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la mia amica ragioniera


di sposo
31.07.2013    |    1.188    |    0 4.9
"Comunque si era fatto tardi cosi l'accompagno alla sua macchina e ci salutiamo con un bel bacino sulle labbra..."
lavoravamo entrambi in una azienda e ci siamo conosciuti li siamo diventati molto amici nel passare 8 ore al giorno insieme lei era molto gentile con me mi portava il caffe verso le 10 zuccherato come piaceva a me.il suo ragazzo pultroppo era lontano 600 km da lei per motivi di lavoro e cosi un giorno lo vista un po giu di morale cosi le chiesi cosa li era accaduto di brutto,ma lei mi disse solo che era solo un po stanca.un giorno non so nemmeno io come mi e venuto li chiesi se voleva uscire con me un sabato sera, ma essendo io sposato come lei ben sapeva le dissi che pultroppo non ero tanto libero di girare per locali e lei mi disse che pure per lei era la stessa cosa.io con la scusa della pesca raggirai mia moglie e andai a pesca.vado a prenderla in un posto dove lei lascio la sua macchina e andammo in riva al mare per scerzare un po del piu e del meno.mentre eravamo in macchina si stava creando una situazione un po critica nel senso che si fini di parlare di sesso e lei mi raccontava della sua storia col suo ragazzo daltronte l'unico conosciuto a scuola ed e rimasto sempre con lei,ma ritornando a prima lei mi diceva che il suo ragazzo non era troppo fantasioso nel far l'amore ma si limitavo al solito penetramento e basta ma lei non aveva mai avuto il coraggio di dirgli che li piacevano i giochi sexy e essere masturbata come si deve.ragazzi vi giuro che a discure di questi particolari avevo il mio pene in bestia perche io amo tanto i preliminari e giocare ma non potevo saltarli a dosso altrimenti rischiavo di rovinare la nostra amicizia.comunque si era fatto tardi cosi l'accompagno alla sua macchina e ci salutiamo con un bel bacino sulle labbra. il giorno seguente lei mi guardava con uno sguardo diverso perche io il giorno prima le dissi che amo tanto fare le cose che lei specifico,cosi quando mi porto il solito caffe giornaliero lei mi propose di uscire di nuovo insieme cosi io le dissi di si,ma qualcosa mi diceva che sarebbe stato diverso questo secondo appuntamento.non vedevo l'ora che arrivava sabato per poter uscire con lei e qualcosa mi diceva che sarebbe finito che avremo fatto l'amore.arrivo il sabato puntuale sempre allo stesso posto solo che lei prima di venire da me si era vista con le sue amiche ed erano state in un locale a bere qualcosa e lei prese un alcolico alla fragola solo che come lei ben sapeva quando beve alcolici la testa le va in tilt e quando sali in macchina con me era un po troppo affetuosa con me come se noi due eravamo fidanzati ma io non ci misi peso,pensai be forse vuol rendere la nostra amicizia piu aperta.comunque quando siamo arrivati al solito posto lei dal caldo che li provoco l'alcolico si tolse la giacca che indossava e vidi quel bel corpetto che indossava veramente mozzafiato poi avendo una quarta di seno i miei occhi e il mio pene andarono subito in bestia.ma rimasi li tranquillo senza far manovre sciocche,cosi mentre stavamo scherzando si inizio a giocare nel farci il solletico ma io non lo sofro ma lei rideva e si torceva come una bella bambola di gomma solo che nel muoversi in macchina finimmo un po troppo vicini e li successe l'imprevisto non so se era colpa dell'alcol ho che lei aspettava il momento giusto ma il fatto e che ci trovammo con le labbra appiccicate e con le nostre lingue che si univano in un modo mai accaduto a me solo che mentre ci baciavamo le nostre mani accarezzavano i corpi rendendo l'atmosfera sempre piu caldo e quando lei mi accarezzo i capezzoli per poi far scivolare la sua mano verso il pene li mi resi conto che si andava oltre al bacio ma credetemi non mi era mai accaduta una cosa cosi bella e non sapevo come comportarmi perche per me lei era un'amica e avevo paura ma lei senza pensarci noto che io rimasi un po freddo prese la mia mano e la porto tra le sue gambe e li notai che aveva il perizoma tutto bagnato cosi con le dita lo spostai e le misi le dita tra le labbra e sentii che la vagina era cosi aperta e vogliosa che le dita entrarono liberamente e lei inizio a respirare affaticata e gemendo come una donna piena di calore da mandar in bestia tutti i miei ormoni.iniziammo a toglierci i vestiti di dosso e ricominciammo a masturbarci a vicenda.mentre eravamo cosi presi dal momento mi resi conto che lei stava venendo perche la sua vagina era diventata cosi bagnata che scorrevano le dita molto liberamente cosi le infilai un terzo dito e un quarto nell'ano e notai che lei non fece nessuna obbiezione anzi si torceva sempre di piu dal piacere che stava provando e dopo 10 minuti mi disse che stava per venire una seconda volta cosi io senza pensarci feci un po piu di forza nelle dita e notai che il suo caldo stava superando tutte le mie aspettative.ci stancammo cosi tanto che ci prendemmo un po di riposo ma ci fu un silenzio totale in quel momento la vergogna di quello che stava accadendo ci lascio un po stupefatti cosi io per spezzare un po l'atmosfera le feci una domanda chiedendole se li era piaciuto il mio modo di fare e lei con il volto sconvolto dalla stanchezza e un bel sorriso sul viso mi disse "e da tanto che non godevo in questo modo"sono delle parole che non dimentichero mai.si ricomincia ma questa volta iniziamo con un bel 69 io le infilai da subito il dito nell'ano e lei mentre mi succhiava il pene mi bagno l'ano, io avevo sentito parlare del dito nell'ano dell'uomo ma non l'avevo mai provato e lei fu cosi dolce da massaggiarlo come si deve per poi infilarci il dio,io continuavo a tenere il dito nell'ano mentre li leccavo il clitoride,che dirvi arrivai al punto dell'eruzione e le dissi che stavo per venire cosi lei aumento il ritmo e mi fece venire in bocca succhiandolo con energia e piacere solo che non mi resi conto che in quel momento pure lei stava venendo e si scateno in un modo pazzesco facendomi schizzare in un modo mai accaduto (bellissimo la mia prima eruzione col dito nell'ano).questo e cio che accadde al nostro secondo appuntamento nel prossimo capitolo vi racconto il resto della nostra storia.
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