Le fiche che ho leccato

Zona arancione, zona rossa, in questi week end siamo bloccati in casa e allora con Gius, sul divano o teneramente abbracciati a letto, discutiamo dei giochi fatti e di quanto ci mancano.
L’altro giorno stesi sul divano, mentre strusciavamo le mani, io sul di lui pacco e lui sui miei slip, che spuntavano dalla vestaglia aperta, abbiamo iniziato a discutere di fica.
Ovvero di quelle che abbiamo visto e con cui abbiamo giocato assieme, nei nostri incontri.
Non sono state tantissime ma neppure poche anche se a noi piace poco giocare in quattro, in due coppie, perché rende il gioco con molti rischi di insuccesso.
E’ facile che succeda che a uno dei quattro la combinazione piaccia poco, ma essendo un gioco chiuso, con quelli attori, i due maschietti sono obbligati alla prestazione, che non aiuta un ottimo indurimento dei loro cazzi.
Per noi femminucce è molto più semplice, allarghi la cosce e via, al massimo, se proprio i due non ti eccitano, basta un po’ di crema.
Per questo quando troviamo su Annunci 69 una coppia che ci piace dalle foto e dalla descrizione, proponiamo sempre di giocare in 5, allargando ad un singolo, possibilmente giovane, al di là di chi lo scelga, che rende la prestazione dei nostri mariti o compagni assai meno obbligata e quindi meno impegnativa e di più facile gestione.
Indubbiamente fra le fiche conosciute assieme quella con cui abbiamo giocato di più è Franca, di cui ho parlato nel mio racconto “causa gelosia, una scambio imperfetto”.
Soprattutto dopo che ebbe lasciato il marito, un uomo impossibile per la assurda gelosia a senso unico, come ho ben descritto in quel racconto.
Con Franca, da soli o con altri, abbiamo giocato per oltre un anno. Tutti giochi molti intriganti.
Lei era e è una bella ragazza, intorno ai 40, non molto alta, ma con tutto nei posti giusti, soprattutto un bellissimo lato B e soprattutto una grande “maiala” a letto.
Godeva ogni situazione con passione, aveva una bella fica, completamente depilata, molto zuccherata, che sbrodava in continuazione, se sollecitata, con il cazzo, con la lingua con le dita.
Con lei ci siamo leccate molte volte, non è la mia passione, ma se una donna mi piace ed è godereccia lo faccio volentieri, come volentieri godo con la lingua di una donna che mi fruga fra le cosce.
Franca aveva una qualità poche volte trovata in altre donne: quando Gius o un altro mi scopava alla pecorina su un letto, lei amava inserirsi con la faccia sotto le mie cosce e leccare la mia fica e il cazzo che la penetrava.
Gius ci impazziva ed era bravo a infilare il suo cazzo ora nella mia fica ora nella sua bocca spalancata. Oppure lei gli mordicchiava le palle che rimanevano fuori dalla mia fica o metteva la sua lingua nel suo buchetto dietro.
Lei ci manca molto, ma al suo nuovo compagno non gli piace giocare e non sa nulle delle qualità eccellenti che ha la sua nuova compagna, a letto con più persone.
Abbiamo però stabilito che la donna più intrigante per me e per lui sia stata un'altra, con cui abbiamo avuto un solo rapporto.
Avevamo conosciuto al Sexy club Trasimeno, dal racconto “una coppia e due singoli”, Max un gigante dotato che, in coppia con una bionda e altissima ragazza finlandese, aveva fatto impazzire sia Gius che me.
Mi aveva scopato con ardore in una delle stanze del Club. E Gius aveva scopato Tube, con difficoltà, viste le sue gambe lunghissime.
Max ci aveva lasciato un cellulare ed un giorno decidemmo di chiamarlo per vedere se potevamo incontrarci di nuovo.
Lui ci disse subito di si, ma che non stava più con la biondissima Tube, ma con una altra ragazza della sua città, Perugia.
Pur dispiacendomi per Gius che sbavava già al pensiero di una rinnovata scopata finlandese, combinammo con Max di incontrarci a Montecatini, prima a cena e poi prendendo, due camere in un hotel della città.
A cena conoscemmo Giulia, una bella giovane moretta, non fisicamente esuberante come Tube, ma con degli occhi nerissimi che lanciavamo lampi improvvisi, con una bocca sensuale, che ne facevano una donna intrigante al massimo.
Dopo un piacevole cena, con chiacchere e vino in abbondanza, andammo in Hotel, dove avevamo preso due camere e ci demmo appuntamento nella nostra dopo un quarto d‘ora, che utilizzai per rinfrescare la mia fica, incremarla bene ricordando la misura del cazzo di Max, cospargendomi di Chanel 5 ne punti giusti ed indossando una lingerie tipo baby doll, ampia e trasparente, senza slip e reggiseno
Dopo poco sentimmo bussare, erano Max e Giulia, che vedendoci già mezzi nudi si spogliarono velocemente per entrare nel grande letto assieme.
Era preparata al succulento scontro con il magnifico cazzo di Max, ma la sorpresa fu lei, Giulia, un corpo non male, ma una bocca, una lingua, una perversione nel ricercare i punti più libidinosi sia di Gius che miei che ci travolse e ci fece impazzire.
E’ stata un notte indimenticabile, non solo per il cazzo di Max, ma soprattutto per lei, che guizzava da una parta all’altra, sbavando, leccando, pompando ora un maschietto ora me.
Quando Max prese a scoparmi alzandomi le cosce verso il soffitto, entrando nella mia fica con colpi lenti ma devastanti, lei mi mise la lingua in bocca per un bacio infinito ma così libidinoso che non mi accorsi neppure che il peso di Max sulle mie cosce oscenamente spalancate e i suoi colpi sempre più pesanti mi causarono una contrattura all’anca destra, di cui mi resi conto solo dopo che se ne furono andati, all’alba, nella loro camera.
Giulia era stata devastante con me ma anche con Gius che per la restante parte della mattina non fece che parlare di lei, facendomi incazzare di brutto.
La mattina dopo dovetti andare dal medico, che mi fece fare sei iniezioni, per sistemare la mia anca massacrata dal peso e dalle spinte di Max, sulle mie cosce aperte.
Abbiamo concluso che Giulia è stata la donna più intrigante delle nostre esperienze.
Con loro non abbiamo più giocato, perché quando mesi dopo richiamammo Max al cellulare, ci disse, che con Giulia avevano deciso di sposarsi e quindi sospendevano il gioco.
Se più avanti lo avessero ripreso ci avrebbero chiamati, cosa che non è più avvenuta.
Che peccato!

Anita.