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IL MIO EROE - 2


di Shadow1979
12.07.2016    |    11.563    |    1 9.3
"Ora il suo cazzo era completamente in erezione, duro come il marmo e bollente, non riuscivo a togliere la mia mano da lui, lo avevo bramato talmente tanto..."
Aprii gli occhi e mi sembrava di aver dormito una vita, invece Marco mi riportò alla realtà “Ben tornata sulla terra” mi disse “ti sei addormentata di sasso per dieci minuti, per fortuna sentivo che respiravi”…era l’effetto dei meravigliosi orgasmi che avevo appena provato, mi avevavo regalato un rilassamento che non ricordo di aver mai avuto, mi sentivo leggera, ero finita in un’altra realtà e stavo decisamente bene. Alzai la testa dal suo petto e gli diedi un bacio pieno di trasporto, mi piaceva da morire come muoveva la sua lingua e cercavo la conferma che tutto fosse reale, poi pian piano iniziai ad alzarmi struscinado indietro e sentii il suo membro nudo e caldo strofinarsi sulla mia pancia, finalmente glielo guardai…era stupendo con la pelle liscia, glabro e nonostante fosse completamente a riposo era molto grosso e lungo, circa una spanna con delle belle vene che arrivavano fin sotto la punta che, libera dalla pelle, si allargava bene a fungo; non aveva niente a che fare con quello di mio marito e non pensavo ci fossero differenze tali tra i vari membri.
Mi ero ipnotizzata per un attimo ma dovevo distogliemi immediatamente, alzarmi e riordinare le mie idee.
Mi alzai, rimisi il mio seno sinistro dentro al vestito che risistemai tirandolo fino a sopra le ginocchia poi andai in cucina per prendere da bere, diedi uno sguardo all’orologio ed erano le 4.30 così capii che avevamo fatto l’amore per un’oretta circa. Mentre camminavo sentivo un rigolo umido scendere sull’interno coscia, erano gli ultimi umori misti a sperma che mi colavano dalla vagina, presi un fazzoletto e me la asciguai non senza sfiorarla e sentirla ancora gonfia, calda ed indolenzita.
Ripensai a tutto quello che era accaduto con Marco e sentii un brivido lungo la schiena, avevo appena tradito mio marito con un ragazzo conosciuto da poco ma non provavo sensi di colpa di nessun genere, avevo provato un piacere immenso e avevo ancora voglia di quel corpo, lo desideravo con tutta me stessa, volevo scoprirlo ancora di più, sentire la sua pelle nuda sulla mia; ero su di giri e mi batteva il cuore, ero in un'altra stanza da pochi minuti e già mi mancava allora mi avvicinai alla porta e lo osservai…era ancora disteso a terra, si stava tirando su i boxer, la maglietta che non aveva mai tolto era sudata e sul tappeto in mezzo alle sue gambe c’era una macchia umida dei nostri umori, sentivo una forza che mi attirava a lui ma resistetti.
Dalla cucina mi spostai nel bagno principale dove avevamo una grande vasca da bagno con idromassaggio, aprii l’acqua lasciando che si riempisse lentamente, mi fermai ancora in bagno per fare pipì e mentre mi lavavo le mani sul lavandino dallo specchio vidi i miei occhi stanchi brillare di una nuova luce. Passai in camera a programmare la sveglia per le ore 09.00 lasciando in ogni caso il cellulare acceso per ogni emergenza e ritornai da Marco che era ancora seduto sul tappeto e con voce bassa e tremante gli chiesi se voleva fermarsi da me per la notte (che ormai era quasi finita), avevo paura che svuotate le palle se ne volesse andare a gambe levate invece mi guardò con quei suoi occhi intensi e mi rispose che ne sarebbe stato felice; allora lo accompagnai nella stanza degli ospiti dove c’era anche un bagno personale, gli dissi di sistemarsi e fare come fosse a casa sua ed io nel mentre mi sarei fatta un bel bagno, non volevo lasciarlo ma avevo bisogno di lavarmi e lo facevo anche per lui perché speravo che mi prendesse ancora e volevo essere in ordine lavata e profumata.
Ritornai nel bagno principale socchiusi la porta e versai i sali nella vasca, mi spogliai facendo cadere il vestito ai miei piedi e mi ammirai davanti allo specchio grande…i miei seni erano ancora gonfi di piacere, belli pieni e sodi che davano leggermente verso l’esterno con i capezzoli che non accennavano ad ammorbidirsi, la mia pancia piatta, la striscia di pelo rado e curato sul monte di venere che conduceva alla mia passerina glabra e gonfia con le labbra ancora leggermente aperte dal rapporto avuto e racchiusa tra le mie belle cosce toniche; mi girai di lato e vidi i segni della presa forte che Marco aveva fatto sulle mie natiche per sostenermi mentre mi sbatteva al muro, il mio sedere alto e rotondo con due belle fossette lombari; mi piacevo e gli unici difetti che vedevo erano i leggeri segnetti di cellulite qua e là che a mio parere mi rendevano ancora più affascinante.
La grande vasca angolare era piena, finii di ammirarmi allo specchio misi la luce soffusa e lentamente entrai nell’acqua tiepida colorata di rosa dai sali, mi adagiai distesa e chiusi gli occhi per rilassarmi; la brutta avventura passata era solo un lontano ricordo e la mia mente era piena di quel ragazzo stupendo che era nell’altra stanza a cui erano rivolti tutti i miei pensieri mentre delicatamente mi accarezzavo il corpo con il bagnoschiuma.
Dopo una decina di minuti lo sentii arrivare verso il bagno e da dietro la porta mi chiese se poteva farmi compagnia, con voce rilassata ed eccitata gli risposi “certo, entra pure…”, non poteva essere altrimenti.
Entrò ed indossava ancora i boxer e la maglietta, disse che anche lui aveva bisogno di un bagno ma nella sua stanza non c’erano saponi quindi lo invitai ad entrare con me…si tolse per prima la maglietta mentre io lo ammiravo, guardavo ogni centimetro del suo corpo che finalmente si stava mostrando a me, le sue gambe erano belle dritte e muscolose ma la cosa che mi colpiva di più era il suo busto, sopra al pube i fianchi erano ben segnati dai muscoli obliqui, gli addominali erano perfetti e non troppo segnati, aveva dei pettorali imponenti e le braccia forti e robuste con grossi bicipiti, aveva un corpo imponente e muscoloso ma non segnato, emanava forza e semplicità; tolta la maglietta mi diede la schiena, era un po’ timido a mostrarsi a me…si tolse finalmente i boxer mentre ammiravo la sua larga schiena ed il suo culo sodo e si portò la mano ai genitali per nasconderli prima di rigirarsi e venire verso la vasca; lo guardavo avanzare verso di me, era tremendamente sexy e mentre la sua mano stentava a nascondere le sue doti delicatamente entrò nella vasca e si distese difronte a me con le nostre gambe intrecciate che si sfioravano e subito sentii l’eccitamento salirmi al basso ventre, gli passai il bagnoschiuma e si insaponò.
Ci vedevamo solamente la faccia in quanto l’acqua era ormai ricoperta di schiuma, ci sorridevamo dolcemente senza parlarci, allungai un piede e delicatamente glielo appoggiai sui testicoli massaggiandoglieli piano piano, li sentivo grossi e pieni, lui mi prese il piede ed iniziò a massaggiarmelo salendo sempre più ad accarezzarmi tutta la gamba e tirandomi lentamente verso di lui finchè ci ritrovammo in centro vasca seduti uno difronte all’altro quasi nella posizione del lotus, allungai la mia mano sul suo membro ma lui ancora una volta me la bloccò dicendomi di rilassarmi ed aspettare, non riuscivo a capire perchè non voleva che glielo toccassi, io lo bramavo con tutta me stessa volevo tastarlo e dargli piacere, volevo conoscerlo bene quel cazzo che mi aveva fatto godere così tanto ma Marco non me lo permetteva e devo dire che questo non faceva che aumentare la mia voglia di lui. Ci insaponavamo a vicenda accarezzandoci e massaggiandoci, sentivo il suo corpo robusto sotto alle mie mani e morivo dalla voglia di essere ancora sua mentre anche lui toccava ogni centimetro di me senza parlare ma solo guardandoci negli occhi e con un solo divieto da lui imposto, non toccarci nelle parti intime; poi mi baciò dolcemente, aprì il tappo della vasca, prese il doccino aprendo l’acqua fredda e continuando a baciarmi ci risciacquò dalla schiuma; il getto freddo mi dava mille brividi e i miei capezzoli sembravano sul punto di esplodere, mi fece uscire per prima e mi misi l’accapatoio poi passai anche a lui un asciugamano e coprendosi uscì dalla vasca; mi prese in braccio lasciando cadere il suo asciugamano e lo guidai nella camera matrimoniale…lasciò le luci chiuse, c’era una leggerissima luce quasi impercettibile che entrava dall’esterno, mi distese sul letto con la schiena sul materasso aprendomi l’accapatoio e si mise a cavalcioni sulle mie cosce baciandomi dolcemente la bocca mentre il suo membro si era adagiato sulla mia pancia iniziando a crescere di volume, non era ancora duro del tutto e già lo sentivo bello grosso e lungo.
Marco si staccò dalla mia bocca e lentamente senza mai staccare le labbra dal mio corpo scese verso l’orecchio, collo, spalla, seno, si fermò un attimo ad indugiare sul mio cappezzolo prendendolo bene in bocca e succhiandolo leggermente, stavo impazzendo di voglia…riprese a scendere ancora lasciando la punta della lingua sulla mia pelle e soffermandosi di tanto in tanto a baciarmi e dare piccoli succhiotti; arrivato sul mio fianco sentii un brivido di piacere intenso, una scossa al pube, era una mia zona erogena e lui l’aveva subito scoperta ma istintivamente gli misi le mani sulla testa e gliela alzai con forza per fermarlo; avevo capito dove voleva arrivare ma il sesso orale non mi piaceva, lo avevo provato un paio di volte con mio marito e mi metteva in imbarazzo vedere qualcuno che mi leccava come un cane nella ciottola, lo trovavo ridicolo e sporco per non parlare di quanto poco mi piacesse prendere in bocca il cazzo e così il sesso orale nella nostra vita di coppia non esisteva.
Marco mi guardò con gli occhi pieni di voglia, mi prese le mani togliendole dalla sua testa e le strinse entrambe in una sua che con forza me le bloccò, riprese a baciarmi la pancia continuando la sua lenta discesa, era arrivato al monte di venere, continuò verso l’inguine e sentivo il suo respiro sulla mia vagina, ero eccitata al massimo e mi stavo bagnando sempre più ma non si avvicinò a lei, proseguì sul mio interno coscia e continuando a palparmi con la mano libera e baciarmi tutta scese fino alle caviglie, mi baciò i piedi e lentamente risalì dall’altra gamba; Io stavo morendo dalla voglia di lui ma non potevo fare niente, mi teneva le mani strette e con il suo fisico mi bloccava le gambe, stava completamente comandando lui i giochi, arrivò all’interno coscia, su per l’inguine, monte di venere e poi scese; io sentivo ogni millimetro che la sua bocca faceva mentre si avvicinava al mio frutto; delicatamente mi baciò il clitoride ed iniziai a mugolare di piacere, sempre lentamente scese sulle labbra che baciava, leccava e delicatamente succhiava, fece il giro del mio sesso e rimise le mie mani sulla sua testa lasciandomele libere. Sapeva perfettamente che non lo avrei tolto da lì, i miei mugulii uniti a quanto mi stavo bagnando non lasciavano dubbi; con la lingua riprese il clitoride e scese verso il mio buco, era una sensazione di piacere incredibile, godevo come una pazza e stavo già per venire ma quando non ce la facevo più a resistere si staccava come se sentisse arrivare il mio orgasmo e lo volesse ritardare il più possibile; continuò a baciarmi e leccarmi inserendo ogni tanto la lingua nella mia vagina ed era una sensazione incredibile, un piacere immenso; poi lo sentii scendere un po’ troppo sul perineo verso il mio buco proibito, provai a fermarlo ma non ci riuscii, la sua lingua roteava sul mio ano ed il suo pollice era sul mio clitoride; sentii il cuore esplodermi nel petto, non potevo controllare i miei urli di piacere e non riuscivo a non contorcermi con gli occhi chiusi ed umidi, ero in preda ad un orgasmo devastante; ritornò con la bocca sulla vagina e mi mise la lingua tutta dentro aumentando ancora più tutte le mie emozioni, il bacino mi saltava all’impazzata e dovetti tirare la sua testa via di forza perché stavo per svenire dal piacere. Si distese vicino a me e prese ad accarezzarmi tutta prolungando ancora il mio piacere ed accompagnando la risoluzione del mio orgasmo, ma quando tentava di avvicinarsi al mio sesso ero preda di scossoni che mi facevano sobbalzare sul letto.
Avevo ancora il respiro affannato quando lo sentii afferrare la mia mano, la guidò fino alle sue intimità e mi sussurrò all’orecchio “ora è tuo”…lo sentivo ancora morbido e lentamente cresceva nella mia mano, non aspettavo altro che poterlo toccare, mi girai subito emettendo un mugulio di soddisfazione accompagnato da una sorriso malizioso, guardai Marco in tutta la sua bellezza disteso nudo con la schiena al materasso poi lo fissavo negli occhi mentre muovevo la mia mano a toccarglielo tutto e facendolo eccitare sempre più.
Sentivo il suo piacere crescere mentre con la mia mano gli accarezzavo dolcemente i testicoli passando poi all’asta che pulsando aumentava mostruosamente di volume, la afferrai ed iniziai un lento su e giù…non riuscivo a chiudere completamente la mano da tanto era grosso e dovevo aprirla ancora più quando arrivavo al suo glande. Ora il suo cazzo era completamente in erezione, duro come il marmo e bollente, non riuscivo a togliere la mia mano da lui, lo avevo bramato talmente tanto che avevo paura di perderlo nuovamente; sempre massaggiandolo allungai la mia bocca su quella di Marco, lo baciai voracemente e poi iniziai a baciargli ed accarezzargli tutto il corpo. Volevo scoprire ogni centimetro di lui, lo adoravo e rimasi stupita quando sentii i miei istinti dirmi di prendere in bocca il suo pene…non mi era mai successo di volerlo fare ma con lui era tutto diverso, iniziai a scendere con la testa verso le sue intimità dolcemente accompagnata dalle sue mani che mi accarezzavano la testa ed il viso toccandomi di tanto in tanto con decisione le mammelle. Finalmente mi trovai il suo pezzo di carne vicino al viso, gli arrivava all’ombelico e le vene continuavano a pulsare, aveva un piacevole odore di uomo e sempre tenendolo con una mano me lo strofinai delicatamente sul viso; ero notevolmente imbarazzata, una cosa che mai ho voluto fare ora la desideravo da morire ma non avevo esperienza ed avevo paura di fare brutte figure; le sue mani erano sempre più insistenti e guidavano la mia bocca sul suo membro, la dischiusi leggermente e glielo baciai, un brivido mi percorse tutta la schiena, tirai fuori la lingua e gliela appoggiai sopra e guidata da lui scesi con la lingua su tutta la sua asta, poi risalii lentamente, aprii ancora più la bocca e misi una parte della cappella in bocca…mi piaceva, il suo sapore era tremendamente eccitante e averlo in bocca mi faceva capire ancora più le sue generose dimensioni…ora ero inginocchiata in mezzo alle sue gambe, entrambe le mie mani tenevano stretta la sua asta, le mie labbra stringevano quasi tutta la sua cappella e i miei occhi maliziosamente lo guardavano nei suoi, ci leggevamo la nostra eccitazione crescere sempre più ma io ero imbambolata, la mia inesperienza non mi permetteva di proseguire con quel lavoro di bocca e lui se ne accorse; mi tirò dolcemente a lui mentre i miei seni strusciarono le sue palle e tutto il suo membro, mi baciò e mi sussurrò di non preoccuparmi, che non dovevo fare cose che non mi sentissi di fare…volevo urlargli la mia voglia di dargli piacere, urlargli quanto mi piaceva averlo in bocca, urlargli che la colpa era solo della mia inesperienza nonostante la mia età ma non dissi niente, ormai ero a cavalcioni su di lui seduta sul suo cazzo, andavo avanti e indietro con il bacino percorrendo tutta la sua asta che era posizionata in mezzo alle mie piccole labbra e premuta al suo ventre. Stavo nuovamente godendo e gronando umori, lo sentivo scorrere sotto di me ed il piacere aumentare quando la sua grossa cappella strusciava il mio clitoride. Senza l’aiuto delle mani sentivo che si stava dirigendo verso il mio buco, sentii entrare ogni centimetro accompagnato dai miei mugolii e sempre a calvacioni posai il mio petto sul suo e lo lasciai spingere sempre più, ero a bocca aperta rantolante mentre lui inesorabile entrava dentro di me stretto dalle mie parete vaginali che a fatica lo accoglievano. Aveva iniziato a penetrarmi lentamente, le sue mani erano sul mio culo che accompagnavano i movimenti ed io ero inerme e totalmente in sua balia a godere delle sue capacità; Sentii un dito che da dietro prese i miei umori e lentamente roteava sul mio ano facendo una leggera pressione che non faceva altro che aumentare il mio piacere, poi mi prese per le spalle e alzò il mio busto, di colpo mi trovai seduta sul suo membro che era tutto dentro di me, mi mancò il fiato da quanto mi riempiva, lo sentivo fino nell’utero, toccava punti mai sfiorati da nessuno ed ebbi subito un primo orgasmo…ma la mia voglia di lui era troppa e lo volevo ancora ed ancora; rimasi lì ferma a riprendermi dal mio godimento mentre sentivo il suo piacere pulsarmi dentro, le sue mani stringevano i miei seni, strizzavano i miei capezzoli ed iniziavano a comandare i miei movimenti così iniziai a cavalcarlo lentamente ed a riprendere a godere; mi alzavo quasi a farlo uscire tutto e poi mi risiedevo su di lui, ero talmente bagnata che la mia figa faceva rumori assurdi, i miei gemiti erano rumorosi e quando risalii per l’ennesima volta mi ributtò sul suo petto e lo tirò tutto fuori passandolo sul mio culo, poi dinuovo sulla figa fino al clitoride, lo riempiva di umori e lo strusciava ancora sul mio culo, mi faceva impazzire nonostante la mia paura che volesse il mio buco vergine, entrò ancora sulla vagina solo con la grossa cappella e poi tornò sull’ano facendo più pressone, sobbalzai e lui capì che avevo paura allora tornò sulla passerina, lo mise tutto dentro di colpo e mi fece alzare nuovamente la schiena. Ricominciai il mio su e giù, lo cavalcavo sempre più forte, le sue palle sbattevano sul mio culo e i miei seni saltavano all’impazzata…portò le sue mani sulle mie natiche stringendole forte ed iniziò a dare colpi di bacino quando io tornavo in giù. Ormai non capivo più niente, godevo come una pazza, ero preda di un enorme orgasmo e saltavao sul suo cazzo che sembrava mi aprisse in due, il letto dava la sensazione di cedere da un momento all’altro da quanto scopavamo forte poi sentii ancora il suo dito sul mio ano, io gemevo e gridavo, lo incitavo a scoparmi sempre più forte, il suo dito entrò nel mio culo e godetti come non mai, gli urlai di venire, lui mi rovesciò e mi trovai schiena al materasso con lui sopra che mi scopava come un toro. Continuavo a godere dei suoi colpi decisi, venni ancora, un altro orgasmo, forse era il terzo oppure era l’apice di tutti assieme…non lo so e non ci capivo niente, avevo le farfalle su tutto il corpo e lo sentii finalmente gemere e riempirmi tutta. Continuò a penetrarmi appoggiando tutto il suo corpo sul mio, baciandomi con molta passione e diminuendo il ritmo finchè finì di svuotarsi tutto dentro di me, eravamo sudati, ansimanti e tremanti.
Quando mi calmai guardai l’ora ed erano già le 07.00, ero stremata e mi abbandonai ad un sonno profondo abbracciata a Marco.
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