ANTONIO NON HA IL CORAGGIO DI DIRE A MADDALENA COME LA AMA

Un utente di A69 ci ha chiesto un racconto. E' un marito in pena, ci ha ispirato.
...

Ma cosa ti sei fumato?
Mi chiede Maddalena mentre la prendo da dietro e la sbatto con una foga che non mostravo da tempo.
Mi sembra compiaciuta, non si sottrae; protende la schiena quando mi ritraggo, regge con gusto il colpo mentre affondo.

Io da tempo non mi sentivo così: euforico, eccitato, duro di cazzo.
Le schiaccio le mammelle da dietro e lei si gode il tocco.

Maddalena viene con singulti profondi; io ne ho ancora, e continuo pensando solo a me senza sentirmi in colpa. Ho voglia di scopare, di sbatterla e lo faccio.
Lei viene di nuovo, questa volta urlando, ed io schizzo subito dopo, senza trattenermi, come un ragazzino.
Poi solo sudore e abbandono fra noi due. Lei tace, ma mi guarda sorridendo e un po’ perplessa.

- Ma cosa hai fumato?, mi chiede nuovamente, ironica

- Cosa hai preso? E cosa ti ha preso? Improvvisamente ti piaccio così tanto?
Io la ascolto felice, ma timoroso.
So cosa mi ha preso, ne sono ancora sconvolto.
E’ due giorni che sto sotto l’influsso di un semplice pomeriggio di sonno, di torpore invincibile, di sogni avvolgenti.
E nei sogni sempre lei, Maddalena, mai sognata prima, e mai pensata così.

Maddalena con due cazzi duri davanti alla faccia, Maddalena di spalle, caricata da un uomo pesante e rozzo, Maddalena scopata alla missionaria, in maniera brutale, con lei che invece di lamentarsi butta indietro la testa, geme, rotea gli occhi.
E Maddalena che guarda lui, il quale nel sogno non si capisce dove sia, ma che certamente è presente, anche troppo; estraneo al coito (Maddalena non ci pensa nemmeno a coinvolgerlo) ma presente e vicinissimo, in maniera dolorosamente eccitata.
Son stati due giorni di stupore, di sconvolgente visione che torna sempre uguale, di eccitazione compressa, e di seghe sopra l’immagine di Maddalena troia come non è mai stata.
Fino ad oggi, quando finalmente mi son deciso a dirle qualcosa; ed è stato naturale cominciare facendo l’amore con lei, anche se questo far l’amore è diventata la scopata furiosa che non avevo mai fatto prima.
Ora guardo Maddalena, che a sua volta regge lo sguardo, compiaciuta, sì, ma sospettosa.
- Che ti è successo? Perchè sei così eccitato? E io che c’entro con la tua eccitazione? A quale donna pensavi per esser così duro? Chi è? La conosco? Incalza Maddalena, ormai implacabile.
- No, no Maddalena, ti prego … rispondo confuso.

Capisco che sarebbe questo il momento di dirle tutto, ma non è possibile, perchè la banalissima risposta “Mi ecciti solo tu” non verrebbe creduta pur essendo la verità; niente mi ha mai eccitato così tanto come l’immagine di Maddalena nel sogno di due giorni prima.

Ma dirglielo…
Improvvisamente la scopata magnifica appena terminata è diventata per Maddalena un elemento di accusa, la prova che il marito ha in testa altro.

Il chè e vero, ma non come pensa lei.
Il mio silenzio, è drammatico, ammissivo, colpevole.

Maddalena si alza dal letto, ormai di malumore, e si avvia verso la doccia.

- Antonio, io faccio la doccia; se vuoi parlarmi fallo subito, altrimenti non cercarmi più per queste cose: con me hai chiuso, tu puoi sempre farti una sega pensando a questa donna misteriosa.

La vedo avviarsi al bagno; la guardo dalla porta mentre si insapona, e mi sembra voluttuosa e bella come non mai.

Si accorge la spio, lei lascia fare.
La mia mano corre al cazzo, sconclusionatamente di nuovo duro: e ci guardiamo negli occhi mentre, lentamente comincio a segarmi.