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CATANIA E IL “GALLETTO” IMPOTENTE


di Membro VIP di Annunci69.it KAZZOARMATO
08.03.2020    |    1.124    |    4 9.7
"Sono passati diversi anni e ancora oggi, quando rivedo il “Galletto”, lo guardo, ci mettiamo a ridere e gli dico puntualmente: “Sei un gran finocchio!”..."
Tramite un vecchio sito di annunci, conobbi Piero e Debora. Ormai ci conoscevamo da anni. Lui distinti 45enne, lei gran troia 40enne. Piero mi portava la moglie nella mia alcova e mentre noi giocavamo, lui rimaneva in macchina o faceva un giro per il paese. Quando finivamo, lei lo chiamava e si faceva venire a prendere. Una delle tante volte che organizzammo, mi chiese che le sarebbe piaciuto qualcosa di più...intrigante. Allora pensai di coinvolgere quattro amici miei. Persone con cui avevo già organizzato gang bang, ad eccezione di uno che era il classico galletto (uno di quelli che si vantano delle proprie prove ginnico sessuali). Allora decisi di mettere alla prova, le “grandi” doti del galletto e coinvolgerlo a sua insaputa nella gang bang. Avvisati gli altri due amici e concordato con il cornuto consenziente il giorno e l’ora, dissi al “galletto” che mi serviva una mano per fare un lavoretto.
Il giorno e nell’ora stabilita, andai a prendere mio comprare e...il “galletto”. Quest’ultimo era convinto che doveva aiutarmi a fare un lavoretto. Saliti in macchina, ci avviammo verso il punto ove avevamo appuntamento con un’avvocatessa (in realtà era Debora, colei che ci saremmo scopati da lì a poco e che mi scopavo da anni). Dopo qualche minuto di attesa, una Smart si ferma dietro la mia macchina; sono loro. Scendiamo tutti dalle macchine ed io:
“Avvocato buongiorno”!
Lei:
“Buongiorno a lei...”
E la presento a mio compare ed al “galletto” come Debora, l’avvocato.
Il marito sale nella sua macchina e noi nella nostra. A mio compare, chiedo di guidare, il “galletto” sale davanti nel lato non guida mentre io e...l’avvocato, saliamo dietro. Così avremmo iniziato a studiare alcune carte.
Dopo qualche centinaio di metri, le mie mani erano già tra le cose dell’avvocatessa...frugavano nella fica bagnata di Debora! Il tutto mentre il “galletto” ignaro guardava davanti. Ad un certo punto, mentre Debora aveva già la fica bagnata e vergognosamente spalancata, nel sedile posteriore dell’auto, a voce sostenuta, richiamo l’attenzione di mio comprare e del “galletto”, pronunciando la frase:
“Allora ragazzi, visto che avvocato intrigante che è Debora”?
Alchè il “galletto” si gira verso di noi ed incredulo di ciò che vede, sgrana gli occhi. Nel sedile posteriore della macchina, c’era Debora con le cosce spalancate, la fica ben aperta, grondante di umori ed io che le stavo ravando quella caverna. Il “galletto”, nel vedere quella scena da film pornografico, non ebbe la forza di dire nulla. Solo dopo un mio: “E allora, che ne pensi di questo avvocato? È una gran Troia o no?”, il “galletto” ebbe il coraggio di annuire. Era ancora incredulo di ciò che stava vivendo e ancora, non immaginava cosa gli sarebbe accaduto da lì a breve.
Intanto, seguiti dalla Smart guidata da Piero, il cornuto, arrivammo nel villino; dove da lì a poco avrei fatto scopare la sweet dagli amici miei. Entrammo dal cancello e Piero, rimase fuori dal cancello. Ci aspettava il padrone di casa. Dopo aver parcheggiato e scesi dalla macchina, ci avvicinammo sotto la tettoia che antecedeva la porta d’ingresso. Ovviamente Debora si era ricomposta ma era senza intimo.
Fatte le presentazioni ufficiali al padrone di casa, alzai la posta...
Eravamo quattro amici ed il marito che era rimasto fuori dal cancello a guardare a distanza.
Facendo girare Debora con la faccia verso
Il cancello e quindi sperando che il marito la guardasse, da dietro gli alzai la gonna, lasciando a nudo il culo di quella gran troia e dissi: “Allora ragazzi, guardate che troia che è quest’avvocatessa”. Il padrone di casa, incredulo per la frase pronunciata, inizio a ridere. Tuttavia, mi conosceva per precedenti esperienze simili. Il “galletto” sempre più incredulo di ciò che stava vivendo, si sedette sul divano situato sotto la tettoia. Dopo la mia frase colorata, alzai la posta e invitai gli astanti ad entrare dentro. Desi una pacca nel culo ancora a nudo di Debora e gli dissi:
“AVANTI TROIA! ENTRA NELLO SCANNATOIO”.
Ovviamente fu una frase detta per ridere, ma l’educazione ed il rispetto mi ha sempre contraddistinto, tant’è che Debora me la sono scopata per tanti anni.
Una volta dentro, abbiamo riempito tutti i buchi di Debora. Io ero sdraiato a pancia in aria, lei sopra di me, mio compare che gli pompava il culo e il padrone di casa che si faceva spompinare. Eeee...ehhhh il “galletto”?!
Ma dov’è rimasto il galletto???
Quella spavalderia che mostrava, primeggiandosi come grande scopatore, da lunghe ed interminabili ore di sesso, lo abbandono. Era seduto sotto la tettoia che smanettava con il cellulare.
Ad un certo punto il “Galletto” entra dentro per andare in bagno, nel vedere quella scena di alta pornografia, imbarazzato, aumenta il passo e si chiude in bagno. Alche chiedo a Debora di andare nel bagno e provare a fare al “Galletto”, almeno un pompino. Debora, non se lo fa dire due volte; va a bussare alla porta del bagno; il “Galletto” apre appena la porta e vedendo Debora nuda davanti la porta, rimane impietrito. Non aveva da dove scappare, gli si leggeva in faccia che voleva disciogliersi.
Debora gli disse: “Dai non ti mangio mica! Fammi assaggiare il tuo cazzo! Voglio farti un pompino”.
Io “Galletto”: No, no...” e chiuse la porta, dando anche qualche mandata di chiave.
Debora venne nuovamente sul letto e continuammo.
Da quel giorno il “Galletto”, almeno davanti a me, si tolse il vizio di pavoneggiarsi su ardue imprese di sesso. Sono passati diversi anni e ancora oggi, quando rivedo il “Galletto”, lo guardo, ci mettiamo a ridere e gli dico puntualmente: “Sei un gran finocchio!”.

STORIA VERA, come tutti i racconti scritti.
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