trans

Grifo


di Edytrav
18.12.2015    |    17.122    |    9 9.9
"Non potrei non cominciare che da Grifo, con lui ci siamo conosciuti su questo sito oltre un anno fa..."
Da sempre mi considero etero tuttavia con il passare del tempo ho cominciato a sentire stretti quelli che sono i canoni tradizionali. Desideravo ricoprire ruoli diversi, passivi, cambiare aspetto, punto di vista, stare dall’altra parte della barricata. Per gioco ho cominciato a travestirmi, perdendomi dentro tacchi vertiginosi, vestitini sexy e intimo mozzafiato. Ho scoperto il piacere di vedermi al femminile e l’idea di eccitare e far godere un altro uomo ha cominciato ad insinuarsi nella mia mente. Da poco più di 2 anni ormai, frequento questo mondo, di esperienze non ne ho avute molte, viaggio verso i 50 e presto, quando il corpo e l’aspetto non saranno più all’altezza, cederò il passo. A questo punto del percorso ho deciso di fermare quelle che considero le mie esperienze più significative, raccontandole. Non potrei non cominciare che da Grifo, con lui ci siamo conosciuti su questo sito oltre un anno fa. E’ un fantastico maschio del Sud, attivo, che periodicamente per lavoro soggiorna a Roma. Fin dal nostro primo incontro è nata un intesa particolare, rientra tra quelle poche persone che sanno metterti perfettamente a tuo agio mantenendo comunque alta la carica erotica.
Incontro dopo incontro i nostri corpi, come in una reazione nucleare, si sono più e più volte fusi, perfezionando via via il meccanismo.
Mi ha scopata in un mare di modi diversi, regalandomi sempre infiniti piaceri e, per quanto possibile, ho cercato di ricambiarli onorando tutto il suo corpo con la dovuta passione.
Un nostro abituale incontro inizia il giorno prima, penso a cosa indossare, come eccitarlo, penso alle mie voglie e a quelle che spero lui abbia. Lo aspetto en femme, mezza nuda, in preda a quella leggera tensione che precede ogni incontro. Poi arriva, un bacio, un sorriso e tutto è come l’ultima volta. Il tempo di spogliarsi e subito prendiamo confidenza. All’inizio mi lascia sfogare, ho bisogno delle mie certezze, lo capisce e mi da campo, mi metto tra le sue gambe, si rilassa, comincia a prenderci gusto, mi parla, ci baciamo, ci raccontiamo i desideri più immediati, poi, quando è il momento giusto, si riprende l’intero campo di gioco … e a me non dispiace assecondarlo.
Mi lubrifica mentre sono ancora tra le sue gambe, ancheggiando baldanzosa a bocca piena, mi accarezza la schiena, le cosce, mi fa i complimenti … e la mia eccitazione sale. Un dito nel sedere e il pisello in bocca hanno il potere di mandarmi fuori di testa, lui lo sa e normalmente ne infila un altro. Allarga, ammorbidisce, dirige ed io resisto quel che posso ma per lui è come sgasare sulla linea di partenza, la corsa deve ancora cominciare. Ci stacchiamo per il preservativo poi subito nella posizione desiderata, la prima è quasi sempre a pecorina, è evidente che gli piace farmi “culo in aria”. Un rapido apprezzamento, le mani che mi aprono e la cappella preme già sul mio buco. E’ un attimo, lo indirizza, spinge ed è dentro. Spesso, come in un effetto “molla” il dolore mi fa uscire di nuovo. Fortunatamente è solo l’inizio, come una cavalla nervosa tra i blocchi di partenza mi rimetto in posizione, il gel fa la sua parte e la seconda entra con meno problemi. Ha pazientato anche troppo penso, mentre comincia a montarmi, poi è come non capirci più nulla, il piacere aumenta verticalmente, le mani mi afferrano, mi trattengono, mi governano, prende a sbattermi intensamente, prolungatamente, inesorabilmente. Chiudo gli occhi e mi tengo come posso, la testa affonda tra i cuscini, rantolii di piacere, sento la carne sbattere e l’eccitazione irradiare tutto il mio corpo. Ogni volta mi scopa di sana pianta, con l’intensità e la voracità che ogni rapporto dovrebbe avere. Solo quando sono mezza morta lì sotto di lui, vaneggiando e gemendo ad ogni suo affondo come una pecorella smarrita, allora decide di fermarsi, lasciandomi sul divano sfinita a mugugnare. Dovete sapere che Grifo non è uno che viene subito, quindi questo non è altro che l’inizio. Indolenzita e stravolta riesco appena a girarmi e a mettermi seduta. Riassetto la parrucca, l’intimo, le autoreggenti, lui è lì, in piedi che si leva il preservativo e mi guarda soddisfatto, senza dire una parola ci sorridiamo. I miei occhi confessano l’indicibile, mi piace quest’uomo, mi piace offrirmi a lui, stargli sotto, concedergli tutto il mio corpo, agghindato per l’occasione. Con l’attrezzo ancora a bandiera fa quei 2 passi che ci separano, l’indicazione è fin troppo chiara, il tempo di sporgermi ed è nuovamente nella mia bocca. In questi momenti sento il desiderio di guardarlo, mi fa impazzire incrociare i suoi occhi mentre con tutta me stessa gli onoro il cazzo, mi piace, mi fa sentire troia e voglio che capisca e percepisca la gratitudine e la passione che ci metto. E’ il mio modo per ringraziarlo, offrendomi di nuovo maliziosamente a lui. Giochiamo così, spadroneggia allegramente, si sente sicuro, mi vuole sottomessa e remissiva, dice cose oscene che fanno sorridere, mi riempie la bocca di dita, io le succhio, eccitato mi guarda, lecco le mani, il ventre, i testicoli, metto in atto una danza del piacere per ribadire, se ancora ce ne fosse bisogno, che sono totalmente sua.
Time out finito, si ricomincia, mi passa il preservato, lo infilo sul pisellone e sono di nuovo completamente persa, mi scopa sempre come vuole lui, sul tavolo o a smorza candela, a pancia in giù o a pancia in su, a sua discrezione. Seguirlo, accontentarlo o cedere ai suoi desideri è un piacere tutto mio. Ricordo ancora con stupore quando in bilico su i tacchi mi ha messo faccia al muro, culo in fuori e mani serrate su i fianchi, sono rimasta aggrappata alla parete per un tempo indefinito mentre da dietro mi sbatteva oscenamente. Lo specchio rimandava le nostre immagini … la sua foga … le mie moine! Chi se lo poteva immaginare che sarebbe uscita una delle più belle scopate mai fatte?
Alla fine poi, quando è tempo di stringere, decide di venire e quasi sempre lo fa sul mio corpo. Il suo orgasmo è miele per le mie orecchie e il suo sperma, a fiotti, è l’elisir migliore. Come un miracolo che si ripete, ogni volta condividiamo i stessi piaceri e le medesime gratificazioni. E’ l’unico con cui ho un rapporto così intimo, mi sento a pieno titolo la sua amante trav (una delle tante) … e nella parte ci sto benissimo. Se non lo sento mi preoccupo e il giorno che non avrà più voglia di venirmi a dare una ripassata sarà un giorno tristissimo. Per il momento me lo godo, tra qualche settimana passerà da queste parti, devo solo saper aspettare.
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