltre ai due che mi toccavano le tette altri due guardoni erano a pochi passi da me che si masturbavano. Ero seduta sulla panchina con tutta le camicetta sbottonata e le tette al vento, due erano seduti ai miei lati con il cazzo in mano, mi sono appoggiata allo schienale della panchina, ho chiuso un attimo gli occhi la mia testa diceva di andarmene ma non riuscivo ad alzarmi dalla panchina.

Ho sentito una mano che mi accarezzava i capezzoli e una che mi si infilava tra le cosce, avevo sempre gli occhi chiusi e il cuore mi batteva forte, ho allargato le gambe ed ho lasciato che la mano si intrufolasse tra le labbra della vagina, anche i due guardoni si sono avvicinati ed ho sentito altre mani che mi accarezzavano, mi sono abbandonata del tutto e li ho lasciati fare, un paio di cazzi si fregavano sul mio viso nella speranza che io li prendessi in bocca, otto mani frugavano il mio corpo, mani umide che mi toccavano e pizzicavano, non c’era posto per tutti, avevo ancora voglia di scopare, ho riaperto gli occhi e quello che mi toccava la figa mi ha lanciato una proposta.
_ “Andiamo lì nell’erba così possiamo scopare stando più comodi”.

Ci siamo alzati, lui ha steso la giacca a terra e io mi sono coricata sopra, si è subito inginocchiato tra le mie gambe e messo il preservativo mi ha penetrata, sentendo il cazzo entrarmi dentro ho raggiunto subito l’orgasmo, e lui sentendomi godere mi ha scopata in modo brutale dandomi dei poderosi colpi e io ho continuato a godere come una cagna in calore. All’improvviso uno si è inginocchiato sopra la mia testa e mi ha infilato il cazzo in bocca, aveva un gusto amaro e sapeva di pipì, me lo ha infilato in gola quasi soffocandomi e poi ha subito eiaculato un liquido molto spesso che io, vista la posizione non ho avuto altra scelta che ingoiarlo. Anche quello che mi scopava è partito e si è accasciato su di me ansimante mentre io avevo ancora dei brividi di piacere.

Quando si è alzato mi sono seduta e lì davanti ce n’erano ancora due con il cazzo in mano, uno di questi era veramente un bel cazzo grosso e abbastanza lungo e l’altro nella normalità.
_ “Sdraiati che ti vengo sopra” ho detto al cazzuto.
Lui si è coricato sull’erba e io gli sono andata a cavalcioni e mi sono infilata in figa quel grosso palo, mi sono goduta ogni millimetro di quella penetrazione poi la cappella ha raggiunto il mio utero, mi sono sbattuta su di lui ed ho raggiunto nuovamente l’orgasmo ed esausta mi sono lasciata andare a peso morto su di lui ansimando.

Ma il cazzo che avevo dentro era duro e mi riempiva tutta, mi faceva ancora godere anche se stavo ferma, lui mi ha stretta tra le sue braccia e da sotto mi ha scopata, io ho ripreso a godere, poi ho sentito una mano che mi accarezzava e inumidiva lo sfintere, un dito è entrato nel mio ano e io dal piacere ho contratto i muscoli della vagina e dello sfintere, mi ha inculata un po’ mentre quello che avevo sotto ha rallentato il ritmo, ho poi sentito il dito sfilarsi dal mio culo e una mano appoggiarsi sulla mia schiena, poi una cappella che strusciava sullo sfintere, ho cercato di rilassarmi più che potevo e la cappella mi è entrata in culo, il cazzo non doveva essere un gran che.

Il godimento comunque è stato grande, poi i due mi hanno scopata e inculata io ho raggiunto un lunghissimo multi orgasmo che non so quanto sia durato, ho goduto tantissimo anche pensando che poteva esserci altra gente che guardava. Poi quello sotto di me è partito ma il cazzo è rimasto ancora abbastanza duro, mentre quello che mi inculava continuava ad affondare nel mio culo, poi si è fermato tutto dentro di me e mi ha riempito l’intestino di sperma, ha depositato fino all’ultima goccia poi lentamente si è sfilato mentre io stringevo i muscoli dello sfintere, sentivo ancora piacere mentre il cazzo usciva, e un brivido mi ha percorso la schiena.

Mi sono alzata e sono tornata a sedermi sulla panchina, ero distrutta ma la mia figa si contraeva ancora dal piacere mi sono guardata attorno e ho visto altre tre persone, che un po’ nascoste si menavano il cazzo, anche quello che mi ha scopata si è alzato ed è venuto davanti a me, si è tolto il preservativo, aveva ancora il cazzo abbastanza sodo, e in modo perentorio mi ha detto:
_ “Prendimelo in bocca e puliscimelo”.
Io l’ho preso in bocca e ho leccato tutto lo sperma, vedendo che gli altri tre si stavano avvicinando, ho dato ancora un bacio sulla cappella.
_ “Accompagnami alla macchina sono esausta, non voglio scopare con altri tre”.
Salita in macchina sono partita e sono andata a casa, sentivo lo sperma nel mio intestino, ero ancora eccitata e pensavo a quello che era accaduto, mi sono un po’ pentita di essermene andata potevo accontentare gli altri tre.

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