Racconti Erotici > tradimenti > La nipote del prete
tradimenti

La nipote del prete


di profondo70
14.09.2011    |    27.189    |    0 8.5
"Dopo aver accompagnato mio fratello in stazione, mi ritrovo a girovagare per il centro cittadino, mi fermo ad un semaforo, dopo qualche secondo mi si..."
Rieccomi qui a raccontare l'ennesima avventura; 20 agosto 2011.
La città semi deserta, un caldo da paura, finestrini chiusi e aria condizionianta obbligatoria.
Dopo aver accompagnato mio fratello in stazione, mi ritrovo a girovagare per il centro cittadino, mi fermo ad un semaforo, dopo qualche secondo mi si affianca una macchina; con sguardo disinteressato noto che si trattava di una bellala signora dall'apparente età di 45 anni visibilmente accaldata, era chiaro che la sua auto era priva di climatizzatore. Con un gran sorriso abbasso il finestrino e accenno una battuta, se non beve subito qualcosa rischia di scioglersi, lei mi guarda con un mezzo sorriso e annuisce aggiungendo: - Mamma mia che caldo -replico - fermiamoci più giù - e le indico un noto bar del centro cittadino - beviamo qualcosa di fresco insieme sempre se ti và -.
Pensavo ad un rifiuto categorico, invece dopo un sospiro mi risponde ok.
Raggiungiamo il bar, scesi dalle auto passiamo alle presentazioni di rito.
- Ciao io sono Marco - - piacere Gemma - nome di fantasia; una donna molto curata e alla moda, pelle dorata e sorriso simpatico, culo perfetto avvolto da un pantaloncino cortissimo bianco, maglietta aderente che metteva in evidenza il seno non molto grande, con dei bei capezzoli che lasciavano spazio al mio cazzo di fantasticare.
Ci accomodiamo, ordiniamo da bere parliamo di qualsiasi cosa, mi racconta della sua vita, di essere separata da pochissimo, che vive in un paese vicino Roma per via del lavoro del suo ex, ma presto tornerà a vivere a Bari. In questo periodo, si trova ospite di suo zio prete per riprendersi un pò della sua vita.
Sempre simpaticamente sdrammatizzo il momento con battutine del tipo - immagino l'allegria la sera quando sei a casa con lo zio - e lei mi spiazza dicendomi - nò anzi, io sono sola qui, lo zio è in ferie, mi ha dato le chiavi e se ne è andato -; non sò perché, ma io questa confessione l'ho presa come un invito.
Ormai era passata più di unora, ci eravamo rifocillati abbastanza, lei ringraziandomi mi confida di essere stata benissimo, che le sembrava di conoscermi da sempre; io ringrazio lei per la bella oretta passata insieme pensando che sarebbe finito tutto con quel saluto.
Nel salutarci, le nostre mani in maniera naturale, si sono intrecciate, un gioco di sguardi, e in maniera altrettanto naturale, le labbra si sono cercate sfociando in un bacio profondo e infinito, le mani che accarezzavano le nostre nuche, ma eravamo per strada, dovevamo finirla lì, altrimenti me la scopavo sul cofano rovente. lasciandomi ancora una volta stupito, mi chiede se mi và di accompagnarla a casa - così vedi dove abito -; - certo - le dico, in realtà ho pensato non aspettavo altro. giunti a casa, che non descrivo per ovi motivi, saliamo in un bell'appartamento, non posso fare a meno di esclamare: - però si tratta bene lo zio... - e dopo aver chiuso la porta ci ritrovanmo già avvinghiati. le dico - dove eravamo rimasti? - lei sorrise, ci denudammo come succede solo nei film,
Il cazzo sembrava un culturista affermato, a contattato con quel corpo splendido, continuava a crescere, avevo i capezzoli turgidi tra le mie labbra, che a contatto con la mia lingua, davano spazio a movimenti sensuali.
Ci spostiamo nella sua stanza, mi stendo sul suo letto, lei su di mè scivola sul mio corpo fino a raggiungere il mio bel cazzone, con maestria mi lecca la cappella, la succhia fino a farmi sentire la gola, sembrava volesse ingoiarla, ero praticamente in un delirio di piacere, la tiro sù facendola girare: uno spettacolo! avevo la fica a portata di lingua, il fiore del culo che si stringeva e si allargava mentre mi spompinava in un fantastico 69, la mia lingua affondava entrambi i canali, sentivo il sapore dei suoi umori che dissetava la mia sete di sesso.
Tirandosi sù, voltandosi verso di me, prese il cazzo portandolo alla fica, lo fece affondare fino alle palle, mi disse - sono sei mesi che non scopo quindi...
Iniziò a cavalcare il cazzo come una troia, gemeva - mmm si dai mmm bravo fammi sentire anche i coglioni mmm -; la misi a pecorina e, ancora con il cazzo dentro che la martellava, man mano che andavamo avanti, con il pollice unto dei nostri umori, le lubrificavo il secondo canale, a tratti lo affondavo all'interno sentendo il cazzo che continuava a chiavare una fica ormai inzzuppata di piacere. lo tirai fuori facendolo scivolare sul buco del culo, appoggiai la cappella, a quel punto mi disse con la voce affannata - con questo cazzone mi spacchi tutta - e nello stesso momento spinse il culo verso di me lasciandosi penetrare con dolcezza. il cazzo entrava e riprese a gemere - mmm sii mamma mia mmm dai adesso spaccami il culo sii così mm -mentre come un pistone spingeva per sentirlo tutto - si fammi sentire il calore dello sperma nella pancia mmm -; a quelle parole il mio cazzo inizio a schizzare, inondandola così come mi aveva chiesto.

Aggiungo solo che questa è stata una delle migliori avventure che mi siano mai capitate.
per commenti e non solo...

[email protected]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La nipote del prete :

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni