Daria in città

Ottobre 1977 arrivo in città e presi una stanza,alla pensione Armida.La signora appunto Armida girava per il corridoio in vestaglia e reggicalze con calze un po rotte, e li capii che una femmina non dovrebbe mai mettere calze rotte.Lavoravo in un negozio e la sera i primi tempi spiavo gli ospiti del pensionato molte coppie clandestine ero eccitatissima sentire gli odori e ascoltare i gridolini .Irma era una prostituta anziana e faceva pompini ai militari come si è capito la pensione Armida era mista pensionanti e prostitute.Irma la aiutavo a fare la spesa e così parlando e parlando mi raccontò tutto quello che faceva.Mi stavo acculturando sull'arte del fare pompini e usare la figanale a 18 anni lasciai via Cesare Battisti e presi un monolocale in via salita.Finalmente avevo le chiavi di una casa mia.Incominciai a frequentare le puttaane di via salita donne sfatte dalla professsione e con alcune feci amicizia tra cui Marisa era la prima di tre sorelle tutte puttane.La sera mi travestivo e mi affacciavo alla finestra che dava su vicolo S Maria e incominciai a far salire qualche uomo.Il compagno di Marisa se ne accorse e anche se ho giurato che non ero mercenaria mi minacciò ma non fui domata dalle sue minacce, a Marisa se aveva bisogno facevo dei favori ma di uomini ne facevo salire tanti e così emigrai ai giardini di Belfiore e mi caricavano sulle macchine tanti uomini che volevano pagarmi ma non mercificavo il mio corpo era un senso di costrizione prendere soldi, alcuni però che forse gli piacevo mi portavano regali per arredare la piccola casa. Conobbi Ivano sposato con figli e aveva un bar importante come il suo cazzo importante, non mi innamorai ma lui mi voleva e mi regalò una fiat 500 ero felicissima ma lui se ne pentì perchè quando lui era impegnato al bar io andavo a Verona dove una fauna maschile aspettava delle trav trans puttane una babele di sesso e di gusti quanti cazzi ho preso e spompinato e quanti ingorghi habbiamo causato uno mi disse (ragazzina il tuo culettoparla e dice scopami)era Manlio un camionista di Reggio Emilia così tute le volte che poteva mi caricava e mi faceva dormire o meglio mi scopava sul camion ,penso a tutti i cazzi che giravano in libertà di scopare quello che volevano che ricordi cazzaroli mmmmmm passa un annetto e cambio lavoro Ivano aveva sempre la voglia di avermi tutta per se ma io avevo un indole troppo libera e continuavo a fare le mie esperienze sempretacco 12 calze nere con reggicalze e sempre gonne strette e maglette, mai portato collant, non amo spogliarmi preferisco scostare la mutandina così feci un salto di qualità con alcune trav conosciute a Verona andavamo nei locali del garda mi piaceva, ero corteggiata adulata e una volta però fui presa a sberle da uno di Brescia che mi mandò al tavolo delle rose eravamo al Carnaby Castiglione delle stiviere mi semra che si chiamasse Marco era un bel ragazzo aveva una Lamborghini e mi invitò a fare un giro lo avvertiii che ero Travestita mi disse voglio provare scese verso il lago e risali su una collinetta (io ero reduce da 6 mesi di militare nel Battaglione San Marco ero molto allenata povero Marco) cosi si spoglio e lo spompinai per un po poi mi chiese di mettermi a 90 e mi scopò in modo troppo nevrotico e li capii che dovevo essere vigile appena sborrato mi prese a schiaffi dicendomi che lui non va con i trav essendo vigile mi girai e le mollai una ginocchiata tra le palle mi fà pena ancora oggi e peccato che non sapevo guidare una lamborghini perchè l'avrei parcheggiata al Carnaby comunque presi tre passaggi e tre scopate nella vita bisogna pagare pegno alle volte ,anche se per me furono tre pegni piacevoli avevo 21 anni e tanti uomini da conoscere

baciotti da DARIATRAVE