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Guardo mia moglie mentre lo prende in culo


di Membro VIP di Annunci69.it knoor
22.01.2013    |    99.762    |    6 9.4
"Lo vidi indaffarato a spingere, sbattere, frenare e riprovare..."
Ed il giorno alla fine arrivò!
Avevo corteggiato mia moglie per mesi prima di convincerla. Pubblicai quindi degli annunci sui uno o due siti per incontri corredati da una serie di fotografie che l'avevo convinta a fare stuzzicando la sua femminea vanità.
I messaggi di risposta erano piovuti come una grandine in primavera; mia moglie è una bellissima ragazza di 29 anni con un culo tondo e sodo, delle piccole tette appuntite ed un corpo sottile e guizzante da gazzella.
Non saprei dire quando mi nacque dentro il desiderio di vederla con altri uomini. Inizialmente mi masturbavo immaginandola mentre mi tradiva con il vicino di casa o con i miei amici, mi sentivo in colpa e poi, dopo l'orgasmo, soffrivo della gelosia che mi procuravano quelle fantasie.
Eppure il desiderio ritornava sempre più intenso e le fantasie sempre più vivide.
Cominciammo a parlarne per gioco e lei sembrava eccitata da quelle mie divagazioni; forse, pensavo, a lei non dispiacerebbe farsi montare da qualche aitante torello, questo mi eccitava ancora di più.
Alla fine ruppi il ghiaccio e, quasi per gioco, scattammo le foto, poi postammo il nostro annuncio, ma l'attesa dell'avventura fu lunga, fu come un secondo corteggiamento più difficile e complicvato del primo.
Ci convinse un uomo di quarant'anni per quanto tutti e due cercassimo un ragazzo più giovane.
“Ci incontreremo in un centro commerciale” disse lui seguendo i miei desideri “falla vestire in modo eccitante. Tua moglie ed io ci comporteremo come una coppia, tu ci spierai. Io però non saprò chi sei...se lei vorrà poi andremo a casa vostra. Comunicheremo attraverso il telefono”.
Simona questo il suo nome era recalcitrante perché preferiva avere la sicurezza della mia presenza, ma io le sarei stato sempre vicino e avremo mantenuto il contatto telefonico e visivo.
Alla fine tutto era sotto controllo ed il gioco poteva finire in ogni momento...così anche lei sciolse le sue resistenze. Nel giorno che precedette l'incontro facemmo l'amore più volte, l'uccello irrequieto e duro mi bruciava, quasi mi faceva male.
Era una giornata invernale, lei però non indossò le calze solo un perizoma bianco un vestito elegante ed un paio di belle scarpe con un po' di tacco. Perfetta.
Avevo rivelato all'uomo un segreto, a mia moglie piace essere baciata sul collo.
La vedo ancora nel mezzo della grande sala con le persone che le rutilavano intorno mentre lei cercava di identificare lo straniero. Curiosa, impaurita, ma bellissima con i capelli scuri sciolti sulle spalle e le labbra truccate di rosso. Io stavo come un falco sulla balconata del primo piano.
Un uomo dal fisico magro, con un bel sorriso cordiale ed un filo di barba le si avvicinò:
“Ciao amore” così, secondo il racconto di mia moglie, lui la salutò e lei rispose stando al gioco “Ciao caro”.
Non si strinsero la mano, lui le cinse subito i fianchi e le posò delicatamente un bacio sul collo liscio e sottile.
Io vidi tutta la scena dall'alto.
Entrarono in un negozio di abbigliamento, ci perdemmo di vista, ma identificai presto la loro posizione. Il telefono squillò era lui.
“Complimenti amico mio tua moglie è davvero un bel giocattolino ora le faccio provare un vestito va bene?”
“Certo” risposi.
In seguito lei mi raccontò che le fece scegliere un capo e le chiese di indossarlo.Simona entrò nel camerino e quando rimase con la sola biancheria intima lo sconosciuto scostò un po' la tenda e la guardò.
Mi richiamò mentre la stringeva uscendo la negozio.
“Ho sbirciato tua moglie nello spogliatoio, complimenti amico mio mi piacerebbe proprio sbatterglielo nel culo scusa se ti parlo da uomo a uomo” Sorrise.
Poco dopo vidi la coppia sulle scale mobili, lui la baciava e le toccava i fianchi, lei si lasciava fare divertita.
Pochi minuti dopo un'altra chiamata questa volta dal numero di mia moglie.
“Ciao amore qui tutto procede bene, mi sto divertendo e tu?”
“Da morire bellezza”
“Allora tra un po' io e lui andiamo a casa nostra...” disse lei in modo naturale e divertito, facendomi tremare di curiosità e di gelosioa: “Tu seguici con l'automobile. Mi ha chiesto di andare in bagno e togliermi le mutandine è ossessionato dal mio culo, ma cosa gli hai detto?” Chiese sorridendo.
“Niente amore mio, a chi non piace il tuo culo?” Risposi.

Andò in bagno e si levò le mutandine, poi salirono in auto e partirono, io aspettai qualche minuto e mi avviai verso casa. Il tetefono squillò ancora:
“Ciao amico. Ci credi che tua moglie non vede l'ora si sbattermi la sua fighetta in faccia? E' bagnata come uno straccio, bravo ragazzo hai fatto proprio un bel lavoro nei giorni scorsi è una vera puttana in calore sentila”.
Io guidando mi tenevo nelle mani il cazzo e quasi venivo in macchina, Simona rispose al telefono ansimando e mugolando dicendomi che il bull la stava toccando.
“Non vedo l'ora di vedere il suo cazzo ha i pantaloni gonfi...amore.... amore... tutto questo è così eccitante”. Disse.
Incredibile i miei sogni si stavano avverando. Non mi sarei mai aspettato una reazioni cosi immediata.

Lasciarono la porta del salotto aperta, quandi arrivai a casa mi avvicinai e cominciai a spiare Simona e lo sconosciuto cercando di non farmi vedere. Loro sapevano che sarei arrivato.
“Pensa se qualcuno ci vedesse amore”.
Le disse lui sarcastico. Erano in piedi in mezzo alla sala.
“Oggi voglio proprio divertirmi con te spogliati ragazza” lo sentì dire con tono deciso.
Mia moglie si levò i vestiti e rimase completamente nuda al cospetto di quel tipo.
“Mettiti carponi come una gattina sul tavolino”.
Lei obbedì mentre lui si piazzo in ginocchio dietro di lei e le infilo la lingua tra le natiche afferrandole con le braccia le cosce.
“Brava così sculetta che mi ecciti, ti piacerebbe che qualcuno vedesse come sei vogliosa vero?. Si così...brava”.
Sentivo il rumore della lingua dello straniero indaffarata sulla figa e sul culo di mia moglie, un rumore di frusta e di carne, un suono volgare di furia e libidine. Mia moglie stava carponi godendo senza inibizioni, vedevo le sue espressioni estasiate, sapeva che la guardavo.
Lui si alzo fece il giro del tavolino si aprì i pantaloni e quando le fu davanti le sbatté l'uccello sul viso era duro e diritto, bello grosso devo dire. La trattava con delicatezza, ma anche con autorità.
“Dai bellezza succhia l'anima dal cazzo...brava così con la lingua delicata bagnalo bene così ti entra nel culo meglio non credi?”
Lei si fermò e lo guardò.
“Il culo te lo scordi bello...”
“Però dal tuo amante ti fai inculare senza discutere scommetto? Ora lo chiamiamo...”
Prese il telefono e mi chiamò: ovviamente loro sentirono gli squilli visto che io ero nell'altra stanza.
Risposi.
“Ciao bello...hai sentito? Le fa un po' paura il mio cazzo duro? Dille qualcosa credo che voglia il tuo permesso...ecco te la passo...”
Lei prese il telefono:
“Amore vuole farmi il culo hai sentito? Hai visto com'è grosso?”
“Ci penso io cara” la rassicurai “ora gli chiedo se puoi sederti sopra la sua faccia e sculettare un po' poi, quando sarai bella eccitata e bagnata...vedrai che ne avrai voglia anche tu.”
“Sei un maiale amore mio”. Disse mia moglie sempre più vogliosa.
L'uomo si sdraiò sul pavimento e lei gli avvicinò la figa alla bocca stando in ginocchio sopra il suo viso. Si muoveva come un'ossessa mentre le ruotava la lingua nei dolci petali della carne. Simona mi guardò in quel momento, ora mi vedeva ed io vedevo lei, si mordeva le labbra chiudeva gli occhi ed ansimava per l'eccitazione.
A questo punto lui le chese di salire di nuovo sul tavolino.
“Ora stai così carponi...”
Lo sconosciuto le si avvicinò da dietro e percorse con un dito il profilo di Simona dai fainchi alla schiena per arrivare al collo, quindi la baciò delicatamente e le sussurrò qualcosa all'orecchio.
Ora so quello che le disse “Sei venuta come una fontanella. Brava, hai una figa dolce come il miele e ora ti sbatto l'uccello nel culo mentre tuo marito ci guarda vuoi?”. Mia moglie non rispose, annuì con la testa, quasi senza volerlo prigioniara di quel desiderio.
Lui si mise dietro Simona per farmi osservare meglio l'azione. Lo vidi indaffarato a spingere, sbattere, frenare e riprovare. Lei si morse le labbra, un'espressione preoccupata però le si dipise sul suo volto, poi la preoccupazione si trasformò in qualcosa di sconosciuto, le labbra si schiusero, gli occhi ruotarono, vidi il sorriso di lui gioioso e pieno di gratitudine mentre l’inguine sbatteva con vigore sul culo di mia moglie.
Sapeva che li stavo osservando, non durò molto fino al tracollo della bestia a due teste ed alla fine Simona si abbandonò ad un voluttuoso ed irripetibile sussurro:
“Siiiiiiii riempini di sborra il culooooo”.
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