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Prime Esperienze

La prima strana goduta


di SinsSeven
07.04.2015    |    7.784    |    0 9.4
"Il suo culetto non è stretto come quello della mia compagna..."
Arrivati finalmente. Parcheggio nello spazio riservato ai clienti di fronte alla spa.
Era da tempo che volevo fare un giro in moto in solitario. E questa primavera sono riuscito.
Staccato da tutti, amici, compagna, parenti, lavoro. Io e la mia moto.
Sgancio le borse laterali e mi dirigo verso l’entrata per registrarmi. Spa in cui ero già stato tempo fa e che nel mio girovagare ho deciso di riprovare, quindi so che dedicherò completamente il tempo in questo luogo al mio relax. Vedo che ci sono altre auto e 3 moto.
Una volta registrato, mi accompagnano verso la mia camera, dove finalmente mi tolgo di dosso tutto, dagli stivali alla maglietta. Mi faccio una doccia e mi stendo sul letto per riprendermi dai 300 km della giornata.
Mi sveglio dopo un oretta, ancora stordito, ma decisamente più riposato.
Decido di andare finalmente nella piscina termale, che rimane sotto il piccolo albergo e ritornare nelle acque calde che tanto ho atteso. Accappatoio ciabatte costume e via.
Entro nella vasca termale completamente in sasso il soffitto e in parte le pareti, mentre il fondo e per circa 1 metro e mezzo dal fondo completamente coperto in mattonelle piccole e bianche.
Il vapore mi impedisce di vedere nitidamente il tutto ma le piccole luci bianche e blu indirizzano nel percorso. 4 vasche a semicerchio permettono di sedersi e poggiare la schiena sui getti naturali che escono dalle pareti. Mi assento dal tutto e mi godo il tutto l’attesa. Sento voci sommesse provenire dalle altre vasche … deve essere una coppia e in un'altra 2 o 3 uomini, forse ragazzi. Lascio trascorrere una mezz’ ora, poi decido di uscire, si è fatto sufficientemente vicino l’orario della cena. Mi dirigo verso l’accappatoio, mi guardo attorno e vedo che ci sono effettivamente 3 ragazzi sui 25-30 anni ed una coppia di 45- 50 .
Dopo la doccia, mi metto un paio di jeans e maglietta col colletto, scarpe da ginnastica e il mio tavolo mi attende. Prima di sedermi esco per una sigaretta, tanto controllo la mia moto. Uscendo vedo che è circondata dai 3 ragazzi. La mia Capo Nord è sempre un bel vedere. Completamente diversa dalle loro moto da strada, ma attira volentieri gli sguardi anche di chi per la strada viene nominato uno “smanettone”.
Ci intratteniamo per qualche minuto presentandoci, qualche parere su moto e strada per raggiungere questo luogo e finita la sigaretta si rientra assieme. I nostri tavoli sono distanti nella sala, mi chiedono se voglio cenare in loro compagnia, e benché volessi stare solo, mi metto nel tavolo con loro. Cena piacevole, sono tre ragazzi molto alla buona, si parla volentieri, la loro meta è arrivare a Rimini, dove trascorreranno qualche giorno, alla ricerca giustamente di divertimento.
Dopo il caffè si fuma assieme una sigaretta fuori dal locale, fino a che discretamente saluto e dico che mi voglio andare a rilassare in camera, un po’ di quiete.
In camera mi metto in mutande sul letto. Ed accendo la tv. Qualche telefonata per avvertire tutti che sono la mia vacanza in solitaria sta procedendo bene, la mia compagna mi racconta un po’ di lei ed io viceversa.
Quando finalmente imposto la tv su un canale musicale, e inizio la mia lettura. Non ho intenzione di resistere al sonno.
Sento bussare , sono le 23 e 15 … mi alzo e vado alla porta, chi è, chiedo. Sono Christian.
Uno dei tre ragazzi. Apro chiedendo se ci sono problemi
Lui mi dice che i suoi amici sono rientrati nelle camere, e visto che a lui non andava di dormire, se mi faceva piacere potevamo fumare una sigaretta in camera, nella mia camera, e fare 2 chiacchiere.
Rimango sorpreso ma gli dico di entrare. Mi importa poco l’essere in mutande, in fin dei conti ci siamo visti in costume in sauna, e poi sono in camera mia, faccio un po’ ciò che voglio.
Mi metto con la schiena poggiata alla testiera del letto e lui si siede nella seggiola di fronte al piccolo scrittoio, svuotando le tasche dei pantaloni mi guarda chiedendomi se può fumare, indicandomi una pallina di stagnola. Non mi importa, anzi.. quasi quasi mi faccio due tiri anch’io, è parecchio che non fumo erba. Non sono un habitué ma occasionalmente lo trovo piacevole e rilassante. E poi ho smesso di avere remore, ho 43 anni e credo di potermi permettere di dire che se voglio fare una cosa, la faccio. Punto.
Apriamo la finestra e ci sediamo a terra sotto di lei, con la schiena poggiata al muro. Si fuma, si parla, quando poi Christian mi chiede se può andare in bagno, io gli indico la porta a 3 metri da noi.
Lo vedo uscire dal bagno in mutande. Lo guardo e gli chiedo, che intenzioni avesse.
Lui mi risponde che ci vuole provare con me. Io sorrido e gli rispondo che non avevo mai avuto esperienze con il mio stesso sesso, non ero ne scandalizzato ne eccitato, ero semplicemente obiettivo. La cosa non mi dava noia ne mi eccitava.
Lui mi chiese di potermi toccare, se mi avesse dato fastidio, avrei potuto dirlo, e lui si sarebbe fermato, in qualsiasi momento. Non mi interessava particolarmente, ma allo stesso tempo ero sinceramente curioso di vedere cosa sarebbe accaduto a me, lontano da casa, in vacanza da solo ed in camera con un altro uomo.
Ok gli dico, allora tu mi puoi toccare, io non voglio ne baciarti ne essere baciato, non mi interessa, e sia chiaro, si fa ciò che voglio io. Lui mi dice che va bene. Mi alzo e mi sfilo le mutande, poi mi metto sul letto a gambe divaricate e con la schiena poggiata ai cuscini sullo schienale.
Anche Christian finisce di spogliarsi levandosi l’intimo e sale sul letto in ginocchio e si mette tra le mie gambe. In effetti sono un po’ agitato, dalla curiosità della situazione. Non dico di non averlo mai pensato, ma da li a trovarsi su di un letto nudi con un altro uomo, beh ce ne passa.
Inizia a toccarmi dalle ginocchia e sale piano guardandomi, come se aspettasse un cenno, se interrompere o continuare. Prosegue fino ad arrivare alle mie palle, che delicatamente comincia a massaggiare. Comincio a provare piacere, ed il mio cazzo che sembrava scomparso dalla situazione inizia a rianimarsi e a crescere.
Lui continua a massaggiarmi aspettando che il mio cazzo diventi effettivamente duro, e dopo qualche secondo riesce nell’intento. Lui è alto 1,60 rispetto al mio 1,80, di carnagione scura, moro capelli corti. Fisico minuto e proporzionato. Ha un bel cazzo tra le gambe, quasi completamente depilato, al contrario di me che tengo sempre molto corto il mio taglio. Si sta eccitando a toccarmi, e la sua erezione è completa quando più o meno anch’ io raggiungo il massimo dell’eccitazione.
A questo punto si abbassa verso la mia asta, cominciando a farmi un delicato pompino, sto godendo del piacere che mi provoca, come fosse la bocca della mia donna, o qualsiasi altra bocca femminile con cui ho avuto questo genere di piacere.
Con le mani continua a massaggiare palle e cazzo, mentre la bocca si riserva per la mia cappella.
Penso di essere così tranquillo perché sono al di fuori del mio contesto, ed a questo punto non mi importa che godere della situazione, per quanto originale, o inattesa, ma comunque in quel momento piacevole.
In ginocchio tra le mie gambe Christian alza gli occhi per guardarmi, quasi a chiedermi se quello che sta facendo mi piace, io lo guardo e gli dico che non c’è bisogno che gli dico niente, lo senti nella tua bocca se mi piace quello che stai facendo.. continua.
Lo prendo per un braccio e lo faccio mettere di fianco a me. Lo invito con la mano sulla nuca a riavvicinarsi al mio cazzo. Lui sempre in ginocchio ha il suo cazzo eccitato. Decido di toccarlo. Allungo la mia mano e gli stringo l’asta nella mia mano. Poi pensando a come mi sego, inizio il movimento classico … avanti ed indietro. La mia mano abituata al mio sente le differenze che ci sono … tra la cappella ed il cazzo c’è uno scalino inferiore al mio, ha un bel cazzo, simile al mio, nessuno dei due è da film porno, ma siamo moderatamente ben dotati. Sento che la mia sega sta funzionando. La sua consistenza aumenta, e lui comincia ad ingoiare sempre più del mio cazzo … lasciando le palle e dedicandosi completamente al pompino.
Si alza e si mette a cavallo sopra di me. I nostri cazzi si stanno toccando. La mia carnagione chiara e la sua scura evidenziano le stesse dimensioni dei nostri sessi. Si sposta leggermente più avanti, e comincia a far strusciare il mio cazzo tra le sue chiappe. A strusciare il suo buchetto.
Lo guardo, mi allungo per continuare a sentire il suo cazzo e segarlo. Non mi sento di parlare, cerco solo di comportarmi nel mio interesse nel miglior modo possibile per godere il più possibile della situazione.
Tolgo le mani da lui e mentre continua a muoversi sopra di me, mi allungo verso il comodino, dove c’è portafogli e telefono. Apro il primo ed estraggo un profilattico. Lo porgo a lui. Se mi vuoi dentro mettimi questo gli dico. Lui sorride. Si sposta di nuovo tra le mie gambe. Apre l’involucro e con le mani mi copre il mio cazzo con il profilattico. Allarga leggermente le sue gambe e dopo essersi bagnato la mano di saliva inumidisce il suo culetto. Sputa e spalma il mio cazzo di saliva e poi si sposta sopra di me. Stringendo il mio cazzo ed indirizzandolo dentro di se. In effetti sono molto eccitato. Il suo culetto non è stretto come quello della mia compagna. Lo ha abbondantemente usato, ed una volta sopra se lo prende spingendo comunque con forza. Mi stringe molto ora il suo culo. Mi stringe molto. E comincia a farselo entrare ed uscire da dentro, provocandomi un piacere reale, un piacere sessuale soddisfacente, allungo le mani sulle sue chiappe e lo allargo ancora di più, visto che lo vuoi prendilo tutto penso. E lui si fa rompere. Lo voglio inculare io ora. Lo faccio scivolare via da me e lo faccio mettere a pecorina. Gli metto 2 cuscini sotto la pancia, mi metto dietro e gli sputo sul buchetto che rimane aperto. Poi poggio il mio cazzo ed incomincio ad inculare un uomo. Con foga. Se lo vuoi te lo do tutto, e come va dato, penso.
Lo faccio togliere dai cuscini e lo faccio mettere proprio a 90, non ho tette da stringere, ne una fighetta bagnata da toccare mentre sto inculando. Allungo la mano sul suo cazzo e mentre lo inculo bene, lo sego.
Si gira col viso e mi dice che se continuo lui sarebbe venuto. Godi quando vuoi gli dico.
Ancora qualche colpo assestato bene al suo culo e sento il suo cazzo riempirsi, lo sento come quando mi sego e sto per venire, sento salire piano il suo liquido fino alla cappella. Poi lo sento venire, e proseguo nella sega proprio come fosse il mio cazzo. Mi schizza sul letto come se stesse pisciando. Il suo venire mi stringe ancora di più il cazzo nel suo culo e sento che sto per venire. Tolgo la mano dal suo cazzo e prendendolo per i fianchi lo finisco di inculare. Godendo sinceramente di quel culo.
Finito di goderne mi sfilo da lui. Il profilattico è pieno e si evidenzia di più mentre il mio cazzo rimpicciolisce e la sacca di sborra sta pendendo da me.
Poggio la schiena ai cuscini. Ho goduto molto bene. Lui si sdraia davanti a me. Portando le ginocchia al petto, cercando forse di non sentire il male dal suo culetto rotto.
Ci laviamo, e ci mettiamo nuovamente sotto la finestra a fumare. Poi come è arrivato se ne è andato.
Il giorno dopo mentre scendevo sentii partire le moto dei tre ragazzi. feci colazione e pensai alla mia prima esperienza con lo stesso sesso. Mi dissi, il bello è bello a prescindere. Il piacere è piacere a prescindere.


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