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sceneggiatura corto 1 (L' idraulico)


di biancolepo
08.05.2013    |    28.431    |    1 9.5
""Signora, ho finito ! Sarebbero 90 euro..."
In una calda giornata estiva, l'idraulico viene chiamato per una riparazione urgente.
Atletico, giovanile, sufficientemente professionale, ma ben conscio delle avventure che il suo lavoro a volte gli riserva, si presenta con la classica divisa da lavoro. Calzoni corti, canotta bianca e scarpe da tennis, insieme all'indispensabile cassetta degli attrezzi. Dipendente da anni di una piccola impresa di manutenzioni, ha una vita mediocremente normale, ed una situazione familiare normale, con moglie e figlio. Un pò di stanca nel rapporto e qualche scappatella sporadica, ma affettuoso, vuole molto bene ad entrambe.
Ad aprire, una bella donna sui quaranta. Affascinante, ma poco curata, con un filo di trucco naturale e poco appariscente. Casalinga a tempo pieno, si dedica con impegno al suo regno, dove da regina di casa, amministra e gestisce qualsiasi cosa. Una vera autorità tra le mura domestiche. Sposata con un marito distratto e spesso fuori per lavoro, non è nuova a cercare attenzioni quando ne sente davvero il bisogno. Inoltre, scaltra, è solita fare creste per trovare un po di soddisfazione personale nello shopping, piccolo espediente imparato dopo anni di appiattimento, visto che il compagno non è solito accontentarla. Madre impeccabile, ma vera zoccola a letto, sulla porta si presenta con un vestitino/prendisole corto, sandali/ciabatte con un po di tacco, ed una fascia per capelli in testa. Solare e cortese, accoglie l'artigiano piacevolamente sorpresa per quello che gli si pare davanti, orgogliosa di notare, che l'uomo ne apprezza le sue fattezze, pur senza far trasparire nulla di palese. E' ovviamente contrariata all'idea di sborsare soldi per la riparazione, visto le difficoltà in cui versano, considerando I pochi euro che il marito gli lascia per gestire l'attività domestica, ma è una donna capace, intelligente e determinata. E' sempre riuscita ad ottenere, in un modo o nell'altro ciò che aveva programmato. Certa di poter trovare un accordo, è stata fortunata, l'aspetto dell'uomo facilita il suo piano. L'intento è quello di strappare un forte sconto con qualche smalizziata moina, come già in passato è riuscita a fare.
Lo accompagna in cucina mostrandogli il lavello e il relativo vano, dove tra la contorsione dei tubi, vi si annida la perdita. Facendo però molta attenzione a chinarsi magistralmente a novanta gradi, più e più volte, esibendo quel vedo e non vedo dal vestitino che si ritira vertiginosamente. Si diverte a stuzzicare poveracci in questione, inoltre l'esibizionismo l'appaga parzialmente delle attenzioni mancate del suo compagno. Senza dimenticare che questa volta deve provocare più possibile l'idraulico per trovare un sensato escamotage.
L'uomo ha gustato piacevolmente sorpreso la scena, ma torna professionalmente in se, sdraiandosi a faccia in su all'interno del vano, non appena ha spazio per operare. Lei, maliziosa e machiavellica, si siede di fronte fintamente distratta parlando di futilità. Senza tralasciare di accavallare o divaricare le gambe, ogni qual volta l'artigiano la guarda interessato.
Col passare dei minuti L'eccitazione comincia a prendere un ruolo predominante all'interno della cucina. All'operaio sembra quasi di aver intravisto tra le gambe di quella casalinga così magnificamente porca. Ma non è sicuro di aver scorto il pelo nero o soltanto di aver appurato il colore delle sue minuscole mutande. E' certo però di aver notato che non indossa il reggiseno, perché di tanto in tanto la donna chinandosi verso di lui per gurdare più attentamente il suo operato gli mostra (sapientemente) gli irriverenti capezzoli, su un piccolo ma invitante seno, che aspetta di essere succhiato e mordicchiato. Falsi e maliziosi sorrisetti fanno danno contorno ad ogni piccola conversazione, con piena soddisfazioni di entrambe.
Notando l'uomo saltuariamente alzarsi per aprire il rubinetto , si offre "cortesemente" di farlo al posto suo, per non farlo alzare di continuo. Così avvicinandosi lentamente, con un falso imbarazzo, lo scavalca passandogli sopra per raggiungere il lavello. Dal basso l'uomo si gode sempre più eccitato la scena, guardando tra le cosce di quella meravigliosa visione, adesso sicuro del piccolo perizoma nero che gli copre parzialmente le grandi labbra. Quelle labbra di cui gli basterebbero una trentina di centimetri verso l'alto, per potergli infilare la lingua e sentirne gli umori caldi ed irresistibili.
Ma tiene ben salde le sue fantasie, almeno per il momento. Non era sicuro del gioco che la donna stesse facendo. Spesso gli era capitato di trovarsi in situazioni pericolose. Capitava di trovare donne succinte e provocanti, ma l'appagamento era e doveva rimanere solo per gli occhi. Alla maggior parte piaceva immaginare di essere desiderate e possedute per sfuggire alla routin quotidiana. Ma accusato falsamente di aver frainteso, queste storie avevano implicazioni imbarazzanti per il suo lavoro e ancor più più grave per la sua vita familiare.
La casalinga nel frattempo, si offri diverse volte di aprire e chiudere il rubinetto, ed ogni volta lasciava intravedere sempre di più, arrivando anche a sfiorarlo con le gambe, cercando così un'ulteriore contatto provocatorio, ovviamente del "tutto accidentale". Ma il rigonfiamento dai pantaloni dell'idraulico lasciava trasparire che la donna aveva sapientemente colpito nel segno, con sua palese soddisfazione. Inoltre non immaginava quanto la cosa gli stesse sorprendentemente piacendo a sua volta .
Dopo circa un trentina di minuti scarsi l'uomo a malincuore disse che aveva finito. Avrebbe terminato, non potendo più godere di quelle splendide visioni. Alzandosi rimise a posto gli attrezzi e si apprestò a fare I conti alla donna, ora più nervosa, perché avrebbe dovuto scoprire fino in fondo le sue carte.
"Signora, ho finito ! Sarebbero 90 euro. sentenzia timidamente l'idraulico.
La donna seccata e sorpresa chiede spiegazioni, ma l'uomo si giustifica dicendogli che l'uscita è 40 Euro, ma l'urgenza richiesta per la perdita ne richiedeva altre 50 in più. La donna lamentandosi per l'eccessivo costo non sembrava nemmeno più quella affascinante ammaliatrice. L'uomo provò a ribattere che lui era solo un dipendente e questi erano I compensi richiesti dalla impresa per cui lavorava, capendola era estremamente dispiaciuto, ma.......
A quel punto la donna tornata con il pieno controllo della situazione, capì che era il momento per sferrare l'attacco. In piedi di fronte all'uomo avvicinandosi sempre più, cominciò a mercanteggiare con tutto il fascino di cui disponeva e di cui aveva dato sfoggio fino a poco prima. Se il gioco era stato gradevole fino ad allora, adesso doveva necessariamente ottenere ciò che voleva, oltre che per piacere anche per necessità. La cifra lasciatagli da marito non arriva neppure a coprire l'intera richiesta dell'artigiano. E non le sarebbe rimasto nulla per se stessa, dopo tutta quella seppur piacevole fatica.
"Senta è troppo, mi faccia uno sconto" avvicinandosi con un sorriso malizioso
"Guardi signora fosse per me, non gli farei pagare nulla. La compagnia è stata così gradevole...., ma devo portare l'incasso in ditta".
"Non possiamo trovare un'punto …...d'accordo" guardandogli sempre più il rigonfiamento prominente.
L'uomo imbarazzato cercò istintivamente di indietreggiare, sorpreso per la sfacciataggine della donna. "Guardi, io non posso fare sconti, mi piacerebbe ma non ho l'autorità, dovrei metterceli io" concluse impacciato.
"E non ce li ha mai messi per una buona causa" proruppe la donna. Allungando la mano sui pantaloni e cominciando a massaggiargli il pacco.
"Bè, no”, sempre più impacciato e sorpreso..... ma fatalmente attratto da quella sirena provocatrice. Inoltre già semplicemente la sua mano gli stava dando grande piacere. Quando la donna vide che non opponeva più resistenza incalzò, tirandoglielo fuori. L'uomo subiva passivamente inebetito, e lei alternava lo sguardo dai suoi occhi al suo cazzo. Si sbottona il vestito, lasciandosi vedere quasi nuda.
"Allora siamo d’accordo"….... l'uomo non rispose, lei si passa la cappella sui seni, e bacia delicatamente il cazzo. Senza mai affondarlo in bocca.
"….Allora, devo fermarmi..."
"No, no, succhia troia. Succhiamelo !
A qual punto la donna comincia a spompinare, energicamente. Alternando movimenti lenti a quelli più veloci.
Le mani dell'uomo cominciano ad esplorare il suo corpo. fino a trovare le sue cavita. Gli tocca la figa, la penetra con le dita. Questo porta la donna ad un aumento del ritmo del pompino per il piacere che le provoca.
"Girati che ti scopo, troia !" rantola l'uomo, e lei che non aveva previsto tutto fino in fondo, è contenta della richiesta. In fondo l'idraulico le piace. Inoltre, può forse spuntare qualcosa in più rispetta alla proposta originale.
"Valgo così poco" proruppe la donna, tra una succhiata e l'altra. L'uomo inebetito chiese spiegazione con la sguardo tra l'enfasi del pompino.
"Valgo solo uno sconto ? " …..quando capì, senza aggiungere altro disse : "Non preoccuparti, penso a tutto io" Soddisfatta lasciò la presa dall'uccello per mettersi a pecorina.
Ma prima di penetrarla da dietro, lui si inginocchia davanti a lei, assaporando finalmente quegli umori agognati. Lei dal canto suo, gli spinge con le mani la faccia sulla figa, per un piacere che non aveva previsto.
Poi lui si rialza, la gira e la fa piegare. Appoggiata al tavolo la donna gli mostra il culo, desideroso. e l'uomo da dietro la penetra ardentemente. Tra ansimi e turpiloquio gradito, vanno avanti fino a quando l'uomo sta per godere, pregustando di imbrattargli le chiappe. Sentendolo sul punto di venire, lei gli dice di non uscire e di sborrargli dentro, perché prende la pillola. Lui non se lo fa ripetere due volte e gli viene copiosamente dentro, proseguendo nei colpi anche dopo l'orgasmo, per un miscuglio di umori di entrambe gli orgasmi.
Tempo di ricomporsi, I due tornano ad un distaccato rapporto professionale.
"Allora, è uscito per nulla..." disse la donna.
"per nulla non direi, ma sembra che la perdita non ci fosse, o meglio non l'avesse il lavandino"
Salutandosi maliziosamente, I due non si vedranno mai più, consci e soddisfatti per quel che era successo.
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