Racconti Erotici > Prime Esperienze > La Mia Prima Volta Con Una Coppia. Seconda Parte.
Prime Esperienze

La Mia Prima Volta Con Una Coppia. Seconda Parte.


di aldoroma
25.07.2023    |    35    |    0 6.0
"Difatti appena lo pronunciai fece come un guizzo con gli occhi, forse non se lo aspettava, forse aveva esaurito la carica di spavalderia ed attendeva una..."
- La carne urla 'Troia!' -

Questa non e' fantasia, ma quanto realmente accaduto la prima volta che presi contatto con una coppia.
Descrivo fatti e sensazioni dei mitici anni '90.
Per ovvi motivi di privacy non menzionero'nomi o luoghi.

Provai a richiamare, sperando almeno di poter parlare con Lui e farmi una idea migliore, un quadro un poco piu' completo per sapermi comportare, visto che ero stato convocato d'ufficio.
Nulla, Lei non voleva parlare e chiese a Lui altrettanto, decise che avrebbe interrotto anche il carteggio elettronico.
Dovevo solo presentarmi, panza e presenza. In realta' come al solito non sapendo presentarmi a mani vuote, anche stavolta pensai alle libagioni, con uno splendido Brunello di rinomata cantina.
Fui accolto con la solita atmosfera gioiosa e festante, senza nulla che potesse far riferimento all'accaduto ed ovviamente mi guardai bene da farne io.

Notai pero' qualcosa di molto diverso nell'abbigliamento della Lei, dalla gonna azzimata con camicetta e foulard che purtroppo mi impedirono di sbirciare come avrei voluto, stavolta eravamo passati ad un ampio tunicone, assai simile ad un peplo romano drappeggiato indosso, che nei movimenti lasciava ampi spazi d'osservazione, piccoli spacchi davanti, piccoli spacchi dietro che facevano lampeggiare la balza nera delle calze ad ogni passo, ed un vertiginoso decollete che mostrava un reggiseno trasparente sostenere una quarta abbondante.

All'epoca, prima degli acciacchi attuali dovuti all'eta' potevo essere considerato un bel ragazzo, la natura mi aveva dotato la capacita' mantenere il peso forma nonostante apprezzassi la buona tavola, che riuscivo a mantenermi pur non praticando sport o palestre. L'aspetto slanciato, un bel viso ed una parlantina sciolta mi fecero addirittura guadagnare l'appellativo di "il principe"...

Non si poteva dire altrettanto di loro.
Lei un viso stupendo, occhi verdi e capelli neri poteva essere la Taylor in Cleopatra, se non fosse stato per la piccola statura, le tettone, ed un peso decisamente eccessivo compensato si da un bel lato B sporgente, ma con delle cosciotte piuttosto in carne. Insomma oggi si definirebbe ...molto curvy
Lui altrettanto bassino, decisamente fuori forma con un ventre piuttosto prominente, gia' stempiato.
Comunque, come gia'ribadito, ho sempre considerato l'aspetto estetico un qualcosa di accessorio rispetto ad altre qualita'.
E poi nel mio immaginario erotico, Lei mi ricordava la professoressa seria, la vicina di casa onesta, la signora apparentemente irreprensibile, e Lui il porco panciuto, due stereotipi comuni ma sensualmente immortali ed immorali.

Durante il pranzo noi maschi non riuscivamo a staccare gli occhi di dosso a Lei, tanto erano generose le aperture del vestito, e Lei non perdeva occasione alzandosi di struciarci qualche lembo di stoffa sulle braccia o sulle spalle, facendo spesso sentire la soda carne sottopanno.
Io ero gia' in tiro, e da come la guardava, sono convinto che lo fosse anche Lui.
Insomma ci fece passare praticamente tutto il pranzo in erezione, nonostante la conversazione vertesse su argomenti generali di politica o meterologici, che perfino le lasagne nemmeno troppo riuscite passarono in secondo piano.

Il bello venne dopo la frutta, quando a tutti sicuramente un pensiero corse a cosa accadde la settimana passata.
La Lei si assenta di nuovo, come la settimana passata.

...suspance...

Ma torna subito con un piccolo vassoio d'argento che depone a centrotavolo.
Sgranammo gli occhi: conteneva una scatola di profilattici...!

'Dove li hai ritrovati ? Non li usavamo piu' ! Saranno scaduti !'
disse Lui sorpreso.
Lei chiari' subito lo scopo, rivolgendosi a me disse che loro non avevano comportamenti a rischio, e che per lavoro Lei era regolarmente sottoposta a test, e mi chiese se potevo garantire altrettanto, daltronde anche io ero ben lontano da rapporti occasionali e rischiosi, non solo anche per la mia consorte c'erano controlli regolari obbligatori.
Fiducia per fiducia, fra gente seria basta la parola disse ed aggiunse che voleva lo sperma di entrambi.

...allibiti...

Avevo il cazzo che tirava alle stelle, ma lei non paga continuo'il suo show,
'dimentichiamoci gli architetti, i cattedratici, gli ingegneri e le dottoresse, da adesso e per qualche ora regrediamo ai tempi della pietra e abbandoniamoci al richiamo della natura.'

...pausa...

'insomma adesso TRATTATEMI A PUTTANA !' (alta voce, tono quasi rabbioso)
'la reciproca stima professionale tornera'dopo, immutata.'

Ed in quel momento con un gesto unico slaccio' qualcosa che doveva far cadere il vestito, ma che in realta' rimase per un istante in bilico sulle tettone sporgenti da pushup, con una lieve erotica scossa Lei lo libero'e cadde ad i suoi piedi.

...silenzio assoluto...

Lui ed io eravamo in trance, entrambi con la bocca spalancata dallo stupore ed il cazzo che tirava nei pantaloni, intontiti, stupiti ed increduli difronte ad una dea in calze, reggicalze, mutandine e reggiseno pushup neri trasparenti.
Con un solo passo deciso scavalco' il vestito che era in terra allungando la gamba facendo notare il tacco a spillo con una sgambata degna di una consumata spogliarellista.
Si avvicino' a noi che essendo in piedi dovevamo avere un evidente rigonfio dei pantaloni e ci impose le mani sopra affondando sia pure delicatamente, ma saggiandone la durezza.
Lui era incapace di proferire verbo, Lui ed io segretamante avevamo progettato a lungo questo momento, ed almeno per la prima volta,il mio ruolo doveva essere quello della presentazione cioe' di voyeur, forse se la lei sembrava ricettiva mi sarei potuto aspettare tuttalpiu' di essere masturbato, ma mai avremmo immaginato il coguaro che avevamo difronte...

Recuperando con difficolta' l'intelletto temporaneamante ma completamente trasferitosi nel cazzo, dovevo rompere quel silenzio e con un filo di voce dissi:

'bene, hai due cazzi in mano contemporaneamente, quello conosciuto di tuo marito e quello del tuo amante, hai fatto di tutto per farci arrazzare ed in modo cosi' sottile che posso ufficialmemte battezzarti come 'Troia!' '
'Troia', su questo termine e le sue accezioni avevamo avuto una lunga discussione via email.
Lei lo considerava ancora molto offensivo, indirizzato verso delle malefemmine poco di buono peripatetetiche, figure risalenti al dopoguerra non sparite per legge Merlin, ma evolute in altri negativismi. Per cui penammo non poco a spiegarle la attualizzazione di quel termine che a seconda della circostanza poteva assumere un significato assolutamente positivo perche' riferito ad una donna che per gesti movenze ed abbigliamento scatenava il desiderio nel proprio uomo, e quindi era utilizzato in tali circostanze in maniera assolutamente positiva, esprimeva gradimento, ed avrebbe dovuto gratificare anche la destinataria per il brillante raggiungimento del risultato preposto.

Pronunciai quella frase a mio rischio, non ero in grado di connettere troppi neuroni assieme in quel momento, ma dopo, quel termine lo richiese esplicitamente inaspettatamente, Lei.

Difatti appena lo pronunciai fece come un guizzo con gli occhi, forse non se lo aspettava, forse aveva esaurito la carica di spavalderia ed attendeva una reazione da noi ancora inpiedi, inebetiti, incapaci di agire.
E dovette continuare ancora Lei, slaccio' i pantaloni al marito guardandolo negli occhi, gli tolse la camicia, e Lui rimase in mutande con il membro in tiro che le tendeva in avanti, Lei lo avvicino a se attaccandogli seno e reggiseno sul torace, e con una mano mi richiamo' voleva che mi avvinghiassi dietro di lei, mi slacciai i pantaloni rimasi anche io in mutande e mentre loro si baciavano avidamnte iniziai a strofinarmi su quel magnifico sedere, ma ero troppo alto e decisi di sedermi per godermi lo spettacolo che avevo da seduto ad altezza occhi, quei meravigliosi enormi seni fasciati da una trasparenza nera appoggiati sul villoso torace del marito. I capezzoli induriti sporgevano dal tessuto, saggiai con la punta delle dita il piu' vicino a me, e lei sensibilissima ebbe un sussulto ed allargo' spontaneamente le gambe, allora con la mano libera accarezzai l'interno coscia fino a risalire alla mutandina, una soave mutandina nera di tessuto trasparente, affondai le dita in modo da far penetrare la mutandina dentro la spacca della fica, poi risalii e la infilai bene nel solco della chiappe, e facendo scorrrere il medio arrivai a saggiare il buchino del culetto, poi tornai indietro sulla fica spingendo quasi a penetrarla attraverso le mutandine.
...era il mio primo sogno erotico realizzato...
Questo e' sempre stato un mio feticcio, adoro la sensazione della stoffa delle mutandine trasparenti, adoro quel serico piacere sotto le dita, adoro il rumore dell'umido di una fica manipolata attraverso le mutandine, e quelle trasparenti per il tessuto che le compone mi procurano il piacere piu forte !

Lo sciacquettio procurato dalle mie dita nella fica di Lei, non passo' inosservato al marito, che decise di spostarci in un ambiente piu' consono alle attivita'riceative in corso: la camera da letto.
Percorremmo lentamente il breve spazio del corridoio, piu' interessati a palpeggiarle i seni che alla fretta di arrivare.
La splendida lei si sedette sul bordo del letto non tolse il reggiseno, ma lo abbasso'con il risultato che i pesanti seni non caddero ma contenuti ai lati dalla stoffa rimasero protesi in avanti.
Grandi areole scure e capezzoli carnosi la rendevano irresistibile.
Poi ci volle uno alla sua destra ed uno a sinistra.
C'eravamo liberati dai pantaloni e dalla camicia, ma indossavamo ancora le mutande che tese e protese in avanti dalla prorompente erezione non riuscivano a contenere i cazzi, Lei strofino' piu' volte le gote e poi tutto il viso su quela stoffa tesa, palpeggio' delicatamente le palle annuso'entrambi prima uno poi l'altro, infilo' le mani dentro le mutande impugnando i cazzi, e solo dopo questo trattamento le abbasso' assieme di colpo, all'altezza del suo viso, facendo oscillare quei membri tesi allo spasimo dalla foja.
Anche stavolta, prima uno poi l'altro, osservati, palpati, segati, leccati, succhiati, alternava i membri nella sua bocca, spostandosi quanto bastava ad offrirci la migliore visuale, conscia di quello che ci piaceva vedere.

Eravamo complentamente nelle sue mani, due burrattini cazzuti che obbedivano ad ogni suo capriccio, daltronde con tutte le email scambiate conosceva i nostri gusti alla perfezione, sapeva bene cosa ci piaceva.
Si sdraio' col la schiena sul letto ed il bacino vicino al bordo ci chiese di toglierle le mutandine oramai fradice e ci chiese di aiutarla sollevare le pesanti cosce che afferro' dietro il ginocchio offerndoci questo spettacolo forza della natura. Abbacinati dalla meraviglia della di Lei fregna, dal buco del culo ben esposto, il tutto incorniciato dal reggicalze nero semitrasparente, eravamo come in estasi.

...e Lei torno' a dire:
'bene, ora trattatemi a puttana, ognuno di voi iniziera' a scoparmi e quando avra' sentore della venuta dovra' smettere prima che accada, uscire dicendomi 'Troia!' , lasciando il buco libero per l'altro !'

Sapevamo che saremmo durati poco, dopo una decina di colpi gia' ci davamo il cambio, la parola 'Troia!' risuono veramente spesso nella stanza ed andammo avanti cosi' solo pochi minuti, nelle brevi pause di recupero ammiravo il viso di Lei estatico, con la bocca leggermente dischiusa e lo sguardo perso nel vuoto, sembrava soggetta ad un orgasmo continuo assolutamente indifferente a chi la stava scopando, sentiva solo il cazzo, un godimento supremo ci confesso' nelle mail dei giorni a seguire.
Io avevo un accordo segreto con Lui, sapevo che voleva essere il secondo per provare la fantastica sensazione di venire in una fica gia'piena di sperma, lo invidiavo molto, ma come ospite mi attenni all'accordo daltronde era il marito e ci mancherebbe che non potesse scegliere. Di certo non ci aspettavamo che gli eventi sarebbero precipitati in questo modo

Eiaculai con la foga e la foja di chi ha mesi di astinenza, non ricordo quanti fiotti produssi, ma la ricordero' sempre come la miglore scopata della mia vita. Notai che le braccia le stavano cedendo, non riusciva a sostenere le gambe, per cui con un filo di voce dopo un colpo di tosse pronunciai il fatidico 'Troia!' e mi spostai in modo da dare spazio a Lui e sostenere le gambe aperte di Lei, nel fare questo dovendola scavalcare strofinai il pene sul viso ma rimasi bloccato perche' me lo aveva preso nella sua bocca. Esperta non lo succhio', mi avrebbe fatto dolore avendo appena eiaculato, ma lo trattenne appena per offrire al marito quella immagine sconcia.

Al 'troia!' segnale convenuto Lui si precipito' dentro di Lei, due, forse tre colpi dentro la vagina della moglie che al primo ingresso spruzzo' rumorosamente sperma tanto carica era della mia venuta, ed anche Lui eiaculando si abbandono' stremato su di Lei.
Sfilai il mio cazzo dalla di Lei bocca e si baciarono, rimasero a lungo bocca a bocca.
Io ero esausto ed ancora frastornato, paradossalmente avrei potuto ricominciare pochi istanti dopo, tanto ero eccitato da tutta la situazione.
Ma quello era il loro momento e non volevo assolutamante turbare la loro intimita' mi stavo sentendo un estraneo, fuori posto.
Per qualche istante il mio istinto di voyeur mi fece cercare il post coitum, mi chinai in ginocchio dietro di loro per ammirare la fica vomitare lentamente il nostro sperma, imbrattare la peluria e fluire verso il culo, le pesanti palle di Lui poggiavano stanche sul pube offrendomi uno spettacolo globale indimenticabile.
Pochi istanti rubati alla loro intimita', ma quella vista mi fece tornare l'erezione, lasciai la stanza e raggiunsi il bagno per scaricare ancora sperma con quella ultima immagine nella mente e rilassarmi sotto la doccia.

Avevamo creato una troia ?
Ovviamente no, tornammo tutti alle rispettive attivita istituzionali ma con un piccolo segreto tutto nostro in piu'.
Ero un voyeur o un bull ?
Pur rispettando i gusti altrui, personalmante aborro il termine bull, non mi calza proprio e non mi piace il concetto.
Ritengo che le situazioni di dominanza/sottomissione siano adatte al BDSM, non allo 'scambismo', il triangolo fra persone per me puo' essere solo equilatero.
Quella fu solo la prima, indimenticabile, di altre cinque fantastiche scopate.
Ognuna successivamente e lungamente commentata nelle email che continuavamo a scambiarci, per discutere i dettagli, i particolari che tanto ci piacevano,
per prolungare il piacere.

Forse in realta' era quello il piacere ?

Baci,
Aldo
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 6.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La Mia Prima Volta Con Una Coppia. Seconda Parte.:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni