Prime Esperienze

Ricordi


di Dariatrave
30.07.2019    |    1.080    |    2 9.9
"Non mi riconobbe così mi chiese chi ero e che ci facessi li non risposi non dissi nulla lui don Paolo incominciò a guardarmi bene e si rese conto che ero io a..."
17 anni e tanta voglia di sesso.Vivevo in un paesino della bassa pianura padana e oltre al sesso avevo voglia di essere femmina,mi struggevo e mi dicevo perchè io sono nato uomo e non femmina?così incominciai a nascondermi avevo trovato un capanno aperto in mezzo ai campi e li trasferii i miei primi abiti rubati a casa mia vivevo con più sorelle quindi potevo scegliere.Un giorno che mi provavo una gonna e una maglietta fui sorpresa da Dante il contadino o meglio uno dei figli del padrone del capanno che mi derise ed incominciò a toccarsi la patta senza parlare fissandolo mi avvicinai tremante e gli aprii i bottoni e tirai fuori un pene enorme per me era la prima volta e il suo pene era immenso senza parlare lo baciai e piano piano lo spompinai Dante incominciò e gemere mi prese per le ascelle e mi alzò mi mise su una balla di erba e come se fosse una cosa semplice e naturale mi penetrò donandomi un immenso piacere.Così tutti i pomeriggi si svolgeva il rito piacevole della scopata con il mio contadino,ma la cosa non durò molto perchè il tipo voleva una esclusiva persino a vedermi travestita per cui mi chiuse il capanno e lo apriva solo quando eravamo noi soli.Raccolsi le mie due gonne un paio di calze con due maglie e lasciai il capanno,siamo nel 1977 paesino piccolo e unica trav pensavo che fossi da sola e lo ero a casa non potevo travestirmi paura dei miei così trovai un posto che mi nascondeva bene ero riuscita ad entrare in un paio di camere vuote nel cortile della canonica in fondo lontano da dove abitavano il don la perpetua e il vicario,passai un mese a vestirmi e a fantasticare di scappare in città e vivere da femmina libera.Dante il contadino lo evitavo lavoravo in una azienda e facevo in corriera una oretta di viaggio appena a casa cenavo e andavo a provare i miei indumenti che aumentavano in quanto comperavo al mercato calze gonne e trucchi avevo i capelli ricci e castani ero una bella figliola così mi dicevo ma come sempre bisogna pagare pegno.E pagai un pegno fantastico una sera di ottobre una nebbia era scesa e per caso il don arrivò vicino alle due camerette non feci in tempo a nascondermi ero disperata.Non mi riconobbe così mi chiese chi ero e che ci facessi li non risposi non dissi nulla lui don Paolo incominciò a guardarmi bene e si rese conto che ero io a lui piaceva strofinarsi la fronte sulla mia senza parole lo guardai con aria di sfida e le dissi che io volevo essere femmina e che la natura si era sbagliata che avevo voglia di essere considerata femmina e che volevo un maschio da amare forse fù la mia sfacciataggine non so ma lui si apri la tonica e vidi la bellezza maschia di don Paolo il suo pelo irto un pene perfetto e fu una notte di sesso alle 4 di mattina si alzò e andò via io mi vestii da operaio e andai a casa e così passarono i giorni e tre mesi dopo quando realizzai che nessuno dei due prese in considerazione il mio bisogno di essere femmina presi la corriera e partii per la città trovai un lavoro un paio di camere e tanti indumenti da femmina e così diventai Daria un sogno che si è realizzato
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