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Scambio di Coppia

Una spa bollente e bagnata


di CPAMANTI
07.06.2023    |    27.642    |    7 9.8
"Dopo poco io mi butto di lato sul letto, e comincio a masturbarmi guardandolo..."

 

   L'nvito di Marco ad accompagnarlo in un centro benessere si è rivelato molto diverso, e decisamente migliore di quanto mi aspettassi!

    È una  giornata fredda, nonostante i primi tepori primaverili!!!

     Sono al lavoro, ma è una di quelle giornate dove non ho per niente voglia di pensare al lavoro. L’unico pensiero è quello di immergermi nella mia vasca con oli profumati e tanta schiuma, candele accese in tutto il bagno, e di occuparmi del piacere del mio corpo. Quasi quasi chiedo di uscire prima.

     Finisco due lavori urgenti e mi prendo il pomeriggio libero.

     Sto terminando una telefonata con un cliente e mi arriva un messaggio da Marco, un collega  "speciale", con il quale abbiamo fatto qualche aperitivo eccitante. Un bell' uomo, brillante di un paio di anni meno di me, di quelli carismatici, ai quali non puoi fare a meno di regalare un bel sorriso.

  "Che fai oggi?  Ci vorrebbe una bella sauna, ma mi dici sempre che sei impegnata"

    Ero piacevolmente sorpresa. Spesso  mi chiedeva se volessi andare in sauna con lui, e non ho mai accettato. Ma questa volta.....

" Mi sono presa il pomeriggio libero." Gli risposi"
" Andiamo!", così rispondo al suo messaggio.

 "Dammi il tempo di passare da casa, farmi una doccia e ci sono". Tempo, due secondi e mi chiama.

 " Ciao, allora ci troviamo tra mezz'oretta vicino al cimitero. Possiamo dire che siamo in giro per lavoro assieme."

   Che meraviglia, non vedo l'ora!!!!! Solo all' idea le mie mutandine si bagnano. Ah! Quanto mi piace quell' uomo! Ho sempre cercato di tenerlo lontano perché mi piaceva troppo.
Sono pronta. Un' ultima occhiata  allo specchio, ero semplicissima con un vestitino verde acqua, morbido sulla scollatura, a bretelle incrociate che lasciavano intravvedere la schiena nuda e abbronzata, ma mi copro con un giubilo di pelle, visto il clima, un paio di decolleté bianche  tacco 12, occhiali da sole, i capelli raccolti in una coda alta. Metto sul sedile passeggero il borsone dei vestiti e mi avvio.  Ci troviamo al parcheggio del cimitero. Eccolo.

   Sento la mutandina inumidirsi… vorrei tanto sfiorarmi per sentire aumentare il piacere. Salgo nella sua macchina, lui mi saluta, sorride.

"Era ora!"  Mi dice

 Si sente solo la musica alla radio.

"Dove andiamo?", chiedo.

"Fidati di me." Risponde Marco

    Facciamo quasi due ore di macchina, silenziosi, ogni tanto uno sguardo pieno di desiderio... ma nulla di più. Composti, come se dovessimo esplodere, si sente nell' aria.

Destinazione una piccola provincia di Merano ospiti di una meravigliosa e a dir poco lussuosa struttura dotata di ogni comfort, spa enorme, piscina a sfioro sul tetto, ristorante, stube.

Arrivando, siamo  accolti con un calice di prosecco di benvenuto direttamente alla reception, la manager ci fa fare un giro panoramico della struttura illustrando in un perfetto italiano tutti i servizi della spa. Si può accedere solo senza costume, con l’asciugamano ma non con i costumi addosso per via del regolamento che ne vietava l’uso a causa di problemi di igiene e per vivere in piena natura con il nostro corpo la spa. Mi dice  che tutti i tedeschi oltre confine sapevano di questa regola ma molti italiani non amavano rispettarla per pudore. Con noi sfondava una porta aperta e quindi sorridiamo alla sua spiegazione.

    Saliamo su nella suite. Ci attendeva una bellissima stanza completamente ricoperta di legno di rovere con al suo interno un letto rotondo e una vasca idromassaggio, divano, tv 55 pollici e il bagno con una doccia dove ci potevano stare comodamente dentro 3 persone.

    Che sogno  avere una stanza del genere….era sublime per trascorrere del tempo lontano da tutto e tutti. Ci lanciamo un'occhiata d'intesa, lui accenna un sorriso e la prima cosa che facciamo è riempire la vasca idromassaggio e tuffarci dentro.
Io per prima mi butto in quell' enorme vasca, vestita...una cosa che adoro!!!! Tanto indosso solo lo slip sotto quel vestitino leggero.... Schiuma ovunque, bolle, baci, e cominciano le carezze.

   Non resisto, mi giro e piegata comincio un tanto atteso pompino a pelo d’acqua, un piacere indescrivibile con tutte quelle bolle e Marco che godeva finalmente rilassato. Mi pulsava così forte in bocca, volevo scoppiasse...., ma birichina smetto all'improvviso, e mi sdraio appoggiata al bordo della vasca con il mio culettino bagnato e pieno di schiuma bello rialzato, gli strizzo l'occhio, per poi uscire dalla vasca.

   "Che gran PUTTANA che sei, lo sapevo!", dice guardandomi.

   Si alza anche lui ed entrambi bagnati finiamo sul letto...mi prende da dietro, con forza tirandomi i capelli avvicina la sua bocca all'orecchio e mi sussurra:

"Adesso ti inculo". Mi tiene stretta, infila un dito e poi due nel mio culetto, inizialmente emetto gemiti di dolore, che diventano di piacere subito dopo, il mio corpo si muove a ritmo delle sue dita,  mi butta sul letto e mi penetra con un colpo secco il culo.

    È troppo eccitato, si muove piano, aumentando però ad ogni "affondo", finché esausto svuota tutto il suo sperma, lasciandone un pò per spalmarmene sul culo. Ma a me non basta finire così, con un dito raccolgo quella parte del suo sperma e me  lo metto in bocca guardandolo e sorridendogli.

    Torniamo nella vasca per rilassarci un momento, ci prepariamo ed usciamo a fare un giretto nella struttura.
Girovaghiamo per l’hotel e saliamo sulla piscina a sfioro posizionata nel tetto. Fantastica, il panorama era mozzafiato, di fronte avevamo le montagne ancora innevate e la piscina riscaldata produceva un leggero vapore. Nuotiamo un pó,ma poi infreddoliti torniamo dentro e scendiamo giù nella spa.
L’hotel, essendo fuori stagione non era molto affollato, anzi quasi per niente e la cosa ci faceva molto piacere. Odiavo i posti pieni di gente, per non parlare delle spa.

    Una volta arrivati alla spa al piano sotterraneo ci accoglie una giovane altoatesina e ci mostra le varie stanze che compongono la spa che era davvero enorme. Al suo interno regnava una piscina molto grande dove potersi fare una bella nuotata. Io e Marco ne approfittiamo subito e proviamo tutti i vari giochi d’acqua che la compongono.  Eravamo gli unici in acqua. Forse la gente era a riposare…ma meglio cosí.

   Alla fine ci dirigiamo verso il cuore della spa dove un cartello ben in vista intima i visitatori di entrare solo muniti di accappatoio e di lasciare i costumi nei mini armadietti attigui.

   Con la chiave elettronica della camera entriamo nella spa.
Giriamo un pó prima di addentrarci nella sauna alpina, una sauna come le altre ma con le erbe di montagna che riempiono di profumo la sauna. Lasciamo gli accappatoi appesi fuori e con un solo piccolo asciugamanino sotto il sedere ci sediamo completamente nudi su una delle due panche disposte una di fronte l’altra.

   Spostiamo  clessidra sui 10 minuti e chiudiamo  gli occhi per rilassarci un pó.
Dopo circa 3 minuti sentiamo aprire la porta e si affaccia una coppia sulla quarantina, completamente nudi anche loro e chiedono se possono sedersi. Ovviamente rispondiamo di si ed entrano dentro. Lui il classico italiano della zona, capelli castano scuro con un pó di capelli grigi sull’attaccatura delle basette, fisico normale e dotato nella norma, per quello che il vapore della sauna potesse far vedere. La moglie o compagna che fosse invece era la classica altoatesina, bionda, magrina, seno piccolo come il mio, slavatina, non bellissima di viso ma neppure brutta,  ma molto solare visto il sorriso che ci manda appena entra nella sauna. Si siedono contrari rispetto a noi. Lui di fronte a me e lei di fronte a Marco

   L’unica cosa che ci separa è un grosso catino pieno d’erbe che rovina un pó la vista, soprattutto a Marco, sulla bella tedeschina.

   Tutti con gli occhi chiusi, ogni tanto parlavo sottovoce con Marco, guardavo la clessidra e idem facevano gli altri due. Io peró che ero stata sempre seduta con le gambe chiuse, alzo i piedi da terra e li appoggio sulla panca...lasciando una bella visione al nostro amico seduto di fronte a me. Marco si gira subito verso di me per paura che potessi creare qualche tensione tra la coppia. Ma i due non dissero niente, gli occhi di lui continuavano a cadere in mezzo alle mie cosce.
Quando anche la moglie di lui si ne accorge lei fa lo stesso. Era un chiaro segnale che ci stavano dando a mio avviso. La visione era peró offuscata un pó dal vapore e un pó dalle  erbe di campo e Marco con la scusa di alzarsi a girare la clessidra diede una bella occhiata tra le gambe di Heidi dove nella sua montagna non spuntava nemmeno un filo d’erba!  Noto un sorriso sornione sul suo viso, a lui piacciono così!!!!!

    Dopo qualche minuto ci alziamo perchè mi stavo letteralmente sciogliendo, eravamo completamente sudati, salutiamo i ragazzi e ci dirigiamo prima a fare una doccia ghiacciata e poi verso la grotta di sale per riprendere un pò i sensi. Appena entrati nella grotta di sale a destra c’erano dei veri e propri lettini per due persone incavati nella roccia e protetti da un velo trasparente e poi a sinistra una vasca lunga 6 metri con l’idromassaggio. Ci rituffiamo dentro e facciamo partire l’idro.

    La mia mano  scivola sotto le bolle, inizio un piccolo massaggino su quel gioiellone che si ritrova tra le gambe, tanto anche se entrava qualcuno non poteva vedermi visto il turbinio di bolle che c’era. Una sega lenta, veloce, di nuovo lenta, la cappella appare e scompare nella mia mano, ufffffff, che bello!!!!  Lui si gira verso di me e fa lo stesso tra le mie gambe. Mi sussurra di tirare fuori il cazzo dall’acqua ma istintivamente mi giro verso la porta per controllare che non ci sia nessuno e infatti non c’era nessuno in arrivo. Così galleggiando nell’acqua quel meraviglioso cazzo si avvicina verso il mio viso e Marco lo fa spuntare dall’acqua come il periscopio di un sommergibile. Io mi  faccio scivolare verso il basso lasciando le maniglie dell’idromassaggio e comincio a succhiarglielo. Dopo circa 30 secondi i nostri amici italotedeschi fanno  capolino anche loro nella stanza della grotta. Marco per istinto si  ritrae sott' acqua ed io alzo gli occhi per vedere perchè me lo  avesse tolto di bocca, e vedendo che erano arrivati i nostri amichetti accenno un imbarazzato saluto verso di loro spalmandomi di nuovo vicino a Marco sopraffatti dalle bolle e un pó dalla vergogna.

"Ecco vedi le tue idee che figure che ci fan fare? Non è mica un club privè questo!"

Mi dice Marco, ed io per niente preoccupata gli rispondo

"Ok scommettiamo che pure loro faranno lo stesso? gliel' ho letto in faccia alla tipa quando l’ho salutata adesso"

    I due tolgonoo gli accappatoi ed entrano in acqua...si diriggono dalla parte opposta alla nostra e fanno per far partire l’idro, ma non c’era verso funzionasse così lei viene verso di noi a chiederci se sappiamo come farlo partire. Io prendo la palla al balzo e le dico che forse è rotto, ma se vogliono  ci stringiamo un pó e ci stiamo tutti e quattro.

    Ci stringiamo un pó e facciamo partire l’idromassaggio.Lo spostamento dell’acqua ci faceva sbattere tutti addosso a tutti, sembravamo sulle giostre, le mie tettine  sballonzolavano di qua e di là e così dopo qualche minuto gli cediamo il posto e usciamo dalla vasca.

" Hai visto che ci han seguito anche nella grotta? Non credi siano in cerca di avventura?" Dico a Marco appena usciti.

"Ma va, è solo una coincidenza"mi risponde. La spa era ancora quasi deserta, qualcuno dentro alla sauna finlandese e qualcuno che riposava nei lettini leggendo.
Ci dirigiamo verso le docce ed entriamo  in una con un nebulizzatore di acqua e la cromoterapia

"Mi scappa" dico

"Vabbè falla..."e dopo aver chiuso l’acqua
comincia a guardare tra le mie gambe  e nel giro di un paio di secondi un bel rigoletto fa capolino. Subito ci mette sotto una mano e il suo cazzo diventa duro, me lo mette  davanti alla mia  farfallina per farselo bagnare dal mio getto. Riapriamo  l’acqua e ci ributtiamo  sotto, ma io mi  inginocchio davanti a lui e comincio di nuovo a finire quello che avevo cominciato nella grotta di sale. Marco si sporge dalla doccia ma non c’è nessuno in vista. Per fortuna.

    Si butta  con la schiena addosso al muro e chiude  gli occhi, io a fatica respiravo tra l’acqua che mi andava sul naso e il suo cazzo in bocca e che con notevole rumore cercava respiro. Ad un certo punto smetto e mi metto a ridere, Marco  riapre gli occhi e trova di nuovo la coppia ferma davanti a noi che ci guarda compiaciuta.

"Oh no! Che fate? Ci seguite? È  già la seconda volta che ci interrompete!", esclamo un pò incavolata.
Mi tiro su stringendo sempre tra la mano il cazzo di Marco,  poi me lo lascio e indirizzo la mano verso "Heidi" e mi presento.

"Ciao io sono Elenoire!"  L'’altra mi  porge la mano e dice

"Ciao sono Greta!" e lui invece si presenta come Karl, senza darmi la mano.

Marco un pò in imbarazzo accenna un "ciao...Marco"

"Scusate ma non abbiamo resistito!" Dico io e Marco aggiunge:

"Semmai tu non hai resistito!" e ci mettiamo a ridere.

"No no non c’è nessun problema" dice Greta, col suo accento germanico,

"Anzi se sappiamo che a voi non dà fastidio ci mettiamo qualche doccia più avanti".
Io subito sbotto:

" Bè potete mettervi anche in questa in fianco senza andare troppo lontano"
"Oh Bene" dice Greta con un sorrisone da gatta.
I due scompaiono nella doccia affianco e dopo una rapida occhiata fuori Marco  si siede per terra, tira verso di sé il mio culo  e comincia a leccare il buchetto mentre io gli schiacciavo la testa sul muro. Riusciva a malapena a respirare ma il rischio di soffocamento ne valeva la pena perchè Marco sapeva che quella cosa mi faceva impazzire.

   Rimane lì sotto cinque minuti mentre io  chino con una mano e lo  segavo, ma siamo interrotti di nuovo dai nostri amici che ripassano di nuovo davanti a noi.

“Avete già finito?"

   Dico io tirandomi in piedi e lasciando Marco seduto a terra con il cazzo duro. Lui dalla sua visuale riusciva solo a vedere la patatina di Greta e il cazzo scarico di suo marito visto che le mie chiappe  coprivano i loro visi.

"Oh si", dice lei sconsolata.
" Purtroppo si..forse perchè ti ha visto prima" girandosi verso Karl…
ma cosa fate voi più tardi?"

Io  prendo la  palla al balzo e dico:

"Pensavamo di farci un aperitivo nella nostra vasca idromassaggio privata che abbiamo in camera, volete unirvi?"

E Greta

"Come? Avete la vasca in camera?"

"Sì e anche molto comoda...per non parlare del resto" Rispondo.

"Va bene il vino lo portiamo noi allora...che numero di stanza? "

"La suite 404! Vi aspettiamo tra un' ora! A dopo!"

   Alle 17:30 spaccate, bussano alla porta. Greta e Karl, pure loro in accappatoio, asciugamano, ciabatte con  una bottiglia in mano.
Ci salutiamo, entrano ammirando la splendida camera, sorpresi di trovare una camera così grande e lussuosa. Li facciamo accomodare sul divano e apriamo subito la bottiglia. Un vino squisito, tipico della zona. Greta si alza e cerca di azionare l’idro. Ma io la precedo e con il telecomando abbasso le luci, accendo quelle colorate della vasca e apro l’acqua calda. Rimangono tutti di stucco ma avevo passato quasi un’ora ad esercitarmi ad usare quei comandi!

   Quando la vasca è piena noi donne ci togliamo  l’accappatoio e ancora reggendo il bicchiere di vino tra le mani entriamo nella vasca un pó traballanti. Ci  distendiamo e:

" Wow che relax qui dentro". Greta getta un pó di docciaschiuma dentro e le bolle riempiono tutta la vasca. Io e Greta ce la godevamo, sghignazzavamo, ci  soffiavamo la schiuma addosso mentre Marco e Karl buttavano un occhio alla tv e uno su di noi. Ma poco dopo io reclamo ancora vino nel mio bicchiere. Così Marco si alza con  l’accappatoio un pó aperto e viene a versarmi un pó di vino. Finchè mentre  lo versa tiro fuori una mano dall’acqua e tento di prenderglielo. Lui  mi lascia fare ovviamente e  lo giro verso Greta e le chiedo:

"Ti  piace il cazzo del mio uomo?"

"Oh si" risponde lei .

"Molto grande vero?" ridendo  "Vuoi del vino anche tu?." Le chiede Marco  guardandola e al suo cenno affermativo si sposta dall’altra parte della vasca per versarglielo e sbatterglielo davanti agli occhi. Greta tiene il bicchiere ma guarda altro. Poi alza il bicchiere all’altezza del cazzo di Marco  e guardandolo attraverso il bicchiere dice:

"Ecco adesso è della misura giusta", ed entrambe  scoppiamo a ridere. Avevo trovato l’unica tedesca dotata del senso dell’umorismo.

   Marco dopo si siede sul divano a parlare con Karl, un occhio alla tv e uno a noi ragazze. Avevo voglia di bere e butto giù tutto il mio vino in un sorso e chiedo a Greta di darmi un pò del suo. Ci  avviciniamo e Greta versa il vino dal bicchiere alla mia bocca, ci guardiamo e cominciamo a baciarci, osservate dai nostri compagni.

"Dai entrate anche voi! Fateci compagnia, gli gridiamo io e Greta ammiccando.

   Marco e Karl si siedono  sul bordo della vasca vicino a noi, smettiamo di strusciarci tra la schiuma ed andiamo ad accogliere i loro cazzi non ancora del tutto duri tra le nostre labbra. Noi inginocchiate nella vasca e loro seduti, piedi in ammollo e spalle al muro della vasca. Totale relax.

   Si vedeva che io e Greta eravamo entrambe esperte in quell’arte, anni di scuola di flauto alle medie avevano prodotto un ottimo risultato.
Ogni tanto io e lei ci guardavamo, ammiccavamo, mugulavamo e ce  lo ingoiavamo tutto. Io  comincio a leccare le palle di Marco, a succhiarle e lo stesso comincia a fare Greta.  Karl non era molto più dotato di Marco, ma aveva una cappella molto più grande della sua, pareva più un fungo che un cazzo.
Io e Greta ci stacchiamo e cominciamo a baciarci di nuovo, era il segnale che potevamo scambiarci anche altro oltre alla nostra saliva e al nostro sapore e la cosa eccitava Marco sempre più.  Ad un certo punto propongo di andare in doccia a togliere tutta quella schiuma.

   La doccia del bagno occupava tutta la parte di una parete, aveva solo un lungo vetro che la divideva da tutto il resto e un piccolo pezzo senza vetro per entrarci.
Entra per primo Marco e si posiziona in fondo, di fronte io girata di schiena, Greta e ultimo Karl. Apro il soffione in alto e una pioggia d’acqua ci toglie di dosso la schiuma della vasca. Noi ragazze continuiamo a baciarci, ad accarezzarci la rispettiva fighetta e a palparci. Ogni tanto sento le mani di Karl sulle mie tette, quando Marco si siede a terra e si infila tra le mie chiappe e ricomincia quello che aveva lasciato a metà nella doccia della spa.

   Lui in quella  posizione vedeva solo piedi che si intrecciavano, ogni tanto la mano di qualcuno che gli toccava il mento mentre era impegnato a leccare il buchetto della mia figa. Io comincio ad ansimare parecchio e fu a quel punto che mi apre con le due mani le natiche e ci infila dentro ancor di più la lingua su e giù, su e giù velocemente. Sapeva che non volevo venire subito così e si  ritrae. Marco prese per mano Greta e ci scambia di posto. Comincia tenendosela  davanti. La guarda negli occhi finchè le affonda la lingua tra le sue labbra e comincia a succhiarle il clitoride.
Greta appoggia le mani addosso al muro che aveva di fronte e si gode le sue attenzioni. Le passa le mani sul culo e aveva proprio un bel culetto duro che  stava nelle sue mani. Ed io nel frattempo ricambiavo Karl con le stesse attenzioni.

    Marco gira  Greta  di schiena e delicatamente le passa la lingua tra le natiche stringendole le chiappe. Non sembrava dispiacerle nemmeno a lei visto che Grera comincia a schiacciargli la testa addosso al muro come se volesse che lui spingesse dentro qualcosa.

   L’accontenta e le infila anche un dito davanti. Poi due. Dopo qualche secondo salta via da lui esclama:

"Ok, ok basta basta!"sorridendo.

   Così ci scambiamo i ruoli. Marco si alza e fa abbassare lei. Le appoggia la testa contro il muro e  glielo infila in bocca standosene ben rilassato sotto l’acqua calda.Si  gira a guardarmi, io indaffarata alla stessa maniera della biondina ed il cazzo gli diventa ancora più duro. Lui e Karl ci  mettono in ginocchio al centro della doccia e loro due ai due lati. Io lo succhiavo a Marco, ma ogni tanto mi giravo verso Karl scambiandolo col suo. Nonostante l’acqua tiepida che scende dal soffione la doccia sta diventando davvero bollente. Meglio uscire ed approfittare del comodo letto rotondo. Così ci asciughiamo un pó ed usciamo. Ci versiamo un altro calice di vino e Greta si avvicina a Marco, gli prende il cazzo in mano e guardandomi  dice:

"Scusa ti dispiace se me lo porto qui?"trascinandolo verso il letto.

"No, fai pure, noi vi raggiungiamo più tardi " sedendomi gambe aperte sul divano con il chiaro intento di farmela leccare da Karl visto che fino a quel momento non l'aveva ancora assaggiata.
Greta  lo butta sul letto e sale sopra Marco per poi girarsi al contrario.Gli occhi del mio uomo erano completamente rapiti dalle sue labbra che pendevano come due ciliegine e dal bel buchetto rosa e stretto che stava sopra.

   Per un pó fanno un bel 69 e lui indugia con tanto ardore nei suoi stupendi buchetti, mentre lei lo ingoiava tutto, affamata come non mai! Tutto!!!!!

Decido di raggiungerli, vado verso Marco con i miei seni  che sballonzano qua e la, i capezzoli turgidi come non mai restando a pecorina e comincio a baciarlo, leccarlo e poi rivolgo le mie attenzioni a quella invitante fighetta di Gretai.
Karl mi stava dietro, un pó mi lecca e un pó mi infila qualche dito dentro.

   Io avrei voluto infilasse ben altro, ma questo non sarebbe piaciuto a Marco....

   Grera rotola a sinistra e mi fa cenno di mettermi sopra di lei. Marco si alza e si mette in piedi a bordo del letto. Aveva  il mio culo  di fronte e subito sotto il viso di Greta che lo leccava.

   Gli sembrava il posto più adatto dove andare ad infilare il suo cazzo e così fa. Va avanti con il cazzo sopra la testa della biondina e si fa largo tra le labbrette della  mia figa,  belle bagnate dalla saliva dell’amica tetesca.Comincia a stantuffarmi e le sue palle sbattono sul naso di Grera, che cercava di leccarle.    Dopo un pó di colpi lo tira fuori e lo mette in bocca ad "Heidi."

   Karl nel frattempo era seduto di fronte a me e si stava masturbando e ogni tanto glielo succhiavo.

   Marco stava esplodendo, non resisteva più ma doveva trattenersi ancora un pó, così smette e appoggia le sue palle ed il suo cazzo sopra al viso di Grera che cercava con la lingua di leccarglielo. Mette una mano sopra ad una mia chiappa  ed infila il pollice dentro la mia fighetta, poi lo tira fuori e lo infila in bocca a Greta che lo succhia avidamente. Dopo poco io mi butto di lato sul letto, e comincio a masturbarmi guardandolo. Greta si gira e si mette a carponi sopra di me sbattendomela in faccia e fa cenno a Karl di mettersi in piedi. Poco dopo la scena era davvero da film, Il culo di Greta si materializza sopra alle mie tette, mi  nasconde completamente il viso mentre ero impegnata a succhiarlo a Marco che  era in piedi di fronte. Lui aveva la mia figa completamente aperta, come se gridasse "entra, entra e sfondami",e me lo mette dentro. Mi sbatte in modo così violento, le mie tette vanno su e giù e  sbattono addosso al culo di Greta,  dopo un minuto non resiste oltre e lo tira fuori all’ultimo e schizza lontano fino sulla schiena di Greta, appena e poi sborra su di me.

   Appena finito mi passa il suo bellissimo  cazzo  tra le mie labbra ancora aperte e poi si allontana sedendosi sfinito sul divano ad osservare gli altri.

   Io  allungo una mano e comincio a giochicchiare col suo sperma spalmandomelo sulla pancia. Dopo poco anche Karl decide di concludere, fa aprire la bocca a Greta e dopo qualche secondo uno schizzo supera la sua testa e finisce sulla mia gamba. Greta quindi glielo riprende subito in bocca e ne ingoia ogni goccia, poi si alza e mi lascia a volto scoperto completamente bagnato dal nettare  della tedeschina.

   Noi ragazze ci alziamo e corriamo in bagno a rinfrescarci.

   Karl si butta sul letto, distrutto, io rimango sul divano con un occhio ala tv. Dopo poco noi torniamo e ci distendiamo sul letto.

   Marco ci raggiunge, e si sdraia in fianco a Greta. Avevamo entrambe i capelli avvolti in un asciugamano. Ora eravamo in quattro sul letto tondo.

   Karl praticamente dormiva ed io sembravo svenuta. Marco rimane immobile per un pó, ma poi si gira di lato a guardare il culo di Greta e comincia ad accarezzarle la schiena per poi scendere sulle sue chiappe e poi approfondire con le dita tra le sue natiche. Greta era sveglia e ogni tanto apriva gli occhi e lo guardava mentre si godeva le sue carezze. Dopo poco lentamente si gira e si mette di schiena tutta appoggiata a Marco, che con una mano la va a stringere il capezzolo di sinistra, poi si bagna le dita e continua a giocarci.

   Ogni tanto controllava  che io e Karl dormissimo. Si muoveva lentamente per non svegliarci. Il suo cazzo riprende vita e comincia a battere insistentemente sulla schiena di Greta. Con una mano glielo sposta verso il basso e glielo infila tra le cosce, al calduccio. Ma non ancora dentro, Greta molto lentamente, comincia a muovere il bacino su e giù, lentamente ma quel tanto che bastava per tenerlo schiacciato tra le sue cosce. Lui comincia a spingerlo più avanti fino ad arrivare tra le sue labbra umide. Piano, pianissimo. Poi ad un certo punto fu come risucchiato dentro e scivola nel paradiso di Greta.

  Marco controlla se io e Karl dormiamo ancora, soprattutto Karl, in fondo stava scopando sua moglie! Si sposta indietro con il bacino e tira a se anche lei e poi le spinge  la testa verso di me, la mette quasi a 90 da distesa praticamente. In quella posizione aveva più spazio e poteva penetrarla meglio. Ed infatti comincia a spingerglielo dentro tutto ma andavano troppo piano per i suoi gusti, così si alza pianissimo e va  in bagno, tira giù il coperchio del wc  e si siede. Dopo 30 secondi arriva di soppiatto anche Gretra. Chiude la porta senza far rumore e si siede sopra di lui, cominciando ad andare su e giù molto più velocemente. Comincia ad ansimare ma con una mano Marco le tappa la bocca. Non voleva che io o Karl aprissimo improvvisamente la porta del bagno e li  trovassimo a scopare.

   Anche il coperchio del water peró scricchiolava troppo e quindi si alzano e lui mette a 90 la bella biondina che si appoggia al muro con le mani. Approfitta della posizione per leccargliela un pó, c’era ancora il mio profumo lì in mezzo. Le passa la lingua in mezzo alle labbrette e poi sale fino al buchetto dove le spinge dentro un pó la lingua. Si rialza e glielo ributta dentro. L’eccitazione era alta, più per il fatto che lo stavano facendo di nascosto che per la scopata e voleva concludere prima che io mi svegliassi.

  Così si blocca e fa  sedere Greta  sul water che comincia a spompinarlo ancora, ma essendo venuto nemmeno da 30 minuti prima, era un pó difficile fare il bis. Così la fa alzare, le alza la tavoletta e le dice sottovoce:

"E adesso, fa la pipì". Lei continua a tenerselo in bocca e poco dopo fa la pipì. Marco le mette subito una mano lì sotto, che subito si bagna del suo liquido caldo e dorato. A quel punto si aiuta a segarsi con la mano bagnata e trattenendosi da ansimi e gemiti viene in bocca a Greta con quel poco di sperma che gli restava. Lei non dice nulla. Si tira su, si asciuga con della carta igienica ed esce  pianissimo dal bagno. Marci torna di là nella speranza che i due stessero ancora dormendo e si sdraia senza produrre alcun rumore sul letto accanto a Grera. Sfinito.

  Dopo un’ora ci svegliamo tutti. Erano solo le 20. Se ci muovevamo facevamo ancora in tempo ad andare a cena giù in hotel. Salutiamo i nostri amici che recuperano i loro accappatoi e ci diamo appuntamento al giorno dopo.

   Io ero molto soddisfatta, e  davvero volevo rivederli anche il giorno dopo mentre Marco non aveva voglia, voleva stare solo con me almeno un giorno. Che strano, si sono invertite le parti stavolta!!!!

Io e Marco ci buttiamo sul letto, sopraffatti dalla stanchezza, ma mi sentivo particolarmente felice, un pó agitata all'idea di trascorrere la prima notte con lui, leggermente imbarazzata, sembra surreale, visti i momenti vissuti ore prima con tanta leggerezza e frivolezza.

   La notte trascorre tranquilla, talmente stanchi da non fare neanche un'altra scopata!!!!!

   Mi sveglio per prima, mi giro verso di lui e lo guardo un momento, sembrava un sogno, e ho voglia di lui.
Mentre il mio petto aderisce alla sua schiena, con una mano comincio ad accarezzargli la coscia. Marco si muove leggermente, dorme ancora.

   Con le dita inizio ad avvicinarmi al suo bacino, e lo stringo delicatamente un secondo prima di mettere la mano sopra il suo pigiama, sul suo cazzo. Glielo trovo, piacevolmente sorpresa, già duro. Sorrido al pensiero di queste durelle mattutine che non soddisfo mai. 

   Lo accarezzo, separata dal tessuto di cotone dei pantaloni. Faccio scivolare le mie dita nella lunghezza, per quanto sia possibile.

   Con la mano mi faccio spazio sotto il pigiama e sotto i boxer. Lui si gira e si mette a pancia in sù, ma ancora tiene gli occhi chiusi. La stanza è al buio, c’è solo una piccolissima fessura di luce che inizia a entrare dalla finestra.

   Al contatto della mia mano con la pelle del suo pene mi eccito. Stringo la mano sull’asta e comincio a segarlo delicatamente, massaggiando la cappella lucida. Lo sento già pulsare: è venoso e già pronto. Con l’altra mano mi aiuto e mi alzo per spostarmi sotto la coperta. Ho voglia di prenderglielo in bocca, di gustarmelo, di prendermi il succo. Gli ho già confessato tanto volte cosa provo quando gli faccio un pompino e anche ora mi sento un tutt’uno con lui appena le mie labbra avvolgono questo cazzo di marmo. Con le mani lo stringo alla base, accogliendo nel palmo anche le palle, quelle palle che amo leccare e prendere tutte in bocca. Scopo con la bocca l’uccello di Marco e la mia saliva lo lubrifica rendendo il tutto umido, dolce e erotico allo stesso tempo. Lui inizia con il bacino e muoversi un po’ per fare in modo che mi entri ancora più a fondo. Ha voglia, lo sento. Con la sua mano mi prende una ciocca di capelli e mi guida per trovare il ritmo giusto. A questo punto ci muoviamo in due: io con la testa e lui che me lo ficca dentro con i suoi movimenti. Con la lingua gioco con la lunghezza e ho qualche piccolo gemito nella foga di prenderlo tutto. 

   Geme anche lui, che sento in questo istante stringermi i capelli un po’ più forte e con un movimento deciso lo sento esplodere. Ho la sua sborra in gola, gli esce copiosa dal cazzo e io un po’ la ingoio e un po’ la lascio uscire dalla bocca perché mi piace quando il suo sperma mi bagna le labbra.

   Marco alza la coperta. La luce lieve che entra dallo spicchietto di finestra mi permette di vedere i suoi occhi felici. E lui può vedere le mie labbra bagnate dal suo piacere.

  Adesso però una buona e consistente colazione!!!!!
Incontriamo nel corridoio Greta e Karl, i quali ci danno appuntamento un' ora più tardi per mostrarci un posto.....che curiosità!!!!!

   Andiamo con la macchina della coppia, percorriamo un pezzo di autostrada, ne usciamo ed arriviamo in una zona industriale. Non capisco, ma non chiedo nulla.

 "Siamo arrivati", dice Karl

   Parcheggia. Scendiamo dall'auto e ci avviciniamo ad un capannone. Suona un campanello.
Saliamo le scale, in ingresso una bella pianta, profumo di oli essenziali, musichetta, ed una scritta: ,"Naturist Club"!
Io guardo incredula Marco, e Karl mi dice ancora:

"Fidati. Facciamo una sauna, un bel idromassaggio".

   Veniamo accolti da un bellissimo ragazzo. Chiede se siamo due coppie, lui prontamente risponde di sì.
Ci prepara la tessera. Ci dice che ci sono delle regole e ci pone accappatoio asciugamani e ciabattine. Ci mostra dove sono gli spogliatoi di uomini e donne.

"Preparatevi e poi ci ritroviamo qui"  ci dice Karl.

"Mi raccomando, devete rimanere totalmente nude,  avvolgetevi solo l’asciugamano".

  Detto fatto. Con un po' di imbarazzo e curiosità nel capire cosa potesse succedere.

   Marco era lì fuori che mi aspettava con un sorriso che poteva fare sciogliere un iceberg.

   Mi spinge contro il muro, senza farsi notare da nessuno per un bacio intenso, mentre la sua mano mi sfiora l’interno coscia e lasciava scendere una goccia di piacere.

  Mi prende per mano e andiamo in una saletta dove offrono un aperitivo di benvenuto, tutti in asciugamano, tutti rigorosamente nudi sotto.

   Entrambi guardiamo Greta e Karl, piacevolmente increduli e carichi di interesse, in cambio loro ci sorridono con uno sguardo d'intesa.

   Ci sono coppie, ci sono ragazzi e uomini da soli. C’è una donna dietro al bancone, molto sensuale, abbondante nelle forme e delicata nei movimenti. Osservo come si muovono queste persone, i miei occhi da gatta cercano i particolari.

   Solitamente sono molto socievole, ma l’imbarazzo questa volta frena un po' l’enfasi. Non nego che stavo osservando l’ambiente pulito, persone semplici, nulla di strano.

   Facciamo il giro di questa particolare spa. Molto bella, due vasche idromassaggio una grande una più piccola. Sauna, bagno turco, sala massaggi. Una stanza con un letto enorme e due finestre con le griglie. E tutte stanzette privee, tutte con lenzuola pulite da poter utilizzare e, cosa ancora più evidente, preservativi ovunque!

   Marco apre una stanza, Greta e Karl scompaiono in un'altra, posiziona velocemente il lenzuolo e inizia a divorare il mio corpo come solo lui sa fare.

   Un’eccitazione crescente si è impossessata di noi facendomi dimenticare dove fossi. Sa come farmi godere e portarmi all’apice del piacere.

   Ho dimenticato tutto! Non so nemmeno quanto tempo siamo stati lì. Usciamo e vedo una coppia che mi guarda e dice:

"Complimenti! Venite in idromassaggio?"
guardo Marco con aria interrogativa.

"Ci hanno guardato da quei buchi, sono fatti apposta.", mi risponde lui.

   Un misto di imbarazzo, incazzatura e eccitazione mi assalgono facendomi fare una risata.

   Andiamo in idromassaggio, ma prima è doverosa una doccia. Un tunnel di docce fatto a S bellissimo. Tutti in doccia, il lui dell'altra coppia mi sfiora un braccio e mi chiede:

 "Posso? Ti lavo la schiena."

   Davanti a me il mio amico mi fa l’occhiolino ed inizia a masturbarmi. Sento un’altra mano sulla schiena e vedo lei dietro al mio amico.Ci tocchiamo tutti e ci spostiamo nell' idromassaggio. Io incrocio lo sguardo di lei e sento la sua mano cercare il mio corpo.

   I nostri compagni nel frattempo ci spingevano uno verso l’altro.

   Ci baciamo ed iniziamo a masturbarci tutti e quattro. Sembrava un film! Finché arriva un ragazzo che ci dice che in vasca non si fa sesso!

  Presi dall' euforia siamo andati sul letto enorme e ci siamo chiusi dentro. In un attimo eravamo come serpenti attorcigliati.

  Un tripudio di piacere. Quei corpi che cercavano e davano piacere. Senza pensiero alcuno, pieni di desiderio, di eccitazione, di profumi di sesso.

   Tutto quello che non mi sarei aspettata è accaduto. Gli sguardi accesi e vivaci, quasi voraci si incrociavano e dicevano:

 "Scopami..., fammi toccare l’apice del piacere."

   In un attimo Marco era tra le mie cosce e l’altro mi faceva assaporare il suo cazzo...

   Alzo la testa e incrocio lo sguardo di Marco, ci sorridiamo ed insieme andiamo in doccia. Il tocco è molto delicato, come se quel sesso ci avesse sfinito, ma soddisfatto.

   Avevamo bisogno di stare soli ora.

   Entriamo in un privee, chiudiamo la porta a chiave e sistemiamo il lenzuolo pulito e profumato.

   Ci sdraiamo, ci guardiamo e scoppiamo in una fantastica risata prima di addormentarci.....

 

 
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