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La mia coinquilina...


di Riley
23.12.2018    |    2.607    |    1 9.9
"Ti serve l'appoggio per non cadere in avanti?!" Io "Ho sonno scema..."
Sono i giorni finali prima del rientro a casa, dopo mesi in questo paese a studiare per preparare esami e progetti universitari... finalmente, l'agognato rientro a casa per le vacanze estive.

Dispiaceri? Solo uno, Anna... la mia coinquilina.

Iniziò tutto a causa di un ritardo nella scelta del nuovo appartamento. Pochi soldi e poco tempo portarono a fiondarsi sulla prima offerta libera e fu qui che conobbi Anna. Ventiquattro anni, un metro e sessantotto di altezza, carnagione bianchissima, una seconda di seno e un culo stupendo. Era quel tipo di ragazza che ama leggere e passare ore sui libri: forse la sua carnagione era frutto proprio di questo suo hobby. L'unica cosa che pensai quando la vidi fu che avesse degli occhi stupendi; neri, grandi e cosi profondi da perdersi dentro.
Di quel giorno, ricordo che dopo lo stupore mi resi conto che i miei avevano già organizzato tutto con lei, prezzo, tempo d'utilizzo e spese per le bollette... cosa rimase a me da fare? Legare con lei, anche perché non era assolutamente intenzionata ad avere un ragazzo per casa, ma le spese erano alte da sostenere sola e ormai il periodo delle richieste era finito, quindi, io ero il classico ripiego dovuto più che cercato, per poter tirare un respiro e dividere i costi.
I primi giorni passarono tranquilli, l'appartamento aveva due stanze, una cucina e un bagno ma nel suo complesso era piacevole viverci, le stanze erano grandi e tutto sommato tra me e lei non si crearono mai malumori.
La mattina, se mi svegliavo prima avevo il bagno per me... i miei dieci minuti per far pipi, lavarmi e andare in camera a vestirmi... se si svegliava prima lei, bhe facevo prima a far colazione, ma comunque finita quella poi ci si invertiva e tutto procedeva bene.
Passato il primo mese come capita quando vivi giorno e notte con qualcuno, finimmo col legare e diventare come fratelli, battute, scherzi e cattiverie gratuite verso l'altro erano all'ordine del giorno, la sera tv sul divanetto in cucina e poi si studiava assieme.
Ma la confidenza e l'abitudine di vivere con qualcuno crea sempre situazioni che si ritengono impossibili prima.
Una mattina mi svegliai prima, era sabato, l'università non prevedeva lezioni ma ormai avevo preso l'abitudine di svegliarmi alle 7:00 quindi quel sabato non fece differenza.
Guardai il cellulare, erano ancora le 6:46, il letto era stupendo e non volevo alzarmi per nulla al mondo, ma ovviamente... dovevo far pipì.
Mi alzai incamminandomi verso il bagno e una volta entratoci iniziai mezzo assonnato e con una mezza erezione mattutina a far pipì, alzato con un braccio poggiato al muro davanti a me e la testa poggiata su di esso per il sonno... l'altra mano sfregava gli occhi, avevo le ciglia che mi si erano piegate e davano fastidio, quando

Anna "Oddio! Scusamiii!!"

Ancora assonnato e con solo un occhio aperto la guardai. Aveva solo una maglietta sino alle ginocchia e le gambe incrociate. Poi tornai alla realtà

Io "Si ma chiudi oraaa!!"

Anna "Muoviti devo fare pipì, mi scappa! Sono qui dietro!"

Disse chiudendo la porta e aspettando fuori. Poi, dal nulla la sentii ridere

Anna "Ahahah ma scusa.. ti serve l'appoggio per non cadere in avanti?!"

Io "Ho sonno scema.."

Anna "Si ma muuoovitiiii!! Ti pregoo!"

La stavo odiando, la mattina odio parlare e se qualcuno mi grida contro, il mio limite di sopportazione si azzera...

Io "Finito... Finiiii..."

Spalancò la porta prima che finissi di dirlo e mi ritrovò con ancora il cazzo in mano, ma come nulla fosse, lo guardò 2 secondi e poi mi mise le mani dietro la schiena passandomi alle spalle e mi spinse fuori

Anna "Esci Esci suuu... Ahahahah!"

Quando mi girai per chiudere la porta la vidi di spalle che abbassava la tavoletta e con la finestra davanti a lei, la luce rendeva la sua maglietta bianca quasi trasparente... Bastò questo a farmelo diventare durissimo, ma dopo un attimo si girò

Anna "Chiuuudi! Dio miiiio..!!"

Cosi chiusi la porta e per un attimo fissai il nulla, il tempo di sentir il chiaro rumore di lei che faceva pipì e destandomi dalla precedente visione mi incamminai in camera... Quel corpo che per giorni avevo avuto attorno, ora mi sembrava diverso. Il tempo assieme aveva reso lei come una semplice amica, come una sorella che hai sempre attorno, che ingenuamente non noti e non desideri, ma questa mattina... mio dio..
---Continua---






E questo fu l'inizio, sarà solo una storia inventata come il nome di lei..? Chissà... Spero di portarvi al più presto la seconda parte, sperando che questa breve introduzione non sia dispiaciuta!
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